Andare alla scoperta della Costa Azzurra in settembre con un bimbo di 3 mesi? Ecco l’esperienza di mamma Laura e del suo piccolo Simone, a spasso tra Saint Tropez e Marsiglia, settembre 2013. I pro e i contro di una vacanza con neonato in Costa Azzurra.
Durante la gravidanza mi sono data alla lettura della trilogia di gialli scritta da Jean-Claude Izzo che narra delle indagini del poliziotto Montale, per intenderci il nostro Montalbano, ambientate nella bellissima Marsiglia e nelle sue Calanche. Aggiungi poi che nel 2013 Marsiglia è stata capitale della cultura e per l’occasione si è rifatta il look e il gioco è stato fatto.
Siamo partiti con il nostro cucciolo di 3 mesi alla scoperta di questa splendida zona.
Come base per la vacanza abbiamo scelto un appartamento sul mare a Rayol Canadel sul Mer che ci ha permesso di visitare la costa francese nel tratto che va da Saint Tropez a Marsiglia.
Tuttavia, se l’appartamento si è rivelato perfetto, a parte l’accesso alla spiaggia per mezzo di una scala, il paese è risultato un po’ scomodo. Rayol è piuttosto impervio e noi che alloggiavamo sul mare avevamo alcune difficoltà a raggiungere il centro, soprattutto la sera, perché le strade non sono ben illuminate e non ci sono marciapiedi.
Per cui consiglio il vicino Cavalaire sul Mer più grande e accessibile, con una bella passeggiata lungo la spiaggia.
Voglio sottolineare che la zona è abbastanza ventilata, per cui in alcuni casi è stato difficile allattare Simone, perché l’aria lo innervosiva.
Costa Azzurra con neonato: le spiagge
Premesso che di norma preferiamo le calette, in questo caso abbiamo dovuto far prevalere il buon senso e scegliere tratti di spiaggia comodi e facili da gestire con Simone. Le difficoltà che abbiamo incontrato sono state:
- pochi parcheggi vicini al mare
- accessibilità spesso tramite scale
- alcune aree segnalate con lettini e ombrelloni già chiuse, nonostante fosse solo la seconda metà di settembre.
Le spiagge che possiamo consigliare sono:
- Pampelonne, lunga e sabbiosa con zone anche attrezzate e un mare dai colori magnifici.
- Rayol Canadel sul Mer con le sue tre baie: Rayol, Canadel e Pramousquier. La prima è più piccola e un po’ scomoda perché ha pochi parcheggi e il chiosco non è molto funzionale, tuttavia accanto potete accedere alla spiaggia dell’hotel de Bailli de Suffren. Le seconde due sono più ampie, attrezzate e con molti ristoranti.
- Cabasson frazione di Bormes-les-Mimosas di fronte al Fort de Bragançon, anche questa facilmente raggiungibile e attrezzata.
Costa Azzurra con bambini: i borghi e le città
Bormes les Mimosas
Semplicemente stupendo, con delle viuzze ricche di negozietti carini e un mercato tipico dove vedere le classiche signore con il cestino sotto braccio a fare la spesa. Inoltre il borgo si trova su un colle da cui si ha una splendida vista sul mare. Con il passeggino purtroppo alcune strade non sono accessibili, l’ideale è passeggiare con il bebè nel marsupio (noi non abbiamo avuto questa fortuna, Simone urlava non appena lo infilavamo dentro).
Non ci ha colpito molto, carina ma un po’ troppo snob. Tuttavia il mercato ci è piaciuto, anche se molto affollato. Nota positiva il traffico limitato all’interno del centro storico che permette di passeggiare in tranquillità.
Semplicemente stupenda. Le opere di ristrutturazione hanno fatto emergere una città dalla bellezza assoluta, che probabilmente era solo assopita. Certo gli abitanti non sembrano contentissimi, incolpano lo stato di aver utilizzato il denaro per rifarle il look e non per risolvere i problemi sociali che la affliggono da secoli.
È una città-mondo, come le maggiori città portuali, con molte etnie che devono condividere le stesse aree urbane. Si trovano negozi di ogni genere e il mercato non è di tipo provenzale, come quello dei paesini lungo la costa, ma è multietnico con bancarelle turche, marocchine, siriane, algerine e anche italiane.
Da non perdere assolutamente: una passeggiata lungo le Vieux Port, una visita al Fort de Sain Jean e al MuCEM (dove è meglio munirsi di marsupio porta bebè perché l’accessibilità non è sempre garantita, soprattutto in alcune terrazze panoramiche) e al quartiere Panier, un susseguirsi di vicoli e scale che nascondono botteghe artigianali e negozi di design.
Purtroppo anche qui il passeggino non è sempre funzionale, per cui abbiamo dovuto ricorrere alla forza delle nostre braccia per sollevare su e giù il pargolo.
Impossibile non comprare il famoso sapone di Marsiglia, ricordando che quello originale è composto da sodium olivate (olio d’oliva).
Sfortunatamente non siamo riusciti a visitare il parco delle Calanche. I sentieri che lo costituiscono non sono accessibili con il passeggino e anche se avessimo avuto la possibilità di visitarlo con Simone nello zainetto avremmo evitato, perché ci hanno descritto i percorsi un po’ sconnessi e poco sicuri…quindi ci toccherà tornare quando lui sarà più grande!
Nel frattempo abbiamo altri viaggi da raccontarvi, quindi a prestissimo!
Laura
[Testi e foto di Laura Maestrini]
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