Siamo tornati a Dubai! Complice uno stop over lungo il viaggio per la Thailandia, abbiamo potuto visitare la parte vecchia della città, vivere il deserto in modo molto adrenalinico e tornare sul Burj Khalifa! Ecco tutti i consigli per una vacanza a Dubai con bambini.
In occasione del nostro ultimo viaggio in Thailandia, dovendo fare scalo a Dubai, abbiamo deciso di dedicare nuovamente uno stop over all’Emirato. Nel 2015 ci eravamo fermati mentre andavamo in Malesia, ma era estate e le temperature proibitive (40-45 gradi centrigradi con oltre il 90% di umidità) ci avevano impedito di fare attività all’aperto.
Leggi qui l’articolo su quell’esperienza: Un weekend a Dubai in estate: e chi l’avrebbe mai detto che…
Questa volta, invece, viaggiando in aprile, il clima ci ha permesso di conoscere la parte di Dubai che non avevamo potuto visitare l’altra volta: quella antica! Ma non pensiate ad un accampamento nel deserto!
L’edificio più antico di Dubai è un forte in pietra realizzato circa 200 anni fa, Al Fahidi Fort, che ora risulta quasi sommerso dagli edifici che lo circondano: al suo interno si trova il Dubai Museum ed è situato di fronte alla Grand Mosque, la principale moschea del quartiere Bur Dubai (non visitabile).
Le testimonianze dei primi edifici dell’attuale cittadina, nata prevalentemente come snodo commerciale, risalgono invece all’inizio del XX secolo ed è proprio qui che siamo andati, per capire un po’ meglio questa città così unica, dove – a distanza di sole due settimane – ti ritrovi una nuova superstrada che prima non esisteva, dove ogni edificio sembra realizzato al solo fine di superare un record, dove l’aeroporto è immenso, eppure ne stanno costruendo uno ancora più grande in vista di Expo Dubai 2020, dove i fiumi vengono fatti deviare attorno alla città e dove, in mezzo al mare, sorgono isole artificiali a forma di palma o di planisfero…
In questo articolo vi racconto come ci siamo organizzati per la nostra vacanza a Dubai con bambini in primavera.
Avendo a disposizione solamente due giorni pieni in città (in tutto 3 pernottamenti, con arrivo la sera del primo giorno e partenza la mattina del quarto) abbiamo deciso di dedicare la prima giornata alla Dubai vecchia e la seconda alla Dubai moderna, quella dei grattacieli e dei parchi divertimento.
Inutile dire che due giorni sono pochissimi per godersi realmente la città, ma sono sufficienti per averne un assaggio e capire qualcosa in più di questa megalopoli spuntata come un’oasi nel deserto. Avendo a disposizione più giorni, si può pensare anche di trascorrere un’intera vacanza a Dubai, visitando le numerose attrazioni presenti, che citerò di seguito.
Due giorni a Dubai con bambini:
cosa visitare?
Alla scoperta di Dubai vecchia con bambini
Il tour della parte antica di Dubai deve toccare almeno due quartieri: Deira e Bur Dubai, che sono separati tra loro dal Creek (il fiume): a seconda del lato su cui ci si trova, si può iniziare indifferentemente dall’uno o dall’altro, spostandosi tra le due rive via terra, tramite i ponti o, meglio ancora, via barca, come abbiamo fatto noi.
Noi siamo arrivati in metropolitana a DEIRA (metro verde, fermata Al Ras, biglietto circa 2 euro a testa) e, in 10 minuti a piedi, abbiamo raggiunto la zona dei souq, cioè degli antichi mercati dell’oro e delle spezie. Il souq dell’oro è quello che ci ha colpiti maggiormente: una sorta di mercato coperto, con diverse decine di negozietti che vendono oro in tutte le forme e quantità, con alcuni pezzi decisamente vistosi (addirittura un vestito/gioiello da 1 milione di euro!) e fotografatissimi soprattutto dai giapponesi!
Il brulicare di turisti in questa zona ci ha dato l’impressione di rivivere lo spirito dei commercianti che si recavano qui nel secolo scorso: l’insegna all’ingresso del mercato recita “Dubai City of Gold”, perché questo è sempre stato uno dei principali centri mondiali per il commercio dell’oro.
Anche il souq delle spezie è molto suggestivo: tra banchetti e negozi, abbiamo visto, toccato e annusato una quantità infinita di spezie e ci siamo lasciati incantare dai negozianti, che facevano a gara per farci indovinare cosa fossero le sostanze esposte sui loro banchi.
