Le miniere della Sardegna da esplorare con i bambini

Una delle attrazioni che ha inevitabilmente caratterizzato il nostro viaggio in Sardegna è rappresentata dalle Miniere di cui il Sulcis è particolarmente ricco. Molto toccante la visita alla grande miniera di Serbariu a Carbonia…

Ho raccontato le prime tappe del nostro viaggio on the road in Sardegna qui:

  1. Borghi della Sardegna: Bosa, il borgo sul fiume Temo
  2. Cosa fare a Oristano e dintorni: Sardegna selvaggia da Bosa a Is Aruttas
  3. Spiagge della Sardegna: Costa Verde e Sulcis tra mare e antiche miniere

Oggi invece mi dedico alle miniere che abbiamo visitato nel Sulcis durante la nostra permanenza.

Miniere della Sardegna: qualche informazione

La storia mineraria della Sardegna è iniziata migliaia di anni prima di Cristo, grazie alla ricchezza del suo sottosuolo, ed è proseguita nel corso dei secoli fino all’epoca fascista, con la creazione di Carbonia. Ma anche in anni molto più recenti sono proseguite estrazioni minerarie (anche aurifere) che hanno spesso provocato ingenti danni ambientali (per approfondimenti > cfr. storia mineraria della Sardegna).

Indipendentemente da ogni valutazione o commento, il risultato tangibile è che il territorio sardo è disseminato di reminiscenze minerarie, che possono diventare un bel filo conduttore per un viaggio alla scoperta della storia dell’isola.

Miniere della Sardegna con bambini Naracauli a Piscinas

Durante la nostra vacanza abbiamo avuto occasione di vedere (o tentare di vedere) diversi siti minerari.

* Una raccomandazione importante *

In queste aree, soprattutto quelle meno turistiche e quindi poco frequentate, è sempre meglio contattare telefonicamente i siti che si intende visitare, tra questi -appunto- le miniere. Capita infatti che gli orari di apertura siano diversi da quanto indicato nei volantini o nei siti web e, soprattutto, a noi è successo che alcuni siti fossero proprio chiusi.
Si perchè dovete sapere che molte attrazioni culturali di quest’area erano state prese in gestione da una società (Igea) che, nonostante i finanziamenti ricevuti (dalla Regione e anche dall’Europa visto che molti siti sono tutelati), è fallita. Risultato?
Telefoni alla miniera per sapere gli orari di visita e ti risponde una segreteria telefonica: “per problemi finanziari non è possibile visitare il sito”.

Mi astengo dal fare commenti inopportuni in questa sede, ma mi limito a condividere l’amarezza provata quando, a pochi km dai siti in questione, ho composto il numero di telefono e ho sentito queste parole!

Detto ciò, da notizie recenti apprendo che alcuni siti stanno riaprendo, quindi chi avrà la fortuna di visitarli batta un colpo e ci mandi qualche foto! 😉

Miniere della Sardegna: Piscinas, in Costa Verde

Ho già parlato della Costa Verde in questo post > Spiagge della Sardegna: Costa Verde e Sulcis tra mare e antiche miniere

Come accennavo, lungo la strada per raggiungere le dune di Piscinas, ci si imbatte nei ruderi di antichi centri minerari di cui si può solo intuire la maestosità. Si tratta di INGURTOSU e NARACAULI, purtroppo abbandonati a se stessi e oggetto di furti nel corso dei decenni.

miniere della sardegna con bambini naracauli

Alle spalle della spiaggia poi, nei pressi dell’hotel, si trovano le tracce di una ferrovia e dei fabbricati minerari del XIX secolo: il sito è piccolo e poco manutenuto, ma una visitina se si passa da queste parti risulta comunque interessante…Pensare che quei vagoni provenienti da chissà quale grotta sotterranea hanno trasportato quintali di minerali fino al mare… frutto del lavoro di semplici mani…

Miniere della Sardegna con bambini Piscinas

Miniere della Sardegna: il Sulcis Iglesiente

Come accennato, nel Sulcis si trovano diversi siti minerari di particolare interesse. Uno dei più noti è quello di BUGGERRU, il paesino più grande di questo tratto di costa a nord di Iglesias, importante centro minerario già dall’inizio del XVIII secolo.

Qui si trova infatti la Galleria Henry, ex miniera che si affaccia direttamente sul mare…

Miniere della Sardegna con bambini Galleria Henry Buggerru

…1 km di sentiero che attraversa la miniera regalando panorami unici dall’alto delle scogliere, a bordo dell’antico trenino ancora funzionante… così almeno recitano la guida ed il pannello esplicativo posto all’ingresso del paese.
Al momento della nostra visita infatti (giugno 2014) la Galleria era chiusa (rientra tra i siti citati sopra, ex gestione Igea). Come chiuso (o meglio abbandonato) risultava l’ufficio turistico di Buggerru.

Vi linko comunque il sito, ancora attivo al momento > Visita guidata alla Galleria Henry

Altra miniera molto famosa è quella di MASUA: la miniera è denominata Porto Flavia, si trova a strapiombo sul mare…

Miniere della Sardegna con bambini Masua Porto Flavia

…e anch’essa era chiusa al momento della nostra visita, per i motivi di cui sopra.

