La Valtellina è una terra ricchissima: cultura, enogastronomia e ovviamente tanta tanta Natura, quella con la N maiuscola, quella che fa bene ai bimbi, che fa loro respirare aria buona e scoprire sempre qualcosa di nuovo.
Abbiamo trascorso un weekend in Valtellina nel mese di maggio: buon clima, ancora poco turismo e tutte le attrazioni praticamente a nostra disposizione. Insomma, il contesto ideale per conoscere in modo approfondito diverse realtà che si occupano di preservare la natura di questo territorio: Parchi e Riserve Naturali, Siti di Interesse Comunitario, vari progetti che mirano a tutelare il patrimonio storico e naturale di quest’area, promuovendone la fruizione da parte dei turisti, sempre nel totale rispetto della natura.
E, ovunque, un occhio di riguardo verso i bambini: visite guidate, laboratori didattici, attività pensate per loro…ogni sito ha almeno un piccolo angolo dove anche i più piccoli possono apprendere e toccare con mano la biodiversità e la storia locali…
Ecco perchè una vacanza in Valtellina con bambini può trasformarsi in qualcosa di più che una (seppur meravigliosa) vacanza in montagna, per diventare un’esperienza di crescita e apprendimento, sempre tramite il sorriso!
Valtellina con bambini: il Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio
Appena arrivi a Grosio ti compare davanti agli occhi, in cima ad una collina, un bel castello…poco più in là si trova l’ingresso del Parco, abbastanza anonimo, quasi non si vede dalla strada…Eppure basta oltrepassare il cancello, accompagnati dalla guida, per fare un salto indietro di migliaia d’anni.
Togliendosi le scarpe si può addirittura camminare sulla Magna Rupe, 35 metri per 84, la pietra incisa più grande d’Europa, sulla cui superficie si trovano circa 5000 incisioni risalenti ad un periodo che va dal 3500 al 500 a.C. Senza il sole sembra quasi una pietra qualunque, ma con la giusta luce ti rendi conto che stai calpestando decine e decine di disegni, alcuni ben visibili, altri invece si scorgono a malapena e solo grazie alla spiegazione della guida.
Immagini legate all’agricoltura, persone e animali: un’immensa tavola da disegno a cielo aperto, che veniva incisa utilizzando un martellino al quarzo, durante i riti propiziatori e le occasioni speciali.
Nel Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio sono presenti anche due castelli, anche se in realtà si può parlare di uno unico perchè in origine erano collegati.
Il Castello Vecchio di San Faustino, dalla forma lunga e stretta, che segue la parete della montagna, fu eretto nell’anno 1000 per volere del Vescovo, e nella sua Cappella hanno officiato fino al 1600.
Il Castello Nuovo Visconteo invece risale al 1350 e fu creato come vera e propria fortificazione.
Colpiti da guerre e incendi, dei due castelli restano solo le pareti esterne, ben conservate: percorrerne i “corridoi” è comunque molto suggestivo, sembra quasi di percepire la magnificenza che l’edificio poteva avere fino a qualche secolo fa.
PARCO DELLE INCISIONI RUPESTRI DI GROSIO: QUALCHE INFORMAZIONE PRATICA
Il parco ha diversi accessi, ma quello da Grosio è il principale: si accede dal Centro di Documentazione, un piccolo edificio ricavato nella roccia, all’interno del quale si trovano anche l’angolo dedicato alle attività didattiche per i bambini e l’Antiquarium (molto carina la guida per i bimbi, in cui il Tasso Arturo li accompagna alla scoperta degli oggetti antichi).
Durante l’inverno il parco è aperto solo su prenotazione, soprattutto per le scolaresche.
Durante l’estate invece è aperto tutti i giorni, e ad orari prefissati vengono effettuate le visite guidate.
La visita del parco viene effettuata a piedi, decisamente sconsigliato il passeggino che in alcuni punti non passerebbe.
Tutti le informazioni sono sul sito > Parco Incisioni Rupestri Grosio
Valtellina con bambini: Osservatorio Eco Faunistico Alpino di Aprica (nel Parco delle Orobie Valtellinesi)
Passeggiare, in silenzio, nel bosco, cirondati da stambecchi: imponenti e superbi ti guardano, sempre sul chi va là ma senza timori. Proseguire la passeggiata dentro a una foresta intatta, dove l’uomo sembra solo una piccola pedina al servizio della natura.
