[USA by BIMBIEVIAGGI] Oggi conosciamo un nuovo baby viaggiatore: Alex, 3 anni, che all’età di 8 mesi ha fatto un bellissimo giro per i Parchi degli Stati Uniti. La sua mamma Marzia ci racconta come sono andate le cose e come ha organizzato il viaggio…
Sei giorni. Me lo ricordo come se fosse ieri: era il 4 dicembre 2010 quando prenotai il volo per gli Stati Uniti per l’estate successiva…Alex aveva sei giorni di vita!
Convivevo da oltre due mesi con una malattia che colpisce i viaggiatori indomiti, ovvero l’astinenza da viaggi!
Quando ero scesa dal mio volo dal Venezuela in agosto, con la pancia di sei mesi, per la prima volta da anni non avevo nessun viaggio prenotato o programmato davanti a me e vi assicuro che per una abituata a viaggiare era cosa tosta da digerire.
Nato Alex, non ho potuto trattenermi e ho prenotato quel volo British ormai monitorato da settimane: in fondo, la decisione della meta era presa già da un po’ e solo la scaramanzia ci aveva trattenuto dal prenotare ancora prima della nascita del nostro piccolo….
Se ve lo state chiedendo…sì, si può: il nome del neonato che viaggerà con voi e la sua effettiva data di nascita si possono comunicare alla compagnia aerea anche in un secondo momento. E’ uno dei tanti vantaggi dei passeggeri non paganti che non hanno diritto al posto a sedere, ovvero i babies 😉
Perché visitare gli Stati Uniti con bambini?
Con le ferie obbligate ad agosto, cercavamo una meta che non fosse mare, perché temevamo fosse troppo caldo per un bambino che avrebbe avuto solo 8 mesi e mezzo. Quindi, se montagna doveva essere, perché non i nostri amati Stati Uniti?
La meta era per noi molto conosciuta, e sapevamo che non sarebbe stata affatto problematica anche con un bambino così piccolo. Inoltre era dal 2007, quando avevamo fatto i parchi del sud, che volevamo tornare per fare Yellowstone e gli altri parchi del giro chiamato “Real America” perciò aspettavamo solo che il piccolo nascesse per prenotare.
Parchi degli Stati Uniti con bambini:
scegliere l’itinerario e gli alloggi
Il volo acquistato, con andata su Las Vegas e ritorno da Denver, diede vita nei mesi a seguire a un itinerario articolato lungo le seguenti tappe:
Visto che avevamo 15 giorni contati, dal 15 al 31 agosto, e i km da percorrere erano parecchi, occorreva pianificare attentamente il giro.
Solitamente ci piace non prenotare prima tutti gli alloggi durante un viaggio negli Usa, ma la presenza di Alex così piccolo mi ha portato a fare un’eccezione: abbiamo quindi prenotato 13 notti su 15.
La presenza di Alex mi ha spinto a prenotare prima perché cercavo strutture che mi garantissero in camera un microonde, il frigorifero (a 8 mesi saremmo stati in pieno svezzamento) e, se possibile il lettino da campeggio, in modo da non dovermi portare dietro pure quello. Purtroppo se i primi due non hanno costituito un problema, per ultimo non ce l’ho sempre fatta, e abbiamo dovuto a volte costruire “recinti” di fortuna con cuscini & co. per far dormire il piccolo principe, ma a conti fatti non è stato poi così problematico! Comunque, su questo scenderò nei particolari nel corso del nostro viaggio insieme lungo la memoria del nostro on the road.
Se non vi danno il lettino, chiedete le camere con due queen o king bed: almeno non sarete costretti a dormire in tre in un matrimoniale e sarete tutti più larghi. Oltretutto, i queen sono più piccoli dei nostri, sono più che altro letti alla francese. Spesso queste camere costano esattamente come le altre!
Parchi degli Stati Uniti con bambini:
preparare la valigia
Tra le varie prenotazioni e l’attività di pianificazione, i mesi sono passati e siamo arrivati a ridosso della partenza: era giunto il momento di preparare i bagagli per la nostra avventura americana…con più cura del solito, in quanto Alex aveva bisogno ovviamente di molte cose.
