Etna con bambini in estate: la salita e le attività nei dintorni

Un tour in Sicilia orientale non può saltare l’imperdibile tappa sull’Etna, il vulcano più alto e attivo in Europa, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Ecco l’esperienza di mamma Jessica con Bea, 4 anni.

Come avevo anticipato nell’articolo dedicato al nostro > Tour in Sicilia orientale con bambini < ecco il racconto sulla nostra giornata sull’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, che con i suoi 3340 m s.l.m è stato da poco dichiarato Patrimonio dell’Unesco.

Quella giornata fu anche resa speciale da particolari saluti che noi e Milly ci scambiammo, da vulcano a vulcano: se infatti noi passeggiavamo tra i crateri della “Muntagna”, lei, nel frattempo, aveva concluso (scherzi del fuso orario) la sua giornata sul Kilauea alle Hawaii.

Già a casa, durante la pianificazione, avevamo deciso di dividere la giornata, dedicando la mattinata ad un parco avventura per poi salire verso la cima del gigante.

Visitare l’Etna con bambini: i parchi avventura nei dintorni

Veniamo subito alla specialità della nostra famiglia: i parchi. Ne esistono diversi ai piedi dell’Etna:

• uno si trova a Nicolosi: si tratta del Monti Rossi Adventure Park, nel conetto vulcanico spento della pineta Monti Rossi. Qui è possibile fare percorsi di albering, slackline, semplici trekking, oltre che organizzare escursioni sull’Etna per gruppi e famiglie;
• sempre a Nicolosi, si trova poi il Parsifal Park, un grande parco educativo: attrazioni con rapaci in volo e pappagalli, dimostrazione baco da seta e tanto altro;
• a Milo si trova poi il Parco Avventura dell’ Etna, quello che abbiamo visitato noi perché venivamo da nord, da Savoca, e sarebbe stato il più comodo come strada. Qui inoltre ci sono più percorsi anche per bimbi più piccoli.

L’ingresso al parco è libero, non è necessario nessun ticket, si può prima visionare la zona dei percorsi e poi solo successivamente acquistare i pacchetti che interessano, quasi tutti di un’oretta, in base a difficoltà, altezza e età.

Per la nostra quattrenne di 112 cm era la prima volta, e con sorpresa abbiamo scoperto che non solo poteva divertirsi nell’area baby, che comunque è già molto carina come ambientazione e divertimenti, ma poteva anche cimentarsi in altri 4 percorsi più difficili, più alti da terra, per bimbi sopra i 110 cm. Armata di caschetto, dopo il briefing con un’istruttrice bravissima, è partita e con nostro stupore ha fatto tutto come se fosse una veterana, ma d’altra parte, come ha detto lei “è una ballerina e di equilibrio se ne intende“.

Una parentesi: dopo questa esperienza la nostra Bea si è lanciata in altri parchi avventura e abbiamo scoperto che non tutti hanno la linea di sicurezza continua come questo. In altre parole qui i bimbi hanno due moschettoni, uno si attacca alle strutture e l’altro alla linea continua e si stacca soltanto a fine percorso. In Svizzera, invece, per citare un esempio, Bea doveva staccare tutte le volte entrambi i moschettoni, rimanendo per qualche istante senza ancoraggi fissi… quindi, anche per la sicurezza, voto 10 e lode a questo parco!

All’interno poi è presente una bellissima area pic-nic con anche il barbeque, bagno, armadietti, bar e stupendi percorsi per gli adulti.

Etna con bambini: salire sul vulcano in estate

Per organizzare la seconda parte della giornata, quella dedicata alla nostra amica Etna (qui è sempre declinata al femminile, perchè l’Etna è “a Muntagna“), che durante questi primi giorni di viaggio ci ha sempre osservato dall’alto e ci ha accompagnati anche in atterraggio (e per avermi distratta le sarò sempre debitrice 😉 ), ho dovuto cercare parecchio in rete. Purtroppo le informazioni non sono facilmente disponibili, ma alla fine ce l’ho fatta.

