Scrivo questo post “off topic” a caldo, sotto l’effetto di una profonda amarezza che è nata 3 anni fa e cresce nel tempo, alimentando un’unica consapevolezza: il mondo che sogno per mia figlia è diverso, completamente diverso, da quello in cui vivo! Quelle che seguono non vogliono essere parole di critica ma semplicemente un personalissimo sfogo su come la nostra famiglia stia vivendo il mondo della scuola da quando ci siamo entrati…(*)
Il nostro viaggio in questo nuovo mondo è iniziato appena 3 anni fa, con l’iscrizione alla Scuola dell’Infanzia (anche se preferisco ancora chiamarla Materna) e non c’è voluto molto per capire che questa avventura non iniziava nel migliore dei modi…
Era il 2010…
Sembrava fossero passati pochi giorni dal momento in cui questo esserino aveva messo piede nella nostra vita e invece era già giunto il momento di iscriverla a scuola: dopo circa 3 anni trascorsi tra le mura domestiche, in compagnia dei genitori, dei nonni e di qualche amichetta, era ora dell'”ingresso in società”. Settimane di emozioni intense, in cui sei combattuta tra l’orgoglio per questa farfalla che sta aprendo le ali al mondo ed il terrore di abbandonarla perchè il compito di lasciarla volare via è il più importante ma anche il più difficile per un genitore. La scuola materna è il primo grande banco di prova e io avrei desiderato vivere serenamente questo momento e renderlo piacevole per tutti, ma le cose sono andate diversamente…
Viviamo in un Comune di circa 16mila abitanti e a pochi minuti a piedi da casa abbiamo addirittura 3 scuole materne: due comunali e 1 paritaria. Niente da fare, nel 2010 non siamo riusciti ad entrare in nessuna delle 3…siamo finiti nelle famose “liste d’attesa”, incubo di tanti genitori (in fondo, ci dicono, “non si tratta di scuola dell’obbligo”)…
Tant’è…
Rassegnati, siamo stati costretti ad iscriverla in una scuola paritaria di un Comune vicino. Questa scuola ci ha invitato alla festa di fine anno, dove i bimbi uscenti hanno “passato il testimone” ai nuovi arrivati e nei messi successivi, per preparare lei -e noi- al grande giorno, passavamo spesso davanti alla scuola: “a settembre verrai qui, non ci saranno mamma e papà, conoscerai tanti bimbi, giocherai con loro, in questo bel giardino pieno di giochi” ecc…
Poi è successo che, a un paio di settimane dall’inizio dell’anno scolastico, ci hanno avvisato che una scuola del nostro Comune era riuscita ad attivare una classe in più e c’era posto anche per noi: non era una delle 3 scuole “sotto casa”, ma era comunque a pochi chilometri, in una struttura bella, curata, di cui “tutti parlano bene”…. Abbiamo accettato (anche perchè la scuola paritaria sarebbe stata economicamente poco sostenibile per noi) e gli ultimi giorni prima dell’inizio della scuola li abbiamo dedicati a far conoscere a nostra figlia questo nuovo edificio (nei limiti del possibile, visto che ci siamo dovuti accontentare di vedere la scuola dal portone esterno, senza poterle far conoscere o farle visitare la sua futura classe…).
Il “grande giorno” è arrivato. Purtroppo non era previsto alcun tipo di inserimento graduale…Poco importa se questi bambini non hanno mai frequentato il nido: tu li accompagni a scuola, dopo due minuti devi uscire, mentre ti corrono dietro piangendo e non ti puoi neanche girare a fargli ciao con la mano, perché stai piangendo anche tu e non vuoi farti vedere. Tu lo sai che le stai facendo male, perché a nessuno di noi farebbe bene essere accompagnati su Marte dalla persona che amiamo ed essere abbandonati lì da soli con degli esseri mai visti prima…sì perché questo è ciò che prova un bambino di 3 anni quando viene accompagnato a scuola la prima volta e ci deve restare per 5 ore, dopo che ha vissuto tutta la sua vita con genitori e nonni. Io lo trovo disumano.