Già parecchi giorni prima avevo preparato una lista puntigliosa, che mi ha poi permesso di risparmiare tempo nel giorno dei bagagli, già frenetico di suo. Ecco cosa diceva la mia lista:
- 1 copertina di pile: almeno sui voli British Airways da me presi, l’infant che viaggia gratis non ha diritto alla copertina quindi ve la danno solo se avanza a un altro viaggiatore! Direi che non è il caso di rischiare quindi l’ho portata e l’ho tenuta nel bagaglio a mano, pronta per essere usata (e nel ritorno mi è servita, perché il volo era full e non ne avanzava neanche una).
- 1 lenzuolino per lettino e un cuscinetto: tranne rare eccezioni, quando i motel americani forniscono i lettini (crib o cot in inglese) li danno proprio nudi e crudi, senza neanche le lenzuola o le coperte! Se sei fortunato, danno le lenzuola senza coperta (e in alcune zone come il Wyoming la sera la coperta serve, altroché). Il cuscino è un altro discorso problematico, se il vostro bimbo non riesce a dormire senza il cuscino da neonati a cui siamo abituati noi, di altezza quasi inesistente: è molto difficile infatti trovarli negli Stati Uniti e nel lettino spesso si trova il classico cuscino da adulto.
- Seggiolino auto: un baby ha diritto, oltre al bagaglio e al passeggino, all’imbarco gratis di un seggiolino auto, con la maggior parte delle compagnie di linea (ovviamente, le low cost hanno tutte altre politiche). Le società di autonoleggio vogliono circa 7$ al giorno per il seggiolino auto, quindi su 15 giorni è una bella cifra…Visto che mi scocciava imbarcare il nostro per il timore che si rovinasse (non difficile per come lo trasportano), poco prima della vacanza ne ho comprato uno usato su ebay (25 euro comprese spese di spedizione)! E’ pure tornato integro, non osavo sperare tanto, quindi è servito per parecchi viaggi successivi.
- Seggiolone portatile, di quelli che si agganciano al tavolo: praticamente tutti i ristoranti hanno il seggiolone, però a noi è servito tantissimo perché nei parchi di questo giro ci sono favolose aree da picnic: vicino ai fiumi, ai laghi….noi sceglievamo il nostro tavolo in mezzo alla natura e montavamo il seggiolone per poter essere tutti più comodi nel nostro pranzo, senza essere obbligati a essere scomodi o a rendere scomodo Alex, che era comunque alle sue prime pappe.
- Cibo: le uniche cose da mangiare che mi sono portata sono stati i sughi pronti per bambini della Mellin (gli americani hanno gusti un po’ particolari e i sughi sono molto saporiti e ricchi, io non ne ho trovati di appositi per i bimbi) e la pastina piccola (il formato più piccolo di pasta che si trova fuori dall’Italia sono i Piccolini Barilla, un po’ grossi per un bimbo di 8 mesi). Si trovano invece senza difficoltà olio di oliva e parmigiano nonché ottime marche di omogenizzati, quindi è assolutamente inutile portarseli. Non serve che vi dica che la carne è ottima e il pesce in zona real America è strepitoso.
- Zaino porta bimbo/marsupio: qui la scelta è soggettiva. Io, oltre al passeggino e al marsupio, mi sono portata lo zaino porta bebè della Ferrino. Se prevedete di fare alcuni trekking nei parchi, potrebbe venirvi comodo: racconterò poi parco per parco cosa si può fare con il passeggino e cosa no, in modo che possiate valutarne la convenienza. Io lo avevo e devo dire che con il peso che Alex aveva a 8 mesi nel marsupio per più di mezz’ora era abbastanza infattibile.
