Dame in abiti d’epoca, nobili, balestrieri, musicisti e sbandieratori: quello appena vissuto in Toscana è stato un viaggio nel passato alla scoperta di antiche tradizioni…
Lo scorso weekend sono andata a Sansepolcro (Arezzo), la città di Piero della Francesca, una città dove ho respirato un forte attaccamento alla storia ed alle tradizioni che si tramandano di padre in figlio da secoli…
Il Palio della Balestra, assieme ai giochi di bandiera, è l’emblema di questa realtà: una rievocazione che si tiene annualmente e coinvolge per diversi giorni tutto il paese di Sansepolcro….ma anche Gubbio, in Umbria…
“Una balestra è per la vita….”
Durante la mia permanenza in Valtiberina, ho avuto occasione di conoscere da vicino i balestrieri, respirare la loro passione per questa tradizione, ammirare l’orgoglio con cui portano le balestre, vere e proprie opere d’arte realizzate completamente a mano e decorate una ad una secondo i gusti personali….
Ho percepito la loro adrenalina durante la competizione e la freddezza con cui sono capaci di colpire un minuscolo bersaglio da oltre 30 metri di distanza. Ho sentito da vicino il fruscio delle frecce scoccate da un lato all’altro della piazza, il botto del lancio e il colpo sul corniolo, mentre il pubblico col fiato sospeso ammirava i dardi volare nell’aria a 150 km orari!
Ho poi imparato tantissimo sulle tradizioni medievali tanto sentite da queste parti…
Lo stesso Piero della Francesca era un balestriere e la Società Balestrieri Sansepolcro ha la propria sede in quella che fu la casa dell’artista.
Il Palio della Balestra: un po’ di storia (*)
La balestra si era diffusa a Sansepolcro come strumento di difesa per i cittadini, arma necessaria in questa contesa terra di confine tra Toscana, Umbria e Marche. Col passare dei secoli però l’arma “da guerra” è diventata strumento di fratellanza ed è nata la tradizione di invitare a Sanspolcro cittadini di altre città per “celebrare il palio” (pallium era la preziosa stoffa che veniva data in premo al vincitore e che oggi è rappresentato dal grosso stendardo decorato a mano).
La prima edizione documentata del Palio risale al 1594.
Oggi la tradizione è portata avanti solo dalle città di Sansepolcro e Gubbio, che si sfidano in concomitanza delle rispettive feste dei patroni: l’ultima domenica di maggio a Gubbio (Sant’Ubaldo) e la seconda domenica di settembre a Sansepolcro (Sant’Egidio).
La sfida tra Sansepolcro e Gubbio (*)
La sfida si svolge nella centrale piazza Torre di Berta: da un lato le postazioni di tiro, dall’altro, a 36 metri di distanza, il corniolo (il bersaglio).
Uno dopo l’altro i balestrieri delle due squadre di Sansepolcro e Gubbio sono chiamati a scoccare la propria freccia verso il corniolo, che si riempie sempre più di tutte le frecce dei balestrieri partecipanti (quest’anno un centinaio!).
Le frecce, anch’esse personalizzate, sono in legno con punta in acciaio (e piume di tacchino americano nella parte finale!) e può capitare che durante la gara, andando a colpire le altre, si spezzino!
Al termine della gara i due balestrieri capi sancisono la vittoria andando a scoprire quale freccia si sia conficcata più vicina al centro del corniolo (in caso di mancato accordo viene coinvolta la più alta autorità militare presente in piazza!).
Per la cronaca, quest’anno ha vinto la città di Gubbio: in questo articolo tutti i dettagli.
(*) Ringrazio Stefano Tarducci, il balestriere che ci ha accompagnato alla scoperta di questo mondo.
Chiedo scusa se ho commesso qualche errore ma giuro che sono sempre stata attenta alle sue spiegazioni! 😉
Per sicurezza…a questo link le informazioni più dettagliate sul mondo della balestra.
Il Palio della Balestra: un paese in festa
Il Palio però non è solo la sfida tra le due squadre. Il Palio è un ricco programma che coinvolge l’intera Sansepolcro per diversi giorni, durante i quali le atmosfere medievali e rinascimentali si respirano un po’ ovunque…
…le strade e le piazze si riempiono di figuranti…
…i musici accompagnano a suon di tamburi e chiarine i vari eventi, introducendo i pasti, i cortei, l’arrivo dei balestrieri e gli sbandieratori…
…viene organizzato un elegante Convivio Rinascimentale durante il quale si possono gustare antiche pietanze in un’atmosfera molto suggestiva, tra balli e falconieri ad allietare la serata…
…si tiene il mercato di Sant’Egidio, con vendita di prodotti antichi e il conio della moneta (ad opera della Pro Loco Monte Santa Maria Tiberina)…
…nella Cattedrale si tiene la Messa per rievocare l’antica “offerta della cera” che veniva fatta alla Chiesa dalle corporazioni…
…e poi ci sono i meravigliosi giochi di bandiera….
Gli sbandieratori di Sansepolcro e di Gubbio
Non avevo mai assistito ad uno spettacolo di sbandieratori da una distanza così ravvicinata: che grande emozione!
Il gruppo sbandieratori Sansepolcro nel sessantesimo anniversario della sua fondazione, mi ha fatto stare col fiatto sospeso ad ammirare le grandi bandiere volteggiare in aria e passare da una mano all’altra con tanta maestria.
Anche gli sbandieratori di Gubbio sono stati davvero bravi e…atletici!!!
Essere così vicini da sentire lo spostamento dell’aria provocato dalle bandiere e vedere nei loro visi la concentrazione e anche il divertimento durante l’esibizione è stato uno spettacolo unico!
Quindi….
Quindi non mi resta altro da aggiungere se non che non vedo l’ora di portare tutta la famiglia al prossimo Palio della Balestra! L’appuntamento è per la seconda settimana di settembre e magari, chissà, potrei anticipare andando a Gubbio in maggio per vedere come si comportano i balestrieri di Sansepolcro in trasferta! 😉
Milly
[testi e fotografie di milena marchioni]
Sono stata a Sansepolcro a settembre e vederla così colorata, così animata sembra un’altra città. (… e gli sbandieratori mi ricordano un altro momento comune) 😉
è stato davvero un tripudio di colori e di emozioni….fra sbandieratori e balestrieri davvero bravissimi!!!
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Quante emozioni tutte assieme!
Concordo, è stato davvero uno spettacolo emozionante!
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Bellissima Sansepolcro, non sapevo ci fosse questa manifestazione Grazie dell’info!!