Si spera sempre che non ce ne sia bisogno, ma purtroppo può capitare, a casa come in viaggio. Succede un imprevisto, magari banale, e se non sei pronto ad intervenire…Insomma, meglio essere preparati, in modo che -in caso di emergenza- magari riusciamo a non farci prendere dal panico e a reagire nel modo giusto. Oggi parliamo di pronto soccorso pediatrico.
Ci viene in aiuto mamma Enrica che vive a Londra e qualche anno fa, per esigenze di lavoro, ha cominciato a frequentare dei corsi di primo soccorso tenuti dalla British Red Cross: la Croce Rossa Britannica.
I britannici sono famosi per la loro pragmaticità e i corsi della BRC ne sono l’esempio perfetto. Tra i corsi da me frequentati, quello che mi ha più colpita, inspirata, nonché rassicurata è stato quello di Pediatric First Aid: il Pronto Soccorso Pediatrico.
Una delle preoccupazioni più grandi (almeno nel nostro caso), da quando viaggiamo con nostra figlia, è proprio quella dover decidere cosa fare in situazioni di potenziale emergenza senza avere la possibilità di poter chiamare la pediatra o il proprio medico; spesso neppure un genitore o un amico.
Lo sappiamo tutti: i bambini sbattono la testa, ingoiano cose che non dovrebbero, hanno spesso la febbre, non si rendono conto di esser rimasti troppo al sole…
Come facciamo a chiedere aiuto e spiegare cosa è successo a chi ci sta intorno, persone che non parlano né la nostra lingua, né, spesso l’inglese?
Si sa che in determinate situazioni un primo, giusto, assestment del caso può fare una grossa differenza. Come facciamo a capire senza l’aiuto di nessuno se vale la pena imbarcarsi nell’ardua e spesso costosissima impresa di affrontare un pronto soccorso caraibico o tailandese, per non parlare di uno turco, sudafricano o statunitense?
In Viaggio con i bambini: Pronto Soccorso Pediatrico
Ecco, il Pediatric First Aid Course della BRC tenta proprio di fornire basi di comportamento ai genitori o chiunque si trovi ad avere la responsabilità di un bambino/a: decidere come eseguire un first assesment e decidere se sia il caso di affrontare un pronto soccorso o meno.
Il sito della BRC fornisce tante informazioni semplici e dettagliate delle varie situazioni che si potrebbero presentare e consiglio vivamente di dare un’occhiata > Baby and child first aid.
Sono, ovviamente, in inglese e se vi serve un aiuto per tradurle fate un fischio. 😉
Riporto, però, di seguito, quelli che per me sono stati i consigli più illuminanti soprattutto nell’ottica di un viaggio con bambini:
Reazioni allergiche
Dopo una puntura di insetto o ad esempio al contatto con una medusa, un pò di bruciore e rossore non sono preoccupanti. Applicare acqua fredda dolce o una compressa di ghiaccio.
Se però si nota gonfiore importante sulla parte lesa, sulla bocca o sul volto, correre immediatamente in ospedale.
Reazione ad un cibo non noto
Se si nota gonfiore sulla bocca o sul volto, correre immediatamente in ospedale.
Sanguinamenti
Fare pressione con un indumento o in generale con un tessuto disponibile.
Cercare, se possibile, di tenere la parte sanguinante ad un’altezza maggiore del torace.
Se il sanguinamento è importante recarsi in Pronto Soccorso (i sanguinamenti prolungati possono provocare stati di shock).
Speciale menzione ai sanguinamenti dal naso (frequenti per me da piccola e ora per mia figlia): mettere i polsi sotto l’acqua fredda, far alzare la testa e inserire cotone nelle narici sono azioni assolutamente inutili.
Unico consiglio, stringere forte le narici ad intervalli di 10 minuti, anche soltanto con le dita.
Offrire soluzioni ricche di sali e vitamine nel caso il sanguinamento si sia protratto per più di qualche minuto.
Recarsi in PS se il sanguinamento si è protratto per più di 30 minuti.
Bruciature
Raffreddare la parte sotto acqua fredda. Applicare pellicola da cucina o una busta di plastica (non sporca ovvio) se la bruciatura è su un piede o una mano.
Andare in PS se l’estensione della bruciatura è superiore al 10% dell’area totale della mano o del piede.
La BRC raccomanda di portare SEMPRE il bambino in Pronto Soccorso se la bruciatura è sul viso o sul torace.
Croup (tosse canina o tosse asmatica)
Portare il bambino in un ambiente molto umido ad esempio in bagno, facendo scorrere acqua bollente (non sul bambino) in modo da formare vapore.
Cercare di umidificare sempre al meglio gli ambienti in cui si vive e dorme.
Febbre
Loro, che sono inglesi, raccomandano di rimuovere la maggior parte degli indumenti quando la febbre sale oltre i 37 e somministrare subito il paracetamolo con acqua e succhi a volontà.
So che per noi italiani le raccomandazioni dei pediatri sono diverse. Ma tanto è.
Paese che vai… 😉
Botte in testa
A me una volta avevano raccontato quella cosa dei bozzi duri o morbidi, voi ne sapete nulla? A quanto pare è tutta una leggenda metropolitana.
Nel caso in cui il bambino/a sbatta la testa applicare qualcosa di freddo (verdure surgelate o lattine fredde?!), correre in PS se la bambina/o vomita, rifiuta cibo e acqua, ha difficoltà nel parlare o nel muoversi e in generale se si notano comportamenti non usuali.
Insomma, speriamo che nessuna di queste cose ci capiti mai, soprattutto in viaggio. Ma si sa, essere informati è sempre un plus!
Lo so, lette cosi’ sembrano raccomandazioni davvero semplici e banali, ma vi assicuro che sentirselo dire dai volontari della croce rossa, con il loro carico di esperienza e la loro professionalita’ e’ stato veramente rassicurante.
Io personalmente ho scricato sul mio ebook il manualetto in pdf scaricabile dal sito della brc e lo porto in viaggio. che nei momenti di panico trovare nero su bianco piccoli consigli e’ veramente di aiuto.
Non credo siano banali proprio perché nei momenti di panico si perde la lucidità anche per fare le cose più semplici…quindi meglio memorizzarle e ancora meglio scaricarsele per averle sempre sott’occhio!
Sono tutt’altro che banali. Sempre utili da leggere e tenere a mente.
Grazie mille
Il problema è memorizzarli bene per quando dovesse essercene bisogno! Speriamo non servano mai!
Molto interessante!
Io personalmente sono molto spaventata dal soffocamento, i bimbi tendono a mettere tutto in bocca….Davide da piccolissimo mi ha fatto prendere un bello spavento.. utile ripassare le manovre antisoffocamento pediatriche!
Si è vero…
E’ anche vero che se capita ci vuole un bel sangue freddo e niente panico!! Speriamo di non averne mai bisogno!!
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