Miami e Key West con bambini: tra spiagge tropicali e Key Lime Pie

Il viaggio di Silvia attraverso la Costa Est degli Stati Uniti prosegue a Miami e nelle spiagge di Key West, dove si respira un’atmosfera decisamente magica…

 

Trovate tutti i miei articoli sul viaggio nella East Coast a questo link:

> Stati Uniti East Coast: il viaggio di Silvia <

 

Perché portare un bambino piccolo in un posto con un clima subtropicale? Insomma, fa caldo, umido, piove…

…due ricordi di momenti che danno senso a tutto e che andranno ad aggiungersi ai più speciali della mia vita…

Mattia che guarda l’oceano per la prima volta.
C’è un tramonto bellissimo, il cielo è di quel rosa tropici con i nuvoloni dopo la pioggia, l’acqua blu e celeste e lui è seduto sul suo passeggino e fissa avanti a se con uno sguardo indefinibile, intensissimo e in qualche modo sapiente. Non era ovviamente la prima volta che vedeva il mare…ma questo mare, questi colori… Fantastico.
In qualche modo questa meraviglia gli rimarrà dentro.

Alcuni giorni dopo a Key West, sulla punta estrema, passeggiamo Mojito in mano mentre un cantante di strada bravissimo canta Redemption Song e il sole affonda in mare in uno di quei tramonti incredibili per cui la gente si fa centinaia di chilometri in macchina per arrivare qui… Mattia guarda sempre con grande intensità l’orizzonte e poi inondato dagli ultimi raggi di sole si addormenta beato, cullato dalla voce roca del cantante e da un vento che profuma di fiori tropicali.

Key West con bambini -tramonto

Poi, ovvio, la Florida offre infinite opportunità per le famiglie con bambini: i parchi tematici, Cape Canaveral, le Everglades, il mare…

> Florida con bambini: i racconti su Bimbieviaggi <

…con un bambino di nemmeno un anno, tuttavia noi abbiamo scelto di concentrarci su un’area circoscritta e di concederci un po’ di mare, consapevoli del fatto che non avrebbe ancora potuto apprezzare le giostre di Disneyland e che la visita in overcraft nelle paludi sarebbe stata difficilmente fattibile.

Miami è una grande città che offre attrattive culturali interessanti oltre a un mare molto bello, tantissimi ristoranti e grandi comodità per chi viaggia con piccolissimi. Il caldo è obiettivamente torrido e il tempo instabile, tuttavia il nostro piccolo non ha patito l’umidità e abbiamo avuto la fortuna di avere quasi sempre giornate assolate e nitide, intervallate da brevi temporali tropicali pomeridiani.
Abbiamo trascorso tre notti in città e altre tre a Key West, la più meridionale delle keys.

Miami con infant: diario di viaggio

Giorno 1

Arriviamo in una caldissima mattina a Miami e saltiamo su di un taxi per farci portare al nostro aparthotel a South Beach. Usciamo quasi subito a fare scorta di pannolini e pappe in un vicino megasupermercato: trovo sempre che fare la spesa in un paese straniero offra uno spaccato interessante della cultura locale. Le prime ore sono un po’ faticose, ci sono circa 38 gradi con un tasso altissimo di umidità, ma c’è un sole splendido! Dopo pranzo Mattia riposa al fresco in camera e appena si sveglia ci dirigiamo a vedere l’oceano.

Alla sera a South Beach avrete l’imbarazzo della scelta, ci sono ristoranti di ogni tipo, negozi bellissimi e vari intrattenimenti in strada. Noi la prima sera abbiamo cenato in un ristorante cubano molto buono.

Giorno 2

Svegliati di buon ora da un sole fantastico, facciamo colazione e ci dirigiamo in spiaggia armati di asciugamani e costume. Il mare è bellissimo, la spiaggia super sicura con tante torrette dei baywatch locali e ad ogni accesso troverete docce e altri sevizi vari. Il mare è aperto e ci sono le onde, forse con un bambino che inizi ad approcciarsi da solo al mare questo potrebbe costituire un problema. Mattia ovviamente stava in braccio o in spalle a noi, per cui che gliene fregava a lui!

