Claudia è partita per l’Indonesia quando era incinta di 4 mesi e oggi ci racconta la sua bellissima esperienza: il primo viaggio in (quasi) 3. Ecco il suo diario di viaggio tra Giava, Bali e le isole Gili.
Piccola premessa: questo viaggio non é stato frenetico e pieno di spostamenti come il mio solito. Quest’anno abbiamo fatto un viaggio tranquillo e rilassato in quanto per la prima volta non siamo in due ma siamo in tre: sono incinta del 4° mese e non posso strapazzarmi troppo…
Indonesia col pancione: Giava
Volo prenotato con Klm Italia-Amsterdam-Jakarta circa 800€ a/e dal 7/8 al 27/8!
Sabato 8: voli in orario, appena scesi paghiamo 35 $ per il visto, poi controllo passaporti e ritiro valigie. Alle 19 arriviamo in hotel a Jakarta, dall’aeroporto all’hotel abbiamo preso un taxi per 12€ e più di un’ora, c’è un traffico allucinante. Il nostro hotel è Neo Hotel Walawi, 535,000 rp con prima colazione , carino, vicino a ristoranti e centri commerciali.
Usciamo per una cena veloce in un fast-food in un centro commerciale e spendiamo 85,000 rp, ben 5,75€!
Poi via a dormire siamo stremati.
Domenica 9: mattina sveglia con calma, colazione e nuovamente taxi per aeroporto terminal 3 dove partono i volo Air Asia. Direzione Yogyakarta prenotato qualche mese fa sul sito per 63€ in due, con valigia! Arrivati in aeroporto, trattiamo per un taxi fino al nostro hotel per 85000 rp. L’hotel Ibis è carino, pulito e colorato, camera Queen Superior per due notti e prima colazione totale 1350000 rp, 95€ circa, davvero ottimo e con piscina sul tetto.
La sera usciamo presto e andiamo nella via principale a due passi dall’hotel, ceniamo in un ristorantino (essendo incinta cerco dove possibile di evitare street food ..😭) e finalmente noodles per me, riso per Cesare, birra e acqua a rp 149000, 10€. Passeggiata e via a dormire.
Lunedì 10: sveglia con calma, colazione e andiamo a trattare per una macchina con autista privato, a/r per Borobudur spuntiamo 300000 rp, 20€.
Arriviamo in circa un’ora, paghiamo l’ingresso 250000 rp, il sito é bello e ben tenuto e sicuramente da vedere se si va in Indonesia. Poi mi ricorda la puntata di Pechino Express!
Torniamo in hotel e relax in piscina, poi massaggio, doccia e usciamo a mangiare. Qui la situazione é critica, esistono solo street-food e pochissimi ristoranti, decido di mangiare in uno che sembra un po’ più pulito degli altri e prendiamo due piatti riso, un piatto di pollo e due bottiglie d’acqua per ben 110000rp, 7,21€! E via a nanna.
Martedì 11: sveglia presto presto alle 5:30, check-out, colazione e taxi verso l’aeroporto.
Indonesia in gravidanza: Bali
Volo Air Asia per BALI a 84€ in due. In mezz’ora siamo in aeroporto, in 10 minuti consegniamo la valigia e aspettiamo le 8:30: come al solito Air Asia perfetta e in poco più di un’ora arriviamo. A Bali c’è un’ora in più rispetto a Jakarta.
Aeroporto pulitissimo e super organizzato, peccato che in taxi ci chiedano 350000 rp per Ubud, non trattabili… Ci mettiamo un bel po’ perché c’è molto traffico, arriviamo al nostro hotel a Ubud, un due stelle con piscina, a/c, colazione buona e anche molto gentili e disponibili!
Usciamo a fare due passi, il centro ci piace, sempre molto traffico ma decisamente meglio che a Jakarta. Visitiamo il mercato: molto bello! Alla sera mangiamo due pizze in un ristorantino carino ed economico, poi usciamo e prenotiamo con un’agenzia locale l’escursione per il giorno dopo, il tour Baratan (rp 160000 a testa).
Mercoledì 12: la mattina ci passa a prendere in hotel il monovolume da 7 posti e andiamo a prendere gli altri, 6 in totale, tutti Italiani! Visitiamo un piccolo tempio ben curato, a seguire il famoso tempio sul lago (entrata rp 30000) molto bello; poi ci portano a pranzo con visita su delle risaie e infine a vedere le scimmie. Verso le 16 rientriamo al nostro hotel.
Alla sera ceniamo in un ristorante piccolo, mangiamo bene e spendiamo veramente poco (rp 110000 circa).
Giovedì 13: sveglia molto soft, colazione e partiamo a piedi dal nostro hotel; fa molto caldo ma la via é molto bella, ci sono i bambini che vanno a scuola e pochi negozi. Dopo aver camminato un po’ prendiamo un taxi e ci facciamo portare a Tampaksiring per 350000 rp a/r.