Tant’è…
Trascorso il mese di mononucleosi che le è venuta a pochi giorni dall’inizio della scuola (strano eh?!) al rientro è filato quasi tutto liscio, con gli alti e bassi fisioligici in qualsiasi percorso scolastico.
Ed eccoci nel 2013
Ora si sta avvicinando l’altro grande salto, quello alla Scuola Primaria (che io –come sopra- continuo a chiamare Elementare). L’edificio che ospita la nostra scuola Materna accoglie anche quella Elementare, che lo scorso anno ha aumentato le sezioni da 2 a 3 per poter accogliere più bambini (l’incremento demografico nel nostro comune è cospicuo, soprattutto per via della recente costruzione di alcune centinaia di nuove unità abitative!).
Per il prossimo anno scolastico, invece, la scuola aveva deciso di tornare a 2 sezioni. In occasione dell’incontro con i genitori la Direzione si era però resa disponibile a valutare la possibilità di attivare nuovamente la terza sezione, vista l’elevata domanda dovuta soprattuto ai bambini che 3 anni fa furono costretti a scegliere questa scuola per assenza di alternative. Durante la riunione infatti, noi “genitori dei bambini vaganti” abbiamo chiesto di poter continuare il percorso avviato, perché siamo contenti dell’offerta formativa della scuola e per consentire ai bambini di continuare a frequentare gli amici della Materna.
Ancora non sappiamo se ci accoglieranno in questa scuola, ma resta il fatto che stiamo facendo davvero fatica per veder tutelato un diritto che nessuno dovrebbe negare: quello di garantire ai nostri piccoli un’Educazione!
Non è normale che io debba sprecare tempo (e stress) per capire se in quella scuola c’è posto, per valutare cosa si possa fare, per far capire a mia figlia che probabilmente non potrà andare a scuola con le sue amiche, che il prossimo anno non pranzerà nella mensa che le sue attuali maestre le stanno facendo conoscere, che non potrà giocare nel giardino che vede quotidianamente….Non ha senso, è tempo sprecato, energia tolta a quello che davvero conta: stare coi propri figli preoccupandosi solo di stare assieme senza doversi preoccupare per qualcosa che dovrebbe essere scontato.
Per fortuna in questo percorso non sono sola, ho a fianco alcune amiche-mamme che vivono le stesse emozioni, le stesse frustrazioni e una pacca sulla spalla è sempre meglio di niente…
E mentre noi stiamo qui a chiederci cosa sarà dei nostri figli fra qualche mese, come dovremo organizzare le nostre vite (perché in fondo, da queste decisioni dipende anche la logistica di ogni famiglia) ecco che oggi arriva la ciliegina sulla torta.
Alcuni membri del Consiglio di Istituto della stessa scuola si è preso la briga di scrivere ufficialmente a tutti gli organi competenti per dichiarare la sua “assoluta contrarietà ad aumentare il numero delle classi attualmente esistente” ed invitando la Direzione a “non accettare una parte delle iscrizioni”. Le motivazioni sono riportate nella lettera che allego e mi risparmio di commentarle perchè sarebbe davvero troppo noioso.
Dopo aver letto questa lettera, ho provato subito rabbia ma poi ha prevalso un senso di profonda amarezza.
Amarezza perchè questa richiesta arriva da GENITORI: genitori di bambini che frequentano già la scuola pubblica di cui si vogliono “chiudere le porte”, genitori che (essendo parte del Consiglio di Istituto), hanno anche avuto la possibilità di decidere i criteri di ammissione a quella scuola, genitori che hanno preso carta e penna per chiedere ufficialmente ad un Dirigente scolastico di impedire ad altri bambini di accedere a quella scuola.
