Cosa succede quando sul nastro all’aeroporto non arrivano i nostri bagagli? Cosa fare prima e dopo e come organizzare il bagaglio a mano per ridurre i disagi? Ce ne parla Patrizia.
Chi non ha l’ansia quando, una volta giunti alla destinazione del proprio viaggio, si aspetta l’arrivo del bagaglio in aeroporto? Io si!
Quando si torna a casa, si ha tutto il necessario e si può attendere senza problemi l’eventuale consegna in ritardo delle valigie, ma all’andata, se il bagaglio non arriva, può essere un problema.
A me, purtroppo, è capitato. Dopo la solita ansia dell’attesa, quando siamo arrivati in Kenya, all’aeroporto di Mombasa, uno dei 3 bagagli che avevamo portato non è arrivato. Stessa sorte per molte altre valigie che, in seguito ad un transfert molto breve ad Addis Abeba, non erano stati caricati.
Fortunatamente, dopo 2 giorni, il nostro bagaglio è arrivato all’aeroporto e quindi ci siamo rimpossessati presto delle nostre cose.
Per questo motivo ho pensato di raccogliere qualche consiglio pratico per gestire questa situazione.
Bagagli smarriti in aeroporto.. no panic!
Se capita che non arrivi il bagaglio la prima cosa da fare è rivolgersi al baggage claim/lost and found e compilare tutta la documentazione richiesta (MODULO PIR = Property Irregularity Report)… potete immaginare cosa succede se una cosa del genere capita in Africa, dove l’organizzazione non è proprio il loro forte, e dove vige la mentalità del “pole pole”, ovvero “piano piano”, con decine di persone senza bagaglio!
In casi del genere credo che occorra saper vedere sempre il lato positivo di quel che accade. Noi per esempio in quel momento abbiamo puntato sul fatto che mancasse soltanto 1 dei 3 bagagli, che conteneva prevalentemente abiti, mentre il necessario per il mare, le creme solari, ciabatte ecc, erano negli altri…
Quasi tutte le compagnie aeree hanno un sistema di tracciamento elettronico dei bagagli e sono quindi in grado di sapere in tempo reale dove si trova il bagaglio.
Solitamente le compagnie, qualora il bagaglio arrivi in ritardo e non sia proprio perso, provvedono alla consegna nel luogo indicato come destinazione sui documenti compilati.
Per quanto ci riguarda, invece, la compagnia aerea ci ha comunicato di chiamare in aeroporto e infatti non ci ha neanche avvisato quando è arrivato, abbiamo dovuto chiamare noi più volte… forse perché la questione passa in carico all’aeroporto (e siamo sempre in Africa) o forse dipende dalla compagnia aerea, noi viaggiavamo con Ethiopian Airlines, che, a parte questo inconveniente, si è dimostrata una buona compagnia…
Siamo quindi dovuti andare a recuperarci il bagaglio con l’onere oltre che di organizzare il ritiro a più di 2 ore di distanza, anche delle spese, che è in Kenya sono piuttosto alte (noi siamo stati fortunati che i gestori del lodge dove alloggiavamo, ci hanno gentilmente organizzato il ritiro con un autista loro amico che andava a prendere ospiti di un altro resort, senza pagare quindi alcuna spesa e soprattutto senza perdere un giorno di vacanza). Quindi abbiamo finalmente recuperato il bagaglio mancante!
Come organizzarsi per evitare disagi?
Alcuni consigli per cercare di prevenire la perdita del bagaglio (o rimediare nel caso succeda):
- attaccare sempre alla valigia una targhetta con i propri dati (nome, cognome, numero di telefono e possibilmente anche i voli);
- inserire un foglio con gli stessi dati all’interno della valigia, nel caso venga smarrita l’etichetta esterna;
- conservare accuratamente il tagliandino rilasciato dal personale di terra nel momento del check in, riportante i codici delle valigie imbarcate;
- stipulare preventivamente un’assicurazione che rimborsi in caso di smarrimento del bagaglio, come aveva già raccontato Milly qui > assicurazioni di viaggio per bambini)
Ma il consiglio più importante è quello di avere sempre con sè nel bagaglio a mano le cose considerate “indispensabili”…
Il “kit di sopravvivenza”
Già prima di questo avvenimento, il mio bagaglio a mano era fornito di quello che io chiamo “il kit di sopravvivenza in caso non arrivi il bagaglio”, ma vi assicuro che per quanto si possa pensare alle cose che possono essere utili o importanti in caso di questi avvenimenti, non si pensa mai a tutto (per esempio, nel bagaglio mancante c’erano i caricatori dei dispositivi tipo quello del mio telefono e della macchina fotografica, che Milly sicuramente terrebbe nel bagaglio a mano per non rischiare di rimanere senza 😉 ).
Di seguito elenco le cose che da allora in poi non mancano nel mio bagaglio a mano.
Da sempre:
- merende in caso mia figlia non trovi niente che le piaccia come pasto
- passatempi vari per mia figlia (mp3, libri, da scrivere o colorare, ecc)
- cuscino gonfiabile per dormire
- macchina fotografica
- occhiali
- guide o informazioni varie
- documenti di viaggio e non, inclusi documenti assicurazione
Da allora:
- Ciabatte x3
- 1 costume x3
- Cappello x3
- 1 cambio mare: pantaloncini, tee shirt, canotta, pareo
- 100ml di solare
- 1 antibiotico
- Deodorante
- Carica batteria
Oltre a questo ho cominciato a suddividere le cose nelle varie valigie: non risulta molto ordinato, sarebbe meglio avere tutti i costumi da una parte, tutti i medicinali assieme, ecc.., ma ripartendoli nelle varie valigie che portiamo possiamo avere la speranza che se una almeno arriva, può contenere qualcosa di utile per il nostro soggiorno.
E poi la cosa più importante: se anche il bagaglio non dovesse arrivare, non roviniamoci la vacanza, siamo pur sempre in viaggio e certamente troveremo sul posto le cose indispensabili!
Patrizia
{testi di Patrizia Pazzaglia}
{foto della valigia in copertina via Shutterstock}
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