Un weekend con bimbi a Genova può diventare un’ottima occasione per imparare divertendosi al Museo del Mare, al Museo dell’Antartide e addirittura dentro ad un sommergibile! Continua il racconto di Daniela sul suo weekend a Genova…
Ieri ho raccontato la prima parte del nostro weekend a Genova, durante il quale abbiamo visitato tutte le attrazioni comprese nel biglietto Acquario Village.
Dopo l’Acquario, la Biosfera, la Città dei bambini ed il Bigo, è oggi la volta di due attrazioni che sono piaciute tantissimo alle nostre 3 bambine…
Genova per bambini: il Galata Museo del Mare ed il Sommergibile Nazario Sauro
Probabilmente l’attrazione che maggiormente ha interessato le nostre figlie.
Prima di entrare chiediamo quanto tempo richiede la visita. Ci rispondono “circa due ore”.
Non usciremo prima di quattro…
Si tratta del più grande museo del mare del Mediterraneo. Un percorso storico che va da Cristoforo Colombo ai giorni nostri seguendo il fil rouge del mare, delle sue storie, delle sue avventure.
Si incomincia, appunto, con l’epoca delle grandi scoperte con Cristoforo Colombo e le sue caravelle
Si sale sulla ricostruzione di una galea genovese del 600, si osservano le condizioni di vita dei marinai, si interagisce con schermi parlanti e ci si avvicina ai galeotti intenti a remare. Ma c’è anche l’opportunità di consultare antichissime carte geografiche…
E di osservare gli strumenti usati in passato durante la navigazione
E sbirciando attraverso gli oblò si scopre come era arredata la stanza del capitano di una nave, si impara cosa si mangiava a bordo e, chiaramente, non si perde l’occasione di mettersi al timone!
E poi finalmente il pezzo forte della giornata… quello che “mamma, è adesso?” “Mamma, quanto manca?”…
La simulazione di una vera e propria tempesta in mare. Ci si accomoda tutti insieme su una grande scialuppa e poi cala il buio e gli schermi proiettano sui muri una vera burrasca, un mare nero e minaccioso che, vista l’altezza delle onde ti bagna (per davvero!) e ti spaventa.
Non resta che remare, remare tutti insieme e mi raccomando, tutti sincronizzati per potersi salvare. C’è chi ride, chi si spaventa, chi piange un pochino…noi ci siamo divertiti e prima di andare via ci siamo scattati la nostra foto sedute sulla scialuppa che abbiamo portato in salvo, naturalmente!
E dopo questa esperienza ci prepariamo per raggiungere l’ultimo piano del museo, il terzo, per avvicinarci ad un aspetto del mare legato all’idea di cercare fortuna: all’ingresso ci viene consegnato un passaporto, che useremo lungo il percorso per interagire con i personaggi che incontreremo. Prendiamo la nostra valigia di cartone e saliamo su una nave in partenza per il nuovo mondo.
Ci sediamo nelle cuccette; mangiamo nei refettori; vediamo con i nostri occhi la differenza tra terza, seconda e prima classe ed infine approdiamo ad Ellis Island, a San Paolo o a Buenos Aires…
Un vero e proprio viaggio nella storia che merita di essere percorso e spiegato ai bambini per far comprendere loro le sale successive, quelle che raccontano dell’immigrazione dei nostri giorni, con le storie di dolore vissute dai nuovi emigranti che vengono a cercar fortuna in Italia.
L’ultima parte del museo è un anteprima di ciò che si vedrà nel sottomarino. Si intraprende una sorta di viaggio formativo al termine del quale, superando un esame, si ottiene il diploma di sommergibilisti.
E dopo aver conseguito il diploma, ci equipaggiamo di caschetto e audioguida per entrare nel sottomarino Nazario Sauro, la prima nave museo in Italia visitabile in acqua.
Siamo sinceri…in prima battuta, alle donzelle di casa questo luogo ha fatto un po’ paura…
Il rumore assordante all’entrata
E “mamma, qui è tutto grigio e tetro” ci ha all’inizio un po’ bloccato nell’entusiasmo.
Poi però ci siamo fatti prendere da tutti quei bottoni, dai posti di comando e abbiamo preso confidenza con l’ambiente trovandolo anche divertente.
Così divertente da voler perfino infilare la testa nelle camere di lancio dei siluri e dopo la foto di rito davanti alla torretta.
Ci prepariamo per l’ultima tappa del tour AcquarioVillage
Bimbi a Genova: il museo dell’Antartide
In questo museo, grazie a ricostruzioni, allestimenti interattivi e reperti autentici, si ha la possibilità di accostarsi a questo mondo tanto affascinante quanto ignoto.
Ci si trova a tu per tu con la ricostruzione di un iceberg e si scopre dove vivono pinguini ed orsi bianchi;
Si vedono esposti gli indumenti che indossano i ricercatori per proteggersi dal freddo, che arriva anche a 60 gradi sotto lo zero, si fa conoscenza con gli animali che popolano quelle terre, si cammina in una ricostruzione dei ghiacci perenni e poi, per finire, l’immancabile foto ricordo sedute su una vera motoslitta!
Abbiamo scoperto quanto questa terra, così inospitale, sia importante per la ricerca su clima e ambiente.
Si conclude così il nostro week end a Genova con Acquario Village. Un fine settimana intenso e ricco di emozioni. In particolare abbiamo apprezzato lo sforzo profuso da tutte le strutture nell’affrontare temi alti, come la salvaguardia dell’ambiente e il rispetto della vita in tutte le sue forme. L’elevato livello di interattività e multimedialità aiuta i bambini di ogni età (e non solo i bambini) ad immergersi nella visita senza che la noia prenda il sopravvento.
Ci sentiamo dunque di valutare il carnet AcquarioVillage come una scelta di vincente per un week end di qualità.
Daniela, del blog Due per Tre fa Cinque
(testi e fotografie di Daniela Scerri)
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Bhè che dire, non solo una gita per bimbi ma anche per adulti 😉 !
Decisamente si! Quando noi andammo a Genova, qualche anno fa, ci divertimmo quasi più noi che la bimba!
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