Cosa può indurre un genitore a ritenere che i diritti di suo figlio debbano prevalere su quelli degli altri bambini? Io la interpreto come una mancanza di rispetto che si fa forte di una posizione “certa”, perché se ci fosse stato anche un minimo rischio che tale proposta potesse intaccare la loro posizione, sono certa che la missiva non sarebbe partita. Mi mette una gran tristezza vedere da vicino che basta una così minuscola fetta di potere per essere indotti ad usarla contro chi è in posizione di debolezza. Calcolando poi che si tratta di bambini, mi piange davvero il cuore…
Capisco che non affrontare il problema sia la soluzione più rapida, ma sarebbe stato molto più opportuno e costruttivo -chessò- proporre alla scuola di mettersi attorno ad un tavolo con i genitori che in questo momento si trovano in difficoltà e cercare di trovare assieme la soluzione più vicina alle esigenze di ogni singolo bambino…
Il bene o il male dell’uomo nell’età matura è strettamente legato alla vita infantile da cui ebbe origine. Sull’infanzia ricadranno tutti i nostri errori e su di essa si ripercuoteranno in modo indelebile (…). I genitori devono intendere e abbracciare la questione sociale che oggi s’impone: la lotta per far riconoscere nel mondo i diritti dell’infanzia.
Maria Montessori, Il segreto dell’Infanzia
Milly
(*) Questo post è talmente off topic che inauguro (e magari esaurisco) la sezione “VARIE ED EVENTUALI”
Benvenuta nel mondo delirante dell’istruzione (scusa se a chiamarla educazione proprio non ci riesco!).
Dopo aver girato metà degli asili pubblici e privati della città ho optato per quello più vicino a casa. Un bel parcheggio vicino a casa dove l’unico scopo era tenere i bambini in modo che non si facessero del male.
Poi siamo passati alle elementari dove abbiamo visto cose altrettanto deliranti e le principali preoccupazioni erano gli orari che facevano comodo alle insegnanti con riunioni degne dei peggiori film di fantapolitica.
Ora siamo alle medie, al secondo anno, e devo dire finalmente in un’isola felice, dove si insegnano le materie, dove non si fanno assurdi lavaggi del cervello e dove finalmente ho trovato una Scuola degna di tale nome.
Il mio unico cruccio… che è quasi ora di decidere per le superiori e non ce ne sono qui in zona alla stessa altezza!
Liliana, è davvero dura! Speriamo almeno di incontrare insegnanti valide, perchè alla fine la differenza la fanno loro! 🙂
Sono una mamma che conosce molto bene la realtà delle scuole di cui parla Milly nel suo racconto e per questo sento il dovere di fare alcune precisazioni integrandole nel suo testo:
ED ECCOCI NEL 2013
Ora si sta avvicinando l’altro grande salto, quello alla Scuola Primaria (che io –come sopra- continuo a chiamare Elementare). L’edificio che ospita la nostra scuola Materna accoglie anche quella Elementare, che lo scorso anno ha aumentato le sezioni da 2 a 3 per poter accogliere più bambini
…È VERO, la dirigente ha deciso di soddisfare tutte le richieste, ma portare da 10 a 11 classi la scuola elementare ha comportato l’utilizzo dell’unica aula vuota (di medie dimensioni), fino ad allora a disposizione per fare lezione a quei bambini che hanno necessità di lezioni individuali, per far fare libera attività ai bambini durante la ricreazione nei mesi invernali, per far piccole riunioni, ecc.
(l’incremento demografico nel nostro comune è cospicuo, soprattutto per via della recente costruzione di alcune centinaia di nuove unità abitative!)
…DICIAMO anche però che ci sono sul territorio 3 scuole elementari e che, per il momento, sono sufficienti per accogliere tutti i bambini del comune.
Per il prossimo anno scolastico, invece, la scuola aveva deciso di tornare a 2 sezioni.
…HAI chiesto il perché? Non è un capriccio di nessuno, la motivazione è che in quella scuola non ci sono spazi liberi da poter utilizzare!
In occasione dell’incontro con i genitori la Direzione si era però resa disponibile a valutare la possibilità di attivare nuovamente la terza sezione,
…HAI chiesto a discapito di che cosa?
