Ecco qui tutto, ma proprio tutto quello che dovete sapere su Lanzarote prima di partire: dalle spiagge alle escursioni, la guida completa di mamma Serena alla scoperta dei magici colori di quest’isola delle Canarie.
Perchè abbiamo scelto Lanzarote?
L’idea di visitare le Isole Canarie è nata per caso, quando abbiamo iniziato a fantasticare sulla possibilità di vivere una vacanza a latitudini temperate mentre in Italia la colonnina di mercurio iniziava a scendere in picchiata e l’estate era ancora un miraggio. La relativa brevità del volo ed i prezzi low-cost hanno reso il nostro sogno realtà.
Tra tutte le “isole fortunate” che compongono l’arcipelago delle Canarie abbiamo scelto Lanzarote perché l’insieme di bellezze naturali e di attrazioni l’hanno resa ai nostri occhi meritevole di una visita. La scelta si è rivelata quanto mai azzeccata, tanto che l’anno successivo abbiamo ripetuto l’esperienza ed è un caso assai raro, dato che non siamo soliti bissare i nostri viaggi, ma per questo piccolo paradiso vulcanico abbiamo fatto un’eccezione.
Lanzarote è un piccolo mondo a se stante, in cui crescono specie vegetali endemiche straordinarie e dove la forza della natura è stata capace di plasmarla meravigliosamente e di renderla unica.
Appena abbiamo superato la soglia dell’aeroporto, un tiepido venticello ci ha accarezzato i volti e ci ha fatto letteralmente strappare di dosso i piumini, indumento inadeguato in un luogo che non conosce inverno. Ci sono subito balzati all’occhio i suoi colori straordinariamente intensi come quelli del cielo e della terra impregnata di polveri laviche.
Dove abbiamo alloggiato a Lanzarote
Come base abbiamo scelto nel sud dell’isola, presso il paese di Playa Blanca, l’Hotel Rubicon Palace; anche se non amiamo particolarmente le grandi strutture, per questa volta cambiamo orientamento senza pentircene.
Accanto al corpo principale si sviluppa un bel parco ricco di palme e piante in piena fioritura in cui, tra svariate piscine, sono disseminate piccole strutture adibite ad alloggio ben integrate con l’ambiente circostante.
La passeggiata a mare conduce in una decina di minuti al paesino e percorrerla può essere una piacevole abitudine quotidiana per iniziare al meglio la giornata.
Chi non ha il coraggio di fare il bagno all’aperto può optare per la zona termale al coperto in cui si sfruttano i benefici dell’acqua di mare.
Lanzarote per bambini: spostamenti ed escursioni
Con l’auto a noleggio ci siamo agevolmente e velocemente spostati in ogni parte dell’isola per viverla al meglio e carpirne ogni segreto.
Abbiamo trascorso a Lanzarote una settimana alternando vita da spiaggia a tante interessanti escursioni che hanno fatto letteralmente volare il tempo a nostra disposizione.
La domenica nel grazioso paese di Teguise si svolge il mercato settimanale, un appuntamento a cui non si può rinunciare. Le viuzze, solitamente silenziose e solitarie, per un giorno alla settimana si riempiono di mercanzie, di musica e di cibo ed attirano visitatori provenienti da ogni parte dell’isola.
Con il sole che scalda la pelle, passeggiare tra le casupole imbiancate di calce può risultare un’esperienza davvero piacevole per immergersi completamente nell’atmosfera di un’ isola spagnola per appartenenza politica ma molto lontana, non solo geograficamente, dalla madre patria.
Mentre il nostro bambino ci allieta con il suono di un’ocarina acquistata in una bancarella, il nostro sguardo si sofferma su dettagli che richiamano alla mente i villaggi del Nord Africa: le case non hanno il tetto e comignoli dalle forme singolari fanno bella mostra di sé sui piani superiori degli edifici. Non è difficile pensare che ci siano state contaminazioni negli stili e nelle abitudini dato che la costa del Marocco in linea d’aria dista davvero poco e numerose sono state nel corso dei secoli le incursioni e le scorribande da parte dei pirati saraceni come possiamo apprendere, poco dopo, visitando Haria.
Questo agglomerato di case posizionato nell’estremo nord dell’isola offre scenari davvero particolari che riportano il visitatore indietro nel tempo. Ma l’aspetto più singolare della zona è il fitto palmeto che da ogni direzione ne circonda l’abitato: narra infatti una leggenda che ogni volta che un saraceno riusciva a rapire una donna ad un abitante del luogo venisse in suo ricordo piantata una palma.
