Transiberiana con bambini: diario di viaggio e consigli pratici

Avete mai pensato di attraversare tutta l’Eurasia in treno, lungo la ferrovia più lunga del mondo? Papà Fabrizio non solo ci ha pensato ma l’ha anche fatto, ovviamente assieme alla compagna e al super Giuliano, che all’epoca aveva 3 anni e mezzo..

Il viaggio è durato tre settimane a cavallo tra luglio e agosto; le giornate sono lunghissime e la temperatura è accettabile. Quando siamo partiti Giuliano aveva tre anni e mezzo.

Transiberiana con bambini: la nostra esperienza

Abbiamo passato cinque giorni in Mongolia, con escursioni nel deserto e a Karakorum, la capitale dell’impero mongolo (straordinario il museo con dei gran plastici apprezzati dai bambini).

Siamo partiti da Ulaanbator. Prima tappa Ulan Ude nella Buriazia russa, poi Ulan Ude-Irkutsk, Irkutsk-Krasnoyarsk e fino a Tjumen. In seguito Tjumen-Kazan, Kazan-Nizhni Novgorod ed infine il treno per Mosca.

La mia compagna Daniela ed io abbiamo scelto di partire da Ulaanbator e non da Pechino, facendo il percorso da est a ovest per tre motivi:

  1. innanzitutto, percorrendo la Transiberiana in questo senso non si incontrano turisti e si viaggia con le genti locali e, se questo è uno dei motivi del viaggio, è un buon modo per entrare in contatto con loro
  2. secondo, non sapevamo come avrebbe reagito Giuliano e, in caso di rientro anticipato, volare dalle città russe è più facile;
  3. infine, ma forse più importante, le strutture sanitarie sono chiaramente migliori in Russia che nella Mongolia, che ci stavamo lasciando alle spalle.

Transiberiana con bambini -stazione

Come mai hai scelto di fare un viaggio così particolare?

L’amore di Giuliano per i treni, il senso vero del viaggio, la curiosità e gli spazi infiniti; oltre alla possibilità di vedere posti remoti e incontrare genti di ogni etnia e tradizione.

Inoltre la Transiberiana è vita e storia, la gente lo usa per spostamenti sconfinati e, indipendentemente dal giudizio, è stata protagonista della colonizzazione, prima zarista poi sovietica, del Far East. Questa strada ferrata è un’opera di alta ingegneria e testimone dell’ardire dell’uomo.

In cosa consiste esattamente un viaggio in Transiberiana?

Intanto la Transiberiana non è un treno ma una linea, anzi almeno quattro linee principali.

La tratta classica porta da Mosca a Vladivostock in otto giorni se si decide di non scendere mai dal convoglio, ma questo, secondo il mio punto di vista, toglie molto al viaggio.
Le altre portano a Pechino (la Transmongolica) e ad Harbin in Manciuria.

Su queste linee un viaggiatore può scegliere le tratte da percorrere, cosa vedere e quanto stare sul treno.

Come si svolgono le giornate?

Diciamo che io mi ero portato sette libri pensando di dover occupare i tempi morti ma ho a malapena fatto a tempo a finire la settimana enigmistica! Qualcosa da fare c’è sempre e Giuliano vuole sempre che partecipiamo alle sue attività e alle sue esplorazioni, e così, fra fare il letto, sistemare i bagagli, prepararsi un the, chiacchierare con i compagni di scompartimento, una partita a scacchi e godere del paesaggio il tempo vola.

Questo prima della partenza non l’avrei dato per scontato. Fondamentale è sapere che all’incirca ogni 6-8 ore di viaggio il treno effettua soste di 2-3 ore o più. Questo tempo permette di scendere dal treno, sgranchirsi le gambe, respirare all’aperto ma soprattutto fare un’escursione fuori dall’area ferroviaria o visitare le splendide stazioni, veri libri di storia da sbocconcellare. Inoltre le babuske lungo i binari vendono ottimo cibo, generalmente appena cotto.

Transiberiana con bambini -binario

Gli spostamenti sul treno avvenivano di giorno o di notte?

Avvengono indipendentemente sia di giorno che di notte, chiaramente, nel limite del possibile noi cercavamo di far coincidere il viaggio anche con una notte piena.

Di giorno è molto bello perdersi con lo sguardo negli sconfinati spazi siberiani che alternano ripetutamente taiga, tundra, impressionanti foreste, fiumi dalla portata più che notevole (l’Ob, lo Jenisei, il Lena) e opere umane, la ferrovia certo ma anche mirabili ponti di ferro; quello di Krasnoyarsk, tutto in ferro, ha vinto la medaglia d’oro all’esposizione universale del 1899, a pari merito con la Torre Eiffel!

Transiberiana con bambini -ponte

E una volta scesi dal treno come vi spostavate?

Scesi dal treno ci spostavamo tranquillamente coi mezzi pubblici o, a volte, veniva a prenderci il couchserfer che ci ospitava.
Nessun problema muoversi nella città, soprattutto essendo in grado di leggere l’alfabeto cirillico e conoscendo un manipolo di parole in russo.

