Hotel, ristorante, museo e laboratori: tutto a tema cioccolato, nella Cioccolocanda di Vicoforte, vicino a Mondovì! Ecco il racconto di mamma Daria sul suo dolce weekend nelle Langhe con “contaminazioni al cacao”..
Ebbene sì lo confesso: anche io quest’anno sono entrata a far parte del club degli “anta”. Quindi sono mesi che penso a come poter festeggiare in modo del tutto speciale il mio quarantesimo compleanno.
Il colpo di fulmine è arrivato però in modo del tutto inaspettato: guardando il libretto di uno Smartbox regalato ad un collega che va in pensione, mi è caduto l’occhio su un posto il cui nome da solo basterebbe a prenotare: “la CIOCCOLOCANDA”.
Questo originale albergo/ristorante/museo/laboratorio/pasticceria si trova a Vicoforte, in provincia di Cuneo vicino a Mondovì.
Propongo quindi il tutto al marito che, felice, mi regala un weekend al cioccolato nelle Langhe!
Weekend nelle langhe: la Cioccolocanda
Il proprietario Silvio Bessone è un personaggio originale come la sua locanda ed eccezionale come il cioccolato che produce.
Già dalle istruzioni per l’uso con cui presenta la locanda, si capisce cosa ci si debba aspettare:
Una piccola e semplice struttura cioccolatosa
Sconsigliata a Snob, Radical-chic e indifferenti al cioccolato!
Non potrei descrivere meglio questo posto e ciò che offre. Noi abbiamo acquistato un “pacchetto contaminazioni al cacao per due persone” che include:
- Cena “Contaminazioni al Cacao” servita all’interno del Museo
- Notte cioccolatosa in camera doppia (con fonduta al cioccolato fondente in camera e spiedini di frutta fresca)
- Colazione a buffet
- Corso di pasticceria alle ore 18:00
- Visita al Museo del Cioccolato e degustazione alle ore 19:00
Insomma, il programma è davvero fantastico e non vedo l’ora di “gustarmi” il mio regalo. Naturalmente non ho nessuna intenzione di lasciare a casa il mio cucciolo, quindi chiedo in fase di prenotazione se ci sono problemi a portarci dietro un bimbo di 3 anni. Nessun problema, quindi sabato mattina verso le 11:00 partiamo!!
Devo fare una premessa: avendo prenotato molto sotto data le camere alla Cioccolocanda (solo 6) erano già terminate, quindi noi abbiamo alloggiato all’Hotel Portici, distante circa 150mt dalla locanda, davvero molto molto carino.
Arriviamo a Vicoforte e ci prendiamo un po’ di tempo per girare per il paese in attesa del corso di pasticceria.
Il paese di Vicoforte è conosciuto per il Santuario-Basilica della Natività di Maria, più noto semplicemente come Santuario di Vicoforte. Si tratta di un imponente edificio costruito tra la fine del XVI e l’inizio del XX secolo, che vanta la cupola ellittica più grande al mondo.
E’ davvero uno spettacolo, sia all’interno che all’esterno! Se avete tempo e voglia si può addirittura organizzare una visita alla cupola e salire ad ammirare il panorama dall’alto.
All’esterno la basilica è composta da ben quattro campanili e all’interno si trovano cinque cappelle, tra cui la più famosa ospita le spoglie di Carlo Emanuele I di Savoia a cui, nemmeno a farlo apposta, si assegna il merito di aver importato per primo il cacao in Italia. 😉
Un’altra particolarità di Vicoforte è la Palazzata cioè la cinta di palazzi costruita attorno al piazzale del santuario, caratterizzata da portici e palazzi simmetrici e di uguale grandezza, che fanno da cornice al santuario stesso.
L’Hotel Portici si trova proprio sotto a questi portici, esattamente di fronte al santuario.
Alle 18:00 inizia il corso di pasticceria a cui arriviamo ben preparati, poiché per Chicco abbiamo portato il suo cappello da chef ed il suo grembiule dei Minions che usa sempre quando mi aiuta in cucina. Agli adulti viene dato un grembiule usa e getta in dotazione.
Il corso si svolge in gruppo e naturalmente è tenuto da Silvio Bessone in persona, che ci accoglie nella classica divisa bianca da chef con tanto di cappello e grandi sorrisi.
Inutile dire che siamo gli unici ad avere con noi un bimbo. Per fortuna Chicco è bravo, attento ed interessato e viene subito preso in simpatia da tutti.
Lo scopo del corso è la preparazione di un tortino al cioccolato con cuore fondente.
La preparazione avviene in gruppo attorno ad un piano d’appoggio in inox su cui sono posate ciotole ed ingredienti, che lo chef fa mescolare spiegando in modo divertente e professionale tutti i passaggi.
