Come organizzare un viaggio in Costa Rica di 2 settimane? Ecco tutte le tappe del nostro itinerario e gli alloggi scelti, di cui 2 davvero unici!
Dopo aver raccontato nei dettagli tutte le tappe del nostro > viaggio in Costa Rica < qui voglio riassumere il nostro itinerario di 2 settimane alla scoperta del paese della Pura Vida, indicando gli alloggi scelti: tutti si sono rivelati comodi e funzionali, ma due in particolare sono stati davvero unici.
Per qualche consiglio introduttivo sul Costa Rica:
Il Costa Rica non è certo una destinazione per tutti: se siete alla ricerca di città, amate l’architettura e le grandi metropoli, allora questo Paese non fa per voi. Se invece amate le attività outdoor (al sole o sotto la pioggia della foresta tropicale), vi stuzzica l’idea di vedere in un’unica vacanza vulcani attivi, foreste primarie e parchi naturali, se amate l’adrenalina del canopy ma anche il relax in spiaggia, allora ci siamo!
Ecco il nostro itinerario, studiato a lungo. La scelta è stata davvero difficile e di certezza ne abbiamo una sola: sarebbero servite ben più di due settimane per vedere meglio il paese. Ma si tratta comunque di un assaggio importante di tutto ciò che il Costa Rica ha da offrire.
Per definire l’itinerario adatto a noi, abbiamo:
- studiato numerose guide, in particolare quella della Lonely Planet, e racconti di viaggio online;
- fatto una lista delle nostre priorità (vulcani, attività outdoor e mare), scegliendo le mete che ritenevamo assolutamente imperdibili;
- ragionato con calma sul programma di ogni singola giornata, sulla durata delle attività che ci interessavano e soprattutto sulla lunghezza degli spostamenti.
Ed ecco cosa ne è risultato..
Itinerario in Costa Rica con bambini:
cosa fare in 2 settimane
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TAPPA 1: POASITO – 2 notti
Qui abbiamo alloggiato presso l’Hotel Ristorante El Churrasco, raggiungibile in circa 45 minuti dall’aeroporto di Alajuela (San Josè). Ha stanze semplici ma pulite e spaziose, dotate di bagno privato, tv e tutto il necessario per prepararsi bevande calde.
Ha anche un ristorante (uno dei pochi della zona) con ottime colazioni e cene a base di ottima carne. Se arrivate dopo cena, accertatevi che il proprietario capisca l’ora di arrivo perché altrimenti potreste rimanere fuori, come stavamo rischiando noi se non ci fossimo accaniti sul campanello di casa (che per la cronaca si trova in alto sopra lo stipite superiore della porta!).
El Churrasco è una base ideale per visitare il Vulcano Poas (a circa 10 km) e le cascate La Paz.
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TRAGITTO POASITO – LA FORTUNA (circa 2 ore)
Lungo il tragitto abbiamo fatto un paio di tappe nei > dintorni del Vulcano Poas
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TAPPA 2: LA FORTUNA – 2 notti
Abbiamo alloggiato presso il resort Lavas del Arenal, a 4 km da La Fortuna, scelto per il buon rapporto qualità-prezzo.
Si alloggia in mini bungalows molto spartani ma spaziosi, dotati di bagno privato, frigorifero, pale al soffitto e aria condizionata. Non ci sono sembrati particolarmente puliti.
La colazione è discreta, la cena un po’ meno. Presso la struttura c’è anche una mini piscina.
Il proprietario (Mario) è molto disponibile e fornisce un buon supporto informativo per organizzare le escursioni.
E’ una base ideale per > visitare il Vulcano Arenal e le zone limitrofe.
TRAGITTO LA FORTUNA – SANTA ELENA (circa 3 ore)
Sono solo poco più di 100 km, ma gli ultimi 50 sono su strada sterrata e a tratti dissestata quindi il tragitto richiede un po’ di tempo.
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TAPPA 3: SANTA ELENA – 3 notti
Abbiamo alloggiato presso il bed&breakfast Marr Inn: eravamo nella camera 10 (ne esistono di varie tipologie), carina, spaziosa e pulita, bagno privato con una grande doccia, tv, frigorifero, tutta rivestita in legno e quindi ben isolata dal fresco esterno. Prima di partire, avevo letto recensioni negative che lamentavano il rumore delle finestre quando c’è molto vento. Noi, nonostante il vento ci fosse, non abbiamo sentito rumori esagerati. I proprietari sono molto gentili e aiutano ad organizzare le escursioni in loco senza ricaricare sui prezzi delle agenzie.
E’ una base ideale per visitare tutta l’area di Monteverde: una bella atmosfera di montagna, spesso inumidita dalle pioggerelle tipiche della foresta nebulare. Zona di > canopy tour, ponti sospesi e trekking.
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TRAGITTO SANTA ELENA – DOMINICAL (circa 4 ore)
Superati i primi km di strada sterrata per scendere da Monteverde, la strada è asfaltata e a percorrenza normale. Sosta imperdibile a Tarcoles, per vedere i coccodrilli nel fiume.
TAPPA 4: BARU (presso Dominical) – 2 notti
Ecco qui uno dei due alloggi speciali a cui facevo riferimento in premessa.