Fare tre sezioni vorrebbe dire sacrificare l’aula informatica (appena tinteggiata dai genitori ed in attesa di arrivo di pc forniti dai genitori per consentire ai bambini di poter fare le lezioni di informatica, fino ad ora un miraggio, ma previste dai programmi ministeriali e dalla società che ci circonda!) oppure il dormitorio della materna(vogliamo mandare a casa i bambini alle 13,30? e le loro famiglie come faranno? non tutti hanno la fortuna di avere nonni o tempo per sopperire all’impegno di accudire i propri bambini al pomeriggio, e non tutti possono permettersi una baby-sitter) o qualsiasi altra aula indispensabile a tutti quei bambini che fanno e faranno quella scuola
vista l’elevata domanda dovuta soprattuto ai bambini che 3 anni fa furono costretti a scegliere questa scuola per assenza di alternative. Durante la riunione infatti, noi “genitori dei bambini vaganti” abbiamo chiesto di poter continuare il percorso avviato, perché siamo contenti dell’offerta formativa della scuola e per consentire ai bambini di continuare a frequentare gli amici della Materna.
…QUANDO qualcuno, in quell’incontro, ha chiesto i numeri dei bambini che entrano di diritto, la risposta è stata vaga e poco chiara; sarebbe stato interessante che qualcuno avesse preteso più chiarezza! “Continuare a frequentare gli amici della Materna?” Non ti illudere che tua figlia venga messa in classe con chi vuoi tu! Un compagno è garantito, ma uno e comunque non a scelta dei genitori!
Ancora non sappiamo se ci accoglieranno in questa scuola, ma resta il fatto che stiamo facendo davvero fatica per veder tutelato un diritto che nessuno dovrebbe negare: quello di garantire ai nostri piccoli un’Educazione!
…NESSUNO ha mai parlato in questo senso. E’ questo un diritto garantito dalla Costituzione! Se per te garantire un’educazione significa essere inseriti nella scuola scelta dai genitori, beh! c’è qualcosa che non va!
Non è normale che io debba sprecare tempo (e stress) per capire se in quella scuola c’è posto, per valutare cosa si possa fare, per far capire a mia figlia che probabilmente non potrà andare a scuola con le sue amiche,
…COSA che non è garantita sempre e comunque, in particolare il 2 marzo (quando tu hai scritto quel testo) quando le iscrizioni si sono chiuse il 28 febbraio! Al momento delle iscrizioni viene data la possibilità di mettere la scelta di più scuole proprio per questo.
che il prossimo anno non pranzerà nella mensa che le sue attuali maestre le stanno facendo conoscere,
…RITIENI così fondamentale per l’istruzione di tua figlia il luogo in cui pranza? Beh, hai forse trascurato allora il passaggio della lettera in cui i genitori denunciano un doppio utilizzo del refettorio!
che non potrà giocare nel giardino che vede quotidianamente….
…D’ESTATE! …e d’inverno? ammesso che venga obbligata a frequentare un’altra scuola del comune, posso dirti che d’inverno avrebbe molto più spazio libero all’interno della scuola di quanto ce n’è nella scuola che frequenta ora, dove, ad esempio, 3 classi devono condividere un piccolo corridoio!
Non ha senso, è tempo sprecato, energia tolta a quello che davvero conta: stare coi propri figli preoccupandosi solo di stare assieme senza doversi preoccupare per qualcosa che dovrebbe essere scontato.
…AHIME’ è probabile che quell’energia a breve dovrà essere impiegata per reclamare il parcheggio, l’affollamento del refettorio, la mancanza di spazi, la mancanza di un’aula di informatica e altro ancora
Per fortuna in questo percorso non sono sola, ho a fianco alcune amiche-mamme che vivono le stesse emozioni, le stesse frustrazioni e una pacca sulla spalla è sempre meglio di niente…
…LA stessa pacca sulla spalla che avrai probabilmente da coloro che hanno scritto quella lettera quando insieme l’anno prossimo dovrete lottare per le cose indicate sopra
E mentre noi stiamo qui a chiederci cosa sarà dei nostri figli fra qualche mese, come dovremo organizzare le nostre vite (perché in fondo, da queste decisioni dipende anche la logistica di ogni famiglia) ecco che oggi arriva la ciliegina sulla torta.
