Un viaggio in Kenya alla riscoperta delle proprie radici: il racconto di Daniela, del blog MalaikaTravel, che con la sua famiglia è tornata in Africa vivendo assieme alla popolazione locale, senza tralasciare safari e mare!
L’emozione di un viaggio, in particolare con i nostri piccoli al seguito, è qualcosa di incredibile che ci prende e cattura già a partire da qualche settimana dalla partenza. E infatti così è stato per noi nel nostro ultimo viaggio che ci ha riportato in Kenya!
Ho sempre vissuto questa destinazione africana più da residente che da turista, ma questa volta sapevo che ci saremmo potuti godere la meravigliosa terra africana in qualità di viaggiatori e la cosa più bella ed emozionante era proprio avere la nostra piccola con noi!
Viaggio in Kenya con bambini: in volo con Kenya Airways
Avevo già provato questa compagnia quando la piccola era ancora infant, e mi ero trovata molto bene. Questa volta ho avuto l’occasione di provare sia il viaggio notturno (Amsterdam – Mombasa con scalo a Nairobi) che il ritorno di giorno, e devo dire che sono rimasta pienamente soddisfatta!
I sorrisi del personale di bordo ci hanno fatto sentire già in Africa all’imbarco, e per tutto il volo ci hanno coccolato con snack, bibite, la cena e la prima colazione. Il programma di intrattenimento a bordo è abbastanza ampio e ci sono diversi canali per bambini con cartoni e film.. Mia figlia era talmente emozionata da tutto che è crollata solo dopo qualche ora, con la pancia piena e arrotolata nelle coperte.
Avevo diversi timori riguardo al viaggio di ritorno per paura di facili stanchezze ingestibili della piccola.. Ma è andata come da copione, esattamente come per quello notturno con un bel sonno di 6 ore, mentre mamma e papà si guardavano film e gustavano il menu!
> Vita da expat in Olanda (passando per il Kenya): la storia di Daniela <
L’impatto con il Kenya
Siamo partiti con zero gradi in Olanda, ed atterrati a Mombasa con più di 30 e un tasso di umidità molto alto: avete presente la sensazione quando si sbarca dall’aereo? Facevamo fatica a respirare! Fortunatamente durante lo scalo a Nairobi avevo già provveduto a spogliare mia figlia (che era vestita a cipolla).
Attendendo i bagagli lei si è subito messa a giocare con una bimba come se fosse la sua migliore amica, e io ho capito che non sarebbe rimasta delusa da questo viaggio: qui poteva riscoprire le sue radici e dar libero sfogo al suo carattere aperto e solare, perché anche gli altri bimbi sono così.
Prima tappa in questo viaggio erano le TAITA HILLS, tra i parchi Tsavo Est e Tsavo Ovest. Siamo arrivati in circa 3 ore di macchina, in cui non ho smesso di guardare quel panorama, che conoscevo a memoria, per far entrare ogni singola immagine per sempre nella mia memoria ancora una volta.. Ero entusiasta e volevo che lo fosse anche la piccola, ma era ancora troppo stanca e confusa per apprezzare ciò che la circondava: una volta arrivati nella cittadina di VOI e fatta spesa ci siamo recati nel cuore delle colline, tra strade sterrate, palme da cocco, mucche al pascolo e panorami incredibili.
Finalmente anche mia figlia si stava riprendendo dalla stanchezza e godendo il paesaggio che scorreva dal finestrino!
Siamo andati alle Taita Hills per visitare la famiglia, quindi alloggiavamo da loro: probabilmente un’esperienza unica e sicuramente molto educativa per nostra figlia, in quanto l’alloggio era molto semplice senza luce ne acqua corrente (ed eravamo anche nella stagione secca, dove l’acqua scarseggia) senza bagni moderni e lontani veramente da tutto..
Una sorta di campeggio estremo, ma vicino quanto mai alla natura e alle persone. L’atteggiamento dei nostri figli di fronte alle difficoltà e la loro capacità di adattamento dipende da noi, da quanto riusciamo ad aiutarli nel loro processo e se gli facciamo capire di quanto bella sia questa nuova avventura..
