Viaggi ai tropici con bambini: mai più senza…

Sabbia bianca e fine come il talco, il mare limpido e caldo che ti culla, il cielo di un blu perfetto, la palma che si protende in avanti, oscillando al vento… E’ il paradiso? Forse sì…ma occhio!

Lo sogni da una vita e finalmente ci sei: per te che ami il mare e il sole, non c’è niente di più perfetto, ti senti in paradiso e ti lasci coccolare dal mare incantevole, dai colori delle casette nei villaggi, dai sorrisi allegri e le atmosfere rilassate, dalla musica che senti nell’aria, lungo le stradine sterrate su cui ci si sposta solo in bicicletta o al massimo su carretti trainati da buoi.

Eppure…

Eppure anche dietro a questo paradiso, anche nell’isoletta più turistica e civilizzata, si possono nascondere delle insidie, piccole, ma comunque insidie (soprattutto se si viaggia con bambini!).
Lo posso dire con estrema certezza perchè noi queste insidie le abbiamo testate TUTTE: 13 anni di viaggi ai tropici, prima in 2 poi in 3, saranno pure serviti a qualcosa?!

Quindi ho pensato di condividere questo importante bagaglio di esperienze, nella speranza che possa aiutare altri viaggiatori ad evitare di vivere le nostre disavventure.
Se avete in progetto di partire per un viaggio ai tropici con bambini, quindi, sappiate che non potrete più partire senza….tanti OCCHI!

Ecco qui il nostro decalogo per partire informati e preparati, in modo che il viaggio sia davvero perfetto come le immagini che vediamo in cartolina!

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10 cose da sapere prima di partire
per un viaggio ai Tropici con bambini

1) OCCHIO ALLE INFEZIONI

Senza voler provocare inutili allarmismi, non si può nascondere che le zone equatoriali/tropicali siano le più precarie da un punto di vista igienico-sanitario. Il rischio di infezioni o virus è elevato anche per via delle condizioni climatiche che favoriscono lo sviluppo di batteri a cui il nostro organismo non è abituato.

TESTATO PER VOI: gastroenterite di Amanda alle Seychelles ( > Quando un bimbo si ammala in viaggio <)

PER PREVENIRE:

2) OCCHIO A QUELLO CHE SI BEVE

La prima regola in assoluto: bere solo acqua imbottigliata e bibite confezionate! Nei paesi maggiormente a rischio, meglio evitare l’acqua di rubinetto anche per lavarsi i denti. Attenzione al ghiaccio nelle bibite o ai cocktail, che potrebbero essere realizzati utilizzando acqua di rubinetto.

TESTATO PER VOI: Montezuma di Milena a Zanzibar

Viaggi ai tropici con bambini occhio al cibo

Per saperne di più: diarrea del viaggiotore nei bambini

3) OCCHIO A QUELLO CHE SI MANGIA

Meglio mangiare solo cibi ben cotti ed evitare verdura fresca o frutta già tagliata (a meno che non si sia certi delle modalità con cui sono state preparate). Io personalmente suggerisco di evitare anche salsine strane e gelati freschi soprattutto per i bimbi.

TESTATO PER VOI: super Montezuma di Davide a Los Roques.

PER PREVENIRE: noi usiamo sempre fermenti lattici, prima e durante la vacanza. Non fanno miracoli, ma un po’ aiutano.

4) OCCHIO ALL’IGIENE

Anche nei resort più eleganti o nelle strutture più impensabili, il concetto di “igiene” può essere drasticamente diverso dal nostro, e comunque i batteri presenti nei paesi tropicali possono essere difficilmente tollerabili dal nostro organismo. Quando si viaggia con i bambini è importante prestare attenzione e proteggerli attentamente, soprattutto finchè sono piccoli e non hanno ancora sviluppato le loro difese immunitarie.