Alcuni membri del Consiglio di Istituto della stessa scuola si è preso la briga di scrivere
…PROBABILMENTE sarebbe stato molto più facile per loro far finta di non vedere, ma proprio perché rappresentano i genitori che hanno i bambini in quelle scuole, e hanno il dovere di tutelarne i diritti, hanno scelto di affrontare la questione scrivendo quella lettera
ufficialmente a tutti gli organi competenti
…CHE ora SONO OBBLIGATI A PRENDERE COSCIENZA DEL problema!
per dichiarare la sua “assoluta contrarietà ad aumentare il numero delle classi attualmente esistente” ed invitando la Direzione a “non accettare una parte delle iscrizioni”. Le motivazioni sono riportate nella lettera che allego e mi risparmio di commentarle perchè sarebbe davvero troppo noioso.
…TRA qualche mese non sarà più così noioso!
Dopo aver letto questa lettera, ho provato subito rabbia ma poi ha prevalso un senso di profonda amarezza.
Amarezza perchè questa richiesta arriva da GENITORI: genitori di bambini che frequentano già la scuola pubblica di cui si vogliono “chiudere le porte”, genitori che (essendo parte del Consiglio di Istituto), hanno anche avuto la possibilità
…NON hanno la possibilità ma il DOVERE
di decidere i criteri di ammissione a quella scuola, genitori che hanno preso carta e penna per chiedere ufficialmente ad un Dirigente scolastico di impedire ad altri bambini di accedere a quella scuola.
…GENITORI che hanno preso carta e penna perchè sono genitori che pensano ai bambini, al loro diritto di avere spazi, di avere laboratori, di avere insegnanti che hanno la possibilità di fare il loro dovere nel migliore dei modi. Perchè l’alternativa di quei bambini che eventualmente non verranno presi non è un lager, non è un’assenza di educazione, ma è un’alternativa sul territorio che, con i suoi pregi e i suoi difetti (come in tutte le altre scuole), oggi non viene preferita, ma che ha gli spazi per accoglierli. Perchè non è preferita? Bene, questo è ciò che i dirigenti dovrebbero cominciare a chiedersi, perchè il fuggire da una scuola non ne risolve i problemi! Rifiutare delle iscrizioni vuole dire anche questo: mettere nelle condizioni chi di dovere di affrontare il problema e non a negarlo!
Perchè c’è una migrazione? E i genitori che non hanno la possibilità di arrivare a chiedere la migrazione in una scuola non di stradario? E i loro bambini?? Troppo facile guardare solo la propria posizione, e chi fa ciò non sono certo coloro che hanno scritto quella lettera!
Ritengo che tu non conosca come funzionano le cose: se non ci fosse stata quella lettera qualcuno avrebbe deciso sulla testa di tutti, in uno o nell’altro senso, senza porsi alcun problema, e l’anno prossimo sarebbe stato uguale.
Prova a prevedere quella che potrebbe essere la tua posizione l’anno prossimo, quando tua figlia dovrà andare in seconda!
Cosa può indurre un genitore a ritenere che i diritti di suo figlio debbano prevalere su quelli degli altri bambini?
…DI quali genitori parli? di quali figli? e di quali diritti? Ho l’impressione che tu non sappia di cosa stai parlando!
Io la interpreto come una mancanza di rispetto che si fa forte di una posizione “certa”, perché se ci fosse stato anche un minimo rischio che tale proposta potesse intaccare la loro posizione
…LA posizione di chi?
SE TI RIFERISCI ALLO STARE IN CONSIGLIO DI ISTITUTO: ma tu sai cosa vuol dire far parte del consiglio di istituto? forse, visti i tempi di elezioni probabilmente pensi ai parlamentari quando ti riferisci a loro! Sono genitori che per dovere civico si sono resi disponibili a partecipare ad un organo della scuola. Non prendono soldi, si prendono responsabilità su temi e problematiche che solo per entrarci un minimo nel merito gli porta via molto del loro tempo e molte delle loro forze… gratuitamente. Ritieni sia una posizione da tenere ben stretta? Alcuni di loro sono stati quasi costretti a candidarsi perchè nessuno si proponeva, se fosse una bazza non ci sarebbe da correre dietro a nessuno per avere un minimo di candidati!
Ti invito sin da ora a candidarti alle elezioni fra due anni.
SE TI RIFERISCI AD ALTRO spiegati meglio!
sono certa che la missiva non sarebbe partita. Mi mette una gran tristezza vedere da vicino che basta una così minuscola fetta di potere per essere indotti ad usarla contro chi è in posizione di debolezza.