Cambiavate alloggio ogni giorno o vi fermavate più a lungo?

Durante le tappe, tutte di due o tre giorni, restavamo sempre nello stesso alloggio, sia per comodità nostra ma, soprattutto, per dare a Giuliano il tempo di rilassarsi e ambientarsi. Oltretutto siamo sempre stati ospitati da persone squisite che ci hanno anche permesso di vedere e apprezzare territori e città sconosciute in modo più agevole e funzionale.

{Per saperne di più > Couchsurfing con bambini}

Transiberiana con bambini -spostamenti

Quali tappe avete toccato e quali consiglieresti a chi viaggia con bambini?

I primi giorni, come detto, siamo stati in Mongolia, dove abbiamo visitato la capitale Ulaanbator, esperienza interessante.

Poi abbiamo fatto una bellissima escursione nel deserto, dormendo nelle yurte, in mezzo ai cammelli, sotto un cielo stellato talmente bello da essere difficilmente descrivibile a parole.

Chiaramente non poteva mancare un’escursione a quella che è stata la capitale di Gengis Khan, Karakorum. Qui siamo arrivati sulle note dei Ricchi e Poveri, di Al Bano e Riccardo Fogli che, qualcuno potrebbe sorprendersi, sono amatissimi in tutta l’Asia, specialmente nello spazio ex sovietico.

Poi, dopo quattordici ore di viaggio, siamo arrivati ad Ulan Ude, capoluogo della regione della Buriazia russa.
Qui convivono le popolazione autoctone e i russi occidentali; posto affascinante, veramente ai confini del mondo, chiaramente per le nostre sensibilità. Di grande fascino le caratteristiche case di legno russe, con notevoli fregi intagliati e le tradizionali abitazioni dei buriazi.

Tenendo vela verso ovest ci siamo diretti a Irkutsk: qui il tratto in treno costeggia il meraviglioso lago Bajkal (la più grande riserva d’acqua dolce del mondo). La città, avamposto europeo nella profonda Siberia, plasmata dai decabristi, risulta piacevolissima e accogliente. In queste città le sussistenze sovietiche, anche solo nella toponomastica, sono sorprendenti.
Irkutsk è, naturalmente, la base per poter visitare il lago Bajkal, dove abbiamo dormito. Posti selvaggi e affascinanti, noti per la tradizione sciamana, rappresentano, anche per i bambini, un momento indimenticabile; sicuramente Giuliano non dimenticherà quando, in un’escursione serale sul lago, il capitano e i membri dell’equipaggio l’hanno messo al timone per un’oretta, facendo suonare per lui la sirena d’emergenza; ecco, questo credo che Giuliano l’abbia raccontato a tutti!

Il cavallo ferrato ci ha portato a Krasnojark, sosta successiva: è un gioiellino d’architettura ottocentesca con oasi di case di legno di periodo precedente e realizzazioni in stile sovietico; grazie alla ragazza che ci ha ospitato abbiamo anche fatto escursioni, che a Giuliano son piaciute molto, nelle sconfinate foreste di conifere attorno alla città, ininterrotte verso nord, fino a quando digradano in tundra.

Poi Tjumen, gustosa cittadina, con graziosi scorci; è bene ricordare che, in linea con quanto avviene nei Paesi dell’est Europa, i centri cittadini sono completamente e rigorosamente pedonali, questo rende felici bambini e genitori; i primi possono sfogarsi liberamente correndo e giocando nelle aree attrezzate o nelle fontane mentre i secondi possono godersi il centro storico.

Transiberiana con bambini -passatempi

Deviando dalla linea classica della Transiberiana, abbiamo concluso l’avvicinamento alla capitale con due ‘chicche’ siberiane: Kazan, capoluogo della regione tradizionalmente di popolazione turca del Tatarstan e la splendida e storica Nizhni Novgorod, una della perle che circondano Mosca.
Ambedue sulle sinuose e affascinanti rive del Volga cariche di storia e di cultura sono sicuramente interessanti anche per i bambini; il Cremlino, patrimonio Unesco, è imperdibile così come le antiche cattedrali e la moschea di Qol Sharif, fra le più grandi al mondo.
A Nizhni Novgorod si respira già aria europea ed è un buon terminale del viaggio, partito dai deserti mongoli.

L’ultimo giorno, visita lampo della capitale Mosca e poi rientro in Italia.

 

Transiberiana con bambini: informazioni pratiche

Come si è svolta la pianificazione del viaggio?

Noi ci siamo organizzati autonomamente dall’Italia anche se è un viaggio, con un ragazzino più grande, che si può organizzare in loco. Abbiamo deciso le tappe in Italia per due motivi: per essere certi dei posti in treno (la Transiberiana è usata moltissimo da russi e asiatici) e perché abbiamo dovuto contattare preventivamente i couchserfers che ci hanno ospitato.

Sul treno avevate la vostra cabina e i bagno privato o comune?

