Serena ci accompagna alla scoperta di Brema, la città dei famosi “Musicanti”, nel nord ovest della Germania, ricca di musei, parchi e tante attrazioni per piccoli esploratori…
Ci sono mete che sogno da tempo e tengo gelosamente nascoste nel mio cassetto dei desideri, in attesa del momento giusto in cui poterle visitare, ed altre che all’improvviso mi balzano in mente e solleticano a tal punto la mia immaginazione da diventare subito oggetto di studio e minuziosa pianificazione.
E’ accaduto così per Brema, meta del nostro viaggio nella primavera 2015.
Questa incantevole città della Bassa Sassonia rappresenta l’ultima tappa della Strada delle Fiabe della Germania, ospita numerosi ed interessanti musei adatti ai bambini, è molto vicina al mare del Nord ed è incastonata in uno scenario naturale di rara bellezza. In una settimana abbiamo avuto modo di vivere numerose e suggestive esperienze, circondati da un’atmosfera di pura magia.
Brema con bambini:
la città dei Musicanti, tra musei, parchi e tante attrazioni per i bambini
Atterrati ad Amburgo, una volta ritirata l’auto a noleggio, ci siamo subito diretti a Brema, per prendere possesso del nostro alloggio. L’autostrada, costeggiando il fiume Elba, permette di avere una visuale privilegiata su quello che viene definito uno dei porti commerciali più grandi ed importanti del mondo. Lo scenario fatto di gru, container e grigia tecnologia cambia immediatamente non appena si entra nel cuore della città di Brema dove dominano il verde dei parchi ed i colori pastello della abitazioni.
I fratelli Grimm, noti in tutto il mondo per aver raccolto e rielaborato numerose storie della tradizione tedesca rendendole le fiabe con cui sono cresciute numerosissime generazioni di bambini, hanno ambientato qui la storia dei quattro animali (un asino, un cane, un gatto ed un gallo) che, stufi delle condizioni di vita che gli uomini imponevano loro, decisero di fare i musicanti. E così queste quattro simpatiche bestiole sono diventate il simbolo della città.
A loro è dedicata una statua, proprio nel cuore della città vecchia, protetta dalle alte pareti del Municipio, meta del “pellegrinaggio” di tutti i turisti che cercano di propiziarsi la buona sorte, toccando le zampe dell’asino.
Nella antica piazza del Mercato, invece, si trova un tombino, a dir poco singolare: gettando una monetina si può sentire il verso di uno dei quattro animali. Inutile dire che già queste cose sarebbero sufficienti a divertire i bambini, ma a Brema ogni angolo ha qualcosa di speciale ed un po’ magico da offrire ai più piccoli.
Il cuore della città vecchia è rappresentato proprio dalla Piazza del Mercato, circondata dalle case medievali a timpani, dal Palazzo del Parlamento, dal Palazzo della Mercatura, dal Duomo di San Pietro ma soprattutto dalla Statua di Rolando e dal Municipio, riconosciuti dall’Unesco come Beni Patrimonio dell’Umanità.
La Statua di Rolando, la più grande della Germania, vigila dal 1404 sui diritti e sulla libertà della città e per questo i cittadini ne sono molto gelosi tanto che una leggenda narra se ne conservi una copia identica da issare subito qualora quella attuale subisse dei danni.
Il Rathaus (Municipio), eretto tra il 1405 ed il 1410 ed impreziosito nel XVII secolo della facciata nello stile rinascimentale del Waser, colpisce per la maestosità dell’esterno e sbalordisce per la ricchezza dei sui interni.
Prenotando una visita guidata presso gli uffici di informazione turistica, è possibile conoscere la storia di questo edificio ed ammirare le sale e gli arredamenti di quello che fu il fulcro dell’economia e della storia della città durante i suoi anni d’oro. Notevoli le opere pittoriche che ornano le pareti, ripercorrendo importanti vicissitudini del passato, spettacolari le riproduzioni in legno di antichi velieri che scendono dal soffitto e lasciano a bocca aperta i bambini! Sfavillante la stanza d’oro in cui venivano prese le decisioni più importanti.
Tornando nella piazza ed imboccando una piccola stradina proprio dal lato opposto al Municipio, si entra in uno degli angoli più caratteristici della città: Bottcherstrasse. Un’opera d’arte di soli 110 metri in cui sono concentrate botteghe, locali tipici, un’originale fontana in ferro dedicata ai Musicanti, due piccoli acquari e un carillon composto da 30 campanelli di porcellana che tre volte al giorno incanta grandi e piccini con la sua dolce melodia. L’aria che si respira è talmente fatata da non sembrare vera, soprattutto perché la si può vivere semplicemente passeggiando per il centro storico.
E questa atmosfera non ci abbandona neppure quando ci spostiamo nel quartiere di Scnoorrviertel, il più antico di Brema, in cui ancora oggi si possono ammirare le case a graticcio del XV e XVI secolo. Le strette strade, le insegne dei negozi in ferro battuto, le piccole botteghe, le abitazioni addossate le une alle altre permettono al visitatore di immergersi nel fascino della storia divenendone parte esso stesso.
Brema non è solo questo, ma molto di più.
Ad ogni angolo si trova qualcosa da fotografare ed ammirare come le ricorrenti effigi della chiave d’oro, simbolo della città, le facciate della case, le chiese e numerose sono le attrazioni per bambini integrate nella città stessa: una piccola giostra dei Musicanti, uno scivolo altissimo nella cui scalata possono cimentarsi i più grandicelli, un gruppo di figure composte da pastore, cane e maialini, nella Sogerstrasse, che invita i più piccoli ad una simpatica “cavalcata”.
