[USA by BIMBIEVIAGGI] Continua il viaggio di Marzia e del piccolo Alex, 8 mesi, negli Stati Uniti: oggi iniziamo a scoprire assieme a loro i famosi parchi nazionali. Si parte da Zion National Park…
Dopo un articolo introduttivo su come organizzazione un viaggio nei parchi degli Stati Uniti con bambini e la prima tappa a Las Vegas, oggi entriamo nel vivo di questo tour attraverso i parchi nazionali americani. Grazie al diario di Marzia scopriamo tanti utili consigli per visitare Zion National Park con bambini…
“Parchi by Marzia” è il link a cui trovare tutte le tappe dell’itinerario.
17 AGOSTO – L’alba a LAS VEGAS: preparazione dei bagagli
Volevo fare tutto la sera prima in teoria, ma non ce l’ho fatta. Sono semplicemente crollata sul letto. Così, quando il fuso orario mi sveglia all’alba, approfitto che i miei maschietti dormono ancora per rifare i bagagli, in vista dell’on the road vero e proprio. Yellowstone a parte, abbiamo in programma di cambiare hotel praticamente ogni sera, quindi non ha molto senso trascinare ogni giorno giù dall’auto tutti i bagagli, come se non ne avessimo già abbastanza con Alex e la sua roba..! Così, la valigia più grossa e pesante, che conteneva comunque le cose ingombranti del bimbo che ora fanno comodo libere in auto (marsupio e seggiolino da tavolo, per dirne due a caso…), viene stipata dello shopping fatto a Las vegas e finisce in fondo al baule dell’auto. Non la tireremo più fuori fino all’ultima sera! Nella valigia più piccola mentre i vari cambi di Alex, già pronti in pratici sacchetti (ogni sacchetto contiene un cambio completo) che rendono il cambio giornaliero molto più agevole senza che debba ogni sera ribaltare la valigia alla ricerca di calzine numero 16!!! Idea rubata al reparto maternità dell’ospedale…:D Ecco, così i traslochi giornalieri da un motel all’altro acquisiscono una dimensione più umana. E molto più gestibile.
Zion National Park con bambini: cosa fare
Nel 2007, quando io e Luciano abbiamo fatto i parchi del south west, avevamo saltato Zion per mancanza di tempo. Visto che volevo una tappa intermedia per spezzare il lungo viaggio da Las Vegas verso Salt Lake City (circa 500 miglia) era ora di colmare la laguna. Dopo un’abbondante colazione dal nostro amato Denny’s lasciamo Las Vegas con il solito, grande rimpianto e via…verso Zion!
Ora, una costante di questa vacanza sarà il comprare il necessario per il pranzo al sacco prima di entrare in un parco, laddove il programma della giornata preveda di visitarne uno. Purtroppo proprio quella prima mattina sbaglieremo di brutto: finiremo per fare la spesa troppo vicini all’ingresso del parco, dove pensavamo di trovare un ultimo supermarket e invece….nulla di tutto ciò, giusto un paio di negozietti annessi alla pompa di benzina. Il nostro sbaglio vi serva di lezione: quando siete a un’oretta da Zion, fermatevi a fare la spesa!! Non fate come noi, che quel giorno pranziamo con carne secca, frutta secca e cracker. Che cosa triste.
Zion tra i parchi dell’ovest rappresenta un’eccezione: non si può infatti accedere al suo interno con l’auto. Solo a piedi o con lo shuttle apposito, che parte da Springdale, la cittadina alle sue porte, e ferma nei vari parcheggi appena fuori il parco. Noi lasciamo appunto l’auto nella cittadina e saliamo sullo shuttle con i nostri due zaini: io porto il necessario per la giornata e Luciano Alex con lo zaino portabebé della Ferrino.
Lo shuttle ferma nei vari view point del parco: si può scendere a piacimento, fare le foto e risalire sullo shuttle successivo: ci sono con molta frequenza. Noi facciamo tutto questo e anche i due trail che avevamo in programma:
- Emerald pools: si è rivelato molto deludente, forse soprattutto a causa della siccità che ha fatto sì che le piscine che danno il nome al trail fossero praticamente asciutte: a parte qualche scorcio di paesaggio molto bello all’inizio, l’intero trail è stato abbastanza noioso e vi consiglio senz’altro di saltarlo senza rimpianti se avete fretta. Peraltro, se decidete di farlo, non è molto faticoso, neanche con un bimbo di otto mesi in spalla.
