Eravamo stati in vacanza a Minorca nel lontano 1997 e ce ne eravamo innamorati: un mare da favola, paesini stupendi, spiagge selvagge…
La scorsa estate, dopo 18 anni, sono tornata a Minorca, questa volta però assieme a mia figlia..
Devo ammettere che prima della partenza ero un po’ preoccupata: temevo infatti che, come spesso avviene nei luoghi meta di “pellegrinaggi turistici”, e in particolare nelle isole, l’avessero “rovinata”, magari edificandola eccessivamente e rendendola irriconoscibile.
Invece ho constatato, con grande gioia, che l’isola ha mantenuto la sua bella atmosfera selvaggia. O meglio, come è normale che sia, le strutture alberghiere sono cresciute e i servizi sono decisamente più sviluppati di allora, ma le spiagge hanno mantenuto la loro “libertà”, come piace tanto a noi, anche se oggi si possono raggiungere più comodamente in auto!
E così, invitati a testare il Royal Son Bou Family Club, abbiamo trascorso la nostra settimana menorchina, assieme alla famiglia di Crinviaggio: 7 giorni di splendido mix tra i servizi di una struttura family friendly e l’esplorazione, ogni giorno, di un nuovo angolo di isola!
Family hotel a Minorca: il Royal Son Bou
Il Royal Son Bou si trova a circa 20 km dall’aeroporto di Minorca (Mahon), sulla grande spiaggia di Son Bou (non c’è l’affaccio diretto, ma una breve passeggiata di pochi minuti conduce direttamente dal centro del resort al lato meridionale della spiaggia, di cui parlerò più approfonditamente nel prossimo articolo).
Si tratta di un family hotel dotato di ogni tipo di servizio per il divertimento e il relax delle famiglie con bambini di ogni età.
Il resort si sviluppa attorno al nucleo principale rappresentato da una grande piscina: ai lati si trovano l’edificio principale (con reception, ristorante, area spettacoli e boutique) e diversi blocchi di casette a 3 piani.
Le strutture abitative (di cui 1 senza barriere architettoniche) sono composte da 1 o 2 camere matrimoniali, bagno, soggiorno con divano letto matrimoniale e angolo cottura con forno, frigo e microonde. A disposizione culle, seggioloni e spondine per il letto.
Capisci subito che si tratta di una struttura baby friendly quando vai nel bagno dell’appartamento e… ci trovi anche un lavandino basso per i bambini!
Il ristorante
Sarò sincera, ogni volta che ripenso al Royal Son Bou, la prima cosa che mi viene in mente è la ristorazione, per due motivi principali: la qualità e l’attenzione per i bambini.
Può sembrare scontato ma non lo è: spesso, infatti, nelle grandi strutture frequentate da tanti turisti provenienti da tutta Europa, si assiste alla presenza di immensi buffet con decine e decine di portate che, di sera in sera, si ripresentano sotto forme diverse (spesso riciclando gli avanzi del giorno prima).
Al Royal Son Bou ci sono due ristoranti: Los Olivos, nell’edificio principale, e La Basilica, esterno, con vista mare: dalla cucina mediterranea a quella etnica, dagli angoli tematici agli showcooking diversi ogni sera (formaggi, pasta, omelette e tanto altro, tutto preparato sotto ai tuoi occhi!). Dall’antipasto alla frutta si trovano sempre tanto alternative, anche per i palati più difficili.
In entrambi i ristoranti sono a disposizione seggioloni, bavaglini e stoviglie di plastica, a fianco di quelle “da grandi”.
A Los Olivos, poi, la ciliegina sulla torta: un angolo buffet ad altezza bambini, con i loro tipici piatti preferiti, cotolette, polpette, patatine e ovviamente l’immancabile gelato. Non mi era ancora capitato un servizio del genere in un hotel e non vi dico la comodità, visto che per i bimbi era una gioia potersi servire da soli e lì potevano farlo in tutta sicurezza.
Insomma, ho apprezzato molto il fatto che ai bambini non siano riservate aree isolate del ristorante ma tutto è fatto assieme ai grandi: piccole idee che li responsabilizzano e li fanno crescere al nostro fianco.
Le piscine
Un altro elemento che di certo non passa inosservato per i piccoli vacanzieri che arrivano al Royal Son Bou sono le piscine. La principale è quella attorno alla quale si sviluppa tutta la struttura, molto grande, con punti di diverse altezze, compresa un’area molto bassa per i più piccoli.
Poi c’è una piscina più piccola con acqua bassa, perfetta per i piccolissimi, con un galeone da cui ci si può tuffare attraverso gli scivoli.
Animazione
Presso la struttura vengono organizzate quotidianamente numerose attività di intrattenimento, soprattutto per i bambini, ma non solo, con personale parlante spagnolo inglese, tedesco e italiano.
Kikoland e Trogloland sono il regno dei più piccoli: i bimbi vengono suddivisi per fasce d’età (a partire da zero anni), con vari tipi di giochi, musica e balli durante l’arco della giornata, insieme alle mascotte del villaggio, tra cui appunto Kiko (è possibile lasciare i bambini mentre i genitori mangiano).
La sera, dopo cena, spettacoli, musica, e animazioni varie.
Inoltre… le 3 cosine in più:
- possibilità di sostituire il pasto in hotel con un ottimo e abbondante lunch pack se si vuole trascorrere la giornata in giro per l’isola
- possibilità di noleggiare passeggini e zaini porta bebè
- medico disponibile 24 ore su 24 (servizio a pagamento)
Per concludere
Durante la settimana di permanenza ci siamo confrontati con diverse mamme che, prima di scegliere il Royal Son Bou, avevano fatto un’attenta ricerca, constatando che, per i servizi offerti, questa struttura risulta essere quella più adatta per chi cerca un hotel family friendly, non certo low cost ma con tutto ciò di cui una famiglia possa avere bisogno.
Vi lascio con questo video molto carino che spiega benissimo l’atmosfera del resort…
Per tutte le informazioni, questo è il sito del > Royal Son Bou family club
Milly
{ testi e fotografie di Milena Marchioni }
Per saperne di più:
- Minorca con bambini < tutti i racconti di Bimbieviaggi
- Baleari con bambini
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