Un discorso a parte merita la farmacia da viaggio: è molto personale, varia da bimbo a bimbo e in base all’età (perché prima dei 2 anni molte medicine non possono comunque prenderle), quindi meglio fare due chiacchiere con il pediatra che saprà consigliarvi in base alla meta. E secondo me, anche con le amiche con figli più grandi del vostro!
I consigli di Milly in materia sono in questo post: Farmaci da viaggio per bambini: cosa mettere in valigia?!?
Ok, la pianificazione è finita. I bagagli sono stati fatti. Siamo pronti a partire?
Nelle prossime settimane vi porterò con me alla scoperta del nostro bellissimo viaggio…
“Parchi by Marzia” è il link a cui trovare tutte le tappe del nostro itinerario.
Marzia
[testi e fotografie di Marzia Bordiga]
(la foto di copertina è tratta dall’originale di Clint Melander con licenza Creative Commons)
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Wow super bello questo tour! Il giro dei parchi è una delle prossime mete papabili per noi. A questo punto colgo l’occasione al volo e chiedo un consiglio: con gnomo di 2 anni (quasi 3 probabilmente al momento dell’ipotetica partenza) e completamente a digiuno di USA (abbiamo visto solo NYC) consigli di partire dai parchi del sud o fare il tour più a nord?
ciao! Sono entrambi molto facili…diciamo che il tour del sud è il più classico e se non l’hai ancora fatto te lo consiglio alla grande. L’unico problema è che se vai ad agosto le temperature in alcune zone, come l’Arizona, posso essere davvero torride…qui dipende da quanto il tuo gnometto sopporta bene il caldo.;)
Ragazze…che voglia di partire!!! Miky, batti un colpo se organizzi eh!!
Marzia splendido post!
E questo è niente…ho già l’acquolina in bocca per i prossimi…. 😉
Grande Marzia,
questo vostro viaggio capita proprio a fagiolo 🙂
Tra l’altro anche il nostro piccolo andrà per i 9 mesi al momento del viaggio.
Sto pianificando in modo da essere lì per i primi di aprile, troveremo sicuramente la neve, speriamo bene.
Ottima idea lo zaino porta bimbo, fino ad ora noi abbiamo usato il marsupio, ma ora incomincia ad essere pesante ed io con lui davanti devo buttare la metà delle foto.
Non credo che ci porteremo il seggiolone da tavolo perché lo abbiamo già portato una volta ed ogni volta che provavamo ad utilizzarlo i tavoli non tenevano il peso (si siamo passati in postacci evidentemente) quindi è risultato un ingombro inutile.
Lo faremo dormire con noi tanto in genere come già hai detto in genere si trova o il king size che é la soluzione migliore e quindi può stare tranquillamente in mezzo, oppure i due queen size ma a quel punto uno dorme con lui e uno da solo.
Una domanda ora, le altre nei prossimi post: che auto avete scelto?
Milly, Salt Lake City non è sottolineato 😀
per l’auto abbiamo scelto una compact! Contavo su un bagagliaio capiente e infatti è stato così. Noi avevamo: una valigia grande da 25 kg (per lo shopping..:D) e due zaini da 50lt della Decathlon che erano quelli che ci portavamo avanti indietro nei motel ogni sera. Ci stava tranquillamente tutto dietro.
grazie per l’info sul link!
Robby, comunque, anche se non prendi il seggiolino, calcola che gli zaini porta bebè hanno un appoggio sotto, così Lorenzo può starsene seduto lì quando lo zaino è appoggiato a terra…
Mi sa proprio che tutti questi bei post sui parchi nazionali dell’Ovest mi serviranno a breve 🙂 posso chiedere a Marzia quale guida ha utilizzato e se si è trovata bene?
ciao, purtroppo per questo giro non c’era una vera guida italiana. La migliore secondo me è la routard “parchi nazionali dell’ovest”, che considero ottima. A lei ne avevo affiancata una in lingua inglese sul Wyoming e Montana presa su amazon.com, perchè la routard, come dice appunto il nome, tratta quasi esclusivamente i parchi nazionali! Pessime invece, a mio parere, tutte le LP sugli Stati Uniti..troppo dispersive e piene di lacune.