Ho contattato “Funivia dell’Etna” che mi ha chiarito la situazione. E’ bene infatti sapere che la salita sull’Etna è monopolizzata da Funivia dell’Etna che si avvale delle guide Etna Sud (quella dei pullmini Bianchi 4×4 per far capire e chi c’è già stato o ci andrà), che è l’unica società del versante sud est autorizzata ad accompagnare i visitatori fino in cima. La società gestisce la funivia, i mezzi che accompagnano fino si crateri sommitali e il nuovissimo cinema 7D.

ESCURSIONI GUIDATE SULL’ETNA

Ci sono tante, tantissime altre agenzie che organizzano escursioni splendide con fuoristrada partendo da Nicolosi, Zafferana, Belpasso, alcuni da Taormina e Catania e con servizio pick up dal proprio albergo, visitando anche le zone circostanti come i coni laterali ecc…Milly ci racconterà presto quella che ha fatto lei in dicembre con Etnaexcursion.it. Ma, una volta giunti al Rifugio Sapienza, alla partenza della funivia, tutte vi affideranno alla “Funivia dell’Etna”. Tranquilli, questo passaggio non sarà nulla di eclatante, semplicemente cambierete i mezzi o prenderete la funivia.

Con queste agenzie è possibile acquistare vari tipi di servizio:

• pacchetto completo, comprensivo di escursione in jeep e salita al vulcano con Funivie dell’Etna;
• semplice escursione in jeep, acquistando in autonomia la salita;
• svariati tipi di attività: trekking guidati, semplici passeggiate, mountain bike…

SALITA SUL VULCANO CON FUNIVIA DELL’ETNA

Una volta arrivati al Rifugio Sapienza (circa 1900 metri di altitudine), si parcheggia l’auto negli appositi stalli (una parte è parcheggio regolare a pagamento, con linee blu; una parte è gestita da parcheggiatori abusivi con offerta libera!!!). Il rifugio è chiuso durante la stagione invernale, ma durante tutto l’anno restano aperti alcuni negozietti ai lati del parcheggio.

Per salire sull’Etna, le opzioni acquistabili alla biglietteria della funivia sono due:

• funivia fino alla stazione a 2500 metri: costa 30Euro a testa andata/ritorno (21Euro bimbi) – a questa stazione si trovano il ristorante, il negozio di souvenir, in caso di bel tempo si gode di meravigliosi panorami fino al mare, e si possono fare alcuni sentieri.
  In caso di forte vento, la funivia sta ferma ma si può salire a bordo di pulmini 4×4.
  Una volta giunti alla stazione, volendo si può arrivare fino ai crateri sommitali a piedi: il sentiero è relativamente semplice e ben battuto; Milly ha visto tante persone che lo percorrevano anche semplicemente con scarpe da ginnastica, ma serve un minimo di allenamento perchè l’altitudine è parecchia e la fatica si fa sentire (sono 400 metri di dislivello in pochi  km). Per evitare la fatica, chi vuole arrivare fino in cima può acquistare il pacchetto completo;
• funivia fino a 2500 metri + pullman 4×4 fino ai piedi dei crateri sommitali a circa 2900 metri di altitudine (Torre del Filosofo): costa 63Euro a testa andata/ritorno (41Euro bimbi) – questo è il pacchetto completo, consigliato a chi viaggia con bambini, visto che non comporta alcuna fatica (se non la sopportazione dello sbalzo di altitudine). Con il pullman si arriva proprio fino ai piedi dei crateri sommitali e qui si fa una semplice passeggiata tra i crateri apertisi nel 2001, con le guide Etna Sud che illustrano l’ambiente circostante e le attività del vulcano.
  [Sì, sono d’accordo, il costo della salita è davvero alto. Però -oltre la monopolio e quindi all’assenza di concorrenza- è proabile che ciò sia dovuto al fatto che la funivia è già stata distrutta e ricostruita 5 volte per via delle eruzioni. Per gli appassionati è comunque un’escursione imperdibile e che merita la spesa].
• La salita a piedi ai crateri sommitali è riservata a trekker esperti, accompagnati da guide, e va concordata in anticipo.