La Valle Di Las Mil Palmeras, al di là di ogni romantica digressione, rappresenta uno dei migliori esempi di palmeti di palma autoctona delle Canarie e la magia di questo luogo pare non aver lasciato indifferente neppure il più importante abitante di Lanzarote, Cesar Manrique che ha trascorso in questa zona gli ultimi anni della sua vita.
Artista poliedrico molto impegnato sul fronte dell’ecologia, tra i tanti meriti che ebbe ci fu sicuramente quello di capire che la natura doveva essere l’assoluta protagonista di Lanzarote e che ogni intervento dell’uomo dovesse porsi in assoluta armonia e rispetto dell’ambiente circostante.
Nelle sue opere si coglie al meglio il senso del suo insegnamento che ha permesso a quest’isola di essere preservata da opere invasive e poco rispettose delle bellezze circostanti. Ogni suo intervento è una vera e propria celebrazione della grandezza della natura che i suoi progetti architettonici esaltano ed incorniciano. La particolarità delle sue creazioni sono capaci di attirare anche le menti più giovani e stimolarle grazie alle sperimentazioni delle forme, al gioco degli accostamenti cromatici ed alla fantasiosa interpretazione degli spazi. Abbiamo cercato di vedere il maggior numero possibile di opere prodotte dal suo genio di cui ci siamo tutti da subito innamorati.
La visita alla Fondazione Cesar Manrique ci ha permesso di capire molto sulla vita e sulla vocazione di questo artista capace di costruire la sua casa, così come la sua vita, sfruttando ciò che la natura era capace di offrire: il Jameos del Agua ci ha incantato per il suo silenzio, il senso di pace capace di trasmettere ed i simpatici granchietti albini che abitano sul fondo del piccolo lago ospitato al suo interno sono diventati oggetto di accurato studio da parte del nostro scienziato in erba.
Il Jardin de Cactus ci ha permesso di scoprire particolari e rari esemplari di piante grasse collocati in una location suggestiva ed originale; la Cueva de Los Verdes ci ha condotti dentro al centro della terra in una percorso realizzato seguendo l’antico scorrere della lava; il Monumento al Campesino ci ha informato sulla storia dell’agricoltura dell’isola e sulle fatiche di chi ha dedicato la propria vita alla coltivazione di una terra tanto particolare; il Mirador del Rio ci ha consentito di perderci nella contemplazione dell’infinito all’interno di uno spazio che si mimetizza con l’ambiente circostante.
Lanzarote…terra di vulcani
Il tocco i Manrique non poteva di certo mancare nel luogo senza dubbio più rappresentativo di Lanzarote e cioè nel Parco Nazionale del Timanfaya. Il simbolo che lo contraddistingue, un simpatico diavoletto con le braccia alzate, è frutto del genio dell’artista ed ovviamente è diventato la mascotte del nostro viaggio.
Nel 1993 l’Unesco ha dichiarato l’intero territorio di Lanzarote Patrimonio della Biosfera sia per la particolarità del suo ambiente che per la profonda interazione tra esso ed i suoi abitanti. Non si può parlare di Lanzarote senza citare i suoi vulcani che hanno forgiato tutto ciò che vi è sull’isola, hanno reso unico il suo territorio ed hanno profondamente influenzato le abitudini di vita della popolazione.
La gita al Parco del Timanfaya è stata uno dei momenti più emozionanti del viaggio sia per noi che per il nostro piccolo viaggiatore.
Mentre con l’auto si accede all’interno dell’area, si rimane impressionati dai colori e dalle strane conformazioni delle rocce laviche, ma solo grazie alla visita guidata realizzata con autobus appositi si riesce a cogliere la potenza e la magnificenza della natura. Arrivando con un po’ di anticipo sull’orario di inizio del tour, siamo riusciti ad accaparrarci i sedili in prima fila, potendo così godere di un panorama davvero mozzafiato.
La lava richiamava alla mia mente il colore nero ma a seguito di questa esperienza mi sono dovuta ricredere, perché in realtà può assumere infinite e meravigliose sfumature. Se tutto ciò che si può vedere è frutto di eruzioni avvenute nel passato, l’attività vulcanica è tutt’altro che ferma tanto che l’energia che ribolle nel sottosuolo è utilizzata per cucinare ciò che viene preparato nel ristorante presente nel Parco.