Il tempio mi piace moltissimo, c’è una vasca dove ci si bagna e i laghetti intorno, davvero molto bello (ingresso 150000 rp). All’uscita c’è un vasca con un numero non quantificabile di pesci, avevo paura a fare la foto!
Torniamo in hotel, relax ma pronti presto perché alle 19:30 abbiamo lo spettacolo della danza tipica di Bali (750000 rp), dura un’oretta ed è una cosa piacevole da vedere se siete a Bali! Poi andiamo a mangiare da “Mamma mia” che per un italiano che vuole un po’ di sapori di casa è tanta roba: mangiato veramente bene e speso il giusto pere essere a Bali. Consigliato vivamente!
Venerdì 14: si parte per la costa est di Bali, prendiamo un taxi a 200000 rp che ci porta nel nostro hotel, Euroservice Village che consiglio caldamente. E’ un po’ disperso nel nulla ma decisamente il top, con due piccole piscine fontanelle tenuto da dio. Entriamo in camera e si sente l’odore di pulito come a casa.
Andiamo al mare a piedi in meno di 5 minuti, il paesaggio è bello e ci siamo solo noi, una spiaggia nera e luccicosa, con l’unica pecca che non si può fare il bagno perché ci sono troppe onde. Ci facciamo un bella camminata di un’ora fino ad arrivare all’unico locale che troviamo e dove ci sono infatti parecchi surfisti. Torniamo in hotel per un po’ di relax nella nostra piscina dove si sta proprio bene!
Decidiamo di prendere un motorino, qui non c’è il casino di Ubud e quindi mi sento più sicura, usciamo per cena lungo la strada dove ci sono tutti i ristoranti e i supermercati mentre turisti davvero pochi. Finiamo in un locale dove non parlano inglese, e ciò dimostra quanti pochi turisti passano di qui, ma grazie all’aiuto di altri clienti riusciamo a mangiare spendendo poco e niente. Poi via a dormire.
Sabato 15: colazione con calma e via a Laguna blu in motorino, circa 40/45 minuti. Be’ quando si arriva è uno Spettacolo! Meglio arrivare la mattina perché il pomeriggio si fatica a fare il bagno. Torniamo nella nostra piscina, doccia e fuori a cena al Warong Legong, locale pulito, ragazzi giovani ed inglese perfetto: lo consiglio vivamente.
Domenica 16: replichiamo tutto come il giorno prima!
Lunedì 17: sveglia presto perché si va alle Isole Gili. I biglietti, compresi di pick-up da e per gli hotel, comprati presso Ubud View Bungalow e pagati in contanti, a/r compresi i taxi da Abdul, in 2 per 12000000 rp. Chiaramente era logico Speed boot!
Noi aspettavamo il taxi alle 7 e alle 8 non era ancora arrivato: bruttissimo segno! Alla fine arriva e corre tantissimo per recuperare il suo ritardo! Arriviamo al porto e c’è un gran caos ma nessuno ci spiega nulla. Dopo circa un’ora ci dicono che il traghetto é rotto e che quindi prenderemo quello lento. Abbiamo discusso ma ci rispondono di tornare ad Ubud in hotel e farci restituire i soldi perché è colpa loro. Molto arrabbiati andiamo a prendere il traghetto convinti di arrivare nel giro di 3/4 ore, invece scopriamo che questo traghetto lento arriva a sud di Lombok e che poi dobbiamo prendere un pullman fino al porto e poi un altro traghetto!
Insomma giornata buttata, soldi buttati e pazienza sparita… Ma non abbiamo alternative e praticamente arriviamo a Gili Trawangan alle 18:30 stremati. L’unica nota positiva di questo viaggio é stata la possibilità di conoscere Valerio ed Eleonora😃…
A piedi arriviamo al nostro “hotel” Lievera Bungalow, se avete poche ma poche pretese diciamo che va bene, posizione comoda, bici compresa e molto disponibili. Doccia fredda: non c’è acqua calda! Andiamo a mangiare in un locale sulla spiaggia e capiamo subito che i prezzi sono il doppio, anche per il pesce… Andiamo a dormire che è meglio!
Martedì 18: sveglia con calma, a colazione 1 pancake alla banana e caffè. Stop.
Facciamo un giro dell’isola in bici, circa un’ora, poi ci fermiamo vicino al porto e relax per tutto il giorno. Verso le 18 andiamo a vedere il tramonto, poi doccia e ci incontriamo con i ragazzi per mangiare insieme in un ristorante sul mare e un drink in compagnia.