Nel cuore della città non mancano neppure gli spazi verdi in cui i bambini possono correre liberamente come nel Wall, parco che costeggia un grazioso corso d’acqua dominata da un antico Mulino di legno, oggi trasformato in caffetteria o lungo le rive del fiume Weser in cui è possibile ammirare bellissime imbarcazioni.
Ed anche il momento della “pappa” può trasformarsi in una bella esperienza se si opta per il ristorante ospitato nella cantina del Municipio Rastkeller, abbellito da enormi ed antiche botti di vino; o per i locali tipici di Schnorr, come Beck’s in Schnorr o Bremer Waffelhaus, o per quelli di Bottcherstrasse come Staendige Vertretung.
Brema è una città orgogliosa del proprio passato e delle proprie tradizioni ma allo stesso tempo capace di guardare al futuro ed al progresso come dimostrano i numerosi musei a carattere scientifico (nonché il centro aereospaziale Astrium).
Passare alcune ore presso l’Universum Bremem può rappresentare una scelta molto azzeccata per far avvicinare in modo divertente i bambini al mondo della scienza ed alle sue complessità.
Già l’aspetto esterno della struttura conquista per la sua forma che ricorda la sagoma di una balena ricoperta di lastre argentate che risplendono sotto i raggi del sole.
All’interno poi, in una vasta superficie disposta su tre livelli, si possono sperimentare i segreti della scienza, del genere umano e della natura: i bambini sono assolutamente autorizzati a toccare, manipolare, tirare, spingere, mettersi alla prova nelle 250 esibizioni interattive.
La parte che ci è piaciuta di più è stata quella dedicata ai fenomeni della natura, collocata al terzo ed ultimo piano. Abbiamo capito come si creano le nuvole, abbiamo osservato il formarsi delle onde del mare, delle dune di sabbia e degli uragani, dei gorghi d’acqua e del magma all’interno dei vulcani.
Ma soprattutto, seduti comodamente in un salotto, ricostruito secondo la moda dei primi del 900, abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la potenza devastante di un terremoto anzi dei tre terremoti più forti degli ultimi anni. Forse è difficile racchiudere la potenza della natura tra quattro mura, ma aver la possibilità di vederla manifestarsi sotto i propri occhi, seppur in scala ridotta, è per i bambini un’esperienza davvero emozionante.
Per i fratelli minori poi è allestita una grande sala al piano terra in cui posso divertirsi a fare i piccoli ingegneri con pezzetti di legno, sagome di cartone da incastrare in mille combinazioni, e costruzioni di ogni genere con cui dare sfogo alla fantasia.
Se rimane ancora tempo si può completare la visita nello spazio esterno per dondolarsi in una mega altalena, salire su una alta torre in legno o scoprire i percorsi sotterranei.
Purtroppo a questa parte abbiamo potuto dedicare solo una decina di minuti perché era arrivata l’ora della chiusura.
Brema con bambini:
Burger Park, Rhododrendon Park e Botanika
L’importanza che gli abitanti di Brema danno alla natura ed agli spazi verdi trova la sua massima espressione nei due più grandi parchi cittadini: il Burger Park ed il Rhododrendon Park.
Il Burger Park, collocato subito alle spalle dell’Universum Bremen è stato realizzato attraverso l’autofinanziamento dei cittadini stessi. Per la sua vastità in alcune parti è più simile ad un bosco che ad un giardino urbano.
Al suo interno ospita un percorso per i pedoni, uno per i ciclisti ed uno per chi pratica equitazione. Diversi corsi d’acqua, inoltre, sono la soluzione ideale per chi desidera fare una rilassante gita in barca. Al centro del parco, in ampi recinti, vivono numerosi animali che i bambini possono osservare ed imparare a conoscere.
Il Rhododren Park deve il suo nome alla quantità di rododendri che vi fioriscono tra aprile e maggio. A differenza del primo parco, la mano dell’uomo in questo contesto ha plasmato più marcatamente la natura creando varie zone ed ambienti di forte impatto scenografico. Se si ha la fortuna di capitare a Brema durante il periodo primaverile, si potrà godere di uno spettacolo meraviglioso.
All’interno vi sono numerose aree gioco per i bambini ed adiacente all’ingresso del parco si trova Botanika, un museo dedicato al mondo delle piante. Il percorso si articola in una parte espositiva in cui viene illustrata la storia della diffusione dei rododendri nei vari paesi del mondo, attraverso la ricostruzione dei diversi ambienti, ed una parte più interattiva in cui i piccoli visitatori possono scoprire in maniera giocosa i segreti del mondo vegetale.
Ai miei bambini è piaciuto molto cercare di trovare l’equilibrio di un microcosmo, “annusare” i profumi cercando di indovinare a quale fiore appartenessero, studiare gli alberi osservando gli anelli dei tronchi, capire come si diffonde il polline, scovare gli insetti stecco perfettamente mimetizzati….insomma convincerli che si era fatta l’ora del pranzo è stata dura! 😉
Il nostro viaggio prosegue verso Bremerhaven, il Mare del Nord e la Strada delle Fiabe… ma di questo vi parlo qui > Foche sul Mare del Nord e Strada delle Fiabe
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Serena
{Testi e fotografie di Serena Borghesi}
{Le foto di copertina e della piazza sono tratte dalle originali di Shutterstock}
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sembra davvero incantevole!! Grazie di avermela fatta scoprire…in effetti la Germania non è quasi mai nella mia top personale di mete e mi piace moltissimo ricredermi 🙂
Sono d’accordo con te…e aspetta di leggere la seconda parte del racconto… è davvero fa-vo-lo-sa!!!
Anche per me è stato così….una sorpresa davvero piacevole !
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