Un’idea weekend speciale, da trascorrere con tutta la famiglia? Ce la racconta Serena, che ha organizzato niente meno che una caccia al tesoro in 10 tappe nelle Langhe (Piemonte), per festeggiare il compleanno di papà Massimo assieme ai loro bimbi.
Non sempre per vivere delle intense emozioni occorre andare lontano. Alle volte è sufficiente un’idea giusta per trasformare un semplice week-end in un momento indimenticabile per tutta la famiglia, come è accaduto a noi durante la visita delle Langhe.
Tutta l’organizzazione è partita dalla scelta del luogo in cui pernottare. Un posto speciale, di cui conoscevo l’esistenza da tempo e che mi faceva sognare ad occhi aperti; uno di quelli in cui almeno una volta nella vita si deve andare.
Dopo avere prenotato -con lauto anticipo- l’alloggio, ho iniziato a studiare la zona e a pianificare il nostro percorso facendo tutto da sola all’insaputa degli altri membri della famiglia, al fine di fare una sorpresa a mio marito in occasione del suo compleanno. Mi piaceva l’idea di fargli un regalo diverso dal solito che si potesse “scartare” un po’ alla volta.
Ho così cercato di elaborare una sorta di caccia al tesoro attraverso le meravigliose colline del Piemonte, poste a cavallo tra le province di Asti e Cuneo ed inserite -insieme a Monferrato/Roero- nel giugno del 2014 tra i beni Patrimonio dell’Umanità.
Langhe per bambini…e papà
Il nostro week-end inizia in un assolato sabato di Ottobre. Nessuno – tranne me, ovviamente!- conosce la destinazione e la durata del percorso. Tutto questo crea una grande eccitazione e tanta allegria. Ho preparato una piccola brochure, fatta a mano, in cui sono fornite alcune indicazione sulle tappe (le pagine però possono essere sfogliate solo una volta arrivati alla meta!) .
La prima nostra sosta è Verduno. Parcheggiamo l’auto ed esploriamo questo delizioso paese arroccato sopra un colle. L’area di un antico castello, di cui sono ancora visibile le mura, è oggi occupata da un parco giochi in cui i bambini hanno l’occasione di sgranchirsi le gambe e scatenarsi un po’. La vista che si gode da questa posizione è fantastica. Un terrazzino dalla caratteristica forma a botte ci permette di avere uno sguardo d’insieme sulle zone circostanti; le incisioni poste sul suo davanzale ci istruiscono sui nomi dei paesi limitrofi e sulle relative altitudini. Non c’è dubbio…siamo proprio nel regno del vino. In ogni direzione in cui lo sguardo spazi si notano filari di vite disposti alla perfezione sui dolci declivi.
La seconda tappa ci conduce all’interno della Cantina Cadia dove ci aspetta una visita guidata del vigneto, del noccioleto e delle parti interne della tenuta. La prenotazione è stata fatta on-line, grazie a Piemonte on wine che ha trovato la soluzione più adatta alle mie richieste. I bambini, liberi e felici, corrono tra le vigne ammirando i grappoli, le foglie e le strane forme dei fusti di vite.
La titolare della tenuta ci spiega ogni dettaglio ed ogni segreto del loro lavoro. Oltre all’uva anche le nocciole sono pronte per essere colte e quindi non perdiamo l’occasione di conoscere questi frutti meravigliosi. All’interno osserviamo le botti e terminiamo la visita, noi adulti degustando i vini ed i bambini creando portachiavi con i tappi in sughero e facendo disegni su quanto visto poco prima.
Mentre concludiamo la nostra esperienza, fa il suo ingresso un cacciatore di tartufi con il suo segugio di ritorno da una fortunata mattinata. Non c’è che dire le Langhe offrono sapori e colori unici!
La Morra è la nostra terza tappa. Il “balcone delle Langhe”- soprannome di questo paese- è famoso per la coltivazione del Nebbiolo e per la chiesa della Madonna delle Grazie. Un edificio sconsacrato noto per i suoi originali cromatismi. I bambini se ne innamorano subito!
Sconfiniamo per un po’ nella provincia di Cuneo per visitare il Castello della Manta, la quarta tappa del nostro week-end. Il FAI gestisce con passione questa costruzione il cui nucleo originale risale al Quattrocento. Nel corso dei secoli da opera fortificata venne trasformata in signorile dimora di cui ancora oggi è possibile ammirarne la maestose sale e le magnifiche decorazioni. Ci spostiamo con stupore, tra una stanza e l’altra, percorrendo gli ampi saloni e le scalinate che ci conducono nella soffitta da cui ammiriamo le cime del Monviso.
I caldi raggi del sole prossimo al tramonto ci accompagnano nella passeggiata nel giardino circostante, dove scattiamo tantissime foto.
Una sosta veloce -la quinta- a Saluzzo, per dare un’occhiata al centro ed assaggiare in una bella pasticceria i baci di dama e siamo pronti a ripartire.
