Vi ricordate che Lucrezia, del blog Peekaboo Travel Baby, è andata a scoprire Campli come inviata di Bimbieviaggi? Ecco com’è andato il suo weekend in Abruzzo, tra antiche tradizioni e ottimo cibo…
“Ti va di fare un blog tour a Campli?”
“Certo…ma dove si trova Campli?”
Ecco lo spirito con cui è cominciato il mio primo blog tour in Abruzzo. Ho colto al volo la proposta di Milly di andare a Campli ma non sapevo esattamente neanche dove si trovasse: forse proprio sulla base di questo presupposto il bilancio del nostro fine settimana è stato più entusiasta del previsto e Campli alla fine ha mostrato e rivelato più “di tutto”: più bellezza, più cultura, più tranquillità, più empatia e più…buon cibo!
“Definisci Campli in una frase”
“Un’autentica vetrina d’Abruzzo tra storia, tradizione e buon cibo”
Questa è stata la mia risposta data durante l’intervista fatta a fine tour (*) alle blogger: credo sia stata coerente con quanto io e la mia famiglia abbiamo sperimentato e provato in quei giorni.
Il 25 Aprile ci siamo ritrovati nella Piazza centrale, Piazza Vittorio Emanuele, pronti per assaporare gli odori e i sapori camplesi. Un raduno di Porsche ha dato il via al nostro fine settimana, una degustazione di prodotti alimentari ci ha dato invece la carica.
Abruzzo con bambini: Campli e la Storia
Il nostro giro è partito proprio dalle basi storiche: Morena e Ivan dell’associazione Gemini si sono prodigati per farci scoprire le radici culturali e la beltà artistica del paese. Ci hanno portato alla scoperta della splendida Collegiata di Santa Maria in Platea, raccontandoci le vicende di San Pancrazio, e ci hanno condotto nella cripta tra affreschi e leggende.
Dopo un’occhiata a Palazzo Farnese ci hanno poi mostrato la Scala Santa, luogo di culto, imitazione della Scala del Laterano di Roma, rinomato per i suoi 28 gradini in legno d’ulivo che i fedeli devono percorrere in ginocchio per ottenere il “perdono” e l’indulgenza.
Baby P. ha preferito sollazzarsi nel parco giochi posto proprio nella piazza principale: una piccola oasi nel cuore della città, un paradiso per i bimbi…o forse per i genitori?
Abruzzo con bambini: Campli e la tradizione
Le famiglie, le loro storie e le loro tradizioni sono state per me il cuore pulsante del nostro tour…
Il Sig. Cioti ci ha parlato della sua azienda essenzialmente vinicola (Azienda Agricola Cioti) tra un assaggio di Pecorino e Vin cotto…
All’Agriturismo Il Vecchio Carro (dove noi abbiamo anche soggiornato) ci hanno fatto assaggiare i prodotti della terra e dei loro animali mostrandoci il “vecchio carro” trainato dai buoi…
… e la Famiglia Tassoni ci ha fatto sorridere raccontandoci gli aneddoti legati alle vicende della loro tartufaia.
La visita alla tartufaia sita a Campovalano, in particolare, è stato per la mia famiglia un’esperienza davvero singolare e molto divertente: io mi sono entusiasmata all’idea di vedere una tartufaia e di sentire i racconti di come i cani vengano educati alla ricerca del “tartufo perfetto”; Baby P. era molto incuriosito nel vederli in azione alla ricerca dei tartufi seguendo diligentemente gli ordini del padrone e Sir G., ovviamente, ha apprezzato in particolar modo la possibilità di deliziare il palato con degli ottimi piatti di tartufo che abbiamo degustato nel ristorante di famiglia “il Tubero d’Oro”.
Campli e il buon cibo
Come già scritto, la costante del nostro tour è stato il buon cibo: dal pranzo alla cena, sempre alla fervida ricerca di assaporare i prodotti e i gusti tipici. Dalla porchetta italica (per cui ogni anno viene organizzata una Sagra) al tartufo, dagli arrosticini alla ventricina, dagli spaghetti alla chitarra con le pallottine al timballo.
Un tripudio di sapori forti e delicati, decisi e morbidi…anche Baby P. ha apprezzato!
Curiosità
Tra una visita e una degustazione, Milena e Ivan ci hanno condotto anche in un’oasi verde, un prato dai toni pacati e placidi, per farci ammirare il panorama delle Montagne Gemelle e raccontarci la loro “storia”…
…Ci hanno parlato delle origini della Montagna dei Fiori e della Montagna di Campli e della loro somiglianza da cui è scaturito il nome di “Monti Gemelli” e del fatto che forse proprio per via della posizione simmetrica delle due città si sia alimentata la “lontana leggenda” della loro eterna rivalità.
La sosta in questa distesa verde ha lasciato che Campli si imprimesse nel nostro cuore, che ci facesse affezionare a questa cittadina fiera e orgogliosa delle proprie origini e ci facesse venire voglia di tornarci con un Baby P. più grande e più consapevole delle bellezze che aveva sotto gli occhi.
Link Utili:
- Ufficio Turistico Campli
- Associazione Gemini
- Agriturismo Il vecchio Carro (dove abbiamo soggiornato in un comodo appartamento dotato di cucina)
(*) Ecco l’intervista alle blogger che hanno partecipato al blog tour a Campli:
Lucrezia
(testi e fotografie di Lucrezia Pettinato del blog peekaboo travel baby)
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