Se avete in programma un viaggio a Praga con bambini ma non sapete cosa fare con loro, mettetevi comodi perchè ne leggerete delle belle: papà Antonio ci racconta tutto, ma proprio tutto quello che dobbiamo sapere su questa città.
Eccoci a raccontare il nostro viaggio a Praga: papà Antonio, mamma Alessia e la padrona di casa, Laura (3 anni e mezzo). Ci siamo fatti una vacanzina primaverile, anche se la primavera a Praga non era ancora arrivata, date le temperature non proprio temperate.
Per Laura è stato il battesimo del volo e, a parte i classici fastidi all’orecchio, è stata un’esperienza molto eccitante per lei che voleva da tanto tempo vedere “le nuvole dall’alto”
Praga è una città d’arte, non ha attrazioni eclatanti per bambini, ma abbiamo fatto in modo di renderla child friendly e pensiamo di esserci riusciti.
E’ molto migliorata rispetto al periodo immediatamente post-comunista; io ci ero già stato nel 1993 e non mi era particolarmente piaciuta. All’epoca, si percepiva una voglia di consumismo esagerata: mi ricordo i luoghi turistici disseminati di bancarelle di ogni sorta, di enormi manifesti di dubbio gusto, si trovavano imbonitori e ciarlatani ovunque ma la città già allora era molto sicura. Per me, vedere le donne che di notte prendevano i mezzi da sole era una sorpresa positiva; nelle nostre città questo non era e non è ancora pensabile, purtroppo.
Oggi, a parte la sicurezza che si continua a percepire (dicono che la polizia qui non scherza, usa metodi “diversi” dai nostri… è una questione culturale), la città è divenuta splendida, pulita, accogliente con i turisti e, soprattutto, con i bambini. Si dice che i cechi siano un po’ chiusi, a volte sgarbati: noi questo non lo abbiamo notato, anzi ci è sembrato l’esatto opposto. Forse la bambina faceva sorridere anche la persona più burbera, chissà?
Praga con bambini:
siamo Italiani, parliamo di cibo
Non analizziamo cosa si mangia a Praga perché questo lo troviamo ovunque nella rete… vorrei soffermarmi però su cosa far mangiare ai nostri bambini, scegliendo ristoranti tradizionali.
La nostra è una bimba che non ha la passione per il cibo; le piace “stare a tavola” a chiaccherare, ma, una volta eliminato lo stimolo della fame, è dura farle provare altre cose.
Non abbiamo avuto mai il minimo dubbio che a Praga si trasformasse… ed infatti: le zuppe le ha assaggiate tutte ed alcune le ha anche finite; nessun problema con la carne e con quei “maledetti” condimenti che usano (certo, poverina, poi l’alito pagava pegno… ma vuoi mettere la felicità di stare a panza piena?); idem per il pesce.
Una volta finita la vacanza e rientrati nella nostra routine abbiamo ricominciato con le solite storie, ma anche di questo non avevamo alcun dubbio.
Ad ogni modo, anche i ristoranti tradizionali hanno il menù bambini e molto spesso abbiamo trovato la pasta cucinata più o meno come la facciamo noi, vale a dire senza gli assurdi condimenti che a volte possiamo trovare.
L’unico problema che riguarda i ristoranti è il fumo: purtroppo ancora non è stata approvata la legge relativa al divieto di fumo nei locali pubblici. In centro, molti locali sono smoke free, altri hanno aree fumatori e non fumatori (in questo caso, bisogna verificare prima se ci sono sale diverse, in quanto molti ristoranti non hanno divisori, pertanto il fumo arriva dappertutto), mentre in altri il fumo è permesso… e sappiate che, in questo caso, non si fanno alcun scrupolo a fumare in presenza di bambini. In periferia la situazione è peggiore: i ristoranti smoke free sono ancora molto pochi.
Praga con bambini:
dove abbiamo alloggiato
Abbiamo scelto di alloggiare in centro, in via Havelska, una via pedonale a due passi dalla Piazza della Città Vecchia. Abbiamo scelto un aparthotel per avere la comodità di disporre di un cucinotto per qualsiasi evenienza. La cucina, fortunatamente, non ci è mai servita.
