Mamma Eleonora ci racconta il weekend trascorso in Belgio con Mattia, 2 anni. Ecco i suoi consigli per trascorrere un allegro weekend in Belgio con bambini…nonostante un po’ di pioggia!
Il 28 Aprile il mio amico Fabrizio si sposa a Brugge in Belgio: come non approfittarne per trascorrere il ponte del primo maggio in vacanza? Destinazione Brugge e poi Leuven, a casa dei nostri amici cosmopoliti Simone e Carolina. Siamo tutta la famiglia, una volta portato il gatto in pensione da mia mamma: io, mio marito Alberto e nostro figlio Mattia, 3 anni.
Belgio con bambini: il viaggio
Prenotiamo per tempo il volo con la Ryan Air, gli orari sono molto comodi, si parte venerdì alle 10 di mattina e si rientra martedì alle 8 di sera. Totale della spesa 301 euro, compresa una valigia imbarcata da 20 chili, così siamo senza fastidiosi bagagli a mano (il passeggino per la Ryan è gratis se è l’unico bagaglio a mano del bambino). Da gennaio Mattia ferve all’idea di partire per “Buschel”: sa che prenderemo un aereo e due treni per arrivare a Brugge e non vede l’ora! Avremmo potuto noleggiare una macchina, ce ne sono di davvero economiche, ma a Mattia piacciono i mezzi di trasporto!!
E il viaggio non poteva cominciare meglio: all’aeroporto di Bologna si prende un simpatico trenino giallo stile trenino turistico per muoversi dal terminal est dove si trova il banco check in della Ryan Air a quello principale, un bimbo al settimo cielo! Sull’aereo è stato il mio momento: solitamente quando viaggiamo in coppia mio marito mi annoia perché vuole chiacchierare, mi vuole mostrare le cose fuori dal finestrino, si lamenta che sta stretto…, mentre io non vedo l’ora di sprofondare il naso nella mia rivista. Ma quando c’è Mattia il tempo vola: stanno tra di loro a parlare di queste cose da uomo e io posso rilassarmi! 😉
Atterrati, Mattia si infila nella cabina di pilotaggio e corona il suo sogno…conoscere il pilota! Non era la prima volta che Mattia volava e per fortuna non ne ha mai avuto paura, ma consiglio a tutti i genitori di bimbi dai 2 anni in su che devono volare di leggere con loro il libro della serie “quante domande quante risposte” della Ravensburger, L’Aereo, così il bimbo sa cosa aspettarsi e troverà i suoi punti di riferimento anche in un’esperienza piena di novità.
Belgio con bambini: spostamenti e alloggio
Fuori dall’aeroporto comincia il vero viaggio: autobus fino in stazione, treno fino a Brussels, secondo treno fino a Brugge e autobus fino al Bed and Breakfast. In treno a Mattia è sempre piaciuto disegnare, si vede che lo ispirano i paesaggi! Tutti i trasporti in Belgio funzionano molto bene, frequenti, con le agevolazioni per i passeggini e i bimbi non pagano. Per non parlare del fatto che c’è sempre qualcuno pronto a darti una mano con il passeggino, mica come in Italia che la gente ti guarda male!
Il Bed and Breakfast mi era stato indicato dallo sposo e pur non essendo in pieno centro (20 minuti a piedi dalla piazza principale) lo consiglio davvero, si chiama Fort Lapin, è gestito da una famiglia che abita nella casa di fianco e consiste nell’ultimo piano di una tipica casa nordica, con soffitti di legno altissimi. Tutto nuovo, di design moderno. Per 100 euro a notte abbiamo dormito in una suite con letto matrimoniale e divano letto (con tanto di lenzuola Disney per Mattia), bagno con doccia e vasca, colazione in casa dei proprietari (una casa da favola!!) con tutto home made cucinato espresso, ottimo e abbondante. Ma la sorpresa più grande è stato un cestone enorme di Lego Duplo che abbiamo potuto portare in camera e ci ha salvato la vita nel pomeriggio e sera di pioggia battente!
