E’ gennaio 2012 quando mamma Serena decide di staccare un po’ la spina dal freddo inverno italiano: alla ricerca di una meta non troppo lontana e ricca di attrazioni per lei ed il suo bimbo di 5 anni, sceglie l’Andalusia, in Spagna e appena atterrata capisce subito di aver fatto la scelta giusta!
La voglia di trascorrere una settimana lontano dal freddo, senza fare troppe ore di volo e coniugando cultura e natura, ci ha portato a scegliere l’Andalucia come tappa di questo nostro viaggio.
Pur essendo una meta che sognavo da tempo per la ricchezza della sua storia e la vastità del patrimonio architettonico, durante la preparazione del nostro tour, ho scoperto che aveva da offrire ancora più di quanto pensassi. Si tratta di una regione della Spagna piuttosto vasta e così, tra le tante cose da poter visitare, ne ho selezionate alcune che potessero coinvolgere maggiormente noi ed il nostro pargolo (5 anni), cercando di fondere i tanti aspetti caratteristici che questa meravigliosa terra ha da offrire e scovando alcune attrazioni che uscissero dagli schemi consueti.
Siamo partiti da Milano Malpensa con volo Easyjet con destinazione Malaga, dove abbiamo trascorso la prima giornata, per poi proseguire, con auto a noleggio, per Siviglia (in cui abbiamo soggiornato per 4 notti) e Granada (dove siamo rimasti 2 notti), tornando nuovamente a Malaga per concludere la nostra meravigliosa avventura.
Vacanza in Spagna con bambini:
si parte da Malaga!
Iniziamo la nostra vacanza sotto un cielo azzurrissimo e riscaldati da un sole tiepido ed abbagliante: non si direbbe proprio di essere a Gennaio! La città appare ai nostri occhi pulita ed ordinata. Un ampio viale, che costeggia il mare, da un lato, ed i lussureggianti giardini pubblici, dall’altro, ci conduce su una collina alla cui sommità sorge il Castello del Gibralfaro.
Questa magnifica costruzione fu realizzata agli inizi del secolo XIV dagli arabi su di un preesistente insediamento e faro fenicio, da cui derivò il nome gebel-faro (rocca del castello). E non c’è da stupirsi se i vari dominatori abbiano scelto questa location per controllare i movimenti degli eventuali nemici: da qui, infatti, si gode di una vista spettacolare della città nella sua interezza, della costa e, nelle giornate più limpide, addirittura delle cime della cordigliera di Rif in Africa e dello stretto di Gibilterra.
Visitiamo il castello, facendo il periplo delle sue mura – come zelanti sentinelle- e godendo degli scorci mozzafiato che ogni angolo ci regala. Rimaniamo increduli davanti ai cespugli di rose in piena fioritura e siamo già soddisfatti di aver scelto questa destinazione.
Salutato il castello ed i simpatici scoiattoli che lo presidiano, riscendiamo la collina per pranzare e proseguire la nostra esplorazione di Malaga. Attraversiamo vie piene di negozi, piazze elegantemente ornate da facciate colorate, fino ad arrivare all’anfiteatro Romano, ancora perfettamente conservato. Un centinaio di metri separano questa attrazione dall’Alcazaba, fortezza di epoca musulmana. La sua imponente struttura si sviluppa in verticale congiungendosi al Castello.
Possenti mura lasciano il posto a giardini pieni di giochi d’acqua, a stanze riccamente decorate, a portali moreschi che incorniciano alla perfezione lo scintillio del mare sottostante.
Dietro ad ogni angolo c’è qualcosa di bello e nuovo da scoprire ed i bambini non possono che rimanere affascinati.
La nostra giornata a Malaga termina qua perchè dobbiamo raggiungere il nostro albergo a Siviglia e successivamente Granada.
Se Malaga mi ha affascinato, di Siviglia mi sono perdutamente innamorata, al primo sguardo…e per questo le dedicherò un intero articolo nei prossimi giorni…quindi passo ora a raccontarvi direttamente Granada…
Vacanza in Spagna con bambini:
le meraviglie di Granada
Arriviamo a Granada nel primo pomeriggio e senza perdere tempo ci dirigiamo subito al Museo Parco delle Scienze, dove ad attenderci c’è una mostra temporanea sui dinosauri…..non possiamo mica perderla!!!
Si tratta di un museo interattivo, esteso su uno spazio di circa 70.000 metri quadrati, che lo rendono il più grande dell’Andalusia ed incentrato sulla comprensione dei fenomeni che ci circondano della fisica, dell’astronomia e della biologia sia umana che terrestre.
Iniziamo il nostro percorso esplorando la mostra dei “lucertoloni”, per la gioia del nostro piccolo paleontologo. Le rappresentazioni delle varie specie di dinosauri esistiti sono presentate a grandezza naturale ed in movimento e ciò catapulta il visitatore in quell’epoca lontana, rendendolo veramente partecipe di quanto vede accadere attorno a sé. Un lavoro davvero ben fatto che lascia pienamente soddisfatto ed affascinato il nostro bambino.