TESTATO PER VOI: congiuntivite di Milena alle Isole Gili (Lombok)

PER PREVENIRE:

  • noi portiamo sempre con noi una confezione di gel disinfettante per le mani (o salviette disinfettanti, ma inquinano troppo e cerchiamo di evitare)
  • copriamo il lettino di Amanda con un pareo portato da casa
  • in ogni caso, lavare spesso le mani è sicuramente il modo migliore per proteggere i bimbi.

maldive con bambini

5) OCCHIO AL JET LAG

E’ sicuramente una delle maggiori preoccupazioni per chi viaggia con i bambini. E la mia risposta quando mi chiedono consiglio è sempre la stessa: i bambini si adattano molto meglio di noi ai ritmi luce/buio e ai nuovi orari. Il problema, appunto, siamo noi!

TESTATO PER VOI: Milena e Davide incapaci di distinguere il giorno dalla notte durante i primi giorni di permanenza in Polinesia

PER PREVENIRE: noi non abbiamo mai avuto bisogno di particolari precauzioni con Amanda, ma qualche amica usa la melatonina in gocce. Io ho iniziato ad usare la melatonina in questi ultimi anni: è una sostanza naturale che aiuta ad armonizzare i ritmi sonno/veglia.

Per saperne di più: come gestire il jet lag nei bambini

6) OCCHIO ALLE ZANZARE

A pari merito col jet lag, l’altro grande dubbio dei genitori viaggianti: come fare con le zanzare? E’ fondamentale proteggersi da questi “simpatici animaletti” per due ragioni fondamentali: le punture danno estremamente fastidio e, soprattutto, alcune zanzare trasmettono malattie anche gravi.

TESTATO PER VOI: Milena massacrata dalle zanzare di Zanzibar (zona ad con elevato rischio di malaria!)

PER PREVENIRE: la maggior parte delle zanzare colpiscono soprattutto al tramonto, ma è importante proteggersi anche negli altri momenti della giornata, soprattutto quando ci si allontana dal mare o si attraversano aree molto verdi:

  • indossare vestiti di cotone lunghi e possibilmente bianchi
  • utilizzare prodotti repellenti per le zanzare tropicali (occhio che per i più piccoli non si possono usare prodotti chimici, quindi meglio optare per sostanze naturali a base di citronella e geranio o rimedi omeopatici come il ledum palustre)
  • usare braccialettini anti zanzare (profumati alla citronella o simili): noi adulti li possiamo indossare anche a contatto con la pelle; per i più piccoli, possono essere legati al passeggino o al lettino
  • usare spray antizanzare da spruzzare sugli abiti (ne esistono anche alcuni adatti per i bambini)
  • portare con sé anti zanzare a pile: è inodore e atossico, e può essere posizionato anche sul letto durante la notte
  • zanzariere: devono esserci sempre, alle finestre, attorno al letto e sui passeggini dei bimbi piccoli se si passeggia in zone particolarmente a rischio
  • accendere l’aria condizionata in camera durante le ore notturne

Per saperne di più: come proteggere i bambini dalle zanzare

7) OCCHIO AI SAND FLIES

Al mondo probabilmente esiste solo un animale che può farti rivalutare la “simpatia” delle zanzare: si tratta dei sand flies (o mosquitos, dipende dalle zone). Non li vedi e raramente li senti: assomigliano a minuscoli moscerini neri con le alette chiare che ad ogni ora del giorno possono comparire dal nulla e “attaccarti” mentre sei in spiaggia, così, senza preavviso. La stessa spiaggia che ieri era normale oggi si popola di questi inutili esserini e tu non lo sai. Te ne accorgi solo alla sera, quando inizi a vedere un puntino rosso, poi un altro, e altri 20, apparentemente innocui. Poi iniziano a tormentarti. Non esiste alcun rimedio contro l’insopportabile prurito che ti provocano (una doccia fredda dona qualche minuto di sollievo): una marea di piccoli pizzichi che ti porti dietro anche per settimane. Contrariamente alle punture di zanzare, quelle dei sand flies ti fanno prurito anche se non le gratti, quindi gratta pure così almeno per 2 secondi stai meglio. Inutile aggiungere perchè sia fondamentale proteggere i bimbi da questa insidia.