Anche Chicco viene fatto partecipare e mescola con attenzione gli albumi con lo zucchero!
Il momento però di maggiore ilarità è quello in cui il “maestro” mette l’impasto nella sac-a-poche ed inizia a riempire i pirottini e Chicco si mette a dire “che furbo!”, “mamma guarda che furbo!!”. Tutti ridono come matti e io sprofondando di vergogna spiego che quando riempio gli stampi dei muffins col cucchiaio ne rovescio sempre dappertutto! 😉
Terminato il corso, si torna nella zona “museo” dove spicca su una parete l’originalissimo “annusario”, cioè una fila di tubi in plexiglass contenenti semi di cacao provenienti dalle diverse zone del mondo, che si possono chiaramente annusare!
In questa sala si svolge la presentazione della fabbrica del cioccolato, effettuata tramite un interessante video che mostra le varie fasi, dalla raccolta dei frutti, alla produzione del prodotto finito…con i vari assaggi delle diverse tipologie di cioccolato ottenute.
Come avrete ormai capito, io sono una grandissima appassionata di cioccolato, ma devo ammettere che fino ad oggi non avevo mai davvero approfondito la conoscenza di questo alimento, ritenuto a ragion veduta già dagli Aztechi il cibo degli Dei.
Questo piccolo museo, con il filmato e gli assaggi, sono davvero molto interessanti e ti aprono un mondo!
Ora di sicuro quando comprerò una tavoletta di cioccolato lo farò con un po’ più di consapevolezza e sarò in grado (forse) anche di scegliere tra un cioccolato dell’Ecuador ed uno della Costa d’Avorio riconoscendone le differenze.
E’ davvero sorprendente vedere tutto ciò che c’è alle spalle di una semplice tavoletta di cioccolato…
Finita la presentazione si passa direttamente in sala da pranzo, dove viene servita l’ottima cena naturalmente tutta a tema cioccolato dall’antipasto al dolce.
Per i bambini è possibile ordinare qualcosa a parte direttamente quando si arriva. Noi abbiamo preso una pasta al pomodoro, che sarebbe da pagare a parte, ma che ci hanno incluso nel prezzo già pagato.
Il pacchetto da noi acquistato costa 150 Euro ed i bimbi pagano solo 15 Euro per pernottamento e colazione, mentre la cena per loro è extra.
Anche se abbiamo pernottato all’Hotel Portici, la colazione l’abbiamo consumata comunque alla Cioccolocanda e vi assicuro che rimarrà per un po’ nella nostra memoria!
La domenica mattina quindi dopo colazione, prima di congedarci dal Signor Silvio e dal suo “luogo di perdizione”, ci è stato conferito il diploma di pasticciere (anche a Federico) e la ricetta segretissima del tortino.
Naturalmente abbiamo acquistato alcuni prodotti presenti nello shop della Cioccolocanda, per avere un ricordo ancora più vivo e duraturo di questo meraviglioso weekend.
Alla Cioccolocanda con bambini?
Per concludere, vorrei fare una nota per quanto riguarda la Cioccolocanda ed i bambini. Sicuramente è un posto originale e molto interessante, ma non è adatto a chiunque.
Tendenzialmente lo definirei un luogo romantico per coppiette dove trascorrere piacevoli momenti con il proprio partner. Senz’ombra di dubbio non è un luogo per bambini o pensato per le famiglie.
Se pensate di portarci i bambini come abbiamo fatto noi dovete essere assolutamente consapevoli che: non ci sono giochi o aree per i bambini, né all’interno, né all’esterno della struttura; in camera ci hanno messo il lettino, ma non ci sono fasciatoi; i bambini è meglio che siano grandicelli oppure molto interessati all’argomento, perché rischiereste solo di rovinarvi la visita e di rovinarla agli altri.
Se non siete sicuri che i vostri bambini possano partecipare attivamente al corso di pasticceria è meglio che vi dividiate e che partecipiate al corso separatamente portando i bambini fuori a fare una passeggiata.
Chicco è stato bravissimo, ma ad esempio durante la proiezione del filmato e durante la spiegazione di come effettuare la cottura del tortino, si è messo seduto ad un tavolo a giocare coi Playmobil portati da casa. Anche la sera durante la cena, abbiamo dovuto intrattenerlo con video e cartoni animati sull’Ipad perché dopo un’ora lui aveva abbondantemente finito la sua pasta al sugo e noi non eravamo nemmeno al secondo…
Se però i vostri figli sono degli aspiranti chef, appassionati di pasticceria e amanti del cioccolato, allora è il posto giusto per portarsi dietro anche loro e vivere un cioccolatoso weekend di delizie tutti assieme alla Cioccolocanda.
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Presto vi racconto anche Mondovì e dintorni!
Daria
{testi e fotografie di Daria Saini}
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