Il sopraggiungere dell’ora di cena ci porta alla sesta tappa e più precisamente al Ciabot de’ i Bucanevi, dove possiamo dare tregua ai morsi della fame. Si tratta di un agriturismo completamente immerso nel verde e davvero ricco di atmosfera. Candele, carriole, antichi portali in legno creano un’ambientazione quasi fiabesca.
Le antiche cantine sono trasformate in piccoli locali in cui prendere l’aperitivo o degustare il vino. Non sono la location è fantastica ma anche il cibo, genuino e ricercato al contempo.
E finalmente arriva l’ora della nanna e possiamo raggiungere l’agognata settima tappa, la nostra casetta sull’albero, dove passiamo la nostra indimenticabile “notte da folletti”. Siamo al Giardino dei semplici a Manta, agriturismo dotato di due fantastiche case sull’albero. Non mi dilungo sui dettagli di cui ha parlato Jessica nel suo post > Casa sull’albero in Piemonte: il Giardino dei Semplici < , ma spendo solo alcune parole per descrivere la nostra emozione.
Innanzitutto mio marito non aveva neanche minimamente immaginato che dormissimo fuori e quando siamo arrivati alla base dell’albero è rimasto senza parole.
I bambini letteralmente estasiati. Ci siamo sentiti accolti come in un nido, coccolati dai mille dettagli della casetta, inebriati dal profumo di legno. Abbiamo trascorso una notte da sogno che non scorderemo mai.
Fin qui tutto bene, la sorpresa è riuscita alla grande. Il sopraggiungere del nuovo giorno ci riporta con i piedi per terra per visitare la tappa numero otto: Barolo.
Questo borgo, solitamente associato al famoso ed omonimo vino, ha origini antichissime e rappresenta un polo di attrattiva del territorio. Molto piacevole con i bambini percorrere le strette vie che conducono alla sommità della vetta, animate da graziosi cortili fioriti, da botteghe storiche, e da suggestivi scorci sulle colline circostanti.
Dopo le foto di rito, facciamo il nostro ingresso nella nona tappa e cioè a Wi.Mu, il Museo del Vino. La location merita da sola la visita.
Ci troviamo infatti all’interno di un maestoso castello le cui origini risalgono addirittura al X secolo. Dal 2010 ospita un originalissimo museo dedicato alla cultura del vino, capace di coinvolgere e divertire grandi e piccini. Il percorso della visita è strutturato come una discesa nei meandri della terra, fino alle radici della vite, addentrandosi nei misteri e nei miti del frutto di Bacco.
Dai piani più alti ci inoltriamo fino ai piani semi-interrati percorrendo un viaggio suggestivo in cui si alternano, tra le numerose sale, pannelli esplicativi, ambientazioni fantasiose, video animati, teatrini, giostre. Un percorso di cui siamo attivamente protagonisti, che spazia dagli elementi più scientifici a quelli poetici. Ne rimaniamo tutti contenti!
Il mio itinerario si ferma qui, la decima tappa non era prevista ma il fato ci ha messo la sua mano e così mentre ci apprestiamo a lasciare le Langhe e a concludere il nostro incredibile week-end, tante mongolfiere colorate si alzano in cielo, regalandoci l’ultima fantastica immagine di una terra stupenda .
Per informazioni e prenotazioni:
- Piemonte on Wine
- Colline di Langa e Barolo
- FAI; Fondo Ambiente Italiano
- Il Giardino dei Semplici
- Museo del Vino
- Le colline dei bambini (di Annalisa Porporato e Franco Voglino). Langhe, Roero e Monferrato per piccoli e grandi camminatori, pubblicazione dedicata alle passeggiate con bambini, nell’ambito del progetto “Baby’s Hills – Le colline dei bambini” > Vedi Asti Turismo
Serena
{Testi e fotografie di Serena Borghesi}
(La foto di copertina è tratta dall’originale di Alata con Licenza Creative Commons)
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Dai un’occhiata anche qui:
- Nel regno di Giuca e Pavò: alla scoperta di Roero e Langhe con bambini
- Casa sull’albero per bambini: dove trovarne in Italia?
Fantastico giro!!! Noi abbiamo visitato le Langhe l’anno scorso e mi sono piaciute tantissimo, questo itinerario però è fantastico, mi hai dato uno spunto per ritornare! Grazie!
Grazie Mille Tiziana! Per me è stata la prima esperienza in questa zona e ne sono rimasta letteralmente affascinata. Di sicuro torneremo per visitare altri angoli di questa terra magnifica.
Pingback: Un Weekend nelle langhe...immersi nel cioccolato
Grazie per aver condiviso questo bellissimo itinerario! Ne prendo spunto per un weekend non troppo lontano ad ottobre, nostro mese preferito per i weekend, grazie ai colori autunnali e alle giornate ancora belle, se c’è fortuna!
Grazie a te ! Ottobre mi sembra un mese perfetto per esplorare questa zona!