Oggi pubblichiamo il racconto di Veronica su una bella giornata trascorsa all’Acquario di Genova.
Una bella domenica di Marzo siamo partite, destinazione Acquario di Genova. Cinque donne: due mamme, una zia e le due protagoniste indiscusse della gita: Nadia (quasi 3 anni) e Veronica (10 anni).
Gita all’acquario di Genova con bambini
Abbiamo deciso di affrontare il viaggio in macchina da Bologna, nonostante la sfacchinata di fare andata e ritorno in giornata. La sfacchinata comunque è solo per il conducente perché le bimbe tra pisolini e giochi se la sono passata anche durante il tragitto!
L’alternativa sarebbe stata il treno ma, a mio avviso, il collegamento ferroviario Bologna-Genova non è dei migliori e non è neanche tanto economico!
Comunque autostrade molto belle verso il nord, traffico scorrevole e in tre ore siamo giunte a destinazione. Una volta arrivate a Genova (città stranissima con l’autostrada che passa “dentro” alle abitazioni!) le indicazioni per l’Acquario si trovano facilmente e nei dintorni ci sono numerosi parcheggi a pagamento, custoditi e non.
Noi, avendo anche la macchina piena di cose (con i bambini, si sa, ogni minino spostamento diventa un mini-trasloco!), abbiamo optato per un parcheggio custodito e coperto (costo giornaliero 7-19 10€) a circa 700 metri dal porto.
Siamo giunte a destinazione verso le 11.30, pensando di cominciare la visita prima della pausa pranzo, ma la chilometrica fila alla biglietteria ci ha fatto sballare un po’ i programmi.
Consiglio: noi avevamo un buono di “Groupalia” e siamo state costrette a passare dalle casse, ma quando possibile, per evitare la fila, è decisamente meglio acquistare i biglietti on-line, direttamente dal sito dell’acquario.
Il costo standard del biglietto:
- ADULTI 19€
RIDOTTI e BAMBINI 4-12 anni 13€ BAMBINI 0-3 anni Gratis
Poi ci sono un sacco di percorsi disponibili, che non comprendono solo la visita all’acquario, e lì i prezzi variano in base alle scelte fatte. Noi, oltre al percorso standard, abbiamo visitato la Foresta dei colibrì (costo aggiuntivo di 2€ per adulti e 1€ per bambini), la cui entrata si trova all’interno dell’acquario. Col senno di poi, la eviterei. Non ne vale la pena: poco foresta (qualche pianta stile serra) e pochi colibrì (2 tristissimi esemplari appollaiati su di un ramo). Interessantissima, almeno per come te la propongono, deve essere La città dei bambini e dei ragazzi per immergersi in un mondo di giochi e scienza studiato per i più piccoli. Purtroppo, con una gita di un giorno, non si può proprio vedere tutto!
Una volta acquistati i biglietti, essendo mezzogiorno passato, ci siamo fermate fuori a mangiare: pranzo al sacco sul mare! Noi ci siamo attrezzate con panini e snack da casa, ma lì è davvero pieno di bar e di ristoranti. All’interno dell’acquario c’è un solo bar (non molto fornito, almeno quando siamo passate noi) ed è l’unico punto in cui si può consumare del cibo. Quindi credo sia meglio stabilire se fermarsi a mangiare prima o dopo la visita!
Se si sceglie di visitare l’acquario senza la guida (scelta consigliata perché in ogni vasca ci sono dettagliate spiegazioni delle specie che vi abitano) si può comunque sostare lungo il percorso, se i bimbi volessero fare una pausa. Percorso, oltretutto, ricco di bagni puliti e ben attrezzati per il cambio dei più piccoli.
Sempre per quanto riguarda la visita con i più piccoli, nell’acquario si troveranno molte scale, ma anche personale organizzato e disponibile ad accompagnare passeggini e carrozzine agli ascensori.
Interessantissima, a fine percorso, la vasca con le razze che dà a tutti la possibilità di accarezzare gli animali. Desiderio non solo dei più piccoli!
Le considerazioni della nostra domenica a Genova sono davvero positive:
il viaggio è stato lungo, ma scorrevole e le due bambine sono state entusiaste! Per quanto riguarda Veronica, la più grande, non avevo dubbi che le potesse piacere ma è stato molto bello vedere mia figlia Nadia, 3 anni ancora da compiere, girare per l’acquario come se non avesse fatto altro nella sua vita che visite guidate, rapita dalle innumerevoli forme di vita che abbiamo potuto vedere da vicino!
(racconto di Veronica, la mamma di Nadia)
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