…TRASCURANDO il “potere” perchè come ho detto sopra non è un POTERE ma un DOVERE, chi intendi in posizione di debolezza? chi non riuscirà a entrare in quella scuola elementare e dovrà accontentarsi di andare in un’altra scuola dello stesso comune, dove ci sono aule disponibili, dove c’è un’aula informatica, e per di più vicino a casa?
…e quei bambini che sono costretti a fare lezioni individuali con gli insegnanti di sostegno nei corridoi dove altri bambini e altre persone passano e guardano mentre loro sono in difficoltà? (BAMBINI DI CUI TI SEI DIMENTICATA? LORO NO!)
…e tutti i bambini della scuola che nella scheda hanno come materia “Informatica”, ma poi i genitori e gli alunni stessi non capiscono bene da dove provenga il voto assegnatogli? (BAMBINI DI CUI TI SEI DIMENTICATA? LORO NO!)
…e quei bambini della materna che sono costretti ad andare a casa alle 13,30 perchè la scuola non ha sufficiente spazio nel dormitorio, mettendo in difficoltà famiglie intere?(BAMBINI DI CUI TI SEI DIMENTICATA? LORO NO!)
A me questo mette tristezza: che una mamma non possa vedere oltre alla propria figlia, perchè c’è lei, ma ci sono anche tanti altri bambini, perchè è facile scrivere in rete e accusare senza aver affrontato chi ha cercato di fare del proprio meglio per difendere TUTTI i bambini! Capisco la tua preoccupazione, ma è troppo facile poi rasserenarsi quando si sa che la propria figlia verrà presa nella scuola scelta e dimenticarsi di tutto e di tutti, comprese le accuse che hai rivolto a quei genitori perché, con una lettera, hanno cercato di mettere in evidenza un problema delle scuole del territorio, genitori a cui hai rivolto accuse forti e inaccettabili, e che quando tu avrai ritrovato la tua serenità loro saranno ancora lì per difendere ancora una volta i diritti di tutti!
Calcolando poi che si tratta di bambini, mi piange davvero il cuore…
…PROBABILMENTE come è pianto il cuore a me quando leggendo la tua lettera ho visto una mamma che non vede oltre alla propria condizione e non solo, che ha anche il coraggio di accusare chi invece si rimbocca le maniche per gli altri.
Capisco che non affrontare il problema sia la soluzione più rapida, ma sarebbe stato molto più opportuno e costruttivo
…SE ti riferisci ai genitori che hanno scritto quella lettera, questo sarebbe stato se non l’avessero fatta; se ti riferisci alle dirigenti è quello che stanno tentando di fare quei genitori con quella lettera (unica loro possibilità rimasta)
-chessò- proporre alla scuola di mettersi attorno ad un tavolo con i genitori che in questo momento si trovano in difficoltà e cercare di trovare assieme la soluzione più vicina alle esigenze di ogni singolo bambino…
…ANCHE qui non sai di cosa stai parlando, di tutte le difficoltà che ci sono. Probabilmente tu la scuola l’hai sempre vissuta da fuori, ma comincia a confrontarti con la realtà di tutti i giorni e forse ti viene voglia di mangiarti molte delle parole che hai scritto.
Il bene o il male dell’uomo nell’età matura è strettamente legato alla vita infantile da cui ebbe origine. Sull’infanzia ricadranno tutti i nostri errori e su di essa si ripercuoteranno in modo indelebile (…). I genitori devono intendere e abbracciare la questione sociale che oggi s’impone: la lotta per far riconoscere nel mondo i diritti dell’infanzia.
Maria Montessori, Il segreto dell’Infanzia
…PER quanto riguarda la Montessori, condivido pienamente, ma probabilmente da un altro punto di vista!
NON TI CONOSCO, sei certamente una persona adulta, ma fare delle accuse in rete ad altri genitori che ogni giorno affrontano i problemi della scuola, senza nemmeno dargli la possibilità di difendersi, è un gesto inaccettabile! Accuse totalmente gratuite soprattutto perché sostenute dal nulla, e un tuo stato d’animo, che può essere anche comprensibilissimo, mi dispiace, non le giustifica.
