Patrizia ci porta alla scoperta di un meraviglioso angolo di Liguria, perfetto per essere visitato in estate ma anche nelle altre stagioni: il Golfo dei Poeti, tra La Spezia e le celeberrime Cinque Terre.
In occasione di un impegno di lavoro, poco prima di ferragosto abbiamo trascorso 2 giorni al Golfo dei Poeti, il territorio confinante con le 5 Terre, che va da Lerici, a levante, fino a Portovenere, a ponente, e che ha al suo centro la città di La spezia. Essendo periodo di alta stagione, la scelta è ricaduta su questa zona meno affollata rispetto alle più conosciute e visitate 5 Terre.
Alla scoperta di La Spezia
La nostra base è stata La Spezia, dove, seppur con difficoltà perché era quasi tutto esaurito, abbiamo trovato un delizioso affittacamere, “I remi del prione”, in un palazzo d’epoca, che si è rivelato perfetto sia come ubicazione, nella strada principale pedonale del centro di La spezia, sia come confort, con 4 nuove e belle camere, ognuna di un colore diverso. Noi avevamo quella viola, che alla nostra Giada è piaciuta tantissimo, famigliare, con due stanze, disimpegno e bagno, pareti e oggettistica in tinta, ottimo rapporto qualità-prezzo, colazione in un bar della via pedonale e proprietario di una gentilezza e disponibilità unica.
La Spezia è una cittadina che non ha tante attrazioni dal punto di vista storico, ma ha un piacevole centro pedonale, dei bei palazzi liberty, parecchi musei, dei bellissimi giardini pubblici di fronte ad un bel lungomare di palme (la passeggiata Morin).
Il lungomare è collegato con un moderno ponte ad una penisola artificiale, dove sorge il nuovo porto Mirabello, di fianco all’arsenale militare, pieno di bar e ristoranti e anche con una bellissima piscina fronte mare che invoglia a fermarsi per un bagno..
Dalla via pedonale, attraverso un ascensore gratuito, si puo’ salire al castello, da dove si ammira un bel panorama del porto.
Vicino agli imbarchi per le 5 Terre c’è anche una ruota panoramica… ho lasciato a terra la mia paura dell’altezza e con Giada siamo salite per godere lo spettacolo della città dall’alto.
La meraviglia del Golfo dei Poeti
Dal porto di La Spezia ci si può imbarcare per visitare le Cinque Terre, Portovenere e Lerici (mete raggiungibili anche in auto, con qualche difficoltà in alta stagione per il parcheggio), pertanto, dopo la mattinata trascorsa a visitare La Spezia, abbiamo preso un traghetto in direzione Portovenere, che mi aveva già stregato diversi anni fa (riconosciuta dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità).
Arrivare via mare a Portovenere è un incanto: sul fondo si vede subito la chiesa, poi avvicinandosi si comincia a vedere la sequenza di case-torri allineate, dalle facciate di tanti colori, con dietro il castello e poi, man mano che ci si avvicina, si vede la strada che prosegue e che va salendo fino all’estremità del promontorio, dove si erge appunto, su uno sperone di roccia, la chiesa di San Pietro.…
La cittadina ha conservato la sua struttura medievale e il fascino dei borghi marinari. Scesi dal traghetto, dal porto abbiamo fatto una passeggiata nelle stradine del centro storico all’interno delle mura, fino a sbucare alla salita verso la chiesa del 1200.
Dopo una breve visita alla chiesa, abbiamo ammirato gli splendidi panorami sul mare che si godono dalle sue finestre e dagli esterni, su tutto il golfo.
L’ora migliore per fare il percorso da Portovenere alla chiesa è il tramonto, quando le luci creano un’atmosfera davvero magica… ma a qualsiasi ora è comunque uno spettacolo.
Fiancheggia la strada della chiesa la cinta muraria, che ha alcune finestre sul cielo e una porta con un cancello che conduce in un posto magico ed emozionante: la baia di Byron. Non conosco questo poeta ma il luogo è veramente pieno di poesia. Bisogna scendere delle scale piuttosto ripide per arrivare nei punti più spettacolari.