Dopo un lungo bagno e la doccia ci dirigiamo sulla Collins dove ci mangiamo, pupo compreso, una bella pizza. Mare tropicale, sole, mood caraibico…che pacchia!

Key West con bambini -Miami spiaggia

Al pomeriggio andiamo a visitare l’Art Decò District, che è ovviamente imperdibile ma di certo non è l’unica attrattiva della città.
Attraversando un tratto di sabbia perdiamo la gomma della ruota posteriore del passeggino… il che ci porta poi a perdere anche un’ora alla ricerca di un negozio che venda Baby Zen per andare a comprarne un’altra…e scopriamo che il più vicino è a New York. Al che da bravi italiani ci ingegniamo, compriamo un container di elastici giganti che servono per fare la coda di cavallo alle fanciulle con stile afro e li usiamo sovrapposti al posto della gomma sostituendoli ogni volta che si appiattiscono! Furbi eh?
Cena in ristorante argentino e poi nanna.

Giorno 3

La giornata comincia con Mattia che per la prima volta sta in piedi da solo senza appoggio!
Bravo cucciolo!
Dopo i gridolini di giubilo di rito ci dirigiamo a visitare Miami.

Prima tappa Little Havana, che raggiungiamo in taxi. Arriviamo in una mattinata di un giorno qualsiasi… e devo dirvi che restiamo un po’ perplessi.
All’apparenza è un normalissimo quartiere non tanto ben tenuto. Forse se ci si viene di sera… Da li però prendiamo la monorotaia sopraelevata che attraversa la city.

Key West con bambini -Miami monorotaia

Sembra un videogioco, fighissima! La percorriamo tutta per farci un’idea del “centro”, poi cambiamo linea e andiamo a Wynwood. Ecco, questo quartiere è proprio imperdibile. Ex zona industriale trasformata in museo a cielo aperto. Centinaia di meravigliosi e coloratissimi murales che noi abbiamo visto con il contrasto di un cielo plumbeo sullo sfondo, negozi originali e gallerie d’arte, locali e ristoranti strampalati ed ottimo luogo per osservare varia e bizzarra umanità. Anche Mattia è rimasto colpito dai colori accesi, dalle forme fumettistiche e credo dall’atmosfera particolare del luogo.

Key West con bambini - Wynwood

Quando la corsa delle nuvole bianche e nere del meraviglioso cielo che ha accompagnato la nostra visita si è evoluta in temporale tropicale ci siamo rifugiati in un bellissimo locale-atelier in stile portoricano/cubano, dove ci siamo fatti una mangiata di dolci aspettando il taxi. Siamo quindi rientrati a South Beach e abbiamo cenato in un altro ristorante cubano sulla Collins.

Key West con bambini -Murales

 

Giorno 4

Si parte di buon ora per raggiungere la sede dell’Europecar di South Beach, da cui avevamo prenotato la prima macchina. Svolte le pratiche di rito ci troviamo ad affrontare il solito problema americano: “il-seggiolino-ve-lo-montate-voi-perché-se-poi-avete-un-incidente-e-capita-qualcosa-potreste-denunciarci-perché-lo-abbiamo-montato-male” …’nnaggia a loro… in mezzo alla strada con valigie pupo ,fogli del noleggio, omino che ti spiega il loro incomprensibile sistema di telepass (vi dico solo che non avevamo capito perché ci è arrivata la fattura dei caselli in Italia…) e intanto a cercare di montare il malefico seggiolino. Comunque passata la crisi…si parte!!

Si parte… direzione Key West

Direzione Key West, sulla Overseas Highway! E soprattutto finalmente on the road! Mattia, che ama molto dormire in macchina, si appisola subito. E noi ci godiamo il paesaggio: che, a dirla tutta, è bello ma sotto le nostre aspettative.
Le isole sono un po’ piattine e non poi così rigogliose, in compenso molto urbanizzate. I viadotti sospesi sul mare sono belli ma, forse anche a causa di un cielo lattescente, non ci fanno impazzire.