Non paghi di tante emozioni abbiamo voluto terminare la giornata con una passeggiata a…dorso di cammello… (come dicevo l’Africa non è lontana!). In prossimità dell’uscita infatti alcune carovane attendono i turisti più intrepidi per condurli in una passeggiata da non dimenticare. Inutile dire chi di noi si è divertito di più!
Poco lontano dal Timanfaya, la zona vinicola della Geria ha da subito attirato la nostra attenzione. La particolare consistenza della terra ed il vento che spesso soffia violento sull’isola hanno spinto i contadini del luogo ad adottare una tecnica quanto mai singolare per coltivare la vite: scavando buche profonde nel terreno. Le sostanze rilasciate dalle frequenti eruzioni conferiscono al vino un aroma molto particolare e lo rendono davvero pregevole. La visita all’azienda vinicola El Grifo ci ha permesso di soddisfare le tante domande che questa singolare tecnica ci ha suscitato e di apprezzare ancora di più l’ingegno e la tenacia degli abitanti.
La natura di Lanzarote…
Anche la vegetazione di Lanzarote è speciale. Nelle nostre passeggiate abbiamo potuto osservare tantissimi fiori dai colori sgargianti che crescevano spontanei, anche a bordo strada: enormi buganvillee, stelle di natale, sterlizie tutte in piena fioritura… cosa assai singolare per essere a Gennaio!
Ma tra tutte le specie vegetali che abbiamo trovato, una ci ha subito colpito: l’albero del drago. Ne abbiamo visti di enormi, di piccoli, di minuscoli lungo le carreggiate, in vaso, nelle aiuole… ovunque volgessimo lo sguardo questa stranissima pianta era presente.
Uno degli aspetti che amo di più del nostro girovagare è proprio la possibilità di vedere e conoscere ciò che di più particolare e bizzarro la natura ha da offrire e quando è proprio il mio piccolo esploratore a soffermare il suo sguardo attento ed estasiato sui dettagli più microscopici, mi sento il cuore che si riempie di gioia perché è il messaggio che spero di riuscire a trasmettergli ogni giorno: saper cogliere la meraviglia in ogni filo di paglia!
Le spiagge di Lanzarote
Se tutto questo non fosse sufficiente a considerare Lanzarote un luogo ideale per trascorrere una vacanza perfetta arriviamo a quello da molti considerato il punto di forza delle Canarie e cioè le spiagge. Da nord a sud ne abbiamo esplorate numerose ognuna con caratteristiche particolari ed incastonate in scenari di rara bellezza.
A sud, Playa Blanca offre un arenile ampio di sabbia dorata, ideale per i bambini.
In prossimità di Punta Papagayo (che è Parco Naturale) tra le rocce laviche spuntano diverse calette meritevoli di una sosta, con acqua cristallina e sabbia dai colori straordinariamente cangianti.
Nei dintorni di El Gulfo si trovano spiagge di sabbia e ciottoli neri molto singolari, così come il caratteristico Lago Verde, una laguna formatasi dallo sprofondamento di un antico cratere vulcanico, in cui l’acqua marina ha permesso la vita ad alcuni organismi vegetali ed alghe, che hanno colorato l’acqua di toni intensi.
Rimanendo nella parte sud non si può perdere l’appuntamento della magica atmosfera del tramonto in prossimità delle Saline, quando i caldi colori del sole dipingono questi luoghi di sfumature quasi irreali.
Percorrendo il periplo dell’isola e salendo verso nord, sempre sul lato ovest si incontra la spiaggia de Famara dove i forti venti attirano amanti degli sport d’acqua. Non è consigliato sostare con i bambini, ma dare un’occhiata per percepire la forza della natura può dare una bella scossa di adrenalina.
Sempre a nord, ma dal lato opposto, si trova in prossimità di Punta Prieta, la Caleta del Mojon Blanco: la nostra preferita. Non è una sola spiaggia ma un susseguirsi di calette e piscine naturali dove le pietre nere si alternano a sofficissima spiaggia bianca.
Escursione a Fuerteventura da Lanzarote
Da Lanzarote è possibile compiere escursioni anche di un solo giorno nelle isole vicine.
Durante la nostra prima vacanza abbiamo deciso di esplorare Fuerteventura. La distanza che separa le due isole, partendo dal porto di Playa Blanca, è veramente esigua e così, caricata l’auto sul traghetto Fred Olsen, in meno di mezz’ora ci siamo trovati su di un’isola dall’aspetto completamente diverso. Il territorio variegato di Lanzarote lascia spazio ad una distesa pianeggiante dai colori dorati.