I prezzi a Praga ancora sono abbastanza abbordabili, anche in pieno centro; per questo motivo, consiglio di alloggiarvi perché con i bambini piccoli è molto comodo. Inoltre, in questa maniera, siamo riusciti ad evitare le improbabili combinazioni di abbonamento ai mezzi pubblici che abbiamo preso solo raramente e solo per far riposare e divertire Laura.
Organizzazione delle giornate
Laura è una bimba che ha bisogno di dormire molto, dato che quando sta sveglia non si ferma mai e, quindi, le giornate le abbiamo organizzate rispettando il più possibile i suoi bisogni.
La mattina ci svegliava quasi sempre lei: come sapete non esistono serrande, quindi in stanza faceva “giorno” presto. Laura è stata abituata al seguente assioma: buio = dormire; luce = svegliarsi. Per questo motivo, raramente la sveglia arrivava dopo le 7.30.
Dopo la colazione, andavamo a girovagare per tutta la mattinata; dopo pranzo, come premio perché “era stata brava”, siamo sempre andati in un parco giochi; rientrati in hotel, si faceva il suo corposo riposino (anche 3 ore…), poi cena e dopo cena in giro per la città.
Cosa fare a Praga con bambini:
ecco cosa abbiamo visto
Hradcany
Se a Praga fa freddo, nel quartiere del castello fa ancora più freddo: posto in rilievo rispetto alla città, imperversa quasi sempre il vento (ripeto, freddo!). Quindi, copritevi!!
Per arrivare al Castello, la cosa migliore e più divertente per i bambini è prendere i tram numero 22 e scendere alla fermata Prazsky Hrad. Da lì, si attraversa la strada e si arriva all’ingresso del Castello.
Noi abbiamo fatto poca coda, ma mi dicono che di solito c’è sempre una bella coda per comprare i biglietti (non ci sono priorità per famiglie con bambini), quindi la cosa migliore è acquistarli online.
Ci sono varie combinazioni di biglietti: con bambini al seguito, consiglio vivamente il circuito B in quanto, con questa formula, si può vedere le cose più importanti senza correre il rischio di annoiarli.
Nella prima corte, ad ogni ora, c’è il cambio della guardia ed alle 12.00 c’è quella cerimoniale. Nulla di trascendentale, ma ai bambini piace molto.
La cattedrale di San Vito è piaciuta molto a Laura: ha ammirato i gargoyles all’esterno, le magnifiche vetrate colorate che riflettevano la luce del sole sul pavimento (si è divertita molto a saltare sulla luce riflessa colorata) e le molte statue presenti… ma, se si vuole anche pensare a noi “grandi”, bisogna inventarsi qualcosa perché altrimenti dopo 15-20 minuti anche i bimbi più stoici si stancano.
Noi ci siamo “inventati” di andare a seguire un gruppo di giapponesi: quando si fermavano loro, ci fermavano noi e quando si muovevano loro, ci muovevamo noi…
Abbiamo pranzato al sacco su di una panchina nella terza corte, come fanno quasi tutti i turisti.
Le è piaciuto tantissimo il Vicolo d’Oro: le abbiamo detto che le casette del vicolo erano le casette delle fate… e lei le ha volute vedere tutte!
Poco prima dell’uscita, c’è anche il museo del giocattolo che però non abbiamo visto perché cominciava ad essere un po’ troppo stanca.
Siamo scesi dalla collina del Castello a piedi con Laura a cavalcioni e, prima di rientrare in albergo, l’abbiamo portata ai Giardini del Palazzo Waldstein dove c’è un bel laghetto con le carpe giganti (è opportuno portarsi un panino per dargli da mangiare… per la gioia del bambini!!) ed un’uccelleria dove ci sono pavoni e gufi. Da qui non sarebbe più andata via.
Tornati in hotel, abbiamo realizzato che Laura aveva camminato per 6 (sei!) ore consecutive!!
E’ crollata vestita sul letto!
Mala Strana
Per arrivare in questo meraviglioso quartiere, la cosa migliore è andarci a piedi passando sul Ponte Carlo.
Il ponte è disseminato di bancarelle di artigiani (non cianfrusaglie) e di artisti di strada: ci abbiamo messo quasi un’ora per percorrerlo tutto, in quanto Laura si fermava in continuazione per ammirare sia gli oggettini in vendita che gli artisti.