E così dopo poche ore, la piccola principessina che a casa si lamenta se ha un granello di sabbia nelle scarpe, giocava scalza tra la polvere insieme ai suoi nuovi amici, mangiava con le mani, chiudeva le caprette nel recinto con il nonno e aiutava la nonna a preparare il cibo tradizionale. In queste occasioni ci si rende conto di quanto nelle nostre case abbiamo di inutile, giochi, Ipad, televisione.. E poi vedi tua figlia che si diverte molto di più con due pezzi di legno e qualche sasso, o inseguendo le galline nel cortile!
Viaggio in Kenya con bambini: tra safari e mare
Non c’è viaggio in Africa senza un safari..
E così abbiamo organizzato un mini safari nello TSAVO EST, altamente apprezzato da Emma, e un pranzo in un lodge sulle rive del GALANA RIVER, in direzione Watamu.
Distese di sabbia bianchissima e soffice come borotalco, faraglioni e baie incantate, la bassa marea che scopre degli atolli in mezzo al mare e sorrisi, tanti sorrisi. Dopo un safari non c’è niente di più bello che correre in spiaggia e gettarsi nelle acque dell’oceano Indiano!
Le emozioni non finiscono e l’entusiasmo di Emma è incontenibile, starebbe in acqua per tutto il giorno!
A WATAMU abbiamo alternato giornate al mare (dove costruivamo castelli e torte di sabbia utilizzando noci di cocco al posto di secchiello e formine) a passeggiate in paese, visite nelle zone limitrofe.
Da non perdere con i bambini le ROVINE DI GEDE, la città nella giungla piena di scimmie. Ma in assoluto l’esperienza che le è più piaciuta è stata visitare il centro per la salvaguardia delle tartarughe marine ed assistere al rilascio in mare di due di esse!
Qualche consiglio per organizzare un viaggio in Kenya con bambini:
- Per il viaggio avevo scaricato qualche app nel tablet per intrattenere la piccola, incluse delle bellissime fiabe sonore. In realtà lo abbiamo utilizzato pochissimo, gli stimoli esterni hanno provveduta a tenerla sempre impegnata!
- Siccome saremmo stati in zone senza particolari servizi igienici e con scarsità d’acqua mi ero munita di salviette umidificate, spray disinfettanti e anche prodotti per la doccia naturali ed ecologici in formato solido (per risparmiare peso in valigia e non inquinare una volta terminati!)
- Crema solare, gel d’aloe vera e tea tree oil. Il sole africano può essere molto potente e bruciare anche le pelli già scure, inoltre le alte temperature, il sudore, e la polvere posso far venire rush cutanei. L’aloe vera e il tea tree oil sono fantastici per lenire arrossamenti e rush.
- Carica batterie solare portatile: andando in zone dove non c’è corrente elettrica, caricare macchine fotografiche, tablet e iphone sarebbe stata una vera impresa!
- Giochi da regalare: non sapevo cosa portare per mia figlia, alla fine abbiamo scelto piccoli giochi con i quali a casa non giocava mai in modo da regalarli ai bambini. I palloncini hanno conquistato tutti!
- Portarsi dietro una farmacia da viaggio basica e includere dei fermenti lattici in caso di necessità
Gli spostamenti in Kenya:
- Abbiamo effettuato il safari con l’agenzia Dreamsafaris, seri e professionali come sempre
- Per l’alloggio abbiamo optato per una guest house locale a due passi dalla Turtle Bay beach: atmosfera semplice e rilassata, perfettamente integrata nell’ambiente circostante e gestita da una coppia italo-kenyana.
- Quando non ci spostavamo a piedi usavamo il tuk tuk, mezzo economico e divertentissimo per la piccola!
- Watamu ha una vasta scelta di ristoranti per tutte le tasche, dallo street food (buonissimo) a quello di lusso italiano, ogni palato sarà soddisfatto!
Il Kenya è un paese bellissimo, va visitato sicuramente con una giusta preparazione ed apertura mentale. Se ci si rivolge ad operatori affidabili e ci si ricorda di essere in un paese tropicale, vivrete sicuramente una bellissima vacanza con i vostri bimbi!
Daniela
[testi e fotografie di Daniela Gallucci del blog Malaikatravel]
(la foto di copertina è tratta dall’originale di Trevino, l’aereo dall’originale di Mark Harkin con licenza Creative Commons)
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