Abbiamo avuto l’onore di partecipare all’inaugurazione del Muse, il nuovo Museo delle Scienze di Trento, firmato dall’Architetto Renzo Piano e di poterlo visitare in super anteprima con i curatori e lo stesso architetto.
Al Muse tutto è a portata di vista e di mano perchè tutti dobbiamo essere scienziati
Michele Lanzinger (Direttore del Muse)
Muse di Trento: il tour del Museo
Il Muse è un edificio di 6 piani (compresa la grande terrazza panoramica) in cui acqua e luce la fanno da padrone…
L’acqua è un po’ il filo conduttore del Muse: dal ghiacciaio dolomitico ricostruito all’ultimo piano (mantenuto grazie all’utilizzo di sonde geotermiche)…
…al grande mappamondo su cui è visualizzato -tra le altre cose- l’andamento dello tsunami del 2004…
…dalla cascata nella serra tropicale (realizzata come testimonianza di biodiversità)…
…all’acqua che circonda esternamente l’intero edificio.
La luce entra da tutte le vetrate del museo e lo attraversa nella sua interezza: ogni piano si sviluppa infatti attorno al “Grande Vuoto“, lo spazio interno in cui “volano” animali di tutte le specie
Altro elemento ricorrente (non certo scontato per un museo) è il concetto di “futuro“: installazioni sull’impatto delle nostre azioni sul pianeta, una mostra temporanea di Telecom su nuove tecnologie e cittadinanza attiva, lo showroom sull’innovazione (in cui le startup presentano i loro prodotti) e infine il “Muse Fablab“, uno spazio dedicato all’innovazione tecnologica, dove abbiamo potuto ammirare stampanti 3d in azione e dove ci hanno addirittura scannerizzato!
Durante l’inaugurazione i bambini hanno anche potuto partecipare ad un laboratorio di elettronica!
Quando ho iniziato a raccogliere le idee per scrivere questo post mi sono chiesta: quali sono le parti del MUSE che posso piacere di più ad un bambino? E la risposta che mi sono data è “tutte“. Molto dipende ovviamente dall’età del bambino ma mia figlia, a soli 5 anni, ha manifestato interesse per tutto quello che ha visto e anche gli altri bambini presenti erano attratti dalle diverse aree. Fra postazioni multimediali, installazioni interattive, animali da toccare (*), la distinzione fra bambini e adulti praticamente scompare ed è possibile godersi assieme questa full immersion nelle scienze!
[(*) ecco devo dire che, pur non essendo animalista, avrei preferito animali finti e non imbalsamati…cuccioli compresi]
Nonostante l’interesse generale, esistono comunque alcune aree rivolte nello specifico ai nostri piccoli scienziati.
Il Muse per i bambini
La palestra della scienza
Quest’area, non prettamente dedicata ai bambini, si presta però in modo particolare alle loro preferenze perché sono presenti tanti oggetti ed installazioni interattive per provare in prima persona gli effetti di alcuni fenomeni fisici
Discovery Room
Nel piano dedicato alla biodiversità, si trova uno spazio rivolto ai bambini di 4-8 anni che, da soli o con i genitori, possono esplorare il mondo naturale attraverso l’uso dei sensi
Maxi Ooh!
