Bimbieviaggi è nato per gioco e rappresenta un hobby al quale posso dedicare solo i ritagli di tempo libero ma, visto che questo “gioco” mi è piaciuto da subito e mi sta piacendo sempre di più, appena ho sentito parlare del Travel Blogger Elevator non ho esitato ad iscrivermi e ad inviare la candidatura per entrare nel social media team dell’evento.
L’aspettativa prima della partenza era quella di conoscere il mondo dei travel blog, nel quale sono entrata in punta di piedi, con tanta curiosità e crescente passione: chi c’è in questo mondo? Perchè una persona decide di dedicare tanto tempo a un blog? Che faccia ha un blogger? E io, sono una blogger?
Sono quindi partita per questo weekend particolare con la valigia piena di domande e tanta emozioneperchè iniziavo a cogliere l’importanza mediatica dell’evento leggendo articoli come questo su Panorama, questo sull’agenda di Che Futuro! o questo sul blog dell’Agenzia Regionale di Promozione Turistica ).
L’evento si è svolto all’interno dei meravigliosi ambienti del Grand Hotel Savoia, tra la conference hall del settimo piano, con meraviglioso panorama sul porto di Genova, le aule del primo piano, le cui pareti erano perfettamente a tema con gli argomenti trattati, ed i salottini al piano terra, dove abbiamo gustato ottimi pranzi in un ambiente elegante e signorile.
Al Travel Blogger Elevator erano presenti circa 150 blogger provenienti da varie parti del mondo. Per 2 giorni si sono svolti workshop, conferenze, elevator pitch ed un travel massive, che hanno consentito a tutti i partecipanti di conoscere case studies di successo e ricevere consigli pratici su come gestire un blog, ottimizzare la comunicazione sui social network, gestire i rapporti con i brand e con gli uffici turistici locali…
Riassumere in poche parole i contenuti degli eventi di Genova è praticamente impossibile. La lista degli speaker è di tutto rispetto e ciascuno di loro meriterebbe un intero post: in questo storify ho raccolto alcuni dei miei tweet, praticamente un riassunto di quello che gli speaker mi hanno trasmesso.
Se dovessi scegliere i 3 interventi che mi hanno colpito maggiormente, in coerenza con i miei interessi, sceglierei:
- Simon Falvo (qui la sua presentazione) al motto di “you are what you share“, ha dato qualche utile dritta sulla costruzione del proprio brand attraverso un uso consapevole della comunicazione on line e dei social network
- Nicholas Montemaggi, Kash Bhattacharya e Melvin Bocher (qui la presentazione) hanno raccontato l’esperienza di BlogVille Emilia Romagna: conoscevo già il progetto, realizzato tra Bologna e Rimini nell’estate 2012, ma sentire la voce dei blogger che hanno partecipato ha reso ancora meglio la genialità di iniziative come questa. Stabilire un legame tra la promozione turistica a livello locale e le persone che sanno vivere e raccontare un territorio credo rappresenti il futuro del marketing territoriale
- Lola Akinmade (qui la sua presentazione), sempre in tema di marketing territoriale, ha tenuto un workshop per insegnare ai blogger come entrare in contatto con gli enti di promozione turistica locale: tanti consigli semplici e concreti per chi si vuole avventurare in questa direzione.
Non ho potuto assistere al workshop di Mary Morris sul travel writing, ma -dai tweet che ho letto- sono certa che mi sarebbe piaciuto tantissimo.
Molto interessanti anche gli Elevator Pitch, grazie ai quali alcuni dei blogger che seguivo da tempo hanno raccontato le loro esperienze ed i loro progetti: Elisa di Miprendoemiportovia, Valentina di ToomuchTuscany, Silvia di TheGirlwiththeSuitcase, Andrea di Vologratis e tanti altri…
Essendo stata selezionata per far parte del social media team del Travel Blogger Elevator, mi sono occupata di condividere tutto quanto emerso durante i workshop sui social network, in particolare twitter: un lavoro impegnativo ma molto gratificante, sia perchè la ricchezza dei contenuti emersi rendeva emozionante ogni forma di condivisione, sia perchè il gruppo di lavoro era veramente affiatato (come ho raccontato qui).