TESTATO PER VOI: Milena martoriata alle Seychelles (è successo solo un paio di giorni, sul totale di 4 settimane trascorse sulle isole in occasione dei due viaggi fatti)

PER PREVENIRE: qualcuno suggerisce di cospargersi di olio così i mostriciattoli scivolano. Fuffa. quelli l’olio se lo magnano. I rimedi utili sono solo 2:

  • stare a mollo in mare
  • allontanarsi dalla spiaggia (a Barbuda guardavamo i tramonti da dentro l’auto parcheggiata in riva al mare, finestrini chiusi e aria condizionata accesa)

8) OCCHIO AL SOLE (ANCHE SE NON C’E’)

Ai Tropici il sole c’è sempre, anche se è nascosto da nuvoloni neri. Fondamentale proteggere noi e i bimbi sempre, per evitare colpi di sole, disidratazione e ustioni.

TESTATO PER VOI: Milena abbrustolita su quasi tutto il corpo in occasione del primo viaggio alle Maldive (era nuvolosissimo, credo abbia anche piovuto…e io ho dato la crema una sola volta), Amanda braccine rosse (quasi sempre)

PER PREVENIRE: proteggere i bambini sempre e attentamente:

  • cospargere tutto il corpo con crema a protezione totale: attenzione soprattutto alle zone come i piedini, le orecchie, il collo, spesso trascurate e che tendono a scottarsi subito. E’ opportuno spalmare la crema prima di uscire e ripetere l’applicazione più volte durante la giornata
  • usare sempre bandane o cappellini e una maglietta per proteggere le spalle, che si scottano anche se c’è la crema, soprattutto durante il bagno
  • usare occhiali da sole (gli occhi dei bimbi sono molto delicati) > occhiali da sole per bambini
  • bere spesso (acqua imbottigliata, ovviamente!) per evitare la disidratazione

Per approfondire, leggi qui > Proteggere i bambini dal sole

9) OCCHIO AL COCCO

Eh già, raramente te lo raccontano, ma il cocco rappresenta un problema troppo sottovalutato nei paesi tropicali pieni di palme. E invece… E’ frequentissima, ovviamente, la caduta del cocco da altezze indecifrabili. Cocco, non nocciolina. Lo senti che si stacca dalla palma, un velocissimo STOC, ma mentre realizzi di cosa si tratta lui ha già fatto il suo tonfo sordo nella sabbia e non ti resta che tirare un sospiro di sollievo per il serissimo rischio appena scampato.

TESTATO PER VOI: per fortuna possiamo raccontarvelo, una volta in Sri Lanka e una volta alle Maldive, il cocco è caduto a un paio di metri da noi!

PER PREVENIRE: prima di parcheggiare l’auto o sostare lungo un sentiero tropicale o sistemare il proprio pareo in spiaggia, alzare la testa, verificare se ci sono ancora cocchi appesi alle palme, valutare in che direzione tira il vento e poi decidere dove appostarsi!

Viaggi ai tropici con bambini noci di cocco

10) OCCHIO A?

Beh il decimo consiglio lo aspetto da voi, perchè sicuramente mi è sfuggito qualcosa e visto che non ho voglia di “ampliare il mio bagaglio di esperienze”, aspetto il vostro “mai più senza…”! 😉

DAI CONSIGLI DEI LETTORI:

  • Indossare sempre con sè ciabattine o sandalini di gomma (soprattutto per bambini) per evitare di tagliarsi con coralli, conchiglie rotte o ricci nascosti nella sabbia bagnata (soprattutto in luoghi tipo Zanzibar dove i fenomeni dell’alta e bassa marea lasciano spesso scoperte zone in cui i ricci di mare vivono, quindi si rischia di pestarli, ferendosi).
  • Portare sempre con sè un cornino antisfiga…che non si sa mai! 😉

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Milly
[Testi e fotografie di Milena Marchioni]

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L'autrice: * Milly Marchioni *

Mamma di Amanda, classe 2007. Viaggiatrice indipendente, adoro i vulcani, il mare e le isole tropicali ma anche la montagna e in generale i viaggi a contatto con la natura, passando per le città, i piccoli borghi, i castelli, le sagre di paese... Scoprire il mondo con gli occhi di mia figlia mi sta aiutando a crescere come viaggiatrice ma soprattutto come persona.

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