Quest’anno per la prima volta ho visitato la Borsa Internazionale del Turismo, che si è tenuta a Milano dal 14 al 17 febbraio. Entrando in qualità di blogger ho potuto rapportarmi in modo più “diretto” con gli operatori turistici presenti in fiera e ora, a distanza di qualche giorno, continuano a frullarmi per la testa alcune riflessioni…
BIT 2013: se ti dico “viaggi con bambini” a cosa pensi?
Dopo aver rintracciato nei vari stand la persona a cui potersi rivolgere (compito non sempre facile) alla mia presentazione “piacere, ho un blog in cui parlo di viaggi con bambini”, le reazioni dell’interlocutore erano per lo più di due tipi:
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- sbigottimento (del tipo “e adesso che cavolo le racconto?”)
- sorriso a 32 denti seguito dall’affermazione: “ecco quello che fa per lei!”, mentre l’allegra mano mi porgeva un catalogo di strutture alberghiere super attrezzate
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Non ci siamo! Cari operatori turistici, in veste di viaggiatrice/turista/mamma/blogger mi permetto di farvi notare due cose:
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- i viaggi in famiglia, sarà per moda sarà per passione, si stanno sviluppando in modo spropositato; non avere la risposta pronta per chi chiede informazioni turistiche child friendly può essere molto penalizzante
- “bambino” non è necessariamente sinonimo di “diavoletto urlante e insopportabile” i cui genitori non vedono l’ora di andare in vacanza per piazzarlo nel baby club – baby parking – baby sitter – baby chipiùnehapiùnemetta! Prima di presentare questo tipo di offerte cercate almeno di capire chi avete di fronte. In casa nostra (e di tantissimi altri genitori) il bambino è un essere umano che vuole conoscere il mondo proprio come gli adulti -se non di più- e in quanto tale si merita di vivere le città, le mostre, i musei, la natura, gli animali “strani”, le passeggiate in boschi meravigliosi e i tuffi nei mari più blu che esistano. Se vi parlo di viaggio con bambino, vorrei che mi raccontaste cosa di tutto ciò posso trovare nei vostri paesi. Dovrei venire a visitare la vostra terra perché c’è un bell’hotel o perché c’è una bella passeggiata che posso fare con passeggino al seguito, per arrivare ad una baita e mangiare lo yogurt fresco? Raccontare esperienze vissute nei propri territori è il modo migliore per attirare turisti (e blogger!) anche quelli che viaggiano con bambini. In questo senso ho trovato molto interessante lo stand della Regione Marche (dove due signore di Acquaviva Picena lavoravano la paglia come da loro tradizione) e lo stand della Regione Sardegna (dove un artigiano scolpiva il legno per ricavarne maschere)
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BIT 2013: come posso aiutarla?
Alla BIT ho avuto occasione di girare quasi tutti gli stand sia nell’area “Italia” che nell’area “Mondo” (ad esclusione dell’area business) ma pochi mi hanno colpito positivamente. Non mi riferisco agli allestimenti, tutti molto curati, a volte anche in modo esageratamente sfarzoso (considerando i costi di queste strutture). Parlo piuttosto dell’attenzione verso il cliente.
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- in alcuni stand mi sono imbattuta in persone che si limitavano a distribuire depliant e che non erano in grado di fornire alcuna informazione utile (in alcuni casi giravano addirittura le spalle agli avventori!!)
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- in altri stand ho incontrato persone molto competenti, capaci di raccontare la loro terra con passione coinvolgente. Penso soprattutto alla Regione Friuli Venezia Giulia e agli occhi brillanti dell’operatrice che mi parlava di Trieste e di tantissime altre località da visitare, riuscendo a stimolare la mia curiosità (i depliant e le mappe che mi ha fornito sono tra i pochi che conserverò e sicuramente mi torneranno utili). Penso inoltre alle Maldive, dove ho avuto occasione di chiacchierare con operatori turistici locali molto disponibili a fornire informazioni e lasciare contatti…ma in questo caso era molto più semplice solleticare la mia curiosità 😉
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- in alcuni stand, soprattutto nell’area mondo, non era chiaramente identificabile il soggetto oltre il bancone, se non dopo domanda esplicita: ente del turismo nazionale? Tour operator? Agenzia di viaggi?
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- in altri casi, invece, ho riscontrato chiarezza di identità e organizzazione dello stand, suddiviso in aree dedicate (turisti da un lato, operatori dall’altro), molto utili per poter trovare subito l’interlocutore giusto
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- in alcuni stand era completamente assente qualsiasi forma di comunicazione online diversa da un indirizzo email. Parlare di turismo oggi non può prescindere dalla capacità di stare online: un operatore turistico che non comprenda il significato della parola “blogger” o “mailing list”, mmmhhhh…. mi lascia un po’ perplessa
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- in altri casi, invece, la presenza online è sempre stata evidente: prima durante e dopo la fiera. E in questo alcune delle nostre Regioni sono davvero avanti (le riporto in ordine cronologico di visita, vedi anche questo storify dove ho raccolto alcuni tweet):
- Puglia Events e Viaggiare in Puglia hanno lanciato per esempio il contest #Mypugliexperience
- Marche Turism aveva un social media team dedicato e sulle pareti dello stand campeggiava #DestinazioneMarche
- Turismo Liguria ha unito la sua anima social (#wikiliguria) con l’aria vintage della polaroid e dei post-it al motto di “#sedicoliguria a cosa pensi?”