NEL MONDO DELLA SCUOLA COMBATTERE CONTRO GLI ALTRI GENITORI DIFFICILMENTE PORTA A QUALCOSA DI POSITIVO, SOPRATTUTTO PER I BAMBINI. CHI HA SCRITTO QUELLA LETTERA LO SA MOLTO BENE, TU NO!
Mi fa piacere che tu abbia postato anche qui le tue osservazioni, poiché un blog è fatto apposta per confrontarsi e tutti hanno potere di replica.
Come ti ho già scritto, mi dispiace che abbiate colto delle accuse nel racconto delle mie emozioni, ma sono certa che gli altri lettori non le abbiano colte, come puoi vedere anche dai commenti precedenti
Così come io ho interpretato la vostra lettera, di cui ho colto e sottolineato i toni duri, allo stesso modo tu interpreti discrezionalmente le mie parole, sottolineando la mia ignoranza (tu non sai, tu non ci sei…) e il mio egoismo (pensi solo a tua figlia, tu non lotti per gli altri…)
Detto ciò, confermo nuovamente che non è mia intenzione offendere nessuno, quindi ti chiedo due piaceri:
1. fra qualche giorno, a mente fredda, quando –spero- si sarà placata la tua rabbia, per piacere rileggi il mio articolo dall’inizio, cercando di capire il percorso scolastico che mi porta a provare tutta questa amarezza: capirai che quella lettera, di cui sono venuta a conoscenza solo per caso, è solo l’ultimissimo tassello di un problema iniziato anni fa e che è l’oggetto di questo articolo.
2. Se, dopo quella lettura, rimarrai dell’idea che il mio post contiene offese, ti chiedo di esplicitarle, per valutare assieme una rettifica.
Ti assicuro Milly che, pur abitando dalla parte opposta d’Italia, leggendo il tuo post avevo già capito in che scuola eri finita e col commento al post ne ho la ratifica, perchè questa risposta parla da sola.
Così come altrettanto chiaro è il fatto che manchi l’aula di informatica… forse anche un corso di informatica per genitori, ma quello manca dappertutto!!! 😛
Perdonatemi la battuta infelice, ma ho passato l’asilo e le elementari di mia figlia in ambienti di questo genere e capisco lo sconforto di chi dalla Scuola pretenderebbe altre cose che sono lontane anni luce da questo modo di intendere la scuola e l’istruzione più in generale.
Posso solo dire che la Scuola Media che oggi (al secondo anno) frequenta mia figlia è un altro pianeta.
E’ vero che la differenza la fanno le persone!
In questa scuola c’è un Preside (anch’io, come Milly, lo chiamo ancora così!) che – pur all’interno delle sue idee e non importa che siano più o meno discutibili e più o meno condivisibili – i problemi li affronta e li risolve senza bisogno di lettere e interventi da parte dei genitori. E’ semplicemente un vero professionista, supportato chiaramente da un team di insegnanti che sono veri professionisti. Nulla di più. Cose che dovrebbero essere scontate ma che sono oggi, nel panorama italiano, rare isole felici!
La scuola ha gli stessi problemi delle altre di spazi e risorse e tutto il resto, ma in questa scuola le sezioni sono aumentate ogni anno, variando gli orari in funzione delle richieste dei genitori (senza nessuna lettera!), esiste l’aula di informatica e quella multimediale e vengono utilizzate normalmente. Ogni aula è dotata di lavagna multimediale di uso quotidiano.
Potrei andare avanti ancora molto (la scuola ha rifatto i serramenti ad esempio) ma credo non sia il caso. Non è un paradiso senza problemi, ma ci sono dei professionisti che se ne occupano e noi genitori finalmente possiamo permetterci (per la prima volta in 10 anni di scuola!) di delegare l’istruzione e occuparci del nostro ruolo di genitori!
E non vi immaginate con quale piacere!
Ah, dimenticavo…
1 – La scuola di cui parlo è PUBBLICA.
2 –E’ a più di 10 km da casa nostra. Ma ne farei il doppio per garantire lo stesso standard anche alle scuole superiori di mia figlia… anche se temo purtroppo che non sarà possibile! 🙁