In viaggio sul sofà: in giro per il mondo…sui divani degli altri! Il couchsurfing spiegato ai genitori

[INTERVISTA] Cos’è esattamente il couchsurfing? Come funziona? E’ un modo sicuro di viaggiare? Ce lo racconta direttamente uno degli autori di “In viaggio sul sofà”, una guida leggera e divertente al couchsurfing.

Era già da un pezzo che volevo approfondire l’argomento couchsurfing, di cui sento parlare sempre più spesso (quasi mai da genitori italiani, però!).

Finalmente ecco una ghiotta occasione per capire di cosa si tratti esattamente: ho conosciuto infatti Davide Moroni, uno degli autori del libro “In viaggio sul sofà”, quindi ne ho approfittato per farmi spiegare l’ABC di questo mondo a me sconosciuto (per ora!).

Che cos’è esattamente il couchsurfing?

È un modo di viaggiare che si sta sviluppando sempre di più negli ultimi anni, ed è usato da quei viaggiatori che intendono il viaggio come scambio culturale, più che come semplice spostamento da un luogo all’altro. In pratica, consiste nell’ospitare e nel venire ospitati in casa di gente del posto, entrando così direttamente e veramente in contatto con la realtà quotidiana di quel determinato Paese.

couchsurfing con bambini
Couchsurfing in USA

Quindi posso dormire in queste case gratuitamente?

Assolutamente sì! Ma ciò non vuol dire che la casa del mio ospitante debba essere presa per una sorta di “albergo gratuito”. Anzi, non parlerei neanche di “case” ma di “persone”: il bello del Couchsurfing è il rapporto umano tra host (chi ospita) e guest (chi viene ospitato). Poi, certo, il fatto che non si debba pagare nulla è sicuramente uno dei motivi del suo successo, soprattutto tra i più giovani, ma non è di certo il fine ultimo di questo modo di viaggiare.

L’ospitalità deve essere reciproca? Come faccio se voglio viaggiare in couchsurfing ma non ho spazio per ospitare in casa mia?

Se non puoi ospitare perché non hai spazio in casa, o perché non avresti tempo da dedicare al tuo guest, o per qualsiasi motivo, non è un problema: puoi comunque mandare richieste di ospitalità per farti ospitare dove vuoi. Non è quindi obbligatorio ospitare per poi essere ospitati, anche se il nostro consiglio è di provare entrambe le esperienze, se ne hai la possibilità.

Dove trovo le case che mi possono ospitare? Esistono siti ufficiali? E’ prevista una registrazione?

Ci sono vari siti che promuovono questo modo di viaggiare, anche se il più visitato è di gran lunga Couchsurfing.org, che conta ormai oltre 7 milioni di utenti (di cui più di 500.000 in Italia). Partecipare è molto semplice: basta registrarsi, creare il proprio profilo e iniziare a cercare potenziali ospitanti cliccando su “Surf” e inserendo il nome della città in cui si è diretti, eventualmente impostando alcuni filtri per la ricerca (per esempio in base al sesso, all’età, alle lingue parlate, ecc.). A quel punto, iniziate a dare un’occhiata alla lista delle persone disponibili in quel luogo e mandate una richiesta di ospitalità a quelle che vi ispirano di più. Il consiglio è di mandare più di una richiesta, perché, soprattutto nelle città più “famose” (Roma, New York, Parigi, ecc), non sempre si ottengono risposte positive (o risposte in assoluto, dato che i potenziali ospitanti sono spesso letteralmente sommersi di richieste).

Non ti nego che il mio primo timore sarebbe quello di finire in casa di persone “strane”. Come posso essere certa di finire in casa di “gente a posto”?

La certezza, come in ogni altra cosa, non c’è mai. Ciò nonostante, il sito di Couchsurfing è organizzato in modo da ridurre al minimo il “rischio“, tramite un sistema di referenze simile a quello di Tripadvisor e siti simili, per capirci. In pratica, ogni utente che è entrato in contatto con un altro utente può (o meglio, deve, per il bene del Couchsurfing stesso) lasciare una referenza. Così, se nella mia ricerca di un host mi imbatto in un utente che ha 20 referenze positive, posso essere quasi sicuro che si tratti di una persona “a posto”.