Grazie del consiglio Marzia, in effetti io compro da 20 anni le guide LP, ma le ultime prese lasciano un po’ desiderare… mi sa che stavolta cambio 🙂
Monica, sai che anch’io ultimamente sono un po’ delusa? e sì che per me le Lonely sono mitiche. Ma, per citarne una, quella delle Seychelles (se non l’hanno rinnovata di recente, era davvero imbarazzante).
Invece in occasione del viaggio in Sicilia, su consiglio di Marzia, ho preso la Routard e l’ho trovata ECCEZIONALE!!
infatti sono un pò indecisa anche perchè Lonely Planet ha tre guide “On the road”, “Stati Uniti Occidentali”, e “Parchi dell’Ovest”… non si capisce una mazza!
Le routard, almeno per il mio modo di viaggiare, sono le migliori. Peccato che manchino su molte mete……….non l’ho ancora testata sul campo, ma ho preso la routard Norvegia e anche se riunisce le tre mete scandinave l’ho trovata davvero ricca di informazioni..per la pianificazione mi è stata utilissima! Le LP ultimamente sono tranquillamente dimenticabili…quella delle Sey citata da Milly è imbarazzante…
Grande Monica!!! Io ti seguirò da qui…anche perché, dopo aver pubblicato gli articoli di Marzia, mi è venuta una gran voglia di seguire le sue orme!!
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Ciao, che meraviglia il tuo blog. Io 2 anni fa ho attraversato tutto lo Yosemite con la fascia porta bebè… un’esperienza unica! Ancora complimenti!!!
Grazie mille! Quanti anni aveva il tuo bimbo/a? Sto scoprendo ora tante mamme che usano la fascia e vedo che non è per niente male!
Ciao Milly, aveva 22 setimane. era come non averlo, forse anche merito dell’atmosfera rilassante del parco e dei meravigliosi suoni della natura 🙂
Ci credo! Altro che ninna nanna! 😉
Io ho utilizzato tanto anche il marsupio…avevo quello della baby bjorn. Con la fascia ho provato ma non mi sono mai trovata benissimo 🙂 Cmq quando sono così piccoli sono soluzioni molto più comode del passeggino!
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Meraviglia!!! Il tuo racconto mi è capitato sotto mano esattamente nel momento in cui ne avevo bisogno!! Sono in cinta del secondo figlio e sto iniziando a meditare sul prossimo viaggio… parchi USA a Giugno 2017!! posso approfittare per chiederti qualche consiglio? La piccola avrà 9 mesi, il grande poco meno di 5 anni e vorrei fare un giro che per molti aspetti assomiglia al tuo: arrivo vicino a yellowstone per poi scendere giu fino a las vegas/los angeles da cui ripartire. dei parchi del “real america” mi interessa solo yellowstone (anche se mi piacerebbe vedere un rodeo!!), per poi scendere giu. non mi interessa la death valley ma vorrei vedere grand canyon, monument valley, bryce e godere di posticini meno noti. Infine, a fine viaggio vorrei concludere con due giorni a disneyland per la gioia del nano grande (e della mamma) e ripartire da los angeles… L’idea sarebbe quella di fare il tutto in camper per i seguenti motivi: 1.mi attira l’idea di disfare i bagagli una volta sola e non dover caricare/scaricare ogni volta 2. mi sembra che la gestione dei ritmi della piccola sia più semplice… ad es. la pappa (il grande a 9 mesi mangiava di tutto, dai pici al ragu di cinghiale alle cozze ma non tutti i bimbi sono uguali e la principessina ancora non la conosciamo!!) 3. dormire dentro i parchi, a contatto con la natura del posto… che ne pensi? mi dai qualche consiglio??
ciao! Secondo me l’idea del camper è molto buona….l’avevo valutata anche io per i tuoi stessi motivi e cassata solo per motivi di budget….! Ma se non hai di questi problemi, rimango dell’idea che sia il modo migliore per dormire dentro i parchi! I campeggi sono in location bellissima…poi hai ragione te, non devi continuare a caricare e scaricare bagagli. Occhio solo a una cosa: esattamente come da noi, non puoi circolare con i bimbi addormentati in camper, mi raccomando! So se sembra assurdo, ma conosco gente che l’ha fatto pensando che dall’altra parte dell’Oceano la cosa fosse diversa..Anche per la legge americana, vanno legati agli appositi seggiolini durante tutto il viaggio….buon viaggio!