Terminata la mostra, proseguiamo con il perlustrare le altre sale, divertendoci a mettere in pratica i vari esperimenti proposti. Una visita accurata richiederebbe svariate ore, ma la sera si sta avvicinando ed abbiamo da visitare ancora la parte esterna.
Qui, infatti, si trova un bellissimo mariposario , dove abitano specie di farfalle variopinte provenienti da tutto il mondo, ed una torre di osservazione su cui saliamo prima di lasciare questo interessante museo.
La vista che si gode da quassù è notevole. Abbiamo l’opportunità di farci una prima idea di Granada, sfruttando la visuale dall’alto, e delle montagne della Sierra Nevada che la circondano. Le cime innevate iniziano a colorarsi di rosa e la temperatura si fa pungente…è arrivato il momento di andare a conoscere il nostro albergo.
Dopo un riposo corroborante, siamo pronti ad affrontare una giornata impegnativa: oggi ci attende la visita dell’Alhambra, uno dei monumenti più noti di Granada e dell’intera regione.
Il biglietto per questa attrazione, prenotato da casa e con un certo anticipo (www. alhambra-tickets.es), ci impone l’ingresso ad un orario prestabilito. Il clima, rispetto ai giorni precedenti, è notevolmente diverso, ma la curiosità di quello che ci attende ci rende incuranti della pioggia e del freddo.
La città rossa (letterale traduzione dall’arabo di al-Hamra) è una complessa costruzione murata posta all’apice del colle Sabika. La sua edificazione è opera di Muhammad ibn Nasr Sultano di Granada. Dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1984, l’Alhambra ha una doppia anima: quella difensiva-militare dell’Alcazaba e quella amministrativa e residenziale del Palacio Nazaries. Se la prima colpisce per l’imponenza delle mura e la spettacolare vista che offre sulla città, la seconda letteralmente incanta.
Sala dopo sala, sfilano davanti ai nostri occhi tutti i dettagli della più sottile e raffinata arte araba del XII e XIV secolo. Un vero e proprio palazzo da mille e una notte, unico nel suo genere in Europa.
Giochi di archi e di forme, decorazioni sfarzose e colorate, intarsi mirabili.. ogni angolo nasconde una sorpresa e quando si crede di aver visto la stanza più bella ecco che ne appare un’ altra che lascia a bocca aperta. Anche i bambini restano catturati da tanta bellezza, dal rincorrersi degli spazi, dai giochi d’acqua che rendono il tutto ancora più magico. Scorrono le ore senza che ce ne rendiamo conto tanto siamo presi dall’osservare ogni cosa, dallo scattare foto a raffica e dal goderci questa magia!
Annesso all’Alhambra c’è il Generalife giardino, tenuta agricola e residenza estiva dei Sultani. Anche qui la splendida architettura arabo-andalusa si fonde con cortili ricchi di fontane e di giochi d’acqua, con una rigogliosa vegetazione (anche se gennaio non è il mese migliore per ammirarla), con scorci da cartolina.
Non c’è modo più piacevole di terminare la giornata che passeggiare con calma tra gli ampi viali, ascoltare il delicato mormorio dell’acqua e seguire i suoi inusuali percorsi (nella Scala dell’Acqua scende dai corrimano!!!).
Ristoranti consigliati: Botegas Castaneda uno dei più antichi locali della città, in puro stile andaluso. Belli l’atmosfera e gli arredamenti, ottimo il cibo.
Vacanza in Spagna con bambini:
si torna a Malaga
Terminiamo il nostro viaggio li dove lo avevamo iniziato. Dopo aver fatto il pieno di emozioni, dedichiamo le ore che ci rimangono a disposizione al relax, godendoci il mare, il sole ed i meravigliosi giardini della città.
Una doppia striscia di verde si sviluppa parallelamente all’arteria principale della città, una più vicina al mare e l’altra più spostata verso il centro. Oltre alle numerose specie vegetali subtropicali, perfettamente conservate, si alternano giochi ed attrazioni per i bambini ad attrezzi ginnici e percorsi per allenarsi.
In un contesto del genere anche l’essere più pigro e pantofolaio è spronato a fare moto.
E così con l’allegro cinguettio dei pappagalli che fa da sottofondo alle ultime ore di vacanza ci accingiamo a salutare questi luoghi meravigliosi…
….ma il nostro viaggio non finisce qui perché nei prossimi giorni vi racconto la città che mi ha letteralmente stregata: Siviglia > Siviglia con bambini
Serena
[testi e fotografie di Serena Borghesi]
(La foto di copertina è tratta dall’ originale di Raùl Santos de la Càmara con Licenza Creative Commons)
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