New entry nella community di Bimbi e Viaggi: mamma Azzurra, esperta di trekking, passione che continua a seguire assieme ai suoi bimbi di 7 mesi e 2 anni. Oggi sfatiamo alcuni miti sui timori che portano molti genitori a non fare trekking con bambini!
Siete appassionati di montagna e vi piacerebbe andarci coi vostri bambini piccolissimi ma avete paura di non saper gestire al meglio la vacanza?
Niente paura, ecco qualche consiglio pratico per non farvi prendere dal panico e godervi appieno le ferie senza ansie!
Fare trekking con bambini:
se non ho il passeggino/zaino giusto?
Nessun problema! In moltissime località di villeggiatura, esistono negozi di sport che affittano questi mezzi di trasporto-bimbi!
Quindi, anche se avete il passeggino del trio oppure l’ultraleggero dalle ruotine minuscole, o peggio ancora il supecostoso da città, nulla vi è precluso: con una spesa che si aggira sui 15 euro per il passeggino e meno di 10 per lo zaino (al giorno), potrete farvi le vostre escursioni senza patemi d’animo.
Se poi alloggiate in albergo, non è escluso che la struttura stessa li metta a disposizione, o che vi possa indicare un negozio convenzionato che vi farà qualche sconto.
Fare trekking con bambini:
non so che percorsi scegliere!
Ormai quasi tutte le località turistiche montane hanno strizzato l’occhio al family-friendly ed esistono praticamente ovunque passeggiate anche a prova di carrozzina.
Se però volete spingervi sui sentieri, allora la cosa principale da valutare è il dislivello, consultando una buona cartina:
- il percorso può essere lungo, ma se il dislivello è poco meno di 100m, allora la vostra risulterà una comoda camminata
- al contrario, un sentiero breve ma ripido è sinonimo di tachicardia assicurata
- non guardate solo l’altitudine iniziale e finale! Controllate che in mezzo non ci siano salite e discese vertiginose, che possono “tagliarvi le gambe”.
Oppure, se temete di sbagliare, telefonate, prima di partire, alla Pro Loco del luogo e fatevi consigliare, oppure all’hotel dove alloggiate: sono sempre molto gentili.
Fare trekking con bambini:
non so come farli mangiare!
Beh, se sono davvero piccolissimi ed allattati al seno, il problema non si pone: ovunque sia la mamma, ci sarà da mangiare!
Se l’allattamento è formulato, allora bisognerà portarsi dell’acqua da far scaldare al rifugio per sciogliere la polvere, oppure un termos di acqua calda se prevedete di non fare tappa in alcuna baita.
Se invece siete già alle pappe, un termos portapappa in vendita nei negozi di articoli per bambini fa al caso vostro: preparate il tutto a casa (o in hotel) e poi via! In genere, almeno 5 ore le vivande rimangono calde, quindi problema risolto.
Se invece sono più grandi ancora, allora il problema non sussiste: un panino nello zaino ed è tutto ok!
Fare trekking con bambini:
col cambio del pannolino come faccio?
Beh, con una dovuta scorta al seguito, li si cambierà o nei rifugi, o all’aria aperta, servendosi di un asciugamano/coperta per avvolgerli e non far sentir loro il freddo, in caso di temperatura non troppo tiepida.
Il consiglio è di effettuare l’operazione pannolino non appena ne avrete la possibilità, perchè magari poi potrebbe sopravvenire un improvvisa pioggia o raffreddarsi troppo l’aria o lasciarsi sopraffare dal sonno.
Fare trekking con bambini:
ho paura che si stanchino troppo in giro tutto il giorno!
Timore più che comprensibile, ma i bimbi piccoli dormono tranquillamente oltre che nel passeggino, anche nello zaino porta-bimbo (lo so per esperienza personale!).
Chiaramente non potete pensare di fare 8 ore senza mai far sgranchire loro le gambette, le soste vanno certamente programmate: potete farli dormire anche su un prato, sotto una gradevole ombra di pini, su di una stuoietta, lo adoreranno! E se saranno talmente curiosi da non farlo, appena rientrerete alla base crolleranno, garantito. 😉
Fare trekking con bambini:
se il tempo cambia mentre siamo fuori?
Certo, in montagna non c’è mai la certezza assoluta di niente. Ma il buon senso regna sovrano:
- consultate sempre le previsioni prima di mettervi in cammino (le più attendibili sono quelle ARPA della zona in cui siete)
- attrezzatevi di parapioggia (che in genere viene fornito sia coi passeggini che con gli zaini) e vestiteli a cipolla: pronti a scoprire in caso di caldo e a rimettere in caso di maltempo (tutte le informazioni utili in questo post > Trekking con bambini in alta quota: qualche consiglio pratico)
- se vedete temporali in avvicinamento, girare i tacchi e tornare indietro: coi bambini a seguito, meglio non rischiare mai
…E se piove cosa si può fare in montagna?
Ormai ogni località di villeggiatura montana che si rispetti ha a disposizione una vasta gamma di proposte qualora il tempo fosse inclemente: dal museo della grande guerra a quello sulle rocce (che vabbè non sono in genere graditissimi ai bambini), ma anche biblioteche dove si organizzano spazi giochi, locali con gonfiabili…
Anche in questo caso è meglio magari sentire la Pro Loco per capire quali eventi sono pensati per i frugoletti in caso di maltempo.
Gli hotel generalmente ormai hanno angoli dedicati ai più piccoli dove mettono a disposizione attrezzature di ogni genere a carattere ludico, ma saranno certamente loro a comunicarvelo come plus per invogliarvi a prenotare da loro! 😉
La regola di base quindi è: non lasciarsi scoraggiare!
Anche io avevo mille dubbi prima di intraprendere le mie vacanze in montagna con prole al seguito, pur essendo una grandissima appassionata: passo dopo passo, volta dopo volta, ho capito che l’organizzazione è alla base di tutto, come in qualunque cosa…quindi…avanti!
E voi amate il trekking in montagna con bambini? Avete altri consigli da dare ai genitori più “timorosi”?
Azzurra
[Testi e fotografie di Azzurra, alias “Duevoltemamma” e “BabyTrekking”]
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