La baia ha rocce enormi sul mare, dove i più temerari si avventurano, arrampicandosi e tuffandosi nel mare… Mentre i più tranquilli, come noi, si fermano a prendere il sole sulle rocce enormi che fanno da spiaggia e ad ammirare questa meraviglia della natura, assieme ai gabbiani.
E’ impressionante come questo paesaggio ricarichi di energia.
Per chi ha più tempo a disposizione, proprio di fronte a Portovenere (a 5 minuti), accessibile tramite servizio di traghetti o barche, c’è un’isoletta, chiamata Palmaria, ideale per il trekking e dotata anche di alcune spiagge; all’arrivo con il traghetto, che ha fatto tappa prima di attraccare a Portovenere, l’impressione è stata molto buona!
C’è anche la possibilità di fare un tour che comprende altre 2 isolette limitrofe più piccole, Tino e Tinetto.
Sul versante opposto del Golfo dei Poeti, abbiamo visitato Lerici. La cittadina di Lerici è quasi interamente zona pedonale, per cui occorre lasciare l’auto in uno dei parcheggi ed utilizzare la navetta per andare verso il centro , oppure fare una passeggiata sul lungomare. Domina il borgo il Castello di San Giorgio, che si affaccia sul porto.
Il lungomare è piacevole, anche se ad Agosto è un po’ caldo, ma, miracolo della natura, appena si arriva sotto un pino marittimo, sembra che abbiano acceso l’aria condizionata! In questa zona ci sono gli stabilimenti balneari, che hanno minuscoli tratti di spiaggia sabbiosa e sono molto molto affollati ad agosto: ecco il tipo di spiaggia che proprio non mi piace!
Andando verso il centro e il porto, la cittadina si presenta ordinata, curata e molto carina; salendo verso il castello di San Giorgio, che ora ospita il museo di geopaleontologia, si possono ammirare panorami stupendi: da una parte il porto di Lerici e dall’altra una zona di spiagge dorate rocciose con un mare dai colori verde azzurro fantastici.
Abbiamo percorso le ombreggiate e strette stradine che si snodano all’interno della citta vecchia, fino a confluire, nella parte bassa del paese, nella grande e piacevole piazza centrale, Piazza Garibaldi, piena di bar e ristorantini e su cui si affaccia la bella torre del campanile dell’oratorio di San Rocco.
Golfo dei Poeti con bambini: la “sesta” terra
Al termine della visita a Lerici, ci siamo avviati verso Tellaro, un borgo ad una decina di chilometri, che sembra sospeso sul mare, e che è chiamato anche “la sesta terra”.
Io l’ho trovato di una bellezza unica, interamente pedonale, con stradine strette e piene di scalini, che sfociano nell’unico e piccolissimo tratto di spiaggia di roccia, dove bambini e adulti cercano di ricavarsi lo spazio per prendere il sole o entrare nel mare, senza aver bisogno di tuffarsi, con le onde che si infrangono sulle rocce circostanti..a me farebbe un po’ paura fare il bagno lì!
Sopra a questa spiaggia, si incontra la chiesa di San Giorgio, che sembra costruita sugli scogli, e la stradina costeggia il mare per un lungo tratto, regalando ancora panorami mozzafiato, tra la potenza del mare e il senso selvaggio della rocce.
Al termine di queste 2 giornate, che hanno incantato anche la nostra Giada, ormai pre-adolescente, ho compreso perché questo golfo si chiama “il Golfo dei Poeti”: pare che fosse una zona amata e frequentata da poeti, scrittori e viaggiatori amanti del bello e devo dire che in effetti, ovunque ci si giri, si è pervasi da un senso di bellezza e poesia..
Patty
{testi e fotografie di Patrizia Pazzaglia}
{ foto di copertina, via Shutterstock }
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