In fase di realizzazione, l’accesso a quest’area sarà riservato ai bambini da 0 a 5 anni che, accompagnati dai genitori, potranno provare diverse esperienze sensoriali, come per esempio il contatto con l’acqua o la possibilità di disegnare con la voce. L’area dovrebbe essere pronta per fine settembre. Nel frattempo una parte è comunque accessibile a tutti: un lettino per sentire la musica attraverso il corpo e un grande acquario dove è possibile fare belle immersioni e catturare pesci e bolle d’acqua 😉
Informazioni pratiche per chi va al Muse con bambini
- Il Muse è aperto dal martedì alla domenica e i bambini sotto i 14 anni non pagano: tutte le info sul sito
- Diverse le iniziative rivolte alle famiglie, come per esempio l’ingresso gratuito di tutta la famiglia se un membro compie gli anni
- E’ possibile organizzare visite e laboratori didattici per scolaresche e gruppi
- Gli spazi del museo sono ampi e percorribili anche con passeggini (nel weekend inaugurale non era consentito portarli, forse per il grande afflusso, e alla reception era disponibile un servizio di noleggio gratuito di marsupi porta bebè)
- Tra un piano e l’altro ci si può spostare anche con l’ascensore
- Sono presenti diversi bagni accessibili e un fasciatoio
- All’interno del museo è presente un bar (non sono riuscita a sapere se sarà allestita un’area picnic ma all’esterno dell’edificio c’è parecchio spazio verde quindi credo che chi si vorrà arrangiare con il cibo potrà farlo senza problemi)
- Il Muse mette a disposizione una guida multimediale su Ipad Mini: si chiama eXplora MUSE e fornisce stimoli anche ai più piccoli
- Tutti i pannelli esplicativi sono scritti in italiano, inglese e tedesco
- La visita dell’intero museo può durare anche diverse ore (soprattutto se si prolunga la sosta nelle aree dedicate ai bimbi), quindi è bene organizzare i tempi se si viaggia con bambini piccoli
Per chi trascorre il weekend a Trento
Il centro di Trento merita una bella passeggiata e la sera si anima di giovani nei locali vicino al Duomo
Nei dintorni di Trento
Nei dintorni è possibile visitare anche il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (MART) oltre a diversi castelli:
Dove alloggiare
L’Hotel America è un elegante hotel a due passi dal centro e vicino alla stazione: accoglienza gentile, buon servizio, belle stanze, parcheggio auto convenzionato
Il Bed&Breakfast Palace è situato nei pressi di Piazza Duomo quindi non si può portare l’auto neanche per carico/scarico bagagli. Durante tutto il giorno e la notte si sentono inoltre i rintocchi delle campane, non c’è aria condizionata e può capitare (come è successo a noi) che sul posto applichino prezzi maggiorati rispetto a quanto comunicato sul sito.
Per concludere…il Muse mi piace!
Mi piace perché cancella l’immagine di museo con cui sono cresciuta, cioè quella di un luogo buio e pieno di oggetti “vecchi e polverosi”.
Mi piace perché i posti come il Muse sono quelli che consentono a mia figlia di avvicinarsi al mondo delle scienze nel modo migliore: con leggerezza, stupore e allegria legata alla scoperta ed all’apprendimento!
Mi piace perché, per poterlo apprezzare è sufficiente essere – come recita il motto stesso del Muse- “Curioso di natura” e in questo i bambini sono sicuramente i migliori!
Per leggere un’esperienza più recente al Muse con i bambini, dai un’occhiata al post di Jessica:
Muse di Trento con bambini: il museo con lo zainetto
Milly
[testi e fotografie di milena marchioni]
(collaborazione)
–
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L’abbiamo giá in lista …. dopo londra e parigi non possiamo saltare quello a 100 km da casa, no?!?
assolutamente no!! sarebbe davvero disdicevole!!! 😉
comunque noi ci vogliamo tornare con calma, quindi chissà che non si riesca a rivederci in un luogo così magico! 😀
In tal caso vi fermate x il weekend a Marostica, lo sai vero? In un’ora siamo su, e almeno abbiamo più tempo da stare assieme. Tanto le camere non ci mancano 🙂
“Due piccioni con una fava” l’hai inventato tu vero?!?! 😉
Non ci resta che attendere la fine di settembre per provare tutte – e dico tutte – le attività del “Maxi Ohhhhh”! Ci siamo già innamorati di un altro museo progettato da Renzo Piano e dedicato ai bambini (il Nemo di Amsterdam), dalle tue anticipazioni anche il Muse promette molto ma molto bene!
Magari ci andiamo assieme!!! Dovrebbero avvisarmi quando inaugurano, così ci organizziamo bene!
E quando verremo a trovarti ad Amsterdam ci accompagnerai al Nemo! 😀
Nota di servizio 🙂 … se è vero che da animalista avresti preferito animali veri, è altrettanto vero che gli animali veri, esposti, non sono mai stati “sacrificati” alla scienza, ma provengono da situazioni dove era o è stata il loro destino. Un po’ come il caso estremo di http://thbexhibition.com
Ti ringrazio della precisazione! In effetti la mia speranza è che non siano stati sacrificati…
sai, da mamma mi ha fatto una certa impressione vedere i cucciolini…
#coredemamma 😉
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