Continua il nostro viaggio itinerante in Sardegna: dopo Bosa e Oristano, oggi arriviamo nella Costa Verde e poi nel Sulcis, alla scoperta di splendide spiagge e antiche miniere.
Le prime tappe del nostro viaggio erano state:
Arriviamo in Costa Verde…
Lasciata la zona di Oristano, arriviamo nel tratto di litorale compreso tra Capo Frasca a nord e Capo Pecora a sud, denominato Costa Verde per la presenza della folta vegetazione che la contraddistingue.
Qui le strade sfrecciano veloci e sonnolente al tempo stesso, lungo valli e colline praticamente deserte. Ampi tratti di macchia mediterranea e, ogni tanto, un paesino sonnecchiante, qualche piccola casetta ai lati della strada o lungo le pendici delle colline.
Una delle principali località di questa zona è ARBUS, un centro un po’ più grande degli altri, dove abbiamo trovato anche un market per fare un po’ di spesa.
Spiagge della Sardegna: la Costa Verde
La meta più nota di questa zona è sicuramente la spiaggia di PISCINAS con le sue famose dune di sabbia, conosciute come il “deserto della Sardegna”.
La strada per arrivare a Piscinas, una volta lasciata la strada principale, è lunga e sterrata ma percorribile con una semplice utilitaria. Al suo ingresso si trova un parcheggio in parte gratuito e in parte a pagamento.
Piscinas non è proprio ideale per chi viaggia con bimbi piccoli: il mare è molto ondoso e la spiaggia è completamente priva di ombra. Però sono presenti bar e ristorante oltre ad un tratto di spiaggia attrezzata. Si può accedere alla spiaggia anche con il passeggino grazie alle passerelle di legno.
Noi ci abbiamo trascorso un pomeriggio e consiglio a tutti una visita perchè il panorama è decisamente incantevole…Una lunga spiaggia dorata si affaccia sul mare blu, alle spalle grandi dune di sabbia che si mescolano con le colline retrostanti, capre e pecore che pascolano…
Lungo la strada per arrivare a Piscinas si trovano i resti degli impianti minerari di Ingurtosu e Naracauli, mentre alle spalle della spiaggia sono visibili una ferrovia e dei fabbricati minerari del XIX, di cui ho parlato in questo articolo > Miniere della Sardegna.
Dormire in Costa Verde
Per alloggiare in zona ci sono due possibilità:
- L’hotel sulla spiaggia di Piscinas
- Il campeggio a 2 km dalla spiaggia, dove abbiamo alloggiato noi, probabilmente il più carino tra tutti quelli provati durante le due settimane in Sardegna (unico neo: un po’ troppe api affamate!)
Si tratta del Campeggio Sciopadroxiu, che prende il nome dalla sorgente d’acqua che sgorga poco sopra le dune. E’ un campeggio semplice ma con piazzole ampie e ombreggiate. Sono disponibili anche delle casette in affitto. I bagni sono molto puliti e all’interno del campeggio si trovano anche un bar e un ristorante (molto importante visto che nel giro di diversi km non c’è altro in zona!)
Entriamo nel Sulcis Iglesiente…
Non ho ben capito dove finisca la Costa Verde e dove inizi il Sulcis Iglesiente, fatto sta che da queste parti si trovano grandi spiagge molto ventose e con mare abbastanza ondoso….ma non solo!
Questa è una zona perfetta per una vacanza all’insegna dell’outdoor (passeggiate, trekking, mountain bike…) e anche della storia, con alcuni dei siti minerari più noti di questa parte di Sardegna: Buggerru, Nebida, Masua, di cui ho parlato in questo articolo > Miniere della Sardegna.
Spiagge della Sardegna: il Sulcis Iglesiente
Tra le spiagge principali ci sono quelle di PORTIXEDDU. Quella di San Nicolò, per esempio, è molto lunga e abbastanza profonda, sabbia dorata, quasi tutta libera ma alcuni tratti attrezzati nei pressi dei bar. C’è anche un’area per la sosta dei camper in bella posizione a picco sul mare.
Proseguendo verso sud, inevitabile una tappa a BUGGERRU, anche solo per ammirare il paese ed il porticciolo dai punti panoramici che si incontrano lungo la strada.
Poco più a sud, ecco la spiaggia perfetta per gli amanti del bel mare (e per chi ha bimbi piccoli): CALA DOMESTICA.
Una caletta incastonata tra rocce ricoperte di macchia mediterranea, sabbia non molto chiara ma acqua di un azzurro profondo. Ogni tanto arrivano onde altine ma l’acqua digrada abbastanza dolcemente. Sulla spiaggia ci sono anche un bar e un piccolo tratto attrezzato con lettini, ombrelloni e pedalò.
Il parcheggio è a pagamento da giugno a settembre (4 euro tutto il giorno) e la spiaggia è accessibile anche con passeggino grazie alla passerella di legno.
Sul lato destro della spiaggia, attraverso un breve sentiero nella roccia, si raggiunge un’altra piccola caletta molto scenografica.
Dopo una mattina trascorsa tra le spiagge del Sulcis, e dopo un paio di giorni durante i quali abbiamo avvistato diversi resti di siti minerari, è arrivato il tempo di visitare una vera miniera…. > Le miniere della Sardegna da esplorare con i bambini.
Milly Marchioni
(testi e fotografie di Milena Marchioni)
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Il limpido mare che lambisce le coste dell’isola è un invito a immergersi, ad assaporare questo prezioso bene che la natura, in Sardegna, regala con tanta generosità.
Complimenti per l’articolo!
Grazie mille… 😀
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