Il piacere che noi tutti abbiamo provato nel contribuire alla divulgazione dello spirito del Travel Blogger Elevator si può anche quantificare: basta leggere i numeri pubblicati da Michele Aggiato, entusiasta organizzatore di questo evento: “TBE12 Genova ha raggiunto più di 1 milione di persone su Twitter generando oltre 13 milioni di impressioni e coinvolgendo 658 persone che hanno twittato con l’hashtag #TBE12 (…)“. #TBE12 inoltre è stato trending topic entrambi i giorni, arrivando anche al primo posto durante la prima mattinata di eventi.
Insomma, come prima esperienza in un social media team mi posso ritenere più che soddisfatta! 😉
E le domande che mi ero portata nella valigia in merito ai blogger?
Più di una persona presente al Travel Blogger Elevator ha sostenuto, non solo come provocazione, che i blogger non esistono, ma esistono solo i creatori di contenuti: semplici ma illuminanti in questo senso i consigli di Gianluca Diegoli.
Io ho capito che ogni “presunto travel blogger” conosciuto a Genova ha una propria visione del blog e degli obiettivi da perseguire. Ma una cosa in comune ce l’avevamo tutti: la passione per il viaggio, inteso non necessariamente come spostamento verso mete lontane, quanto piuttosto come tipo di approccio ai luoghi in cui ci si trova, vicini o lontani che siano. Parlare di viaggi e farlo con passione, significa essere capaci di vivere ogni luogo con pienezza, cogliendone anche i dettagli apparentemente meno importanti ma che rendono magico ogni angolo della terra: le persone che ho conosciuto a Genova hanno il dono di vivere in questo modo il viaggio e di saperlo raccontare agli altri, con parole, foto o video, condividendo in rete le proprie esperienze ed emozioni.
Se questo significa essere travel blogger, allora confermo che questo mondo mi piace e che continuerò a giocare!
Milly
“Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare. Darsi tempo, stare seduti in una casa da tè a osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l’amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare senza più bisogno di andare altrove. La miniera è esattamente là dove si è: basta scavare“.
(Tiziano Terzani, Un indovino mi disse)
Very nice and with the links to the presentations, great idea :)) Miss u, Milly!
miss you too dear Alex! 😉
(hope you can understand even if in italian)
Ed io sono molto contenta di far parte di questo piccolo grande mondo, non importante come definirsi: è ciò che facciamo e amiamo fare che conta.
Sono felice di averti conosciuta cara Milly, e grazie per aver condiviso molti link che non avevo ancora trovato, come le utilissime slides! 🙂
Silvia
Grazie a te cara Silvia, è stato davvero un piacere conoscerti!
E sono felice di sapere che la pensiamo allo stesso modo! 😉
Questo post avrei voluto scriverlo io!
Ciò detto, ti perdono per avermi tolto le parole dalla tastiera e averle raggruppate meglio di quanto avrei mai potuto fare, e tutto questo perché mi sei abbastanza simpatica.
Ciao
(anonima)
cara anonima, da come scrivi mi sembra di conoscerti…
mi gongolo dei tuoi complimenti ma non mi perdono di aver privato la rete di un tuo post
con affetto
#sexymilly 😉
Ciao Milly, hai proprio ragione, il TBE12 è stato un evento fantastico!
Sono davvero felice di averti conosciuta e ti ringrazio tantissimo per la citazione!
A presto
grazie a te dell’iniziezione di ottimismo! 😉
cara milly
e che bello conoscere te!
grazie per la menzione nel tuo bel post 🙂 troppo buona.
E’ veramente bello conoscere dal vero persone che leggi e con cui hai relazioni in internet perchè alla fine quello che da più soddisfazione per me è sempre la relazione e il contatto
spero di rivederti presto
Elisa
Grazie Milena! Sono davvero senza parole al pensiero che il mio intervento ti abbia colpita e incredibilmente lusingata.
Anche per me il #TBE12 è stato un momento davvero speciale. Molti interventi interessanti e, soprattutto, una bella energia.
Spero a presto.