Se seguite il blog da un po’, ne avete certamente già sentito parlare: si tratta della Waterfall Villa, una casa senza pareti, completamente immersa nella foresta e con una cascata privata > Waterfall Villa in Costa Rica.
Diciamo che la posizione non è propriamente funzionale a visitare la zona: Baru si trova a qualche km dal mare e l’ultimo tratto di strada per accedere alla villa è sterrato. Ma la scelta di venire qui va oltre la comodità poichè si tratta di un’esperienza decisamente unica!
Partendo da Baru abbiamo visitato > Dominical e il Parco Marino Ballena
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TRAGITTO DOMINICAL – MANUEL ANTONIO (circa 1 ora)
Si tratta di una normalissima strada costiera, che ci ha consentito di arrivare nella zona più comoda per visitare il Parco Manuel Antonio e trascorrere gli ultimi giorni al mare.
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TAPPA 5: MANUEL ANTONIO – 4 notti
A Manuel Antonio abbiamo alloggiato presso l’Hotel Verde Mar, che mi sento di raccomandare vivamente per vari motivi:
- si trova direttamente sulla spiaggia (peraltro popolata di tucani e scimmiette)
- è a pochi minuti a piedi dall’ingresso del parco
- nonostante la posizione strategica, i prezzi sono discreti: nel novembre 2014 spendemmo 139$ a notte in 3 per 4 notti nell’ultima stanza rimasta disponibile (avendo prenotato il giorno prima)
La stanza era semplice ma abbastanza spaziosa e dotata di aria condizionata, pala al soffitto, bagno privato, frigorifero e angolo cottura (con forno a microonde, tostapane, teiera) molto comodo anche per consumare cibo take away. Presso la struttura sono anche presenti un ristorante (non eccelso ai tempi) e una piccola piscina.
Come dicevo, la struttura è ottima per visitare sia la spiaggia che il parco di > Manuel Antonio: si o no? Ni
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TRAGITTO MANUEL ANTONIO – SAN JOSECITO (circa 3 ore e 30)
Per avvicinarci all’aeroporto, abbiamo scelto di alloggiare l’ultima notte a San Josecito.
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TAPPA 6: SAN JOSECITO – 1 notte
Ed ecco qui il secondo alloggio speciale che, oltre ad essere vicino all’aeroporto di San Josè (circa 15 km) offre un’opportunità più unica che rara di vedere da vicino gli animali del Costa Rica, sostenendo inoltre un importante progetto di salvaguardia della fauna locale.
Sto parlando del Toucan Rescue Ranch molto più di un resort!
Si tratta infatti di un vero e proprio “ospedale” per il recupero degli animali feriti o vittime della tratta illegale. Qui gli animali vengono curati e, quando possibile senza alcun rischio per la loro incolumità, rimessi in libertà. Altrimenti restano a vivere qui. Sapere che vengono da incidenti spesso anche molto drammatici (e vederne a volte i segni sui loro corpi) è davvero triste, ma l’immagine generale è quella di un posto dove loro stanno davvero bene e sono curati amorevolmente…consentendo a noi la fortuna di vederli da vicino.
Abbiamo avuto incontri ravvicinati con i bradipi sia grandi (tra cui la mia quasi omonima Millie) …della quale ovviamente abbiamo anche acquistato il libro > Millie the two-toed sloath …
… che appena nati
Non si può descrivere la dolcezza di questi animali, così teneri e indifesi, che ti guardano con gli occhioni curiosi, allungando le manine verso di te…purtroppo non si possono toccare, per evitare di arrecare danni al loro fisico già provato…
Abbiamo visto meravigliosi tucani, pappagalli e altre specie di uccelli particolarissimi, lontre, porcospini, scimmie, e un’oncilla, un felino molto simile al gatto (e mangia anche i topolini, posso testimoniare!)
Il centro si sta allargando di anno in anno proprio per accogliere tutti i nuovi ospiti/pazienti e, per andare avanti, ha bisogno anche del sostegno economico di turisti e appassionati. Per sostenere il Toucan Rescue Ranch è possibile:
- partecipare a un tour guidato, durante il quale si vedono da vicino gli animali
- alloggiare presso una delle due casette presenti nel ranch, che oltretutto sono davvero belle (si tratta di veri e propri appartamenti, nuovi, puliti, curati e con tutto il necessario anche per lunghe permanenze)
- adottare un animale o fare donazioni in qualsiasi momento tramite i canali indicati sul sito
- poi, per i più appassionati, è anche possibile fermarsi qualche mese presso il centro per attività di volontariato.
Insomma, anche il Toucan Rescue Ranch è un alloggio decisamente unico dove trascorrere almeno una notte in Costa Rica, con bambini, ma anche senza, perchè l’esperienza di vedere così da vicino gli animali, contribuendo inoltre al loro recupero, è davvero impagabile.
E proprio con la dolcezza dei bradipi di San Josecito si è concluso il nostro meraviglioso viaggio in Costa Rica, decisamente uno dei più belli, ricchi ed emozionanti che abbiamo fatto!
A questo punto, solo un dubbio resta da dipanare: “Costa Rica” è maschile o femminile? 😉
Qui trovate tutte le tappe del mio > Viaggio in Costa Rica con bambini
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Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni}
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