Venerdì infatti, dopo un viaggio in pieno sole, ha cominciato a piovere e ha smesso domenica mattina…c’era da aspettarselo in Belgio, ma una cosa così è stata proprio esagerata! Noi, poi, ci eravamo dimenticati la copertura del passeggino: MAI partire senza aver spuntato la lista!!
Cosa fare in Belgio con bambini
Brugge è una città romantica e piace molto anche ai bimbi, con tutti i canali con le paperelle, le carrozze coi cavalli e un sacco di zone pedonali dove scorazzare. All’ufficio informazioni della Stazione vendono per 2 euro una mini guida con tutte le informazioni importanti. Lì abbiamo trovato indicato il ristorante L’Accident de Comptoir, recensito anche su tripadvisor: un posticino piccolo e tranquillo, un menu ridotto ma tanto vino e soprattutto….. un altro bel cestino con giochi per i bimbi e un seggiolone d’epoca pazzesco!! Un posto veramente family friendly, non sarà alta cucina (secondo me valgono la pena solo gli affettati) ma siamo stati benissimo!
Il giorno successivo è stato il giorno del matrimonio, una festa talmente bella ed intensa, che la mattina successiva Mattia aveva 38 di febbre! La proprietaria del B&B è stata molto disponibile, ho potuto portare la colazione in camera e ci ha permesso di fermarci oltre il tempo del check out. Dopo un’altra sessione di Lego (e una buona dose di Nurofen) fortunatamente la febbre è scesa e siamo potuti partire per Leuven! Altro treno, altro regalo!
Il tempo finalmente è volto al bello e Leuven è una città a misura di bimbo con i suoi parchi, le sue piazze e il beghinaggio da esplorare.
Il lunedì del ponte abbiamo avuto la stessa idea di tutte le famiglie del Belgio: andiamo allo Zoo!!! Il Belgio è un paese piccolino ma con una altissima densità di parchi tematici come acquari, zoo, parchi scientifici e parchi divertimenti di ogni tipo, hai solo l’imbarazzo della scelta. Noi abbiamo scelto lo Zoo di Mechelen, Planckendael, e l’abbiamo raggiunto nella seguente formazione: io e Carolina abbiamo preso i bimbi e un pacchetto sconto treno + parco, i papà ci hanno raggiunti in auto alla stazione di Mechelen e assieme siamo andati allo Zoo. Il posto è davvero spettacolare, non ho mai amato gli Zoo, quelli europei sono un po’ vecchiotti e tristi, gli animali davvero in gabbia. Siamo stati a quello di Londra quest’estate, e l’impressione era un po’ quella; al Planckendael invece tutto è studiato per essere il più naturale possibile, ci sono un sacco di percorsi avventurosi per i bimbi delle diverse età e le location degli animali non passano quella tristezza di cui parlavo. Unico neo: la ristorazione inesistente! Molto meglio portarsi il materiale per un pic-nic!
Durante il viaggio di ritorno l’ultima chicca di Mattia: dopo il tipico volo Ryan Air durante tutta la durata del quale vengono sponsorizzati prodotti e offerte con voce squillante dall’altoparlante, all’atterraggio il pilota stava salutando e Mattia, spazientito, esordisce così, dito puntato all’altoparlante: “cetto che tu sei un bel chiacchieino, eh!?!?”
A presto con la prossima avventura!
Eleonora
[testi e fotografie di Eleonora Strazzari]
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Ciao a tutti, visto che siete informatissimi sapete dirmi se atterrata a charleroy(con ryanair) troverò il passeggino appena scendo dall’aereo o sul nastro bagagli?Grazie
Ciao! Dipende molto dai singoli aeroporti ma in genere con Ryan Air dovresti trovare il passeggino appena scendi dall’aereo.
Grazie Milly, su Charleroy qualcuno ha esperienza?
mmmhhh, temo di no…quindi aspettiamo i tuoi racconti quando torni!!! 😉
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