ALCUNE INFORMAZIONI PRATICHE

• Il numero di telefono di Funivie dell’Etna è 095.914141: è bene contattarli la mattina stessa per capire le condizioni metereologiche, soprattutto nella stagione invernale quando, in caso di maltempo, è assolutamente sconsigliato salire (sia per non patire inutilmente freddo, sia per non rischiare di salire a vuoto, visto che in caso di nuvole non si vede nulla, nè verso il mare nè verso i crateri).
• La funivia è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 16, con ultima salita della jeep alle 14.30.
• Per il pacchetto completo, non ci sono raccomandazioni particolari, se non quella di indossare scarpe comode e chiuse (Milly ha visto una tedesca salire coi tacchi, ma meglio evitare!), portare sempre con sè una giacca pesante e un copricapo (anche in estate il vento può essere forte). 3000 metri sono sempre 3000!
• Nella stazione a 2500 metri è possibile affittare giacche e scarponi al costo di 3Euro al pezzo.
• Il passeggino è inutile (a meno che non si decida di salire fino alla prima stazione e, una volta lì, non fare passeggiate). Anche in caso di salita con il pullman, il sentiero attorno ai crateri del 2001 non è fattibile in passeggino.
• In caso di bambini piccoli, valutate bene anche con il pediatra se il rapido incremento di altitudine possa rappresentare un problema.
• Queste informazioni sono aggiornate a dicembre 2016 e possono cambiare in virtù del meteo, della stagione e dell’attività vulcanica, quindi l’invito è sempre quello di contattare la Funivia per avere informazioni aggiornate.
• LINK UTILI: Funivia dell’Etna e Parco dell’Etna

Etna con bambini in estate: la nostra giornata sul vulcano

Noi abbiamo deciso di fare così: partendo da Savoca, siamo saliti con la nostra auto fino al piazzale del Rifugio Sapienza, fermandoci nei punti panoramici e di interesse segnalati, poi visita ai Crateri Silvestri, salita con la Funivia con passeggiata e poi cinema 7d e scendendo di nuovo in auto verso Nicolosi in direzione Noto, fermata ai Monti Rossi.

Un consiglio per chi ha bimbi in età prescolare: per far apprezzare ancora di più questa meraviglia della natura che lascia davvero a bocca aperta, prima della partenza, magari, leggete insieme a loro qualche libro sui vulcani, per i bimbi in età scolare invece… beh saranno loro a farvi da guida!
Noi avevamo avuto la fortuna di visitare il Teide sull’isola di Tenerife, che ospita una mostra multimediale su vulcano, lava ed eruzioni davvero fatta bene anche per i più piccoli. In più, una volta tornati a casa, avevamo acquistato questo libretto molto carino: Il vulcano è una testa calda
Ma veniamo alla nostra visita. Già il paesaggio che si ammira lungo la strada che porta al Rifugio è eccezionale: si passa dalla zona boschiva fitta di Pini, Larici e Faggi delle pendici – la zona del parco avventura per intenderci- ad un paesaggio lunare, fatto di terra nera e di poca, pochissima vegetazione. Estasiati, scendiamo dall’auto e cerchiamo, come letto sulla guida, le uniche forme di piante presenti, piante grasse naturalmente, che sono la Saponaria e l’Astragalo.

In una decina di minuti si giunge poi al piazzale del Rifugio, dove ci sono vari parcheggi, quasi tutti a pagamento, oltre che un ufficio informazioni, servizi igienici pubblici, tanti negozi di souvenir e parecchi bar ristoranti, dove noi abbiamo pranzato molto bene.