Ciao Marzia! alla resa dei conti hai trovato più economico viaggiare in auto + hotel? perchè ad una prima rapida occhiata alle tariffe mi sembra di vedere solo alberghi molto costosi nelle vicinanze dei parchi (in media 150 a notte) a meno di non pernottare molto fuori, ad esempio a 40 km di distanza… per il camper immaginavo che non potessero dormire nei letti… e sicuramente voglio evitare le sanzioni americane!! mi organizzerà con seggiolini comodi dove possono riposare!! Come ti sei trovata con lo svezzamento?
ciao, dai conti che avevo fatto mi costava di meno del camper….io avevo quasi sempre dormito nei parchi o comunque molto vicino ed ero riuscita a stare su una media più bassa..però ho prenotato a gennaio per agosto! Anche perchè comunque nei conti, oltre al noleggio del camper, devi mettere il costo del campeggio del mezzo nei parchi…per lo svezzamento io mi ero trovata bene, considerando comunque il fatto che Alex, anche a casa, mi faceva dannare con le pappe (non le voleva proprio). Io mi ero portata da casa uno contenitore per poter cuocere la pasta nel microonde, e mi ero sempre attrezzata con camere che ne avessero uno. In alternativa, ho anche un amico che nella mia stessa situazione si era portato un fornellino da campeggio e un pentolino, e non si era dovuto neanche preoccupare di avere un microonde un camera!
ciao raffaella
vorrei fare lo stesso tuo viaggio a luglio con mia figlia che avra 8 mesi… volevo sapere come ti sei trovata e se eri riuscita a fare tutto e a visitare le tappe da te indicate… hai scelto il camper alla fine?come ti sei trovata?
grazie mille
ciao
federica
Ciao Federica!!! Alla fine ho fatto tutta un’altra cosa!!! Sono rimasta in California in auto + motel! Ho semplicemente pensato che i parchi forse era meglio farli con i bimbi un po’ più grandi già “camminanti”… e goderseli un po’ di più! La California non mi ha fatto impazzire. In linea di massima come consigli generali: le
Distanza sono uno sbattimento, considera sempre di più di quello che ti da il navigatore. Io faccio 60.000 km l’anno per lavoro eppure ho faticato tantissimo su questi stradoni larghi dritti e monotoni (ma sembra che sia l’unica a pensarla così). Con la nana ho risolto in modo fantastico: autosvezzamento… una figata assurda che dovrebbe diventare obbligatoria per legge !!!! Praticamente a 9 mesi andava di clam chowder, zuppa di granchio e hamburger… Se hai domande specifiche chiedi pure, non ti tedio troppo visto che il giro è molto diverso!
ciao marzia,
noi questa estate vorremmo fare un tour simile con la nostra pupetta che avrà otto mesi… leggendo il tuo blog mi sono convinta a intraprendere qst viaggio perche prima avevo un po di timore…. sai essere a tanti km lontani da casa con una bimba cosi piccola non sai mai cio che puo succedere….siamo indecisi se optare x il camper o x gli alberghi e in piu faremo qlk gg in piu nella zona di las vegas x vedere i parchi nelle zone limitrofe… so che farà parecchio caldo ma ci attrezzeremo di conseguenza…. sono solo indecisa se optare x il camper o per gli hotel…
grazie mille
ciao
federica
ciao Federica! Allora il camper sicuramente può essere più comodo per il discorso svezzamento…io l’avevo cassato perché per me era davvero troppo dispendioso…se non avessi avuto problemi di budget avrei sicuramente optato per il camper!!!
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