Un mese in camper in Australia con 2 bimbi: ecco l’ultima parte dell’itinerario di Sara, nel Western Australia.. Tutte le tappe del viaggio, il bagno con i delfini, l’abbraccio del wombat e tanto altro ancora…
Dopo aver raccontato la prima parte del nostro viaggio in Australia qui > Australia con bambini: diario di viaggio Melbourne – Adelaide < oggi racconto il secondo itinerario di viaggio, che ha riguardato il Western Australia.
Il Western Australia è uno dei territori più ampi di tutta l’Australia e visto che viaggiamo con bambini piccoli non ce la siamo sentiti di fare il WA convenzionale che prevede di percorrere km e km di deserto per raggiungere le meravigliose mete marittime del nord. Ci accontentiamo di fare un salto, per così dire, fino a Monkey Mia poi esploriamo il Sud-Ovest del WA.
L’itinerario è quello non convenzionale, o per lo meno non è quello che fanno tutti quelli che vanno in Australia, ma per noi è stato in assoluto il più bello, nonostante il brutto tempo.
Si trovano utilissimi consigli per tutte le destinazioni del WA sul sito Western Australia, per me è stato grande fonte di ispirazione, oltre chiaramente all’immancabile Lonely Planet. Al noleggio camper inoltre ci sono moltissimi dépliant utili per le varie destinazioni. Il WA si sta sviluppando moltissimo e sono davvero organizzati per il turismo, soprattutto al Sud.
Western Australia con bambini:
il nostro itinerario alternativo
Dopo 3 ore di volo da Adelaide arriviamo all’aeroporto di Perth alle 7.30 locali ed andiamo alla Britz a ritirare il nostro secondo camper.
Partiamo subito e percorriamo in due tappe i quasi 1000km per raggiungere Monkey Mia, dove si può fare il bagno con i delfini. Lo avevo promesso a mia figlia, ed ogni promessa coi bambini è un obbligo. Fortunatamente i bimbi sono stanchi per il volo e si addormentano così noi decidiamo di viaggiare ad oltranza finché non si svegliano.
Il paesaggio è completamente diverso rispetto a quanto visto in precedenza, qui è vero e proprio deserto…è quello rosso Australiano da cartolina.
Attraversiamo il Badgingarra National Park che in questo periodo è pieno di colori con i numerosissimi wild flowers al massimo della fioritura. I bimbi non si svegliano e nonostante abbiamo già percorso 200km decidiamo di proseguire ancora, lo facciamo per altri 150km, fino a Dongara dove finalmente facciamo una sosta per pranzo.
Sembra di essere in un paese fantasma. Cerchiamo una spiaggia dove poterci fermare e subito arriva la ranger che ci manda via perché non si più sostare in quell’area. Allora andiamo nel parcheggio del market dove ci fermeremo poi a fare anche la spesa. Entrare in quel market sembra di tornare indietro di almeno 20 anni, molto caratteristico, anche se col senno di poi ci saremmo dovuti fermare a Perth per la spesa perché qui le poche cose che ci sono costano un occhio della testa.
Ripatiamo e ci fermiamo dopo pochi km a Geraldton, una cittadina piuttosto grande, la prima dopo ben 450km. E’ impressionante come fino a qui non abbiamo incontrato nulla, proprio nulla.
Il giorno dopo si riparte per gli altri 500 km che ci separano da Monkey Mia. Dopo pochi km attraversiamo Northampton, una cittadina davvero caratteristica, meriterebbe una veloce fermata, ma visto che i bimbi dormono ne approfittiamo e andiamo avanti. Per km, km e km c’è solo strada dritta e deserto a destra e a sinistra.
Ammetto che non è semplice intrattenere i bambini così a lungo, fortunatamente il camper concilia loro il sonno, ma per quello che poi troveremo là direi che ne è valsa la pena.
Finalmente alle 14 raggiungiamo il bivio per Donham. Altri km e km di niente, fino a Shells beach dove ci fermiamo per pranzare. La spiaggia è impressionante con tutte quelle conchiglie, peccato per il forte vento.
Finalmente arriviamo a Denham, piccolissimo e unico paese, dove facciamo benzina. Qui il Diesel costa veramente tanto, ma non abbiamo alternative. Andiamo al tourist information, ma alle 16 chiude, mi viene il nervoso visto che sono le 15.56 ed è già tutto chiuso, ma è sabato pomeriggio, e un bel sabato pomeriggio, come biasimarli. In Australia sono davvero rigidi con gli orari di chiusura, ma soprattutto chiudono presto; da un certo punto di vista fanno bene, ma noi ci siamo abituati.
