La nostra Bea, super appassionata di Barbie come mamma Jessica, è andata a visitare la mostra “Barbie. The icon” al Mudec di Milano. Chi si sarà divertita di più, la mamma o la bimba?
“Ce l’ho, non ce l’ho, ce l’ho…ce le ho tutte!” Anche se di collezione si tratta, anche se gli anni ’80 sono gli stessi, non si parla di figurine…ma di Barbie!
Sì, proprio così: il week end scorso infatti io e la mia Bea, da poco quattrenne, ma già tanto amante della super girl (tanto che l’anno scorso siamo volate fino in Florida per entrare nella casa della super bionda!) siamo andate a Milano a vedere la mostra che sta facendo impazzire la generazione di noi mamme e non solo: “Barbie.The Icon”.
Fino al 13 marzo il Mudec (il Museo delle Culture), in collaborazione con il gruppo “24 ore di Cultura” del Comune di Milano e con la Mattel, espone la più grande collezione di Barbie, curata da Massimiliano Capella.
Già dal titolo della mostra si lascia intendere come definire Barbie una bambola sia riduttivo.
“La fashion doll è una vera e propria icona globale, che in 56 anni di vita è riuscita ad abbattere frontiere linguistiche, culturali e sociali, capace di trasformarsi socialmente e culturalmente nel corso degli anni, stando sempre al passo con i tempi”, recitano gli organizzatori.
Subito c’è una sala introduttiva, “Who is Barbie”, dove si trovano sette pezzi iconici e rappresentativi per decadi dal ’59 ad oggi.
Poi la mostra è divisa in 5 sezioni (Barbie icona di stile, nel mondo, in carriera, vip e storia e accessori).
Il percorso è ben studiato sia per grandi che per piccini o, meglio, sia per le mamme che per le bimbe. Se per le mamme, come accennavo prima, si tratta di turbine di ricordi ed emozioni, nell’esclamare “ce l’ho” e nel leggere informazioni di carattere storico e culturale, le bimbe corrono da una postazione interattiva all’altra.
Nelle sale infatti, sono presenti diversi touch screen sui quali è possibile vestire e svestire la bionda, oltre ad alcuni telefoni fucsia (mica un colore a caso eh) posizionati ad altezza bimbo, che invitano le piccole a cercare pezzi storici o a giocare con le proprie mamme, oltre a fornire informazioni chiare e semplici.
Per esempio, nella prima sala Bea ed io abbiamo cercato, invitate dal telefono, la prima Barbie con cui giocava la tua mamma, e con mia grande commozione l’abbiamo trovata: una ricciolina afro con un bell’abito rosso, nata nel 1980, che mi era stata regalata in occasione del mio primo Natale!
E che gioia e sorpresa negli occhi di Bea ritrovarla il giorno dopo a casa della nonna perfettamente conservata!
Stupenda è la raccolta di Barbie nel mondo; senza parole, poi, ti lascia la sezione di Barbie vip e personaggi storici, alcune sono davvero identiche al personaggio reale!
Per le grandi appassionate come noi, ecco alcune curiosità che abbiamo scoperto grazie a questa bellissima mostra:
- il vero nome di Barbie è Barbara Millicent Robert, come la figlia di Ruth e Elliot Handler, suoi creatori
- è nata nel 1959, arrivata in Europa nel ‘61 e in Italia nel ‘65
- ha una famiglia composta da varie sorelle, un fratello e alcune cugine, ma non ha mai avuto figli
- ha un fidanzato, Ken (nato nel ‘61 e chiamato Kenneth, come il figlio degli Handler), con il quale si è lasciata parecchie volte, ma mai sposata.
- nel 1992 si è candidata alla casa Bianca e ha fondato un partito: il Partito delle Ragazze
- si è laureata e ha svolto ben 28 mestieri diversi nei suoi 56 anni….una buona media direi 😉
….insomma è la mostra da non perdere per gli appassionati della bionda per eccellenza…
Barbie a Milano: informazioni pratiche
La mostra è al Museo delle Cuture di Milano, in via Tortona 56, aperta tutti i giorni, fino al 13 marzo.
I biglietti costano 10 euro l’interno e 8 il ridotto. I bimbi entrano gratis fino a 6 anni e ci sono sconti per le famiglie.
LINK UTILI
Per saperne di più su Milano:
- Ristoranti family friendly a Milano e dintorni
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Jessica
{testi e fotografie di Jessica Riva}
{la foto di copertina è di Paolo Bona via Shutterstock}
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anche io e Vale siamo state alla mostra. bellissima!!! molto lunga però la coda per entrare, paradossalmente molto piu lunga della coda dell’adiacente mostra di gauguin. barbie è e rimane un mito. vederla vestita in mille modi, soprattutto dagli stilisti (splendida la barbie di S.Laurent…) è stato per noi una bella sorpresa. abbiamo amato anche gli abiti tradizionali. praticamente avevamo il viso appiccicato sulle bacheche della barbie giapponese e coreana…consigliatissimo
Ecco sabato 13 c era coda infinita per gauguin e zero per Barbie!! Infatti mi chiedevo perché tutte quelle transenne ..ora tu mi sveli L arcano!!
Concordo con te..la mia parte preferita è stata quella con gli abiti tradizionali…però anche ritrovare le mie vecchie barbie nella prima stanza è stato un insieme di ricordi ed emozioni!
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