Oggi Serena ci porta a spasso per Valencia, dove assieme ai suoi 2 bimbi ha visitato luoghi talmente speciali che Nicolas ha dichiarato di aver vissuto il giorno più bello della sua vita! Ecco il Bioparco e l’Oceanografico.
Valencia rappresenta il mio concetto di città ideale almeno per tre motivi: la vicinanza al mare, il clima e la sua struttura urbana ampia ed ordinata.
Non avendo, al momento, la possibilità di andarci a vivere, mi piace soggiornarvi da turista, cercando di conoscerla, ed apprezzarla, da ogni prospettiva. La prima volta in cui ci siamo stati, era dicembre ed il mio bambino aveva poco più di due anni; la seconda volta, nell’ aprile 2014, ci siamo tornati in quattro! Trovo che sia una meta particolarmente adatta alle famiglie ed ai bambini di ogni età. Durante il nostro primo viaggio, data la stagione, abbiamo visitato prevalentemente luoghi ed attrazioni al chiuso; nell’ultimo invece ci siamo goduti al massimo i parchi, le piazze e la spiaggia. E comunque, in qualunque stagione si decida di visitarla, ha moltissimo da offrire.
Valencia per bambini: il Bioparco
La giornata trascorsa al bioparco è stata definita da Nicolas, mio figlio maggiore, come la più bella della sua vita . Di sicuro per i bambini avere la possibilità di vedere così tanti animali che vivono in terre lontane è un’esperienza emozionante, ma anche gli adulti non possono restare indifferenti. Lo spazio su cui si sviluppa questo parco è molto vasto e davvero curato in ogni minimo dettaglio. Lasciata l’auto nel parcheggio interno, si percorre a piedi un grande ponte di legno che attraversa il corso del fiume Turia e già fa presagire di star per intraprendere una fantastica avventura. In questo nuovo concetto di zoo, completamente senza gabbie e barriere, vengono ricreati diversi ecosistemi dell’Africa (Madagascar, Savana, Africa Equatoriale e zone Umide) ed è possibile vedere gli animali veramente da vicino.
Subito dopo l’ingresso infatti, attraverso due enormi portoni, si accede alla zona dedicata ai lemuri, lasciati completamente in libertà. Sono presenti diverse specie di questo simpatico animale, tra cui il famoso ” coda ad anelli”. Una guardia del parco controlla che nessuno tocchi gli animali che si rincorrono sull’erba, giocano, saltano da un ramo all’altro sotto gli occhi pieni di gioia dei bambini di ogni età. Inutile dire che la fotocamera viene sottoposta ad un superlavoro! L’area successiva è quella dell’Africa Equatoriale, progettata in modo da permettere agli animali di vivere in ampie zone con alberi, specchi d’acqua e prati, collocati in una fossato che il visitatore può osservare da un percorso sopraelevato. Bellissime le scimmie di diverse specie intente a dondolarsi tra i rami o prendersi cura le une delle altre. Ancora di più il gorilla che possiamo vedere benissimo perché solo un vetro di protezione ci separa da lui.
La parte che ci è piaciuta di più è stata quella della Savana, in cui abbiamo pranzato con vista ….sulle giraffe! Il ristorante del parco, inserito all’interno di un lodge dal tetto di paglia, è diviso solo da un piccolo ruscello dall’area in cui scorrazzano numerose ed eleganti giraffe, impala, antilopi e cicogne maggiori. Non sarà proprio come essere in Africa ma lo scenario non è davvero niente male!
Mentre riprendiamo il nostro percorso, per andare alla scoperta delle aree successive, una proboscide fa capolino tra i fili d’erba alla ricerca di qualcosa da mangiare. Quante risate! Sfilano poi sotto i nostri occhi le zebre ed i rinoceronti tra la polverosa terra rossa, il leone sovrano di un’area a lui dedicata, e nella zona umida coccodrilli, ippopotami e tartarughe.
Questa visita ci ha lasciato addosso una bella sensazione perché pur trattandosi di animali in cattività si percepisce quanto siano trattati bene e rispettati!
Tutte le informazioni sono sul sito > Bioparc Valencia
Valencia per bambini: l’Oceanografico e il parco del Turia
Sull’antico letto del fiume Turia trova posto un capolavoro architettonico di proporzioni enormi, mirabile esempio di riqualificazione urbana. L’artefice si chiama Santiago Calatrava, valenciano di origine, famoso ormai in tutto il mondo. Se un occhio adulto rimane affascinato dall’originalità di tali costruzioni, un bambino ne è strabiliato per le dimensioni, le forme ed i giochi di luce che richiamano quelli delle navicelle spaziali.
Cinque sono le strutture che compongono questo complesso: Hemisferic, Palazzo della scienza, Palazzo delle Arti, Humbracle e Oceanografico. Decidiamo di visitare quest’ultimo. Si tratta di un parco marino, tra i più grandi in Europa, diviso in zone che riproducono i vari ambienti marini presenti nel pianeta. Un alternarsi di parti coperte e scoperte, vasche e tunnel pieni di pesci multicolori e mammiferi.
Abbiamo apprezzato soprattutto:
- l’area dedicata alle zone umide: una grande sfera retata in cui vivono in libertà diverse specie di uccelli;
- l’area temperata dove simpatiche foche compiono mille peripezie;
- la zona artica dove abbiamo incontrato il tenerissimo beluga.
Molto suggestive anche le vasche dell’oceano che permettono di camminare tra gli squali e lo spettacolo dei delfini presso il Delfinario. L’Oceanografico non è solo un luogo di divertimento ma anche un importante centro di conservazione e cura per animali in difficoltà, infatti ogni anno sono numerose le tartarughe e i delfini malati che vengono recuperati in mare e curati.
Tutte le informazioni sono sul sito > Oceanogràfic Valencia
Uscendo dall’Oceanografico, ci siamo concessi un giro nel parco del Turia che si raggiunge in pochi minuti, passando sotto al fantastico Ponte Exposicion. Questa oasi verde, collocata proprio nel cuore della città (dove scorreva anticamente il fiume Turia, deviato a causa delle frequenti inondazioni) è molto apprezzata sia dai Valenciani che dai turisti perché permette di fare rilassanti passeggiate attorniati da una lussureggiante vegetazione, praticare svariati sport o cimentarsi nella scalata di Gulliver. L’enorme riproduzione del famoso personaggio delle fiabe è stata infatti concepita per la gioia dei più piccoli che possono scivolare da un braccio, arrampicarsi sulla pancia o godere di una strepitosa vista dalla testa del gigante.
Dopo aver esplorato con dovizia ogni particolare anatomico di Gulliver, ci spingiamo oltre, tra scenografici giochi d’acqua dal richiamo andaluso ed aromatiche piante di arance, superiamo il Palazzo della Musica, il Ponte de la Mar e terminiamo la nostra visita presso il ponte dei Fiori adornato da gerani multicolori. Tutta questa ampia area, fortemente voluta dagli abitanti della città che si sono strenuamente opposti a progetti che avrebbero completamente stravolto -ed abbruttito- il volto di Valencia, è una sintesi perfetta tra arte, cultura e natura, un grande spazio che la città offre a chiunque venga a conoscerla.
Valencia ovviamente non è solo animali e piante ma anche tanto altro ancora: città da esplorare, musei e spiagge…
Ma di questo vi parlo in questo articolo > Vacanza a Valencia tra mare e città: le tappe da fare con bambini
Per sapere di più, leggi tutti i nostri ARTICOLI SU VALENCIA
Serena
(testi e fotografie di Serena Borghesi)
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