Al termine del souq delle spezie, siamo saliti a bordo di un’abra, la tipica imbarcazione locale, che in pochi minuti ha attraversato il creek e ci ha scaricati a BUR DUBAI (1 euro).
Qui si trova Bastakiya, il quartiere con gli edifici più antichi della città, che risalgono all’inizio del XX secolo e sono realizzati in argilla e corallo, spesso sormontati dalle “torri del vento”, che venivano utilizzate per rinfrescare le case.
Proprio di fianco allo sbarco dell’abra, vicino al souq dei tessuti, si trova il Bayt Al Wakeel (Mackenzie House), un ristorante con una bella terrazza sul fiume, situato in un edificio del 1935: si tratta del primissimo ufficio per le importazioni ed esportazioni a Dubai!
Il ristorante è prettamente turistico e noi abbiamo pranzato qui soprattutto per la sua location, ma siamo rimasti molto soddisfatti (speso circa 10 euro a testa per una portata più bibita). Questo è il sito: www.wakeel.ae
Dopo un’ultima passeggiata per Bur Dubai, attraverso i banchetti di abiti e tessuti, abbiamo preso il taxi per tornare in hotel e da qui partire per un’altra escursione davvero imperdibile!
Sulle dune del deserto alle porte di Dubai
Devo ammettere che non avevo aspettative elevatissime in merito all’esperienza del “Desert Safari” che ti propongono tutte le agenzie di Dubai. Avevo letto recensioni contrastanti ed ero perfettamente consapevole che si trattasse di un’attività esclusivamente turistica.
Per certi versi è vero, le attività possono risultare “forzate” o “artificiose”: noi stessi, per esempio, abbiamo evitato di fare il giro sui cammelli legati o di indossare gli abiti tradizionali per scattare foto ricordo (non so se sia così, ma trovo che indossare un burqa per gioco sia irrispettoso), ma vedere un antico villaggio (anche se ricostruito) e le esibizioni nelle danze tradizionali (dervisci e danza del ventre), mentre assaporavamo la cucina araba, è stato comunque molto interessante, perché ci ha consentito di capire qualcosa in più della vita negli antichi villaggi e della cultura araba.
Ma la cosa che ci ha entusiasmato di più e che, alla fine della vacanza, è rimasta più impressa nella memoria delle bimbe, è stato appunto il vero e proprio “safari nel deserto”, che non ha niente a che fare con l’avvistamento degli animali a cui tutti penseremmo.
Si tratta infatti di un’adrenalinica scorribanda in 4×4 sulle dune del deserto. La jeep ci ha portato sulla sabbia (a circa 1 oretta dal centro di Dubai) e qui abbiamo iniziato a correre e farci foto sulle dune.
Ma non avevamo capito che quello era solo l’inizio: dopo aver sgonfiato i pneumatici della jeep e averci ricaricato, l’autista è infatti partito per un tour decisamente avventuroso, a caccia delle dune più alte da cui si buttava a capofitto dandoti spesso l’impressione di ribaltarsi! Diciamo che, non sapendo esattamente cosa ci avrebbe aspettato, non ho avuto tempo di spaventarmi troppo, ma un po’ di paura l’ho avuta… e non solo io, a giudicare dagli urli che facevamo in auto tutti e 7! Ci siamo comunque divertiti tantissimo, proprio come se fossimo andati su una giostra in un parco divertimenti.
Questo tipo di escursione è strutturata circa allo stesso modo indipendentemente dall’operatore a cui ci si rivolge. Quando si parte, si vedono infatti decine di jeep che prima o dopo percorrono le stesse tappe: visita ai dromedari che mangiano, tour in jeep sulle dune, arrivo al villaggio (con cena a buffet, spettacoli e possibilità di acquistare souvenir).
Vista però la tipologia di attività che si svolge nel deserto, è fondamentale affidarsi ad operatori seri e dotati di mezzi idonei, oltre che di personale altamente professionale!
Noi abbiamo prenotato tramite Adonis Tourism LLCC, con il quale avevo già collaborato:
Viaggiare negli Emirati in famiglia? Ci pensa Adonis Tourism
Ancora una volta, ci siamo trovati benissimo: guida preparatissima e cordiale, mezzi di trasporto perfetti (puliti e performanti), campo d’azione molto ampio nel deserto e divertimento garantito. La cena nel villaggio poi è stata davvero gustosa (tutto a buffet, con soft drinks illimitati). Il costo per questa escursione (desert safari con cena nel deserto) è di 70 euro a persona, metà prezzo per bambini fino a 5 anni.