Mercoledì 19: sveglia tranquilla e ancora un giorno di mare nella stessa zona di ieri. Vedo anche le tartarughe che nuotano tranquille vicino a noi. Alla sera decidiamo di buttarci nel mercato dove ci siamo trovati bene! Molto spartano però si mangia il pesce buono e con prezzi giusti per il posto.
Giovedì 20: sveglia alle 8, colazione e alle 9:00 siamo al porto dove per 40000 rp a testa prendiamo il traghetto lento per Gili Air. Anche qui un gran caos perché ci sono più persone del dovuto, ti fanno fare la coda per la barca che poi è piena e allora bisogna cambiare barca… Insomma alla fine partiamo verso le 10, in 20 minuti siamo a destinazione e a piedi arriviamo al nostro resort: davvero molto bello il Gilinta Villa, a/c, bagno all’aperto, case indipendenti, letto bello. Però anche tante pecche: le camere le puliscono solo se gli viene richiesto, carta igienica sempre da chiedere, colazione veramente scarsa , internet praticamente non funzionante, lavandino rotto sotto sistemato con il nastro adesivo… Insomma la struttura è bella e con con grandi potenzialità, ma non hanno molta voglia di fare. Nei giorni successivi notiamo che è una tendenza anche di tutti gli altri isolani!
A Gili Air passiamo 5 giorni, il giro dell’isola si fa a piedi in poco più di un’ora. L’unica pecca sono le spiagge perché a causa della bassa marea l’acqua é bassa e l’unico punto dove c’è l’acqua per fare un bel bagno é piena di barche che portano gli escursionisti. Questa cosa è un po’ assurda: c’è solo una zona dove fare il bagno e loro arrivano e parcheggiano le loro barche come niente fosse! Basterebbe fare una piccola passatoia dove scaricano tutti gli escursionisti e i sub e poi la barca si mette al largo, invece bisogna fare il bagno tra una barca e l’altra, in mezzo all’odore della benzina.
Per i pranzi ci fermiamo qua e là nei vari ristoranti sulla spiaggia e proviamo anche il “Vista mare” menzionato da Tripadvisor come locale italiano, ma di italiano non c’è praticamente nulla. Non siamo mai andati di sera ma di giorno non abbiamo mai visto titolari italiani, neanche il servizio é italiano e supponiamo quindi che sia stato venduto. Per la sera c’è tanta scelta, ma noi, da veri Italian style, andiamo per due sera al Classico Italiano, un locale di due ragazzi italiani che meritano tantissimo, fanno solo pizza, hanno anche le camere da letto, posto pulito, veloci e prezzo giusto. Ma soprattutto molto carini e gentili! I resto dei giorni naturalmente sempre in giro per l’isola…
Martedì 25: si riparte per Bali, speriamo bene nel ritorno😏
Noi puntuali alle 10:30 eravamo al molo, il traghetto doveva partire alle 11:30 ma alle 12:00 non era ancora arrivato…
Finalmente saliti sul motoscafo partiamo e andiamo a Lombok, poi da li si parte per Bali, ci vogliono 2 ore di cui l’ultima mezz’ora è stata da incubo. Arrivati frastornati ci aspetta il nostro minibus per Kuta. Ci vuole poco più di un’ora, il nostro autista non ci ha voluto portare al nostro hotel, perché diceva essere fuori dal raggio stabilito con la compagnia!!! Assurdo, non era neanche 1 km che poi ci siamo fatti a piedi.
Insomma non so cosa consigliarvi, secondo me alla fine le isole non valgono tutto questo sballottamento.
L’hotel prenotato con Booking.com, il Griya Sunset Kuta, è l’ennesima sòla: internet mai funzionato, piscina sporca e colazione oscena!
Devastati di stanchezza, ci facciamo una doccia e via in taxi verso il centro per l’acquisto dei regali. Il centro di Kuta è un gran caos però non mi è dispiaciuto, locali alla moda, mille ristoranti, musica alta. Compriamo mille calamite e pensierini vari, poi cena e a nanna.
Mercoledì 26: il secondo giorno prendiamo un taxi per Nusa Bay decisa a farmi l’ultimo giorno di mare, invece nulla, anche qui acqua veramente bassa, quindi prendiamo un po’ di sole visto che almeno c’era una bella arietta…
Poi altro taxi e andiamo dalla parte opposta, al Rock cafè locale situato nella roccia: posto bellissimo e ideale per fare un aperitivo e vedersi un tramonto. Serata in centro e via a dormire, domani purtroppo ci aspetta il rientro.
Anche questo viaggio è finito, l’Indonesia é bella ma personalmente ho preferito altri posti, come la mitica Thailandia che non delude mai!
Adesso aspettiamo il nostro/a piccolo/a a gennaio e poi valuteremo il prossimo viaggio insieme. 🙂
Claudia
{testi e fotografie di Claudia Consolandi}
{foto di copertina, via Shutterstock}
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