Daria ci porta a spasso per la Valsassina, in Lombardia: ecco idee e spunti per una vacanza family friendly in montagna in tutte le stagioni, tra attività e ristoranti perfetti per i bimbi.
Da quando sono nata, benché residente a Milano, la Valsassina è per me una seconda casa, ma da quando sono diventata mamma ho scoperto e riscoperto angoli che non conoscevo per la gioia e l’interesse di Chicco, ma anche di tutta la famiglia.
Come d’abitudine, abbiamo deciso di trascorrere le vacanze di Pasqua a Moggio, piccolo paese della Valsassina conosciuto per i Piani di Artavaggio, dove un tempo si sciava finché non hanno chiuso gli impianti, ma che si possono ancora raggiungere con la funivia, per portare i bambini sulla neve con i bob o per avviarli allo sci, grazie alle piste baby con i tapis roulant che sono ancora presenti.
A Moggio c’è anche un bellissimo centro sportivo con grande parco giochi, campo da minigolf, campi da tennis, porte da calcio sul prato, pista di pattinaggio, percorso vita e grande sabbiera all’ombra di un enorme albero.
Il centro sportivo, creato abbastanza di recente, è ormai diventato il fulcro del paese, tanto che in estate si trasforma in un vero e proprio villaggio turistico con tanto di animazione per grandi e piccini, baby dance e spettacoli serali.
In inverno la neve invece diventa protagonista, quindi se siete appassionati di sci potete divertirvi sulle belle ed assolate piste dei Piani di Bobbio, raggiungibili dal paese di Barzio, centro più grande ed animato della Valsassina poco distante da Moggio, o -come già detto- ai Piani di Artavaggio.
In occasione del nostro weekend, visto che ormai eravamo in primavera e la stagione sciistica era quasi terminata, abbiamo deciso, assieme ad amici con due bambini, di passare un venerdì sera un po’ insolito e di portare i cuccioli a Lecco.
Qui l’attrazione principale è naturalmente il lago, con i suoi innumerevoli abitanti pennuti, che i nostri figli hanno abbondantemente nutrito.
Ebbene sì, se andate a Lecco con i bambini, non potete dimenticare un sacchetto di pane secco per sfamare cigni, papere e chi più ne ha più ne metta.
Scendete in riva al lago e presto sarete assaliti dai pennuti. Attenzione a non farli avvicinare troppo però perché sono davvero molto insistenti!
Dopo il lauto pasto, abbiamo proseguito la nostra piacevole camminata sul lungolago, ammirando i colori del tramonto, fino ad arrivare all’area giochi situata all’inizio del lungolago entrando in città.
Qui i nostri bimbi si sono sfogati ancora un po’ in attesa della cena già programmata all’Old Wild West Palataurus appena fuori città.
Una nota di merito a questo Old Wild West che, oltre ad entusiasmarmi come sempre per l’originale ambientazione, offre un’area giochi con animazione davvero strepitosa.
Noi avevamo prenotato un tavolo accanto all’area giochi, con accesso praticamente diretto, che permette ai bimbi di giocare tranquilli e ai genitori di restare seduti per l’intera durata del pasto, cosa più unica che rara!
Inoltre è presente per tutta la serata un’animatrice che fa truccabimbi e figure con i palloncini.
Noi siamo usciti con Chicco truccato da indiano e con due spade e due fucili di palloncini!
Non vi basta? Il venerdì sera il menù bimbi (fino a 12 anni) è GRATUITO. Per ogni adulto pagante si ha diritto ad un menù bimbi omaggio. Noi abbiamo pagato per 4 adulti e i 3 bambini hanno mangiato gratis.
La scelta poi è davvero ampia. I bimbi possono scegliere tra cotoletta, hamburger, hot-dog e piadina.
La giornata di sabato ci ha accolto con uno splendido cielo terso e un caldo sole primaverile. I programmi erano di portare Chicco in funivia ad Artavaggio a fare qualche discesa con il bob, ma visto che non era in splendida forma, abbiamo aspettato qualche ora e, nel pomeriggio, abbiamo portato i bambini alla pesca sportiva di Primaluna (Via Fregera, 10, Primaluna, LC).
Questo laghetto, che io frequento da quando ero bambina, è un posto magico, non solo perché si pescano le buonissime trote di montagna (attività che diverte moltissimo i bambini…e anche i papà), ma anche perché ci sono recinti con gli animali della fattoria (cavalli, caprette, pecore, asini, galline, conigli…), una bella area giochi, il bar dove rilassarsi mangiando un gelato e perfino la casa del vecchio pescatore, dove è possibile vedere mobilio e utensili di un tempo, utilizzati appunto dai pescatori.
A poca distanza c’è anche l’agriturismo con maneggio Cascina Trote Blu, dove prima o poi vorrei portare Chicco che adora i pony e i cavalli in generale.
Dopo aver pescato trote e salmerini, fatta la merenda, siamo tornati a Moggio.
Il giorno di Pasqua lo abbiamo trascorso in tranquillità tra casa e parco giochi e non ci siamo fatti mancare anche qualche giro in monopattino al centro sportivo.
Il lunedì di Pasquetta purtroppo, a parte il tempo davvero brutto che non ci ha permesso di godere nemmeno qualche ora all’aperto, abbiamo dovuto cambiare i nostri programmi a causa di un contrattempo.
Avremmo dovuto pranzare all’Agriturismo Cascina Coldognetta a Barzio, posto perfetto per i bambini, dove si possono gustare ottime specialità biologiche della zona e con ampi spazi per giocare. Pazienza, sarà per la prossima volta!
A chi non conosce la zona, ma sta pensando di venire a farci qualche giorno di vacanza, soprattutto con la bella stagione, vorrei consigliare anche l’Agriturismo Signur a Cassina Valsassina, dove in estate è possibile fare la raccolta dei frutti di bosco direttamente dalle piante.
Mio figlio lo scorso anno si è divertito un mondo e in realtà credo che siano più i mirtilli ed i lamponi che ha messo direttamente nella pancia, che quelli che finivano nel cestino! 😉
Qui c’è anche un ristorante dove gustare ottimi piatti a base naturalmente di frutti di bosco e prima di andarsene è possibile acquistare delle ottime marmellate, perfette da abbinare ai rinomati formaggi della valle.
Insomma, spero di avervi dato tante buone ragioni per venire a scoprire con i vostri bimbi la stupenda Valsassina, comodamente raggiungibile con la superstrada a soli 70 km da Milano.
Daria
{testi e fotografie di Daria Saini}
{La foto di copertina e la foto dei frutti di bosco, sono tratte da Shutterstock}
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Ma dai vedo ora questo post, io a Moggio ci sono praticamente cresciuta, tutte le estati e le vacanze di inverno eravamo li fino ai miei 15 anni. Un posto che amo, se ti capita di tornare d’estate non perderti una gita al torrente.
Ciao! Grazie mille della dritta!! 🙂
Ciao, certo che ci torno, a Moggio abbiamo una casa da più di 40 anni e anche io e mio fratello siamo cresciuti lì. Mio fratello ci si è addirittura sposato 1 mese fa! Al torrente ci andiamo spesso in estate sia per fare belle passeggiate che per i picnic visto che ci sono tavoli di legno a disposizione di tutti.