- Friuli Venezia Giulia Turismo ha inserito nel presso kit due paginette con i principali tweet e #
- Ho notato inoltre che queste sono le stesse regioni il cui personale, attivo online in tempo reale anche durante la fiera, era davvero presente negli stand rivolgendosi al cliente con domande del tipo “come posso aiutarla?”.
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BIT: per concludere
Da queste riflessioni traggo la conclusione che, in sostanza, la differenza la fanno sempre le persone: è inutile spendere migliaia di euro per uno stand galattico, se dentro non c’è nessuno capace di raccontare quello che di bello c’è da sapere su quel territorio.
Il rapporto col pubblico in occasione della fiera è fondamentale, perché in pochi minuti, a volte secondi, si gioca l’eventuale successo col cliente di turno, che sia un turista che vuole trascorrere un weekend in una città italiana, un operatore professionale, un imprenditore che vuole acquistare una catena alberghiera o un semplice blogger. Chi sta dietro al banco deve essere sempre pronto ad ascoltare chi ha di fronte, inquadrarlo e fornirgli ciò che sta cercando: solo in questo modo il paese che sta rappresentando potrà dire di aver speso beni i soldi per la partecipazione alla fiera.
Se è ormai innegabile il ruolo fondamentale svolto dal web, una valida strategia di promozione turistica e territoriale non può prescindere dall’offline, purchè questo sia capace di collocarsi all’interno delle nuove logiche. Gli “utenti” oggi non si accontentano più del depliant patinato, ma cercano conocscenza vera, racconti ed emozioni di un paese, di una città di una regione: per questo sarebbe molto più proficuo se ogni potenziale turista venisse accolto con domande del tipo “come posso aiutarla?”
Un’ultimissima nota:
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- tanta, troppa carta inutile distribuita da tutti…una quantità decisamente non sostenibile
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- un bellissimo esempio di sostenibilità: il press kit della Regione Marche
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Milly
Noi di Momsontherun.it abbiamo visitato il Bit il giovedì, nelle giornate riservate agli operatori di settore e ti devo dire che abbiamo avuto la tua stessa impressione. A parte il discorso strettamente legato al turismo per famiglie (dove è evidente un ritardo notevole soprattutto nel mercato italiano), in generale abbiamo riscontrato scarsa disponibilità e ancor meno professionalità. A tal punto che ci siamo domandate che senso abbia per gli espositori investire tanto nella presenza al Bit quando le stesse informazioni, né più né meno, vengono fornite dagli stessi siti web. C’è un deficit di attenzione e di comunicazione generalizzato, purtroppo.
Da un lato mi fa piacere non aver travisato la reltà, dall’altro però è davvero un peccato che si sprechino occasioni come questa per promuovere realmente il nostro paese!
Ciao Milly,
quoto al 100% ogni tua parola e ti confermo che hai avuto la stessa sensazione che ho avuto io. Mi permetto di aggiungere che, per quanto riguarda il segmento family, spesso le piccole realtà e consorzi sono stati capaci di fornirmi più informazioni e catturare di più l’attenzione che le grandi città d’arte. Csao clamoroso in tal senso Venezia, dove sono caduti letteralmente dal palco e quando ho chiesto chi è il responsabile a cui potrei rivolgermi per avere informazioni più dettagliate mi ha risposto “IO”!!!!
poi resta il classico problema: chi viaggia con bambini non cerca sempre family hotel e dintorni … sarebbe l’ora di capirlo, no?!?!?! io ho un progetto che mi frulla in testa da un anno e mi sa che dopo averlo indirettamente sperimentato sui poveri partecipanti del #duemoriopenday inizio seriamente a lavorarci su …
fantastica monica!
il #duemoriopenday è il classico esempio di come si possa godere una città assieme ai bambini: hai visto però meglio di noi quanto sia difficile organizzare un’avventura così entusiasmante….sicuramente una brava baby-sitter ti avrebbe alleggerito i compiti, giusto? 😉
però i bambini non avrebbero mai conosciuto palladio nè visto gli sbandieratori…
fare turismo è difficile, promuovere un territorio ancora di più… servono tempo, buona volontà e soprattutto tanta PASSIONE!
purtroppo la maggior parte delle persone pensa solo al guadagno e tutto il resto passa in secondo piano…e i risultati purtroppo si vedono…
milly
Questo sì che oltre ad essere un resoconto serio e preciso fornisce un’infinità di spunti. Chissà che qualcuno legga e ascolti (anche se la vedo un po’ dura, dal momento che la parola blogger è ancora troppo sconosciuta).
