Monaco di Baviera, una destinazione bella da visitare in tutte le stagioni, purchè senza pioggia, soprattutto se si è ancora alle prese con il passeggino! Ecco il racconto di mamma Laura col suo pupetto di 10 mesi!
Anno zero, mesi 10 e vacanze di Pasqua… ma si dai un giretto ci sta! Si ma dove? Apriamo google maps e iniziamo a vagliare le possibili destinazioni… e dopo una serie di: “qui no”, “già visto”, “no troppo lontano”, … The winner is: Monaco di Baviera.
Vi dirò, l’ho sempre considerata una di quelle città di passaggio, bellina ma piccola, dove pensi che una mezza giornata sia sufficiente per vedere tutto. In realtà, Lonely Planet alla mano, ci si rende conto che Monaco offre una serie di attività tali da riempire tranquillamente 4-5 giorni, così a maggior ragione ci è sembrata un’ottima scelta.
Forse l’unica cosa che non abbiamo considerato era la variabile “voglio iniziare a camminare ora”, che ha contribuito ad aggiungere diversi stop ai parchi cittadini, per sfruttare l’effetto cuscinetto anti-botta del manto erboso.
E’ il bello di quando viaggi con un nanerottolo, gli imprevisti e le evoluzioni psico-motorie sono inaspettate e improgrammabili, si deve improvvisare! Tuttavia questa novità ci ha regalato un’altra sorpresa gradevolissima: prime notti di sonno continuo, senza biberon notturno!
Monaco con bambini: trasporti e alloggi
Tutto ciò premesso ecco alcuni consigli:
- Il trasporto e la logistica non saranno un grosso problema. I tedeschi sono preparatissimi: la metro ha ascensori ovunque, i marciapiedi sono accessibilissimi, i seggioloni per i pasti sono ampiamente diffusi (abbiamo riscontrato una leggera carenza di attrezzature solo in alcuni biergarten), i musei sono organizzati e fruibili. Per cui semaforo verde!
- Le sistemazioni come al solito sono svariate a seconda delle esigenze. Noi, visto la fase transitoria pappina liquida e pasta solida, abbiamo scelto un aparthotel della catena Adagio. Lo possiamo vivamente consigliare, sia dal punto di vista della pulizia che dell’accoglienza. Tra le altre cose la posizione è ottima, vicino alla stazione ferroviaria, e ha un parcheggio privato, caro, però comodissimo.
Monaco con bambini: dove andare
Oltre alle solite Marienplatz, Hofbrauhaus e Frauenkirche ecco alcuni indirizzi da non perdere:
- Residenz (residenza dei re di Baviera): alla biglietteria vi verrà detto di recarvi presso il guardaroba dove abbandonerete il vostro passeggino per sostituirlo con uno di proprietà del museo più piccolo e maneggevole. Alcune sale dovrete raggiungerle dalle scale, però tutto sommato la visita risulta piacevole.
- Museo BMW: da visitare preferibilmente nel fine settimana, perché proprio durante il sabato e la domenica il museo si concentra sui bambini con attività dedicate (piloti che fanno incursioni acrobatiche con le moto, simulatori d guida, aree gioco con miliardi di mattoncini Lego, tavoli per il disegno, …). All’interno si trova anche un ristorante birreria molto comodo, dove però è necessario prenotare per tempo.
- Museo della scienza: ho buttato un occhio al sito prima di partire, e sarebbe stato un po’ pretenzioso pensare che Simone, di soli 10 mesi, avrebbe interagito con le attività proposte, per cui lo abbiamo tralasciato!
- Parchi: Englishgarten, Olympiapark, giardino botanico Nymphenburg, Hofgarten e lo zoo. Da sottolineare che se il tempo non è dalla vostra parte (a volte anche i viaggiatori più fortunati hanno la nuvola di Fantozzi che li perseguita), la zona dell’Olympiapark è perfetta perché oltre al BMW center c’è anche il Sea Life che insieme possono essere un riparo divertente ed educativo per l’intera giornata.
Per quanto riguarda la regione Baviera abbiamo fatto due escursioni: Regensburg e Fussen.
Su Regensburg nulla da dire, bella cittadina, con un ponte romano che attraversa il Danubio che trasuda storia e un centro storico piacevole da visitare. Anche il collegamento stradale da Monaco è ottimo e la campagna bavarese è molto suggestiva, con distese di luppolo a perdita d’occhio. Ma arriviamo a Fussen e al suo bel castello il Neuschwanstein, ci sarebbe da aprire un capitolo a parte…
Monaco con bambini: il Castello Neuschwanstein
Partiamo dalla prenotazione: dai forum e dalle guide sembra che senza di essa sia quasi impossibile vederlo e come alternativa suggeriscono di essere sul posto a fare la fila prima che apra la biglietteria. Per cui da turisti attenti optiamo per riservare la visita dal sito internet, con una modalità assai discutibile. E’ necessario inviare una mail contenente i propri dati e l’orario di visita desiderato e attendere la risposta degli uffici, che possono confermare oppure no la presenza di posti liberi, ma tutto ciò solo 24 ore prima della visita. Nel 2014 credo che si possa fare di meglio! Noi ci siamo stati in aprile, lontano dalle festività e arrivando per l’ora di pranzo era possibile comprare i biglietti per la visita delle 15.30, per cui si può valutare anche l’alternativa dell’acquisto sul posto. Questo lo dico perché la prenotazione on line non permette di avere già il biglietto, anzi lo si deve ritirare in loco 2 ore prima della visita e se si arriva dopo ciao ciao biglietto e soldi anticipati!
Una volta che si è in possesso dei tickets bisogna pensare a come raggiungere il castello, posizionato sul cucuzzolo della montagna. Alternative: a piedi (40 min.), con la carrozza (30 min. più 10 min. a piedi) e con il bus (20 min più 10 min. a piedi). Ovviamente noi avevamo optato per il bus ma arrivati alla fermata ci siamo trovati la scritta: servizio sospeso per pioggia! … Prego? Preso atto della lunga coda presso la postazione di partenza della carrozza e constatato, con sconforto, l’orario, abbiamo iniziato a correre, perché restavano solo 25 minuti prima della visita. Il traguardo è stato raggiunto sotto l’acqua con: 5 minuti di ritardo, Simone urlante sotto il parapioggia, un mezzo infarto in corso per lo sforzo e la probabilità di avere uno scontro verbale con l’addetto all’ingresso.
Invece, con un cenno, uno di noi viene fatto entrare e l’altro accompagnato a depositare il passeggino in una stanza nei pressi del gift shop.
Entrati ufficialmente all’interno del castello, per altro magnifico, iniziamo la visita guidata obbligatoria di 35 minuti, su e giù per delle fantastiche scale a chiocciola e con Simone rigorosamente in braccio. Ne usciamo stremati!
Prima di andarcene scopriamo che l’uscita rimane a valle rispetto all’entrata, ciò significa rifare un pezzo di salita per recuperare il passeggino, e con la pioggia non vi dico lo spasso.
Ora, a parte questo racconto tragicomico, sicuramente il castello merita di essere visitato, ma per rendere la giornata piacevole è necessario soggiornare nei pressi almeno un giorno e sperare in una giornata senza pioggia.
Scrivo questo, anche perché raggiungerlo sia dall’Italia che da Monaco implica percorrere strade provinciali ad una corsia lontane dall’autostrada, per cui i tempi si dilatano parecchio in base al traffico locale.
Buona fortuna!!!
Laura
[Testi e foto di Laura Maestrini]
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