Nel nostro peregrinare tra i borghi dei Monti Sibillini, abbiamo visitato Montemonaco e Amandola, situati all’ingresso del Parco Nazionale…
In occasione del blog tour #SibilliniSegreti, abbiamo avuto l’occasione di scoprire diversi borghi ai piedi dei Monti di Sibillini.
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è stato istituito nel 1993 con lo scopo di salvaguardare l’ambiente e promuovere uno sviluppo socio-economico sostenibile. Situato tra Marche ed Umbria, nelle province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e Perugia, il Parco copre un’area di circa 70.000 ettari prevalentemente montagnosi, con numerose cime che superano i 2000 metri di altezza: la più alta è quella del Monte Vettore (2476m).
Essendo nato con l’obiettivo di creare un “Parco per tutti”, al suo interno si possono organizzare diversi tipi di escursioni: da quelle più semplici per le famiglie, fino al “Grande Anello” che può essere percorso in 9 tappe, per un totale di 120 km (le mappe sono disponibili presso i centri visita e le case del parco).
Montemonaco e Amandola sono due dei punti di accesso al versante est del Parco…
Montemonaco e la Sibilla
Situato a 980 metri sul livello del mare, Montemonaco si trova in provincia di Ascoli Piceno ed è famoso soprattutto per essere la “patria” della Sibilla. Piccolo borgo di circa 700 abitanti, vanta alcuni luoghi di interesse, tra cui un bellissimo punto panoramico nei pressi dei Torrioni (che noi non ci siamo potuti godere a causa del maltempo).
Tappa obbligata per chi viaggia con bambini (ma non solo!) è il Museo della Grotta della Sibilla un piccolo Museo che ci ha saputo decisamente stupire!
Tra pannelli tradizionali, audioguide ed installazioni interattive abbiamo potuto conoscere alcune caratteristiche ambientali dei Sibillini e, ovviamente, la leggenda della Sibilla Appenninica…
Alla scoperta del Parco Nazionale
All’ingresso del Museo siamo stati subito attratti dalla presenza di pannelli con speciali lenti colorate attraverso le quali è possibile ammirare le immagini dei monti e del parco nazionale…
Dopo una panoramica generale, l’attenzione si concentra sul Lago di Pilato: situato sotto al Monte Vettore, è anche detto Lago degli Occhiali perchè in estate si prosciuga dividendosi in due piccoli laghi.
La leggenda vuole che proprio Pilato morisse annegato nel lago, dopo essere stato trainato fin qui dalla Palestina. Per questo motivo il Lago divenne luogo di negromanzia e grosso interesse e curiosità suscitano ancora oggi le parole scolpite (probabilmente i nomi dei frequentatori) sulla Pietra Iscritta ritrovata nel lago e oggi esposta al Museo di Montemonaco.
Dentro al Museo abbiamo inoltre potuto vedere da vicino il Chirocefalo del Marchesoni (in formalina), un minuscolo crostaceo unico al mondo, endemico del Lago di Pilato.
Il mito della Sibilla Appenninica
La maggiore attrazione del Museo è però la leggendaria Sibilla, che viene qui narrata tramite due opere principali.
Prima “Il Guerrin Meschino”, romanzo di Andrea Da Barberino, che narra le vicende attraverso cui la Sibilla avrebbe aiutato Guerrino a ritrovare le proprie origini.
Poi “Le paradis de la Reine Sibylle“ di Antoine De La Sale, che racconta invece la propria storia, disegnando nei dettagli la strada che lo avrebbe condotto alla grotta della Sibilla.
Il percorso museale ricrea quindi gli ambienti narrati dagli scrittori e ….colpo di scena! Nel museo è possibile simulare l’ingresso nella buia grotta della Sibilla!
Non aggiungo altro per non rovinare la sorpresa a grandi e piccoli esploratori!
Il Museo della Sibilla ospita inoltre una delle Case del Parco.
All’uscita del Museo c’è un piccolo parco giochi per bambini.
Amandola: una porta sul Parco Nazionale
Amandola è un altro punto di ingresso al versante est del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Comune di circa 3700 abitanti, è situato in provincia di Fermo. Sulla piazzetta centrale si affacciano alcuni negozi, il bar e la Chiesa di Sant’Agostino
Oltre alle diverse attrazioni storico-culturali, una cosa che mi ha colpito in modo particolare è l’intensa attività associativa: ad Amandola esistono oltre 50 associazioni, molte delle quali sono impegnate a mantenere vive le leggende e le tradizioni della zona, tramite l’organizzazione di numerosi eventi.
Amandola per esempio è famosa per il tartufo che viene celebrato ogni prima settimana di novembre durante la rassegna “Diamanti a tavola”.
A metà luglio si festeggia la “fregnaccia”, un’ottima pasta sfoglia condita con pecorino e pepe nero, che ho avuto l’onore di assaggiare presso l’ottimo Ristorante da Fillide, uno dei soci dell’Associazione Sibillini Segreti e Sapori che ci ha ospitato in occasione del blog tour.
L’ultima domenica di agosto si tiene invece la Festa delle Canestrelle, rinomata rievocazione storica dell’offerta di grano al Beato Antonio.
I Sibillini e i Centri di Educazione Ambientale
Nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini esistono diversi Centri di Educazione Ambientale, nati per educare allo sviluppo sostenibile, rivolti soprattutto alle scuole ma anche ai turisti.
Noi abbiamo conosciuto Fillide, che è casa per ferie, ristorante e Centro di Legambiente. Situata nel centro storico di Amandola, Fillide organizza percorsi didattici, visite guidate, escursioni nel Parco, laboratori e soggiorni educativi per bambini.
Ho ascoltato incantata Katty, una delle socie che gestisce Fillide, mentre mi raccontava di tutte queste attività (e tante altre) che portano avanti con dedizione e passione per promuovere il territorio e l’ambiente circostanti.
Ancora una volta ho toccato con mano l’essenza speciale di queste terre selvagge e misteriose, ma curate con amore da tante persone che lavorano quotidinamente per tutelarle e allo stesso tempo svelarne i misteri.
Un percorso che pone le proprie basi sul rispetto: per se stessi, per l’uomo e per la natura.
Insomma, il luogo ideale dove portare i nostri bambini per far loro vivere un magico viaggio di scoperta!
Milly
[testi e fotografie di milena marchioni]
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