Arrivati all’isola di Kampa, siamo subito andati verso il Muro di John Lennon, sul quale oggi è possibile scrivere e/o disegnare… ed infatti ci siamo portati i pennarelli per disegnare sul muro suscitando l’invidia di molti altri turisti!
E’ stata dura portarla via di là, ma dopo un’ora di disegno anche la mamma e il papà vorrebbero fare altro!
Laura è rimasta affascinata anche dal mulino ad acqua sulla Certovka e dai lucchetti di ogni forma e colore agganciati sulla ringhiera del ponte.
Consigliamo di visitare la Chiesa Panna Maria Vitezna (free) dove c’è famoso il “Bambino di Praga”; qui bisogna inventarsi qualche storiella per suscitare la curiosità dei bambini.
Se avete bimbi “camminatori”, salite sulla via Trziste: al numero 9 c’è l’Hotel Aria, che da fuori sembra di poco conto, ma provate ad andare a vedere la hall; se ne avete ancora, arrivate fino all’Ambasciata Tedesca e fatevi spiegare dove si può vedere la scultura di David Cerny “Quo Vadis?”, in memoria delle migliaia di tedeschi dell’est che nei giardini di questo palazzo hanno accampato nell’estate del 1989.
Riscendendo sull’isola di Kampa, come non notare i fantastici “Babies”, sempre di David Cenry: Laura li ha voluti anche cavalcare.
Dopo pranzo, stavolta in ristorante, l’abbiamo portata al parco giochi; si trova vicino alla Pissing Fountain (altra scultura di Cerny), appena sotto Ponte Carlo.
Il rientro è stato lungo stavolta: siamo ripassati di nuovo sul ponte, quindi…
Petrin
Qui Laura si è divertita veramente tanto; lo stesso per la mamma ed il papà.
Per salire sulla collina, la cosa migliore è prendere la funicolare; alla stazione a valle si arriva in tram (altro divertimento…). Non fatevi scoraggiare dalla eventuale coda che si forma per salire sulla funicolare: c’è un unico ingresso sia per chi deve salire sulla funicolare, sia per chi deve fare il biglietto; la coda si smaltisce velocemente, ma è preferibile arrivare già muniti di biglietto, così si risparmia tempo.
Arrivati a monte, in primavera ed in estate c’è la possibilità di fare un giro in pony, ma noi siamo andati saliti diretti sulla Torre di Petrin; il panorama da qui è stupendo (notate ad ovest lo Strahovsky Stadion… 220.000 posti!).
Ridiscesi, ci siamo diretti subito al Labirinto degli Specchi. Qui siamo tornati bambini: Laura si è divertita molto, ma forse noi di più!
Dalla collina si può scendere anche a piedi, infatti il parco è molto bello, ma noi abbiamo evitato perché non volevamo calcare troppo la mano con Laura e quindi siamo ridiscesi con la funicolare.
Ci sono vari parchi giochi in questa zona: uno proprio sotto la Torre di Petrin, uno vicino la stazione a valle, ma noi abbiamo preferito andare in un altro parco giochi, molto più bello e nascosto. Si trova in Namesti Kinskych e, per arrivarci, si passa di fronte alla scalinata dove è stato eretto il Memoriale alle vittime del comunismo: di forte valore simbolico, è impossibile spiegare il significato ad una bimba di 3 anni, ma le statue, così come sono state scolpite, le hanno destato molta curiosità.
Siamo rientrati in hotel con il tram.
Stare Mesto
Per sfruttare al massimo il tempo a disposizione e scoprire curiosità ed aneddoti, ci siamo accordati con una guida turistica locale, avvisandola che ci sarebbe stata una bimba curiosa di 3 anni con noi. La guida, per nulla scoraggiata, si è dimostrata entusiasta ed è riuscita a coinvolgerla nei racconti.
Si è presentata in hotel con un regalo per Laura, la quale si è sentita subito rassicurata e, durante la passeggiata, ha voluto dare la mano alla guida come se non fosse una sconosciuta!
La città vecchia è piacevole da girare a piedi. Per la quasi totalità è isola pedonale e per i bambini può rivelare molte sorprese: i palazzi sono molto belli, quasi tutti colorati e molti hanno degli stemmi scolpiti sulla porta che suscitano la curiosità dei bambini; le vetrine dei negozi sono delle opere d’arte ed alcuni di essi, all’esterno, hanno esposti degli strani oggetti che non possono non essere notati dai bambini; ci sono molti pasaz (passage) che possono stimolare la fantasia; Laura era incuriosità anche dai tombini…
Nella Piazza della Città Vecchia, inoltre, ci sono artisti di strada e ragazzi che giocano con le bolle di sapone. Per tutti questi motivi, una passeggiata per la Città Vecchia sarà certamente piacevole.
