In questi giorni Bologna (assieme a gran parte dell’Italia) è alle prese con una nevicata che entrerà nella storia! Siamo infatti sommersi da quasi un metro di neve; strade, marciapiedi e parchi sono ormai un’unica immensa tavola bianca, il paesaggio è magico, il cielo di sera assume colori fantastici.
Questa mattina, poi, col sole alto, era davvero uno spettacolo! Io adoro la neve, quindi sono felicissima!
Purtroppo però non sono tutti così “romantici” e un po’ ovunque prevale la tendenza a lamentarsi dei disagi causati da questo evento, che sta mettendo a dura prova tutte le misure che riusciamo a mettere in campo per fronteggiare un’emergenza del genere e continuare una vita normale: le strade sono spesso impraticabili, alcune abitazioni sono rimaste isolate, in certe zone d’Italia manca la luce…E’ quindi normale che la maggior parte delle persone viva questo evento con preoccupazione (chiaro che non voglio affrontare qui il disagio di chi si trova in situazioni di particolare sofferenza).
Tra le varie “dispute” a cui sto assistendo soprattutto sui social network (non guardo la tv, ma probabilmente se ne parla anche lì), uno dei principali dibattiti che coinvolgono noi genitori riguarda la chiusura delle scuole decisa da diversi Comuni di questa zona.
Tutti siamo d’accordo sul fatto che la sicurezza dei bambini sia una priorità assoluta e che probabilmente in queste condizioni sia meglio non muoversi da casa. Se da un lato molti genitori continuano a sostenere la necessità di chiudere le scuole per evitare rischi, dall’altro lato ci sono però genitori che, non potendo assentarsi dal lavoro e non avendo altri aiuti in famiglia, si trovano in difficoltà con la gestione dei figli piccoli. Gli insegnanti inoltre sottolineano gli effetti negativi di questo lungo stop delle attività didattiche. Insomma, chi per un motivo, chi per l’altro, in molti si lamentano della situazione.
Mi sono resa conto che in queste discussioni ci siamo tutti dimenticati di porci una domanda: cosa ne pensano i bambini? Io mi ricordo come fosse ieri la felicità che provavo quando la scuola doveva rimanere chiusa, che fosse per uno sciopero o per un qualsiasi altro motivo.
Mia figlia (4 anni) in questi giorni è felicissima! E’ la prima volta che vede tanta neve da queste parti e quando non siamo fuori a giocare siamo incollate alla finestra. Alcune amiche mi hanno detto che i loro figli stanno addirittura aspettando che torni Babbo Natale! 🙂
Poi, dai, diciamoci la verità: la neve piace un po’ a tutti!
Lunedì impiegheremo molto tempo per andare al lavoro ma, se ci dimentichiamo un attimo del nostro tran tran quotidiano, la neve ci fa tornare bambini, ci fa divertire, ci fa incantare: chi di noi non ha trascorso del tempo in questi giorni ad ammirare il paesaggio, a scattare foto, a sorridere vedendo quelle macchine completamente ricoperte dalla neve, a passeggiare in mezzo alle strade deserte? Ho visto il crescentone di Piazza Maggiore a Bologna trasformato in campo di battaglia per le pallate di neve e non c’erano solo bambini tra i partecipanti!
Ho visto le strade ed i parchi del mio paese trasformati in piste da slittino che non hanno niente da invidiare a quelle dolomitiche. E con la scusa di accompagnare i figli, tra i discesisti c’erano sempre mamme e papà (me compresa)!
Insomma, questa straordinaria nevicata ci ha regalato la possibilità di fare una bella settimana bianca a Bologna ma non solo, godendoci le nostre città in modo del tutto insolito e a costo zero, senza neanche emissioni di CO2! 😉
Stiamo trascorrendo tempo allegro e spensierato con i nostri figli, dai quali forse abbiamo qualcosa da imparare: tutto è più facile se pensiamo a come vivono questa occasione i bambini e guardiamo la neve coi loro occhi, che in questi casi offrono sicuramente il punto di vista migliore!!!
Milly
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Ecco qui il racconto che ci ha inviato Irene, 9 anni, e che ha ispirato questo post!
Una vacanza a sorpresa
Alcuni giorni fa ha iniziato a nevicare;io mi sono alzata e sono corsa alla finestra dicendo: “che fantastico imprevisto!!!”. Ad un certo punto è arrivata la mamma io le ho detto: “oggi per andare a scuola dovrò vestirmi molto pesante”. La mamma ha ribattuto: “mi dispiace oggi non puoi andare a scuola, da qua non si può andare via perché la macchina è incastrata da tanta neve e comunque le strade sono scivolose”.
Allora io ho detto : “ma vai a lavorare oggi ?”. Lei mi ha risposto: “sì con l’autobus”. Dopo sono andata da mia nonna e ho sentito dire che le scuole sarebbero rimaste chiuse fino a venerdì per le elementari invece per le medie e le superiori fino a sabato. Il giorno seguente ho fatto un po’ di compiti poi sono andata con i bambini del mio condominio in giardino a giocare con la neve . Trascorsa la notte sono andata prima con mio fratello tutta la mattina da mia nonna. Di pomeriggio mia sorella mi è venuta a prendere; siamo tornate a casa, lei ha preso subito inglese per fare il compito mentre io mi sino messa a guardare i cartoni sapendo che i compiti li avrei finiti la mattina seguente il giorno dopo ho fatto i compiti e sono andata a mangiare. Dopo mangiato sono andata a catechismo; finito catechismo sono andata all’ oratorio laddove siamo usciti e siamo andati a fare una gara di pupazzi di neve.
Irene Ferrari
Grazie Irene! 🙂
Cosa mi piace di questa grande nevicata?
Il silenzio che porta con sè,
il ritorno a ritmi naturali, non potendo assecondare la corsa frenetica abituale,
l’avere più tempo da dedicare alle persone care, allo stare insieme,
il sapersi divertire facendo cose semplici,
il divertimento dei bimbi che fanno pupazzi di neve e battaglie di palle di neve,
il calduccio della propria casa,
la gioia di camminare, piuttosto che utilizzare l’auto e lo scooter,
il piacere di chiacchierare coi vicini spalando neve,
i ritmi da vacanza,
la gentilezza delle persone quando sei in difficoltà,
il riscoprire in sè l’entusiasmo di quand’eravamo bambini anche noi!
Milly, hai proprio ragione: i bimbi sono quelli più in sintonia con la natura e questi giorni ci stanno insegnando tantissimo!