A proposito di bambini, molto sinceramente, non mi sento di consigliare questa escursione con bimbi piccoli. I mezzi sono rinforzati, comodi e sicuri, ma sarebbe bene che i bimbi fossero abbastanza grandi per tenersi stretti, visto che devono comunque essere assicurati ai sedili e tenerli in braccio non è assolutamente opportuno! Diciamo dai 5-6 anni in su è ok, a meno che non riusciate ad avere un’auto tutta per voi e chiedere all’autista di essere “soft” nei salti.
Scoprire la Dubai moderna con bambini
La nostra seconda giornata a Dubai l’abbiamo dedicata invece, alla parte moderna, quella più nota e che siamo tutti abituati a vedere nelle guide e leggere nei racconti di viaggio.
Anche se ci eravamo già stati, abbiamo scelto di rivedere il Burj Khalifa, l’edificio più alto al mondo. Con i suoi 828 metri di altezza e la terrazza panoramica a 452 metri, l’emozione di trovarsi sul tetto del mondo è garantita e noi siamo stati felici di riviverla. Mentre nel 2015 eravamo andati solo al piano 124, stavolta l’ingresso standard prevedeva anche il 125: 66 secondi di tempo per raggiungere il piano con un ascensore incredibilmente veloce ma silenzioso (e per nulla fastidioso) e poi via ad esplorare tutte le angolazioni possibili, a vedere il mondo dal suo punto più alto.
Oltre alle zone dedicate alle foto/fotomontaggio in vendita, che per la modica cifra di 100 euro (!!!) vi lasciano degli scatti immortalati su telo verde che magicamente si ricompone di un panorama unico, al piano 125 c’è una bella area con alcune bolle trasparenti su cui sedersi e ammirare il paesaggio, alcuni telescopi computerizzati multimediali e interattivi con cui ammirare il panorama e scoprire tutto quello che c’è a Dubai, e tanti punti panoramici, anche sulle fontane sottostanti.
Al piano 124 invece si trova la famosa terrazza aperta, da cui poter ammirare i dintorni, sentendo contemporaneamente la calura 😉 ma soprattutto tentando di vedere la punta del Burj Khalifa da “vicino”
Insomma, nonostante fosse un deja vu, ce lo siamo gustati in toto e anzi ci siamo divertiti a cercare di ricordare quale grattacielo non fosse ancora stato costruito nel 2015!
Informazioni e consigli per salire sul Burj Khalifa
Esistono diverse tipologie di biglietti per la salita sul Burj Khalifa: il biglietto base (piani 124 e 125) negli orari più economici, costa circa 32 euro gli adulti e 25 i bambini. Il costo aumenta nelle ore del tramonto, quando si può vivere l’esperienza di vedere il sole che si tuffa in mare, o le fontani danzanti dall’alto. Noi la prima volta abbiamo scelto il tramonto dalla cima ed è stato bellissimo. Ma anche stavolta, che invece il tramonto lo abbiamo vissuto dal basso, ammirando il Burj Khalifa con davanti le fontane danzanti, posso dire che entrambi gli spettacoli meritano!
È poi possibile acquistare la salita al 148 piano o un biglietto cumulativo che abbina altre attività nei dintorni, come il giro in barca durante lo spettacolo delle fontane danzanti (in questo caso ovviamente il costo aumenta). Tutte le informazioni sono sul sito www.burjkhalifa.ae/en/index.aspx
Gli orari migliori per salire in genere sono la mattina presto o l’ora del tramonto, perché nel resto della giornata spesso capita che ci sia una specie di foschia che rende la vista meno nitida. Potendo, informatevi prima sul clima e sul meteo.
La visita dura indicativamente 1 ora, ma può durare anche 2 o 3 se, come noi, vi perdete ad ammirare il panorama e scattare mille foto.
I biglietti possono essere acquistati direttamente presso il Burj Khalifa, il cui ingresso si trova all’ingresso del Dubai Mall oppure online nei giorni precedenti, scegliendo data e orario di salita. Noi abbiamo proceduto proprio in questo modo, per essere certi di salire nell’orario in cui interessava a noi, ma se avete esigenze diverse, o non avete problemi nel caso ci sia da aspettare un’oretta per salire, potete provare ad organizzare tutto sul posto.
…a proposito di fontane danzanti…
Come dicevo, questa volta ci siamo gustati lo spettacolo delle Dubai Fountain dal basso. Abbiamo scelto un locale di fronte al Burj Khalifa (il Shake Shack, paninoteca con buoni prezzi) e qui siamo stati circa 2 ore, a bordo piscina praticamente, godendoci 5 spettacoli delle incantevoli fontane danzanti più alte del mondo.