La notte poi… di storie se ne possono inventare tante, basta dare un’occhiata all’illuminazione notturna della Chiesa di Tyn!
Una cosa negativa ci tengo a segnalarla: i segway! Sono insopportabili, fastidiosi! Per fortuna si stanno organizzando ed abbiamo anche visto che in alcuni luoghi ne è vietato l’accesso (la polizia ceca si è anche inventata un nuovo segnale stradale allo scopo).
Nove Mesto
La zona è grande, pertanto è impossibile vederla tutta “da turista”, ma possiamo dire quello che abbiamo visto noi.
La Porta delle Polveri e Obecni Dum non le abbiamo visitate all’interno, ma dall’esterno sono bellissime e molto scenografiche. Laura è rimasta affascinata soprattutto dalle decorazioni della Porta.
La enorme Piazza Venceslao andrebbe percorsa tutta da cima a fondo perché ogni palazzo ha una sua particolare storia. Noi abbiamo preferito arrivare fino al Cafe Tramvaj (vecchio tram adibito a bar), fermo dove una volta correvano i binari. Da questo punto, si può dare un’occhiata di massima alla piazza: l’Hotel Evropa, il vicino Hotel Meran, l’Hotel Julis, sono tutti palazzi con una lunga storia alle spalle da scoprire con una visita più dettagliata che, nel nostro caso, non è stata possibile perché… Laura era impaziente di andare a vedere altre installazioni di David Cerny.
Nel pasaz Lucerna c’è il cavallo al contrario, mentre all’esterno del cc Quadrio c’è la testa di Kafka.
Inoltre, nei giorni feriali, vi consigliamo di entrare nel pasaz Adria (di fronte alla testa di Kafka), dove ci sono gli uffici del catasto e cercare i famosi paternoster: gli ascensori a ciclo continuo. Non si potrebbe ma… come fai a non salirci?!?
Qui vicino, nel Giardino dei Francescani c’è un bellissimo parco giochi. E’ possibile entrare nel giardino dall’ingresso di Jungmannovo Namesti e dal pasaz Svetozor.
Più lontano, ma ci si può arrivare facilmente in metro, c’è la Tancici Dum (casa danzante), non visitabile in quanto sede di uffici. Noi ci siamo passati davanti di sera, abbinandoci una cena in un ristorante su una barca. Illuminata, forse, è ancora più bella.
Cosa non siamo riusciti a fare a Praga,
ma solo per mancanza di tempo
Slovansky Ostrov (Isola degli Slavi)
Qui c’è un piccolo molo dove si possono affittare barche e pedalò; noi lo abbiamo evitato perché faceva troppo freddo.
Inoltre, nella parte sud dell’isola, c’è anche un bel parco giochi.
Il sabato mattina, sul lungofiume Naplavka, c’è un mercato contadino, dove dicono si mangi molto bene.
Vysehrad
Qui, dove una volta c’era una fortezza, i praghesi vengono per sfuggire dal caos del centro (così dicono… ma gli farei vedere il caos delle nostre città…).
Anche in questa oasi c’è un bel parco giochi, tutto di legno, poco dopo la Leopoldova Brana sulla sinistra.
Torre della Televisione
Ovunque vi mettiate ad osservare il panorama, non si può non notare questa torre, nella zona di Zizkov.
E’ famosa anche per i Miminka che altro non sono che altre statue giganti di bambini, opera del solito David Cenry.
Salendo su questa torre, si ha il punto di osservazione migliore di tutta Praga.
Ad ogni modo, nei dintorni ci sono due bei parchi giochi: uno si trova a sud della stazione della metro Jiriho z Podebrad, all’angolo tra Kladska e Korunni; l’altro è il Riegrovy Sady in via Chopinova.
Zoo
Consigliato da tutti, sia per bambini che per adulti. In effetti, sembra sia bellissimo: ma “perdere” una giornata per andare allo zoo non era nelle nostre corde. Se Laura si fosse annoiata, forse lo avremmo preso in cosiderazione ma, fortunatamente, questo non è accaduto.