Grazie per le info.
non sono stata alla bit (purtroppo) perchè ero in viaggio con i miei bambini (per fortuna) e comunque condivido al 100% quello che dici. non tutti cercano strutture ad hoc ma magari solo informazioni per organizzarsi al meglio. ma spesso quello che si trova è solo un muro di gomma e non c’è modo di trovare notizie precise. per fortuna spesso ci siamo noi blogger (mamme e viaggiatrici) a dispensare suggerimenti…anche se non può essere la regola e soprattutto non è sufficiente! ciao!!!
io infatti sono convinta che i blog di viaggio abbiano molto seguito soprattutto perchè coprono un vuoto di informazioni…
la situazione sta evolvendo ma gli operatori turistici al passo coi tempi sono pochi e si fa fatica a trovare le informazioni utili se si vuole fare qualcosa di diverso dal “villaggio all inclusive”
Non ci posso pensare a tutta quella carta sprecata!!! Allo stand di San Marino e delle Cayman davano le pen drive anziché quintalate di carte cartine e foglietti: loro li ho adorati..
Tralasciamo gli operatori che non si curavano minimamente del fatto che fosse il caso di non coprirsi gli occhi e farsi gli affari loro nonostante la folla di fronte al loro stand.
Mi rincuora leggere, tra post e commenti, che non sono l’unica a pensarla così!
Confermo: anch’io in alcuni stand ho dovuto chiedere permesso o interrompere delle chiacchiere…e non aggiungo altro…
🙂 io in molti casi ho preso e me ne sono andata!
Vogliamo poi parlare, non so se a te/altri è capitato, di quelli che, quando gli dicevi “salve, sono una blogger di viaggi” (porgendogli un biglietto da visita)ti rispondevano: “e cosa vuoi da noi?”, come se ti stessero facendo un favore ad ascoltarti???
“No niente, dopo questa risposta non voglio proprio niente!!!”
Buonasera Milly e a tutti i partecipanti a questo simpaticissimo ed interessante blog che scopro proprio prima della mia imminente partecipazione alla prossima BIT il 13/14 e 15 febbraio.
Ho letto con attenzione l’articolo di Milly ed alcuni commenti, trovandoli molto utili!
Infatti e’ la mia prima partecipazione e saro’ presente presso lo stand della Regione Sardegna proponendo la neonata DMC sul territorio dell’isola di San Pietro (Carloforte) dove stiamo cercando grazie ad un’ampia partecipazione degli operatori locali a proporre un turismo che sia emozionale, con una buona assistenza e logistica e puntando sopratutto ad un turismo adatto al nostro territorio, ovvero turismo sportivo/culturale-gastronomico/naturalistico/sostenibile.
Il rendere sempre piu’ attraente e fruibile la nostra isola a famiglie con bambini e’ uno dei nostri obiettivi, per questo proporremo dalla prossima estate alcune novita’ come la possibilita’ di corsi di kayak da mare con istruttori della federazione canoa e tanto altro che mi piacerebbe potervi esporre presso la fiera se verrete a trovarmi 🙂
L’invito e’ rivolto a te Milly e a tutti gli amici del blog che vorranno venire a visitarci.
Ciao Lorenzo, piacere di conoscerti! Ci diamo appuntamento alla BIT che facciamo due chiacchiere? Mandami un’email a info@bimbieviaggi.it così ci mettiamo d’accordo!
Buonasera Milly e amici di questo interessantissimo blog!
Vi ho scoperto cercando informazioni sull’imminente BIT alla quale partecipero’ per la prima volta presentando la neonata DMC Carlofortesolutions dedicata al territorio dell’isola di San Pietro (Carloforte) in Sardegna.
Dove in collaborazione con un buon numero di operatori turistici locali stiamo cercando di promuovere quello che riteniamo essere il turismo piu’ adatto al nostro territorio, ovvero turismo attivo/sportivo/culturale-gastronomico e di coordinare al meglio i vari servizi gia’ esistenti promuovendone sempre di nuovi.
Il turismo con bambini ci interessa molto, gia’ dalla prossima estate prevediamo di organizzare dei corsi con la federazione canoa per l’avviamento a questo sport, sono disponibili anche per i piu’ piccoli corsi ed escursioni snorkeling, diving, vela, surf, nordic walking e prevediamo di organizzare qualche evento di orientiring
Abbiamo gia’ dalla scorsa estate coordinato il servizio baby sitting con ragazze selezionate, stiamo studiando alcuni eventi per i piu’ piccini in collaborazione con la locale compagnia di spettacoli come la festa del Cappello tenutasi l’anno scorso https://www.facebook.com/events/167585840092150
Sarebbe un piacere ricevere una vostra visita e parlarvi della nostra isoletta, saremo presenti presso lo stand della Regione Sardegna… con la massima cordialita’ ed entusiasmo 🙂
Se non sarete presenti quest’anno, saremo comunque lieti se voleste informarvi maggiormente su quello che proponiamo e proporremo.
Grazie e arrivederci sull’isola di un’isola di una penisola 😀
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