- Riverside walk: nonostante la poca fiducia iniziale, ci è invece piaciuto molto. Alla fine si è rivelata una passeggiata facile a ridosso del fiume, molto pittoresca. Va fatta, se non altro perché qua le rocce di Zion raggiungono quel rosso così intenso per le quali sono giustamente famose.
Alla fine il giudizio finale su Zion è molto positivo: non ha la bellezza mozzafiato di altri parchi del south west, ma vanta paesaggi molto belli e colori lussureggianti.
Per quanto riguarda la sua adattabilità ai bambini, diciamo che non è sicuramente adatto ad essere girato con il passeggino. L’unica cosa di percorribile con esso è il Riverside Walk, nel resto del parco è infattibile e sullo shuttle anche scomodo, quindi il mio consiglio è: fatene pure a meno se riuscite.
Zion National Park con bambini: dove alloggiare
Quando usciamo dal parco è già il tramonto e raggiungiamo il nostro Super 8 di Hurricane prenotato dall’Italia: la location non è vicinissima al parco (una mezz’oretta) ma anche con il senno di poi mi sento di consigliarla visto che la cittadina di Hurricane ha il vantaggio di costare meno della metà di Springdale. Non è proprio poco: abbiamo speso 50,16USD tasse comprese per una camera con due letti doppi, quando su Springdale niente costava meno di 120 USD! Il Super8, oltre a essere molto carino e pulito, ha la comodità di essere nel “centro” di Hurricane, se si può dire così, quindi si possono raggiungere a piedi i due o tre ristoranti della cittadina.
Peccato solo che noi abbiamo commesso l’imperdonabile errore di uscire a cena alle 21.05: é già tardissimo per l’ovest e troviamo aperto solo un ristorante, il Barista’s Hurricane, non male come cucina ma abbastanza caro per i nostri standard. Purtroppo, questo di uscire tardi a cena, è un errore che commetteremo ancora durante la vacanza e, come leggerete nei prossimi giorni, qualche volta lo abbiamo pagato caro!
Alla prossima puntata… quando comincerà il lungo viaggio verso Salt Lake City –> Salt Lake City con bambini: una tappa verso il Wyoming
“Parchi by Marzia” è il link a cui trovare tutte le tappe del nostro itinerario.
Marzia
[Testi e fotografie di Marzia Bordiga]
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Marzia,
Molto bello lo Zion, a me ha colpito tantissimo il colore che hanno utilizzato per l’asfalto 😀
Quando ho letto l’itinirerario nella prima puntata mi sono chiesto come mai Zion? Qui in parte lo spieghi ma io voglio essere sicuro 😀 avevate già visitato Bryce e Arches?
Ottima l’idea dei sacchetti con i cambi completi, devo parlarne alla mia signora… anche io odio ogni giorno dover tirar giù tutte le valigie quindi un buona ripartizione iniziale aiuta molto.
Quando lo abbiamo fatto noi siamo andati con l’auto ovunque… fino al Riverside walk, chissà se hanno cambiato qualcosa o dipenderà dalle stagioni?
He he… Denny’s e Super8 anche noi ci troviamo molto bene con entrambi.
Le 21 a cena non è tardissimo solo per l’Ovest ma per 3/4 degli USA, è consigliato sedersi entro le 19.30 altrimenti poi solo di fast food.
Io credo che lo salterò questo parco, mi piacerebbe tornare a vedere il tramonto dal Delicate Arch, è troppo bello quel posto lì, ma non so se la signora se la sentirà a fare il trail dato che la pancia incomincia a pesare… dimenticavo, viaggeremo in 3+1
sì Robby, confermo: pacchettini separati con i vestiti (comodissime le custodie di Muji, che si vede cosa c’è dentro e i vestiti stanno in ordine!)
dimenticavo, non hai menzionato l’annual pass, non lo hai ritenuto necessario o non lo conoscevi?
Sìsì lo conosco e l’ho fatto anche quest’anno.:) Non l’ho menzionato, hai ragione…O.o
Ciao! Confermo che nel 2007 abbiamo fatto tutti i parchi del south west: Bryce, Grand Canyon, Arches, Canyoland…ci siamo spinti fino in New Mexico e Arizona, per fare i bellissimi (e secondo me sottovalutati) White Sand e Saguaro .:) Quello dei sacchettini è davvero comodo, consigliatissimo.;)
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