Con l’intenzione di vedere quanto più possibile, abbiamo scandito la giornata in diverse tappe, attraversando l’isola da nord a sud.
La prima sosta ci ha permesso di esplorare il piccolo deserto di Corralejo: una distesa di dune a perdita d’occhio formatasi dalla sabbia proveniente dal Sahara. Ci siamo divertiti a rincorrerci e a fare ruzzoloni giù per i declivi sabbiosi, a fare costruzioni e ad ammirare le strane conformazioni disegnate dalle forze della natura.
La strada costiera ci ha regalato scorci suggestivi sulla prospicente costa marocchina, sul mare cristallino, sulle saline, fino a che un gigantesco scheletro di balena ci ha imposto una sosta. E’ infatti assodato che numerosi cetacei vivano stabilmente nelle acque che circondano l’arcipelago canario, sia per la ricchezza dei suoi fondali che per la temperatura del mare. In questo caso la carcassa di una balena spiaggiata è stata conservata e messa in bella mostra per i curiosi visitatori.
Proseguendo verso sud, in prossimità della penisola di Jandia, ci siamo fermati per verificare se la leggenda sugli scoiattoli africani fosse vera. E’ bastato aprire la portiera dell’auto e tirare fuori una manciata di crackers per non avere più dubbi al riguardo! Tantissime simpatiche bestiole dalla coda lunghissima, senza troppe cerimonie, hanno approfittato del lauto banchetto prendendo direttamente le briciole dalle nostre mani. La giornata sarebbe già stata perfetta così ma abbiamo voluto concluderla nel migliori dei modi trascorrendo alcune ore a fare il pieno di bagni di sole e di mare sulle bellissime spiagge della zona.
Link utili su Fuerteventura:
Escursione a La Graciosa da Lanzarote
L’anno successivo come meta di escursione abbiamo scelto l’Isola Graciosa all’estremo nord di Lanzarote. Dal porticciolo di Orzola, con un piccolo traghetto siamo approdati sulla più piccola isola abitata dell’arcipelago, avendo la sensazione di venire catapultati indietro nel tempo.
Una manciata di case bianche, qualche piccolo negozio, alcune barche in secca e nessuna strada asfaltata. Qui sembra che il tempo si sia fermato e la cosa ci piace da subito. Con il conducente di una jeep che fa servizio taxi tra le polverose strade, concordiamo il luogo che vogliamo raggiungere e l’orario in cui dobbiamo tornare. In una decina di minuti arriviamo alla Playa di Las Conchas, un paradiso per pochi. Godiamo al massimo delle ore a nostra disposizione con la piacevole sensazione di essere per un po’ staccati dal mondo!
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Per concludere…
Lanzarote è stata capace di affascinarmi con la sua natura e la sua originalità, regalandomi il sogno di una vacanza “esotica” senza allontanarmi troppo dall’Europa e senza spendere un capitale.
Le meravigliose sfumature che ho avuto la fortuna di ammirare, dal bianco delle case al nero della lava, dal rosso dei tramonti al viola delle buganvillee, colorano i miei ricordi e riempiono il mio cuore di un arcobaleno di gioia ogni volta che ripenso a quella vacanza.
LINK UTILI:
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Serena
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Ciao Serena
Sto pensando di fare un viaggetto alle Canarie a dicembre, prima di Natale, il tuo racconto mi è piaciuto molto, hai qualche altra dritta da suggerirmi? Il tempo com’era? Grazie mille ciao
Ciao Roberta, grazie per l’apprezzamento. A me Lanzarote è piaciuta davvero tanto e ci siamo tornati ben due volte a distanza di un anno e nel solito periodo e cioè a gennaio. Far previsioni sul clima non è semplice però se le chiamano “isole fortunate” un motivo ci sarà !! Noi abbiamo trovato bello ed abbiamo anche fatto dei bagnetti nell’oceano. Consigli di che tipo ? Per alloggiare noi abbiamo scelto Playa Blanca e ci siamo trovati bene, comunque l’isola è piccola e si raggiunge tutto facilmente da ogni posizione. Se ti serve altro non esitare a chiedere ! Ciao!!
Ciao! Vorremmo andare a Lanzarote a dicembre..ma ci preoccupa il vento! Ne avete trovato tanto..?
Ciao Arianna! Io ero andata a Lanzarote in novembre qualche anno fa e non avevo trovato molto vento. QUindi credo che, come sempre, dipenda dal caso…
Fammi sapere poi se organizzi 😉