[USA by BIMBIEVIAGGI] Dopo aver fatto tappa al Mount Zion National Park, il diario di Marzia (e del suo Alex di 8 mesi) prosegue a Salt Lake City, direzione Wyoming. Ecco i suoi consigli per godersi Salt Lake City con bambini…
“Parchi by Marzia” è il link a cui trovare tutte le tappe dell’itinerario: prima di arrivare a Salt Lake Marzia ha già visitato Las Vegas e Mont Zion National Park.
18 Agosto verso il WYOMING: SALT LAKE CITY
Oggi ha inizio il viaggio che ci porterà verso Nord: prevediamo, o per meglio dire speriamo, di arrivare domani a pranzo alle porte del Gran Teton.
Partiamo di buon ora da Hurricane, senza neanche far colazione, in modo da usarla per spezzare un po’ il viaggio (e difatti finiremo per farla a Cedar City). Nonostante ciò, la mattina si rivelerà pesante e noiosa, anche perché la strada non ha davvero molto da dire: ci alterniamo a turno nella guida, e chi non guida intrattiene Alex perché non si annoi!
Arriviamo a Salt Lake City più o meno all’ora di pranzo e perdiamo un po’ di tempo per l’auto, visto che non abbiamo spiccioli per i parcheggi a pagamento e vicino al centro non pullulano quelli gratuiti!
Ricordatevi sempre che se avete in programma di visitare le città americane vi fa comodo procurarvi dei quarti di dollaro, in quanto i loro parchimetri spesso prendono solo quelli! Finalmente ce la facciamo a trovare un posto dove possiamo pagare il parcheggio a una cassa automatica e finalmente possiamo sgranchirci un po’ le gambe: non ne potevamo più di auto!Stavolta mettiamo Alex nel passeggino e dedichiamo al centro pedonale della cittadina, costruito intorno al fulcro Mormone, un paio di ore molto piacevoli: la città di rivela una metropoli americana pulita, non caotica, circondata da una natura splendida di cui si gode la vista dagli edifici più alti. Insomma, ha proprio l’aria di essere un bel posto dove vivere.
Una delle cose che ci è piaciuta di più è il Joseph Smith memorial Building: i suoi interni lussuosi dall’aria retrò sono molto carini, ma soprattutto vale la pena salire fino all’ultimo piano per godere della splendida vista sulla città.
L’idea iniziale era di dormire qua, ma per avere più tempo per il Teton domani decidiamo di buttarci alle spalle un paio di orette ancora di strada e finiremo così per dormire a TREMONTON, minuscola cittadina a ridosso della Highway a un centinaio di miglia da Salt Lake City.
Questa era una delle due notti che mi ero tenuta libera, visto che con Alex non potevo prevedere quanti km saremmo riusciti a fare al giorno, e con il senno di poi ho fatto bene perché se avessi prenotato da casa, sarei stata più pessimista e avrei preso l’hotel a Salt Lake City perdendo del tempo prezioso. La città è graziosa ma in poche ore si vede tutto quello che c’è da vedere.A Tremonton ci fermiamo nel primo motel che avvistiamo, il Sandman Motel, dove una camera con due letti doppi ci costa 66,12 USD tasse incluse.
Dal gentile proprietario ci facciamo dare alcune indicazioni per la cena e lui ci consiglia una steak house nel paesino accanto, di cui ora non ricordo il nome.
Stavolta decidiamo di non farci fregare dall’ora, proprio no: ce la mettiamo tutta e riusciamo ad uscire alle otto e mezza, la steak house è a neanche 2 km secondo il navigatore ma quando arriviamo scopriamo che ha chiuso i battenti alle 20! Ma come alle 20?? Mannaggia, non è possibile…che ristorante umano chiude alle 20? Nel paesino di duecento anime accanto a Tremonton non c’è altro che desolazione (e la steak house vuota..) quindi torniamo a Tremonton e siamo quasi rassegnati a mangiare biscotti in camera per cena quando vediamo un minuscolo locale….peraltro vuoto, ma sembra aperto!
Lo è, è un piccolo caffè dove possiamo mangiare degli hamburger…diciamo senza infamia e senza lode ma sicuramente economicissimi.
Questa storia mi ha sicuramente insegnato qualcosa: non rimarrò mai senza biscotti e succhi di frutta di emergenza per la cena!
Qua apro una piccola parentesi sulle pappe dei bimbi nei motel, perché messa così sembra che io affami Alex portandolo a mangiare in ristoranti chiusi. In realtà, uno dei motivi per cui uscivamo tardi è che approfittavo del microonde in camera per preparargli la pappa e dargli da mangiare prima di uscire…difficile a credersi, ma ero diventata molto brava anche a cucinargli la pastasciutta nel microonde. A casa mi ero comprata un piccolo contenitore di plastica per microonde, di quelli con lo sfiato per il vapore, e avevo fatto un po’ di prove fino a capire come cucinare una pastasciutta al dente…perché no, neanche a 8 mesi mio figlio della pasta scotta (o di quella di grano tenero, per dirla tutta..) non ne voleva sapere! Tutto i suoi genitori! 😀
A presto con la prossima puntata, dove arriveremo finalmente in Wyoming –> Jackson Hole e il Grand Teton National Park con bambini
“Parchi by Marzia” è il link a cui trovare tutte le tappe del nostro itinerario.
Marzia
(Testi e fotografie di Marzia Bordiga)
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Sicura tappa anche qui.
Lo avevo detto di non andare oltre le 19.30 per la cena 😀
poi nei posti così sperduti alle 19.30 stanno già mettendo le sedie sui tavoli vuoti.
Cucinare la pasta con il microonde… devo dirlo alla signora, lei vorrebbe portarsi il bimby 😀