Couchsurfing con bambini in Iran
Couchsurfing in Iran

Ma perchè dovrei andarmene in casa di sconosciuti?

Perché uno sconosciuto è un amico non ancora incontrato. Sembra banale, ma è questa la filosofia di fondo di questo modo di viaggiare. Se siete in cerca di qualcosa di più del “solito” viaggio organizzato, o anche solo di una “fredda” visita in un Paese straniero, il Couchsurfing è quello che fa per voi: non visiterete un nuovo Paese, ma ci vivrete, anche solo per pochi giorni. E, ricordiamolo, gratuitamente, il che non guasta mai. 😉

Come viene vissuta la presenza dei bambini quando si è ospitati? Va precisato prima? Può capitare che non vengano accettati?

Sicuramente va precisato, anche solo per motivi logistici. Molti utenti del sito indicano quante persone possono ospitare, e alcuni specificano che non hanno problemi a ospitare anche bambini al seguito dei genitori. Anche e soprattutto in questi casi, però, è fondamentale accordarsi bene con il proprio host, per evitare incomprensioni che possano poi sfociare in disagi sia per chi ospita (e non era preparato a certi “problemi”), sia per chi viene ospitato (e dava per scontate alcune cose che in realtà non lo erano).

Quali credi che siano i principali problemi del couchsurfing con bambini?

La mia opinione, da surfer senza figli che cerca di immedesimarsi, è che non sono tanto i bambini al seguito a poter portare a problemi, ma l’attitudine di noi stessi. Se siamo persone curiose, aperte e dotate di un certo spirito di adattamento, e se anche i nostri figli sono come noi, non ci saranno problemi particolari, anzi, per i bambini sarà una possibilità in più di crescere con una mentalità il più aperta possibile.

Qualche anno fa una famiglia spagnola con parecchia esperienza in Couchsurfing mi scrisse:

Alzarti la mattina e trovare i tuoi figli in cucina che preparano arepas con un couchsurfer venezuelano, non ha prezzo, così come vederli giocare sulle montagne slovene con i loro nuovi amici Oskar e Jaka, o giocare a carte in Sicilia durante una visita in casa dalla mamma dei nostri ospitanti, o partecipare a una manifestazione a Londra insieme alla nostra host (una professoressa d’inglese che protestava per i tagli alle pensioni), o vedere mia moglie ballare in stile Bollywood con una nuova amica proveniente dall’India…
Abbiamo ospitato più di 160 persone provenienti da una trentina di Paesi diversi, e siamo stati ospitati da più di 10 famiglie viaggiando per l’Italia, la Slovenia, la Francia, il Belgio, la Gran Bretagna, la Svezia… Abbiamo stretto rapporti e amicizie che dureranno per tutta la vita, con persone INCREDIBILI. Con il Couchsurfing si recupera la fiducia nel genere umano!

Grazie Davide, mi hai fatto proprio emozionare.

Couchsurfing con bambini in montenegro

Anzi, ti dirò di più, voglio approfondire il discorso e mi piacerebbe trovare qualche genitore che ci possa raccontare le proprie avventure di viaggio in couchsurfing con bambini: toc toc, c’è qualcuno all’ascolto!?

Intanto guardatevi questo

Per informazioni su “In viaggio sul sofà”:

> Pagina facebook In Viaggio sul Sofà

> Blog In Viaggio sul Sofà

> Scheda del libro

(testi di Davide Moroni e Milena Marchioni, fotografie di Davide Moroni)

Leggi anche qui:

L'autrice: * Milly Marchioni *

Mamma di Amanda, classe 2007. Viaggiatrice indipendente, adoro i vulcani, il mare e le isole tropicali ma anche la montagna e in generale i viaggi a contatto con la natura, passando per le città, i piccoli borghi, i castelli, le sagre di paese... Scoprire il mondo con gli occhi di mia figlia mi sta aiutando a crescere come viaggiatrice ma soprattutto come persona.

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