Dino Park
Parco a tema. Si trova sul tetto del centro commerciale Galerie Harfa e c’è anche un cinema 4D.
Krizikova Fontana
Nel quartiere fieristico (Vystaviste) c’è questa vecchia fontana luminosa (datata fine 800) che, una volta ogni ora dalle 20.00 alle 22.00, mette in scena giochi d’acqua a ritmo di musica con ballerini.
L’avevamo prevista come opzione serale ma… ci siamo innamorati troppo di Stare Mesto per allontanarci da li!
Cosa fare a Praga se piove?
Noi siamo stati molto fortunati, ma se avesse piovuto? Abbiamo previsto una serie di opzioni anche in questo caso. Le segnalo ma ci tengo a precisare che nessuna è stata testata da Laura.
Andel
In questa zona c’è un grande centro commerciale (Novy Smichov) con un playground, mentre all’esterno c’è il cosiddetto Regno delle Ferrovie, una enorme riproduzione in miniatura di una stazione ferroviaria con tanto di trenini.
Centro Commerciale Palladium
Si trova in Namesti Republiky; qui c’è il più grande e bel playground al coperto della città, il Hrad Zabavy.
Morsky Svet
E’ l’acquario; si trova all’interno del Vystaviste (quartiere fieristico).
Muzeum Lega
Si tratta di un negozio Lego con all’interno un vero e proprio museo a tema. Si trova vicino a Piazza Venceslao.
Galerie GUD
Galleria d’arte per bambini, in Namesti Franze Kafky (a due passi da Piazza della Città Vecchia). Questa sarebbe stata la prima opzione se avesse piovuto. Come dicono sul loro sito (solo in ceco):
“Qui ai bambini non viene detto di non toccare nulla: qui i bambini non sono solo dei visitatori, ma dei partner degli artisti!”.
Anche se non ci siamo stati, lo consiglierei in quanto, prima di partire, ho preso contatti con la responsabile della galleria: dato che il sito è solo in ceco, ero sicuro che non fosse adatto ai bimbi turisti, invece mi ha fatto ricredere (“our gallery is about creativity and fantasy… children don’t need words”).
N.B.: in data 28/7/2017 la Galerie GUD risulta in attesa di nuova sistemazione, quindi prima di programmare una visita, meglio informarsi.
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Antonio
{testi e fotografie di papà Antonio}
{La foto della cattedrale di San Vito, la foto della piazza e la foto di copertina, sono tratte da Shutterstock}
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Per saperne di più:
- Weekend a Praga con bambini: a spasso per la città in autunno
- Praga con bambini: scoprire la città in un weekend
- Primo volo di un bambino: guida completa al battesimo di volo
- Europa on the road con bambini: da Austria a Repubblica Ceca
- Spagna con bambini
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Articolo da aggiornare. Siamo a Praga e piove, seguiamo (devo dire purtroppo) i consigli: la Galerie Gud non esiste più; ok, andiamo al playground del Palladium: non esiste più. Ci fermiamo qui e pensiamo noi qualche alternativa
Ciao Matteo, mi dispiace che piova. Spero riuscirete a trovare un’alternativa, magari informandovi prima di andare. Apprendo ora che la Galerie è in attesa di nuova location da due settimane, quindi aggiorno l’articolo. Mentre il playground dal loro sito risulta ancora attivo (http://www.hradzabavy.cz/en/kontakts) quindi non saprei dirti.
Non so se il “purtroppo” sia riferito al meteo o alla lettura dei nostri racconti. Nel secondo caso, mi dispiace molto, ma ti ricordo che questo è un blog e in quanto tale racconta esperienze di viaggio aggiornate alla data di svolgimento dello stesso (la data è esplicitamente riportata in tutti gli articoli proprio per questo) e non può essere in alcun modo responsabile di successivi cambiamenti.
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Pingback: Famiglia monoreddito goes abroad (parte 2: visitare Praga) – Famiglia Monoreddito
Volevo ringraziarti perché ho preso tanti spunti x il mio viaggio a Vienna con le mie pupe.. Grazie a chi come te dedica tempo a queste cose.. X chi ama viaggiare sono sempre utili..
Grazie a te per il riscontro, Valeria! 🙂