Ci sono tre tipologie di carrozza: I, II e III classe. Quando viaggiavo da solo stavo in III che è il modo migliore per socializzare, in I hai una carrozza tutta per te. Noi abbiamo optato per la seconda, comoda, pulita ma che da l’opportunità di conoscere con facilità altre persone.

In pratica nello scompartimento c’eravamo noi tre (Giuliano dormiva con noi) e altre due persone; essendo i viaggi interminabili, è capitato anche che nello scompartimento ci fossimo solamente noi tre. I servizi igienici sono comuni a tutto il vagone ma sono di una pulizia incredibile, il provodnik (il capo vagone) o la provodniza tengono il vagone in perfette condizioni, non ho mai visto del materiale in Italia così pulito, anche su treni in viaggio da quattro o cinque giorni. Il provodnik, oltretutto resta sempre a disposizione delle esigenze dei viaggiatori. Bisogna ricordarsi che i gabinetti chiudono mezz’ora prima della fermata, proprio per pulirli a fondo.

Transiberiana con bambini -cuccetta

Appena si sale sul treno, vengono subito consegnate coperte e lenzuola per prepararsi il letto; consiglio una tazza perché ogni carrozza ha il samovar per prepararsi il caffè, gustare un chai o reidratare le zuppe e gli spaghetti pronti, in pieno stile asiatico.

Sulla Transiberiana con i bambini?

Credo che sia un viaggio assolutamente adatto per loro, ci sono un’infinità di input e stimoli e diventa interessante, a mio avviso, se si fanno numerose tappe; in realtà Giuliano, come detto, non vedeva l’ora di salire nuovamente sul treno.

Come età consiglierei non prima dei 3-4, esclusivamente perché prima non apprezzerebbe certi aspetti del viaggio. Un’utile informazione potrebbe risultare sapere che fino a 4 quattro anni i bambini non pagano il treno in Mongolia e, fino ai cinque, in Russia.

Transiberiana con bambini -esperienze

Per quanto riguarda l’intrattenimento dei bambini…

Giuliano adora i treni, appena saliti sul convoglio voleva subito sapere quale era la nostra cuccetta per potersi subito togliere le scarpe e sistemare i suoi giochi. Aspettava la partenza, guardava le stazioni e il paesaggio e, soprattutto, gli enormi scali merci siberiani. Ha subito capito quanto poteva fare sul treno, andava spesso nella cuccetta del capo vagone; spesso, quando andava a prendere l’acqua calda al samovar, si sentiva urlare: ‘Astarosna acqua calda!’

Sicuramente ad intrattenere ci pensa il treno e il paesaggio circostante, ma il viaggio è lungo. Qualche libro da leggere, magari inerente i posti che si attraversano. I russi, apparentemente freddi, come noi piemontesi, pian piano si aprono e con i bambini hanno un buon rapporto. Inoltre, chiaramente, ci sono molti altri bambini negli altri scompartimenti e, come sappiamo, ci pensano loro a socializzare. Nel viaggio più lungo (26 ore) ce n’erano undici (fra azeri, kazaki, russi e mongoli) e non ci è voluto molto per socializzare!

{Per saperne di più > Come intrattenere i bambini durante un viaggio lungo}

Cosa ti ha lasciato questo viaggio?

Un’esperienza indimenticabile, sensazioni piacevolissime e la certezza di aver potuto vedere e apprezzare posti dei quali avevo solo letto e visto immagini.

La presa di contatto diretta coi luoghi permette di dare un senso alle proprie conoscenze indirette.

Spero che Giuliano, quando sarà grande, avrà voglia di portarmi ancora in quei territori per fare, magari, le tratte che in questo viaggio abbiamo necessariamente escluso.

Transiberiana con bambini -casette

 

E come l’ha vissuto tuo figlio?

Allora, due aneddoti…

Il primo treno Ulaanbator-Ulan Ude, 14 ore, è stato il grande test per capire la sue reazione, appena sceso dal treno, il suo sguardo è rapito da un convoglio rosso, ci guarda ed entusiasta dice: ‘Ora prendiamo quello?’, Esperimento riuscito!

Poi, arrivati a Mosca è rimasto amaramente deluso alla scoperta che, dalla capitale russa, saremmo tornati in Italia in aereo; lui avrebbe voluto continuare in treno!

Il viaggio è stato perfetto e le esperienze sostanziali e indimenticabili; Giuliano cita ancora tantissimi episodi che ci sono accaduti durante questa indimenticabile esperienza.

Transiberiana con bambini -incontri

In conclusione, limitandomi al treno, i ricordi saranno indelebili per sempre: la famiglia azera, il contrabbandiere mongolo, i giocatori di scacchi, la scolaresca curiosa, il bambino ‘sergente’ che si occupa dei fratelli, le risate di Giuliano…
Saltate sul treno, rotta ad est e buon viaggio!!

Per info > Ferrovia Transiberiana

Fabrizio
{testi e fotografie di Fabrizio Mastroleo}
{foto di copertina, è tratta da Shutterstock}

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