A partire dalle 18, c’è uno spettacolo ogni 30 minuti, la cui durata è di circa 2-3 minuti. Arrivando un po’ prima delle 18, si riesce a posizionarsi nei tavoli più vicini allo spettacolo, godendoselo quindi dalla “prima fila” con il Burj Khalifa sullo sfondo.
Le attrazioni del Dubai Mall
L’ingresso del Burj Khalifa si trova proprio all’interno del Dubai Mall, il grande centro commerciale nel quale si trovano oltre 2000 negozi e una quantità di attrazioni incredibile anche per i bambini (oltre a numerosi ristorantini e fast food per ogni tasca).
Noi abbiamo deciso di visitare il Dubai Aquarium and underwater zoo, il famoso acquario con il tunnel di 48 metri che passa all’interno di una vasca con squali, mante e tantissimi altri animali marini. L’acquario si sviluppa su più piani ed è caratterizzato da diversi ambienti, dove è possibile vedere le varie vasche, visitare il “behind the scenes”, il luogo dove vengono curati e alimentati gli animali, entrare in una foresta ricostruita e vedere pinguini e coccodrilli. Si tratta insomma di una delle attrazioni top di Dubai per chi viaggi con bambini.
Il costo è di circa 25 euro a testa, bambini inclusi.
Devo ammettere che non mi ha entusiasmato. In generale non amo molto gli acquari. Inoltre, dopo aver visitato The Lost Chamber Aquarium dentro all’Atlantis, pensavo che questo fosse molto meglio. In realtà, tolto il lungo tunnel, molto suggestivo, il resto non mi ha lasciato quel senso di stupore che provo ogni volta che vedo qualcosa di nuovo a Dubai. Ovviamente le bimbe non la pensano come me: hanno apprezzato tantissimo e consigliano l’attività agli altri bimbi, ma vi garantisco che all’uscita erano davvero cotte, perché l’acquario è grandissimo.
Un consiglio che posso dare in generale, nel momento in cui pianificate le vostre giornate a Dubai è proprio quello di considerare l’ampiezza delle attrazioni. Visitare l’acquario significa impiegare ALMENO 2 ore, ma più probabile 3 o 4, a meno che non si faccia una visita molto superficiale.
Altre attrazioni kids friendly nel Dubai Mall: Kidzania (adulti 24 euro, bambini 35 euro), vari negozi di giocattoli, cinema, libreria immensa, ecc….
Insomma, non basterebbe un weekend per vedere tutto quello che il Dubai Mall ha da offrire!
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Altre cose da fare a Dubai con bambini:
- Visitare la Jumeirah Mosque, una delle poche moschee visitabili all’interno dei paesi arabi (vengono anche organizzate visite guidate
- Andare a vedere Abu Dhabi, che si trova a meno di 1 ora di auto da Dubai > Abu Dhabi con bambini
- Visitare uno dei numerosi parchi divertimento di Dubai, come l’Aquaventure presso l’Atlantis o il nuovissimo Legoland (sia parco divertimenti che parco acquatico) o il Magic Planet, presso il Mall of Emirates (altro immenso centro commerciale).
- Andare a sciare nel deserto, dentro a Ski Dubai, la stazione sciistica al coperto, se proprio volete provare l’ebbrezza di un’escursione termica di 30-40 gradi.
- Godersi una colazione tradizionale presso l’Heritage & Diving Village, immersi tra bancarelle e musei che consentono di rivivere le antiche atmosfere della città antica.
- Fare un giro della città sul pullman turistico, godendosi le principali attrazioni con audioguida.
- Andare al mare: non dimentichiamoci che Dubai è anche un’ottima meta marittima, con mare bello e caldo, che digrada dolcemente, perfetto anche per i bimbi più piccoli.
Informazioni pratiche per organizzare una vacanza a Dubai con bambini
Come raggiungere Dubai
Ancora una volta abbiamo volato con Emirates, di cui avevamo già parlato in passato: Emirates con bambini Bimbieviaggi approved
Abbiamo comprato il volo in ottobre per aprile, spendendo circa 1600 euro in tre (Bologna – Bangkok andata/ritorno) incluso stop over a Dubai (senza stop over sarebbe costato qualche decina di euro in meno). Il volo dall’Italia è diretto e dura circa 6 ore. Emirates si rivela sempre un’ottima compagnia aerea. Sulla tratta Dubai – Bangkok abbiamo volato sull’A380 (l’aereo a due piani) che risulta effettivamente ancora più stabile e silenzioso degli altri.