Western Australia con bambini:
arriviamo a Monkey Mia
Arriviamo infine a Monkey Mia, un miraggio vedere il mare dopo tutto quel deserto. Paghiamo l’ingresso al parco…in realtà mettiamo i soldi in una busta e la mettiamo in una buchetta visto che all’ingresso del parco c’è solo una casettina di legno deserta con le iscrizione di come pagare (mettere i soldi in una buchetta con l’indicazione della targa del veicolo) ed andiamo a sistemarci nella nostra piazzola al Monkey Mia Dolphin Resort, l’unico qui a Monkey Mia e proprio di fronte alla spiaggia dei delfini.
Il giorno dopo sveglia prestissimo per andare a vedere i delfini che alle 7.30 si avvicinano alla spiaggia per mangiare, Questa parte è stata un po’ una delusione perché in realtà quando arriviamo in spiaggia ci dicono che non ci possiamo avvicinare ai delfini e dobbiamo stare solo a riva. Mia figlia era una furia. Colpa mia che non mi ero documentata a sufficienza prima di raccontarle cosa si faceva in quel posto, ma dovevo pur giustificare quel lunghissimo tragitto! Le ranger hanno spiegato tutto sui delfini, mentre 5 di loro nuotavano vicino a riva e si avvicinavano, ma era proibito toccarli. Lo spettacolo più bello in realtà erano i pellicani anch’essi li per mangiare.
C’è un sacco di gente e a fatica si vedono i delfini, per cui ad un certo punto ci allontaniamo dalla folla molto delusi. Poi non so perché mia figlia decide di tornare indietro e si avvicina ad un bambino vicino alla riva, fatto sta che era proprio il momento di dare da mangiare ai delfini, scelgono tre bambini tra cui mia figlia…che fortuna, ho riguadagnato i punti che avevo perso pochi minuti prima. 😉
Finita l’esibizione dei delfini, vista la fatica di arrivare fino a qui e visto che la spiaggia è davvero bella ed il tempo pure, decidiamo di rimanere tutto il giorno. Decisione azzeccatissima: facendo il bagno ci troviamo a nuotare in mezzo ai delfini. Confesso che il primo impatto è piuttosto pauroso. Sono molto grandi e non ce l’aspettavamo, ma poi è meraviglioso.
Verso sud…
Il 25/11 al risveglio ripartiamo subito, destinazione Sud, ovvero torniamo indietro.
Sulla via del ritorno ci fermiamo all’Ocean Park, un parco marino nel bel mezzo del deserto, un po’ caro, piccolino, spartano, ma molto carino per i bambini, una buona sosta intermedia. C’è una ragazza che ci spiega benissimo tutti i pesci del parco ed alla fine andiamo a dare da mangiare agli squali, è stato bello.
Alle 16.30 arriviamo a Geraldton, ci fermiamo nello stesso campeggio in cui ci eravamo fermati all’andata. Il giorno dopo di nuovo in marcia: direzione Jurien Bay, tramite la Great Indian Road. Nel tragitto incontriamo paesaggi molto belli, chiaramente nulla a che vedere con la Great Ocean Road, ma almeno è un paesaggio diverso rispetto al deserto visto fino al giorno prima.
Ci fermiamo per pranzo a Jurian, la spiaggia è molto bella, estesa e con la sabbia bianchissima, tira parecchio vento. Dopo aver giocato un po’ con le onde del mare, decidiamo di partire per Cervantes. Nel tragitto si vedono dei panorami molto suggestivi, si passa dal deserto, alle dune di sabbia bianche al mare. Arrivati a Cervantes, cerchiamo un campeggio, ne troviamo uno molto “antico” rispetto a quelli visti fino ad ora, ma è l’unico nei paraggi. I bimbi giocano nei giochi sulla spiaggia poi facciamo una passeggiata lungo la spiaggia di Cervantes. La sabbia è bianchissima, la spiaggia è estesa, ma è piena di alghe, un vero peccato.
Il giorno dopo andiamo al deserto dei Pinnacoli. I bambini se la passano a correre tra i pinnacoli. I momenti migliori per visitare il deserto sarebbero all’alba o al tramonto, ma è suggestivo anche in altri momenti della giornata, quando i bambini lo permettono. L’unica cosa bisogna prestare attenzione perché in alcuni momenti della giornata può essere davvero caldo. Il parco si trova nel mezzo del deserto e c’è un po’ da camminare sotto il sole. Passiamo lì la mattina, poi ripartiamo per Perth, la attraversiamo e ci dirigiamo a sud.