Vedere da vicino un orso bruno, sentirne il rumore delle mascelle che sgranocchiano le mele che gli hai appena lanciato. Orfeo, questo il suo nome, ha 24 anni ed è stato salvato dalla vita in gabbia. Qui vive nel suo habitat naturale, mangiando fino a 100 mele al giorno…sì 100! Più tutto il resto, soprattutto verdura e frutta e, una volta alla settimana, 25 trote o 10 kg di carne!).
Appostarsi vicino alle mangiatoie e vedere i camosci che, leggiadri, saltellano di pietra in pietra per venire a mangiare: guai a fare movimenti bruschi perchè altrimenti spariscono all’istante!
Poter tenere in mano un allocco, il meraviglioso rapace la cui testa ruota buffamente su se stessa di 270 gradi.
Ammirare imponenti panorami sulle Dolomiti e sulle vallate circostanti.
Sono solo alcune delle esperienze provate all’interno dell’Osservatorio Eco Faunistico di Aprica, in Valtellina. Una vera e propria oasi di pace, un terreno di 25 ettari dove gli animali vivono nel loro habitat naturale, e dove si ha la netta impressione che uomo e animale possano convivere pacificamente nello stesso ambiente (la parte di bosco dove vive l’orso è recintata, per ovvi motivi di sicurezza).
OSSERVATORIO ECO FAUNISTICO DI APRICA: INFORMAZIONI PRATICHE
Per accedere all’Osservatorio si prende la Funivia Palabione da Aprica: con un dislivello che va da 1200 a 1700 metri, la funivia arriva nei pressi dell’Osservatorio, dove è possibile effettuare la visita accompagnati dalle guide.
La visita guidata deve essere prenotata in anticipo: i gruppi possono contattare direttamente i gestori dell’Osservatorio, mentre i singoli possono rivolgersi agli Uffici Turistici della zona.
La visita guidata prevede una passeggiata lungo il sentiero didattico-naturalistico che attraversa il bosco: l’intero percorso dura circa 3-4 ore tra passeggiata e soste didattiche. Il sentiero è facilmente percorribile anche da bambini piccoli e anziani, ma non è accessibile con passeggino o carrozzine; per i bimbi con problemi di mobilità il Parco delle Orobie Valtellinesi mette a disposizione una joelette.
Gli animali non hanno paura dell’uomo perchè sono abituati alla sua presenza. Resta inteso l’obbligo da parte nostra di rispettare loro e l’ambiente in cui vivono: non fare rumore, rimanere sempre all’interno del sentiero e non abbandonare alcun tipo di rifiuto a terra. E soprattutto sapere che, se l’animale non vuole farsi vedere, noi non lo vedremo.
Valtellina con bambini: la Riserva Naturale di Pian Gembro
La Riseva Naturale di Pian Gembro è una delle torbiere più importanti delle Alpi. La sua origine risale a 10.000 anni fa: nel corso del tempo si era creato sul fondo uno strato di torba, che in secoli recenti veniva estratta per fini industriali (ancora visibile un tratto dei binari su cui correva il trenino che la trasportava all’esterno dell’area).
Passeggiando sul ponticello che passa sopra l'”occhio della torbiera”, si possono ammirare i canneti e le piante acquatiche che ricoprono gran parte dello specchio d’acqua. E tutt’attorno il panorama delle montagne, cornice perfetta per questo quadro ricco di pennellate verdi…accompagnati dal gracidio delle rane e nessun altro suono, se non quello dei tuoi passi sull’erba…
RISERVA NATURALE PIAN GEMBRO: INFORMAZIONI PRATICHE
All’interno della riserva è possibile passeggiare liberamente oppure prenotare passeggiate guidate (contattando gli uffici turistici locali).
Esistono diversi sentieri semplici e adatti alle famiglie. Il sentiero che circonda la torbiera (che in inverno diventa una pista di sci da fondo) è ampio, pianeggiante e facilmente percorribile anche con passeggini.
Nella torbiera si trova anche un’aula didattica per le attività dedicate ai bambini delle scuole ed ai turisti (contestualmente alle visite guidate).
Valtellina con bambini: l’amore per la propria terra
Non posso concludere questo articolo senza parlare delle persone che mi hanno accompagnato alla scoperta dell’Osservatorio e della Riserva: il Dott. Bernardo Pedroni e la moglie Luisa (oltre alle loro 2 splendide bambine).
Sono loro che gestiscono questi parchi, li hanno progettati, li portano avanti con un duro lavoro quotidiano, accompagnano scolaresche e turisti insegnando loro tutto quello che la natura ha da trasmetterci. Mi hanno accompagnato per i boschi come si accompagnano gli ospiti a conoscere le stanze della propria abitazione.
