Oggi Jessica ci porta a visitare la Città dei Bambini di Genova, un’attrazione imperdibile per le famiglie che si recano nel capoluogo ligure: tanti giochi ed esperimenti per imparare divertendosi.
Visitare Genova con i bambini
Durante la nostra prima visita -ovviamente con bimba al seguito- all’Acquario di Genova, in occasione della magnifica iniziativa “Acquario sotto le Stelle”, abbiamo scoperto quanto suggestivo e ricco di attrazioni anche, o meglio soprattutto, per bimbi, fosse diventata la zona del Porto Antico.
Torniamo a ciò che ci aveva colpiti nel 2014.
230.000 metri quadrati misti di storia, innovazione e ristrutturazione, tra cui spiccano le architetture di Renzo Piano, l’isola delle Chiatte, Piazzale Mandraccio e Calata Falcone Borsellino, luogo in cui, come cita lo slogan, “finisce il Mediterraneo ed inizia Genova”.
Tante, tante attrazioni per grandi e piccini: oltre al famoso acquario, infatti, troviamo la Biosfera, il galeone Neptune, il museo dell’Antartide, la biblioteca Edmondo De Amicis, il Bigo ( l’ascensore panoramico diventato un po’ il simbolo, progettato da Renzo Piano nel 1992 in occasione delle Colombiadi… e ricordo con tanta tenerezza ed emozione la prima volta che ci salii, in versione MiniMe allora undicenne, con tutta la mia famiglia) e, per finire, la Città dei Bambini.
Proprio li ci eravamo promessi di ritornare e quale occasione è più perfetta, che un week end in Liguria per poter mantenere fede alla promessa?!
Quindi ecco che dopo l‘ennesima visita all’acquario ed uno spaghetto alle vongole ottimo ma non proprio economico, ci siamo diretti verso i suggestivi ex magazzini del cotone, che ospitano questo mondo a misura di nano.
Per spiegare ai genitori super viaggiatori, di cosa si tratti si può dire che è una versione italiana, piccoletta ma ugualmente carina e soprattutto divertente, dei vari Children’s Museum americani o dei tanti Kidzania, una grande area di oltre 3000 mq dove i bimbi possono imparare divertendosi, sentendosi grandi, tante cose su scienza e tecnologia.
La città dei bambini: cosa fare?
La città dei bambini è divisa in tre grandi aree per fasce di età.
Bosco incantato: per bimbi 2-3 anni.
Quest’area noi non l’abbiamo sperimentata, essendo Bea “ormai” quattrenne, ma il faccino divertito dei piccoli esploratori la diceva lunga. Fatto tutto di un materiale morbido, è un percorso composto da una grotta, una casetta, un ponticello e vari cunicoli, dove ci si può arrampicare, salire e scendere, mettendosi alla prova.
Il mondo delle scoperte: 3-5 anni.
Appena entrata, Bea è stata catapultata in un vero e proprio cantiere edile, con tanto di caschetto e carriola, mattoni di gomma piuma ed una struttura da riempire tutti insieme per creare una casa, con un lavoro di squadra.
Segue poi la zona “mani in acqua”, dove bardata di mantellina e ciabattine (tutto in dotazione) ha sperimentato il flusso e la forza dell’acqua.
Sempre nella stessa stanza si può giocare con i cinque sensi, quindi schermi touch screen, tubi di plastica dove riconoscere aromi e macchina del vento.
Il mondo della tecnologia: 6-12 anni
Ecco, nonostante l’ età questo è stato lo spazio preferito della nostra bimba!
Quest’area è la più grande e ospita numerose attività riguardanti la fisica, la biologia, l’energia e la comunicazione.
Appena entrata, si è subito fiondat all’interno di un formicaio: sì, avete capito bene, c’è proprio un completo formicaio (con tanto di ristorante e cimitero), dove si possono osservare, attraverso una galleria, l’organizzazione e la vita delle formiche Rufa Rufa, proprio come se ci si trovasse sotto terra.
Bea sarebbe stata ore ad ammirare le formiche, fino a quando la sua attenzione non è stata catturata dal laboratorio della bolle di sapone… chi infatti (adulti compresi) non desidera fare bolle di ogni forma e grandezza e addirittura essere rinchiusi in una bolla gigante?
Dopo le bolle, la prova tv: in uno studio tv perfettamente funzionante, dove Bea ed io ci siamo riprese a vicenda, per poi finire di scatenarsi in un percorso di arrampicata computerizzata e all’interno del vicino transatlantico, dove abbiamo imparato tutto su bussole, codice morse e nodi.
La città dei bambini: informazioni pratiche “da mamma a mamma”
- Per accedere nelle i bimbi devono indossare calze antiscivolo e gli adulti copriscarpe (dati in dotazione); se -come noi- non avete le calzine con voi, è possibile acquistarle all’ingresso per 2 €.
- Ci sono bagni dotati di fasciatoi; non ci sono aree ristoro, bar ecc ma soltanto macchinette per acqua e snack, visto che non è consentito per motivi igienici consumare pasti all’ interno; è presente un guardaroba gratuito ma non custodito.
- Ci sono vari parcheggi nella zona, gli stessi dell’Acquario, comodi ma non proprio economici. Se si sceglie quello proprio di fronte ai magazzini del cotone, la prima ora, presentando il biglietto d’ingresso alla città dei bambini, è gratuita.
- Ogni settimana vengono organizzati laboratori divisi per fasce d’età e si possono organizzare super feste di compleanno.
- È aperto tutti i giorni dell’anno, eccetto il lunedì, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso 16:45)
- Il biglietto costa 7 euro (3-12 anni), 5 euro (2-3 anni) , gratis per i più piccini.
- Ilprimo adulto paga 5 euro, il secondo 3 euro.
- Per chi abita nelle vicinanze o chi fosse interessato, ci sono varie possibilità di abbonamenti.
A breve noi avremo un appuntamento con partenza porto di Genova… (chissà di che cosa si tratterà ?!) e abbiamo già deciso che al ritorno visiteremo il Museo dell’Antartide… e voi state già pensando di fare un giretto da quelle parti ??
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Jessica
{testi e fotografie di Jessica Riva}
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