Alle 17 raggiungiamo Mandurah. E’ una cittadina davvero deliziosa, sul mare e con moltissime insenature e canali. C’è una bella area giochi lungo il Mandjiar Bay, il Dolphin Ocean Marina è bello e moderno. La zona è meravigliosa con bellissime case, verdissimo, bei parchi con giochi.
Ci fermiamo un po’ al Dolphin Ocean Marina dove c’è una spiaggia carinissima e riparata per fare il bagno. Nel pomeriggio del giorno dopo poi partiamo per la Geographe Bay. Con nostra sorpresa i campeggi a Busselton sono tutti pieni. Dopo circa un’oretta ne troviamo uno vicino a Dunsborough dove la proprietaria ci avvisa che il campeggio è pieno di ragazzini di 17 anni in piena baracca. A noi non interessa, vogliamo trovare una sistemazione ed andare in spiaggia. Una volta vista la nostra piazzola andiamo a Meelup beach: la strada per raggiungere la spiaggia è meravigliosa, attraversiamo il Cape Naturalist park e raggiungiamo Meelup. Bellissima spiaggia, giochiamo con le onde, ed ammiriamo tanti ragazzini che stanno imparando il surf. Il tempo poi peggiora, comincia a piovere ed il giorno dopo è un tempo da leoni.
Facciamo un salto al Jetty di Bussenlton, ma è inaffrontabile con tutta questa pioggia. Andiamo a Dunsburough a pranzo per mangiare nel ristorante del figlio italiano della nostra vicina di casa in Italia.
Poi ci dirigiamo verso Margaret River facendo una tappa a Yallingup, paese noto per il break di surf. Proseguiamo poi per Caves Road: ovunque ci sono vinerie e birrerie, farm da andare a visitare, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Noi ci fermiamo in una vineria consigliata dal tourist information con Playground interna, visto che piove.
La sera andiamo al campeggio Hamelin Bay, molto carino, spiaggia bella, ma piove. Sempre perseguitati dalla pioggia andiamo ad Augusta ed arriviamo fino al Cape Leeuwin Light House. Visto il tempaccio decidiamo di abbandonare l’idea del mare e ci dirigiamo verso Walpole per visitare poi la Valley of Giants.
Nel tragitto ci fermiamo per una tappa a Pemberton, nel bel mezzo della foresta Gloucester Nationall Park, nel Lavanda&Berry farm. Una scelta azzeccatissima. il posto è un bello svago per i bambini, ci sono dei bellissimi uccellini, due pony, due lama, galline e una piccolissima coltivazione di more e lamponi, dove ci si può servire da soli raccogliendo i frutti dalle piante. Attraversiamo poi la foresta di Shannon, e alle 17 arriviamo a Walpole dove ci feriamo al Coalmine Beach Holiday park (si trova nella spiaggia di Coalmine, all’intermo della baia di Walpole). E’ uno dei campeggi più belli che abbiamo trovato nel Western Australia: completamente immerso nella natura ed a sorpresa troviamo alcuni canguri che si mettono di fianco al nostro camper.
Il giorno seguente andiamo al Tree Top Walk/ Valley of Giants che si trova a pochi km da Walepole. La camminata sulla passerella nella foresta sopra a questi alberi giganti e secolari è impressionante. C’è anche un percorso per i bambini per riconosce gli alberi più secolari > Valley of Giants. Passiamo qui tutta la mattinata poi, visto che si è fatta una bella giornata, andiamo a William Bay, e più precisamente Greens Pool. Descriverlo un paradiso non rende l’idea. E’ forse la spiaggia più bella mai incontrata. La sabbia bianca, l’acqua cristallina e queste rocce enormi che si trovano sulla spiaggia. Magnifico.
Lasciamo a malincuore la Greens Pool ed andiamo a dormire ad Albany al BIG4 Middleton Beach. Il campeggio è molto bello, proprio sulla spiaggia. La spiaggia è lunga e balneabile. Niente però in confronto alla Greens Pool. Non abbiamo le forze per andare a fare un giro in centro ad Albany, per cui ci fermiamo a Middleton Beach e ci riposiamo un po’, il giorno dopo ci aspetta un viaggio impegnativo di rientro a Perth.