A questo link qualche informazione > Porto Flavia

Miniere della Sardegna: la grande miniera di Serbariu a Carbonia

Ci vollero poco più di tre mesi per costruire Carbonia: era la fine del 1938 e la nuova città, nata per soddisfare le esigenze dei minatori di Serbariu, la principale fonte di carbone di tutta Italia, raggiunse nell’arco di 10 anni una popolazione di circa 47 mila abitanti, di cui circa ⅓ impiegato in miniera

(cit. dalla guida “Scoprire il Sulcis Iglesiente)

Carbonia con bambini

Sì, proprio così: in epoca fascista il Duce decise di fare di Serbariu la principale miniera italiana e fece costruire una città per accogliere i minatori, incentivati a trasferirsi qui con la promessa di un lavoro sicuro, una casa e un buon stipendio.

La miniera di Serbariu arrivò ad impiegare anche 18.000 minatori contemporaneamente! Durante l’arco della giornata 12.000 uomini, suddivisi su 3 turni, scendevano nella miniera…

Miniere della Sardegna con bambini Carbonia Serbariu Museo del Carbone

12000 uomini che trascorrevano le loro giornate sotto terra, nel buio, nello sporco, nel rumore. Uomini che rischiavano quotidianamente la vita -e spesso la perdevano; uomini che lasciavano la loro salute là sotto, in mezzo alla polvere e al suono assordante delle esplosioni e delle scavatrici.

Tra il 1937 ed il 1964 sono stati scavati 130 km di gallerie sotterranee e il lavoro della miniera fu sospeso solo per la scarsa qualità del carbone, poco competitivo rispetto a quello di altri paesi.

La visita alla miniera di Serbariu ci ha lasciato a bocca aperta…abbiamo trascorso oltre 1 ora incantati dalle parole della nostra guida che con sapienza e passione ci ha raccontato la storia di Carbonia, rispondendo pazientemente alle nostre domande e facendoci respirare davvero questo importante tassello di storia sarda. Questa esperienza, ovviamente, assume connotati diversi per adulti e bambini ma credo che sia una tappa fondamentale per capire meglio la Sardegna…

Insomma, non si può passare da queste parti senza visitare Carbonia!

COME SI SVOLGE LA VISITA DI SERBARIU

Museo del Carbone di Carbonia Sardegna con bambini

Dopo una breve panoramica all’interno del Museo, elmetto in testa, si scende nei sotterranei di Carbonia. Usando un ascensore normale, non certo gli argani, ormai in disuso, ma che ancora sprigionano un forte odore di carbone…

Museo del Carbone di Carbonia - La Salarga

Nei bui meandri della miniera, in un ambiente reso ovviamente più vivibile dell’originario, si può solo lontanamente intuire quale fosse il buio di allora, quale l’odore (ancora forte ai giorni nostri), quale il rumore (grazie alle registrazioni in sottofondo che accompagnano l’intero tragitto).

Museo del Carbone di Carbonia Miniera di Serbariu

Museo del Carbone di Carbonia Miniera di Serbariu

QUALCHE INFORMAZIONE PRATICA

La visita dura circa un’ora comprese le soste ed è accessibile anche con bambini piccoli poiché il percorso è privo di ostacoli. Quasi tutto il tragitto è percorribile con carrozzine.

Per chi soffre di claustrofobia: tranquilli, nessun senso di soffocamento, i passaggi sono larghi e, se proprio viene voglia di tornare in superficie, si può in qualsiasi momento.

Il costo del biglietto intero è di 8 euro. I bambini sotto i 6 anni entrano gratis, da 6 a 12 anni pagano 6 euro.

Il Museo organizza anche attività didattiche dedicate alle scolaresche.

All’interno del Museo sono presenti un bookshop e una caffetteria.

Per altre informazioni consultare il sito del Museo > Museo del Carbone

Milly Marchioni
(testi e fotografie di Milena Marchioni)

Leggi anche qui:

Tutte le tappe del nostro viaggio in Sardegna:

  1. Borghi della Sardegna: Bosa, il borgo sul fiume Temo
  2. Cosa fare a Oristano e dintorni: Sardegna selvaggia da Bosa a Is Aruttas
  3. Spiagge della Sardegna: Costa Verde e Sulcis tra mare e antiche miniere
  4. Le miniere della Sardegna da esplorare con i bambini
  5. Bimbi a Carloforte in Sardegna: mini guida alla scoperta di un tesoro

 

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L'autrice: * Milly Marchioni *

Mamma di Amanda, classe 2007. Viaggiatrice indipendente, adoro i vulcani, il mare e le isole tropicali ma anche la montagna e in generale i viaggi a contatto con la natura, passando per le città, i piccoli borghi, i castelli, le sagre di paese... Scoprire il mondo con gli occhi di mia figlia mi sta aiutando a crescere come viaggiatrice ma soprattutto come persona.

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