La strada è lunga, ci mettiamo circa 4 ore. Ricordate che in US i limiti di velocità sono una cosa super seria. In più considerate un intenso traffico, soprattutto nel week end. Occhio quindi a eventuali voli che dovete andare a prendere a Miami partendo dalle Keys, noi al ritorno nonostante molte ore di margine siamo arrivati al pelo. Comunque si arriva a Key West e ci si rende conto che vale il viaggio. Dopo un pranzo in un simpatico locale in stile caraibico, dove incontriamo una coppia di italiani con una bimba poco più grande di Mattia, ci dirigiamo al nostro hotel/villaggio.

Key West con bambini - altro tramonto

La cittadina è meravigliosa e piena di fascino tropicale. Molto curata ma anche con una giusta nota decadente. Si mangia in modo spettacolare (spendendo tanto). La prima sera siamo stati al Blue Heaven, che vi consigliamo assolutamente: in un cortile chiuso con grandi alberi, galline razzolanti e musica dal vivo. Qui abbiamo il nostro primo incontro con la Key Lime Pie, che per me (e anche per Mattia) diventerà quasi uno stupefacente. Poi nanna!

Giorno 5

In programma un bel bagno nella spiaggia forse più bella delle Keys, Baia Honda. In effetti è una classica spiaggia caraibica, piccolina ma molto bella. Una premessa: se avete in mente Turks and Caicos, le isole Vergini, le Bahamas…scordatevele. Qui il mare è quasi sempre difficilmente raggiungibile perché abitato dalle mangrovie, blu e non celeste, non così trasparente.

Key West con bambini - Bahia Honda

Se potete fare le escursioni in barca il discorso cambia, ma sono piuttosto lunghe e fa molto caldo per cui noi abbiamo evitato.

Key West è più un’atmosfera, un luogo mitico e di frontiera dal grande fascino coloniale. Se cercate lo spiritus loci la adorerete, se volete scenari da cartolina prendete un aereo e andate “un po’ più al largo”.

Alla sera andiamo a fare la passeggiata di rito sui moli della città protesi verso il mare aperto e il tramonto. Un’esperienza fantastica, il sole enorme sprofonda nel mare mentre si sorseggia un cocktail preso in uno dei tanti baracchini/locali sul mare, musicisti di strada suonano una colonna sonora studiata ad hoc per colpire l’emotività degli astanti e giocolieri, mangiafuoco e mimi mettono in scena il loro suggestivo spettacolo. Il cucciolo si addormenta cullato dal vento dolce e dalla musica e noi ceniamo in un favoloso e sciccoso ristorante coloniale (Nine One Five).

 

Giorno 6

Dedichiamo la mattinata a visitare il centro della cittadina, guardiamo le case coloniali, mangiamo fudge al cioccolato, passeggiamo sui molti moli della città, compriamo una tartaruga di peluche (che Mattia non si è mai filata di striscio…in realtà piaceva a me..).

Key West con bambini - Mallory square

Mallory Square sembra uscita da un film sui pirati, per bimbi più grandi ci sono vari tour, tipo quello stile bucanieri o quello dei fantasmi in notturna. Visitiamo Fort Zachary Taylor e facciamo un bagno nella spiaggia vicina (niente di che), mentre non andiamo a vedere la casa di Hemingway. Facciamo pranzo in un bellissimo ristorante sul molo (The Commodore), dove Mattia resta completamente ipnotizzato dagli enormi ventilatori a pale in legno. La sera ceniamo in un ristorante di pesce sul porto e poi a letto… L’indomani si parte per l’ultima parte del viaggio: Boston!

 

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Silvia
{
testi e fotografie di Silvia }
{ foto di copertina, via Shutterstock }

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L'autrice: *Redazione*

Della Redazione di Bimbi e Viaggi fanno parte tutti i genitori che hanno raccontato i loro viaggi in giro per il mondo assieme ai loro piccoli esploratori: consulta la sezione "CHI SIAMO" per maggiori dettagli sulla nostra community

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