Tutta la costa da Perth a qui è in pieno sviluppo sia economico che turistico. Le cittadine sono piuttosto nuove, in alcuni posti stanno costruendo parecchio e per il turismo sono molto organizzati, con tourist information che danno informazioni di qualsiasi genere, consigli per attività svariate e molte destinazioni interessanti. Noi purtroppo siamo capitati fuori stagione, ma consiglierei tutti questi posti vivamente a chi potesse andare a gennaio-marzo e a chi volesse conciliare il mare la natura ed anche il divertimento. A differenza del nord Western Australia, qui la vegetazione è lussureggiante.
Anche il nostro secondo itinerario in camper termina ed il 02/12 alle 7 di mattina, quando ancora i bimbi dormono, noi ne approfittiamo per partire. Dopo 400km ci fermiamo ad Armadale, una cittadina alla periferia di Perth, a pranzare. La cittadina è molto carina, meriterebbe una sosta un po’ più lunga, ma il tempo stringe, dobbiamo ancora pulire il camper per cui scappiamo verso la nostra destinazione finale, la sede della Britz a Perth.
Si torna a Perth…
Chiamiamo il taxi e ci facciamo portare al nostro appartamento di Perth, il Malibu Apartmets in Cleaver Street, prenotato tramite booking. Abbiamo scelto l’appartamento perché ci da più il senso di libertà e la sensazione di vivere la città come locali.
L’appartamento è a 3km dal centro per cui il giorno dopo decidiamo di fare una passeggiata a piedi fino al centro. Attraversiamo il quartiere di Northbridge e dopo 40 min circa arriviamo in centro. Facciamo il tragitto consigliato dalla Lonely Planet (barrack st, Murray st, …fino alla Bells Tower dove ci fermiamo per rilassarci un po’ nei giochi di Barrack Square). Facciamo un pic-nic agli Stirling Garden, vicino al Goverment House. Proseguiamo poi il giro al St.Georges Trc, London Arcade ed infine andiamo al Kings park dove ci gustiamo una vista mozzafiato dello Skyline della città. Questa città ci piace veramente molto. Prendiamo uno degli autobus gratuiti che ci porta fino ad Aberdeen St, vicino a casa.
Il giorno dopo prendiamo il treno al City West a 15 min a piedi da casa, direzione Fremantle. Il treno fa un bel giro tra i vari quartieri della città. Passiamo la mattinata a Fremantel poi decidiamo di fare la pazzia di andare a salutare per l’ultima volta i canguri, ma soprattutto mio marito vuole assistere all’abbraccio con il Wombat al Caversham Wildlife Park che si trova dalla parte opposta della città.
Il treno da Fremantle arriva direttamente alla stazione di Bassendean da cui parte il bus numero 955 per Caversham. Di lì la navetta gratuita del parco porta all’ingresso. Questo parco è molto curato, ci sono molti animali e tantissime specie di canguri, ma personalmente preferisco quello di Adelaide, perché più “naturale” e meno “costruito”, i bambini chiaramente si divertono moltissimo a stare in mezzo agli animali.
Perth è una città molto viva, moderna, accogliente ed in pieno sviluppo, come tutto il sud del Westerna Australia. E’ una città a misura di bambini, ci sono moltissime attività per loro, tutti i giorni diverse. Per questo meglio consultare il sito ufficiale della città per essere aggiornati. Ad esempio quando eravamo lì noi a Forrest Place c’era una specie di spiaggia cittadina per bambini animata da giochi d’acqua con le fontane. Nella piazza accanto c’era la festa di una scuola ed organizzavano giochi per tutti i bambini ed il trucca bimbi… insomma c’è l’imbarazzo della scelta per loro.
Il 5/12, verso sera, ci dirigiamo all’aeroporto internazionale di Perth e torniamo in Italia, lasciando gran parte del nostro cuore là.
Alcuni mi dicono che è inutile spendere soldi e portare dei bambini a fare dei gran viaggi perché tanto non ricordano niente. Per me non è così. A parte che già da piccoli si aprono mentalmente conoscendo posti nuove ad altre culture, in viaggio i più grandicelli incontrano bambini della loro età con cui familiarizzano anche senza conoscerne la lingua e per i più piccini, dico solo che mi figlio, che ora ha poco più di 3 anni, continua a ricordare e a raccontare a tutti il bellissimo viaggio che abbiamo fatto e non credo proprio che dimenticherà tutto.
Tutti i racconti del nostro viaggio sono a questo link: Australia by Sara
Leggi anche qui: Australia fai da te con bambini: tappe e consigli pratici per il viaggio perfetto
Sara
(testi e fotografie di Sara Venieri)
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