Lasciata l’auto, ci siamo subito avventurati verso i Crateri Silvestri, da dove nelle giornate limpide si può vedere anche Catania, come abbiamo avuto la fortuna noi. I Crateri Silvestri, sono coni laterali del vulcano, formatisi durante l’eruzione del 1892, di cui fanno parte 5 bocche eruttive. Davvero molto emozionante per la nostra quattreenne, e non solo, poter camminare proprio sulla cresta del cratere e poi addentrarsi nella bocca, toccare con mano la terra rossa e nera e inventare mille storie a riguardo. I Silvestri sono divisi in superiori ed inferiori: in mezzo ci passa la strada per Nicolosi e sono raggiungibili benissimo da chiunque.

Successivamente ci siamo diretti verso la biglietteria per la Funivia. Il tragitto all’interno delle cabine dura circa 15 minuti, e si attraversano letteralmente le nuvole, passando dai 1923 m ai 2500 metri. Mi raccomando, nel caso abbiate bimbi sotto i due anni, tenete conto dello sbalzo di altitudine e quindi di pressione!

Arrivati in cima bisogna ricordarsi che si è “a casa” di un vulcano attivo, con i suoi “sbalzi di umore” come dice la mia Bea, e che la visita alle aree sommitali, quindi, deve avvenire in base alle condizione vulcaniche oltre che climatiche. Lassù si possono fare escursioni  a piedi o con i mezzi fuoristrada: noi abbiamo scelto di fare una piccola “passeggiata” in autonomia ammirando da lontano i grandi crateri (i sommitali sono infatti a oltre 3000 metri).

I crateri sommitali nei quali avvengono attualmente le principali attività vulcaniche sono 4: Cratere centrale formato dalla Voragine (del 1945) e Bocca nuova (del 1968), Cratere Nord est (non visibile da questo lato) e il vecchio Sud-est.

Tornando al discorso sicurezza, esiste un vero e proprio regolamento del Parco dell’Etna, che oltre alle norme e agli obblighi comportamentali, classifica i sentieri in base a difficoltà (dislivello, lunghezza, tempo), indica l’abbigliamento più idoneo e consiglia le attività in base alla stagione, dove l’estiva va da aprile ad ottobre.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, mi raccomando copritevi a strati ed indossate calzature da trekking, noi siamo andati a luglio e abbiamo visto arrivare gente vestita da spiaggia con le infradito… siamo sempre a 2000 metri!

Tornando alla biglietteria, abbiamo fatto alla nostra gnoma una grande sorpresa: l’abbiamo portata al cinema 7d, che si trova proprio di fronte agli sportelli della biglietteria. Lo spettacolo “Etna Experience” dura 15 minuti ed è unico nel suo genere, adatto secondo me per bimbi dai 3 anni. Dotati di speciali occhialini, che la nostra Bea custodisce ancora tra le sue cose preziose, verrete catapultati su un fuoristrada nel bel mezzo di un’eruzione, tantissimi effetti speciali vi attendono… ma non vi svelo nulla, se no che sorpresa sarebbe… non vi dirò neppure dei topi fra i piedi… ops l’ ho detto!

Prima di salutare il nostro amico Etna, però, abbiamo fatto un’ultima sosta ai coni laterali di sud-est, i Monti Rossi di Nicolosi, cono della grande eruzione del 1669, ora parco pubblico con vari depositi di lava e tefra, accessibile anche ai più piccoli in passeggino.

Concludendo, siamo a quota due importanti vulcani in 2 anni… che la grande passione della nostra amica Milly stia contagiando anche noi?! Non ci resta che scegliere il vulcano dell’anno prossimo quindi!

A proposito di Milly, ecco il suo racconto della vacanza sull’Etna in inverno

E qui ci sono tutti i nostri > Viaggi alla scoperta di vulcani

Jessica
{testi e fotografie di  Jessica Riva}
{foto di copertina, via Shuttersock}

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