Mi hanno aperto le porte della biblioteca di Aprica, sempre gestita da loro, presso il centro direzionale turistico: talmente tanti libri che non sanno più dove metterli, e oltre 3000 dvd!
Mi hanno mostrato con occhi luminosi i lavori -che loro stessi stanno contribuendo a realizzare- per la creazione del Museo dell’Uomo nella Natura: situato nei pressi della Biblioteca, conterrà fedeli ricostruzioni di ambientazioni naturali (in gran parte vive) con un occhio di riguardo per i visitatori più importanti… i bambini! Una grotta con stalattiti e stalagmiti, postazioni multimendiali, piante e animali…Insomma, posso garantire che sta nascendo un locale bellissimo, che consentirà ai nostri piccoli esploratori di toccare con mano flora e fauna delle montagne valtellinesi.
Un’occasione in più per conciliare una vacanza in montagna con un percorso di apprendimento e di educazione al rispetto per la natura.
Valtellina con bambini: qualche informazione in più
SPORT
La Valtellina non è solo Riserve Naturali e passeggiate: le attività possibilisono svariate, soprattutto in tema di sport, sia in estate che in inverno. Sci estivo e invernale, sci di fondo, snowboard, telemark, carving, snowkite, ciaspole, biathlon (sci di fondo e tiro a segno con carabina), sleddog, canoa/kayak, rafting, arrampicata, downhill, parapendio/deltaplano, auto su ghiaccio e ovviamente bike!
Con noi c’era nonno Giorgio, che, mentre noi passeggiavamo allegramente per i parchi, si è assaporato le sue 8 ore di bicicletta tra i Passi dello Stelvio e del Gavia (dove c’era tantissima neve).
Per i meno intrepidi poi ci sono tante piste ciclabili, tra cui il Sentiero Valtellina e la Ciclabile Valchiavenna e addirittura un bike skill center per allenare le proprie abilità sulle due ruote!
RELAX
In Valtellina si trovano le rinomate terme di Bormio, tappa imperdibile per chi è in cerca di coccole e relax. Noi purtroppo non abbiamo avuto tempo di visitarle (troppe cose da fare): un’ottima scusa per tornare presto in Valtellina!
ENOGASTRONOMIA
Bresaola e mele (prodotti Igp), Bitto e Valtellina Casera (formaggi Dop), Pizzoccheri, Manfrigole e Toscanei (ottimi primi piatti): sono solo alcuni dei piatti tipici di questa zona. Accompagnati da altrettanti ottimi vini DOC e DOCG.
Durante la nostra permanenza abbiamo alloggiato presso l’Hotel Sassella e Ristorante Jim a Grosio,proprio dietro la Chiesa, sulla strada principale. Hotel molto accogliente, personale sorridente e disponibile, stanze ampie, eleganti e curate, centro benessere (i bambini non possono accedere) e soprattutto un ottimo ristorante, dalla lunga tradizione (basta leggere la storia della famiglia sul sito).
ESCURSIONI
Le possibilità di escursioni da qui sono numerose. Tutte le informazioni utili sono sui siti dell’Ente Turistico > Valtellina e Valtellina Turismo.
Quella più rinomata è sicuramente la gita sul Trenino Rosso del Bernina…di cui vi parlerò più avanti!
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Milly
[testi e fotografie di Milena Marchioni]
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Che spettacolo la montagna con i bambini! In Valtellina non siamo mai stati ma mi hai fatto proprio venire voglia di provarla!
Grazie e complimenti per il blog, sempre ricco di consigli utilissimi!
Grazie Katia, gentilissima!! 🙂
Confermo che la Valtellina merita proprio tanto: se puoi, stacci più di un weekend perché le cose da fare sono davvero tante! Buon divertimento!
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grazie q1uesto articolo mi è stato molto utile, ci andrò coi miei bimbi!!
Ciao Enrica, scusa il ritardo con cui rispondo ma ero in viaggio!
Mi fa molto piacere che questo articolo ti sia stato utile: la Valtellina è davvero bella da vivere in famiglia 🙂
Ciao,
molto interessante e ricco di spunti, abbiamo in programma un weekend proprio in queste zone!
Ma il racconto del Trenino Rosso?:-)
Noi vorremmo fare il giro, ma sono un po’ confusa su quali carrozze prendere, quali fermate fare, come organizzarsi….Hai qualche consiglio?
Ciao Filo, dai un’occhiata al blog della mia amica Mary (PlaygroundAroundTheCorner): dovresti trovare tutte le info sul trenino Rosso 🙂
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