Abbiamo però notato qualche piccolo servizio in meno rispetto al passato: controlli eccessivi a Bologna sul peso del bagaglio a mano (mai successo nei numerosi voli precedenti con loro), meno gadget per i bambini e nessun benefit al ritorno, nonostante lo scalo forzato di 14 ore a Dubai (in passato fornivano almeno un pasto in questi casi).
A parte questo, comunque, Emirates sempre top per le famiglie!
Si può comunque optare anche per Etihad che arriva ad Abu Dhabi e, in meno di un’ora d’auto, raggiungere Dubai via terra.
Le temperature di aprile
Come già detto, le temperature estive rendono Dubai non vivibile all’aperto (ma davvero eh, non perché il caldo sia fastidioso, ma perché si tratta di temperature insostenibili da parte del fisico umano, a maggior ragione se si viaggia con bambini piccoli).
In aprile abbiamo invece trovato un clima piacevole, tendente al caldo, ovviamente, ma sopportabilissimo: 30 gradi la sera e 35 il giorno, parecchio umido ma anche ventilato.
Non siamo andati in spiaggia, quindi non posso sapere quale sia la temperatura dell’acqua.
Come scegliere l’alloggio per una vacanza a Dubai
Nella scelta dell’alloggio, abbiamo optato per la comodità degli spostamenti: atterrando a Dubai in tarda serata, e dovendo ripartire la mattina presto, abbiamo infatti scelto un hotel vicino all’aeroporto, di cui avevamo letto ottime recensioni (che confermiamo): si tratta del Premier Inn Dubai International Airport
Avevamo già testato la catena Premier Inn a Londra e, ancora una volta, confermiamo la bontà di questa scelta: grande attenzione al comfort del sonno, con camere silenziosissime nonostante la vicinanza all’aeroporto, letti comodi, aria condizionata, bagno privato, angolo te e caffè, prese universali; check in e check out velocissimi, buona colazione a buffet, navetta gratuita da e per l’aeroporto, bus gratuito per le principali attrazioni della città, piscina al 5 e ultimo piano con vista su Dubai e sul Burj Khalifa, palestra con attrezzi.
L’hotel ha 3 stelle, abbiamo speso circa 100 euro a notte in 3 in b&b (offerta su booking prenotata due mesi prima con cancellazione gratuita) e l’abbiamo utilizzato anche per l’ultimissima notte, durante il ritorno, avendo uno scalo di oltre 10 ore a Dubai.
Maggiori info: Premier Inn Dubai International Airport
Per fare più vita marittima, si può optare per Jumeirah, nei pressi della Palma, scegliendo magari un aparthotel per gestirsi in autonomia i pasti. Inutile dire che a Dubai ci sono centri commerciali fornitissimi!
Se non avete problemi di budget, l’Atlantis The Palm rimane il top dei servizi e del lusso per le famiglie. Lo abbiamo testato nel 2015 e ne ho parlato qui: Dormire a Dubai con bambini
Come spostarsi a Dubai
Spostarsi a Dubai è relativamente economico. Durante i nostri spostamenti, abbiamo provato diversi mezzi di trasporto per raggiungere i vari punti della città che ci interessavano.
Dall’hotel abbiamo preso la navetta che gira gratuitamente collegando diverse strutture con i principali punti d’interesse di Dubai.
La metropolitana è un altro sistema semplice ed economico per spostarsi in città (circa 2 euro a testa per un biglietto 1-way, ma si possono fare anche mini abbonamenti se servono più corse). Presso le stazioni della metro abbiamo trovato bei bagni con tanto di fasciatoi.
Una particolarità: all’interno della metro, ci sono aree riservate a donne e bambini: gli uomini, di fatto, si trovano dentro allo stesso scompartimento, ma devono stare oltre una riga tracciata a terra, pena la multa.
Anche i taxi sono abbastanza economici (circa 10 euro per una tratta da 20-25 minuti) e sono certamente il mezzo più comodo, per non dover dipendere da orari fissi o spostamenti eccessivi a piedi.
Volendo, è inoltre possibile partecipare ad un sightseeing in pullman, un tour che tocca diversi punti della città e consente di usufruire di un’audioguida che narra i luoghi che si incontrano. E’ possibile scendere nei punti che interessano, per poi risalire su una corsa successiva per il ritorno.
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Per concludere, ancora una volta Dubai si è rivelata una tappa ideale per trascorrere qualche giorno con i bambini e mi sento di consigliarla anche alle famiglie con piccolissimi: si raggiunge in poche ore con voli diretti, è una meta sicura e igienicamente perfetta, con un bel mare e tante attività pensate apposta per i bimbi. Cosa pretendere di più? 😉
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Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni}
{L’escursione nel deserto è stata fatta in collaborazione con Adonis Tourism}
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