Oggi Valeria ci parla dei suoi viaggi on the road da mamma single con Carolina: due super donne alla scoperta del mondo senza timori! Ecco i loro consigli per godersi un viaggio così speciale!
Si sa, viaggiare coi bambini è complicato, e quando a farlo si è anche da soli si pensa che lo sia ancora di più, ma forse basta seguire qualche piccola accortezza, e quello che ne deriva è tanta gioia, vicinanza e anche una gran soddisfazione personale.
La premessa è che io con Carolina ho sempre fatto viaggi “on the road”, quindi volo + auto per le settimane estive, e città con volo diretto durante l’anno.
Sono partita da una meta a me cara e familiare (un’isola Greca quando aveva quasi 4 anni) per poi, una volta sentitami più sicura e tranquilla, scegliere percorsi più complessi (Portogallo, Danimarca, Olanda e Austria).
Per le città ho optato per mete insolite e low cost come Bruxelles e Lussemburgo. Ho sempre scelto l’Europa fino ad oggi, per ragioni sia di organizzazione che economiche, ma l’occhio oltreoceano lo teniamo sempre…
Viaggi da genitori single: Tips & Tricks
Il viaggio “on the road” può spaventare da soli con un bimbo, ma ci sono due aspetti da non sottovalutare:
- la possibilità di muoversi permette di variare moltissimo le giornate alternando città, mare e montagne; in questo modo si sperimentano i gusti e le passioni e, soprattutto, si riesce ad organizzarsi bene. La Daminarca su questo rimane imbattibile, c’è davvero di tutto e per tutti i gusti;
- lo spostamento in auto da una tappa all’altra (mai oltre i 150 km), se pianificato bene tipo dopo pranzo, diventa un momento di riposo per il bimbo e un momento, anche se non sembra, solo per noi. In Portogallo ho sempre trascorso la tarda mattinata e il pranzo in una delle mille spiagge sulla costa, così poi ci riposavamo in auto in direzione della città dove avremmo trascorso la serata ed è stato perfetto.
Anche una buona organizzazione ha un’importanza enorme:
- RISPARMIO: se si riescono a prenotare i voli e gli alloggi con largo anticipo, si riesce a risparmiare parecchio. Io ho sempre prenotato intorno a gennaio per le vacanze estive, e con un anticipo di 5/6 mesi per i weekend lunghi durante l’anno.
I voli acquistati tanti mesi prima hanno un costo, a volte, talmente basso che vale il rischio di un annullamento (il volo per Eindhoven, per esempio, ero riuscita a pagarlo 25 euro a testa!)
Gli alloggi, se prenotati con Booking o altri, permettono di bloccarli ma non pagarli, cosa che garantisce una scelta più ampia e un costo minore.
Anche il noleggio auto, se fatto in anticipo, permette un gran risparmio. - BUONA GESTIONE DEL TEMPO: studiare bene la meta permette di godersi di più il viaggio. Personalmente è una cosa che amo fare, quindi non mi pesa; ma, in ogni caso, studiare le tappe, i percorsi tra l’una e l’altra, le strade, le attrazioni da visitare, le soste “mirate”… ci offre la possibilità di trascorrere, una volta a destinazione, un tempo di maggior qualità coi nostri piccoli.
Io ho sempre usato google maps per tracciare i percorsi, e mi sono aiutata con la Lonely Planet per scoprire anche piccoli paesini che fossero soste perfette.
In un viaggio di due settimane, secondo me, anche un giusto mix aiuta:
ALLOGGI: alternare hotel e appartamenti è un ottima soluzione. In albergo ci si fa coccolare un po’ di più e in casa si può stare più tranquilli e rilassati. In questo modo, poi, si riescono a calibrare anche i pasti fuori (perché penso sia importante che i bambini si abituino a mangiare un po’ di tutto, anche cibi locali) e a casa (perché penso sia altrettanto importante rispettare i loro ritmi, e se si passa tutta la giornata fuori, anche stare la sera a casa ha il suo bello).
Personalmente ho sempre scelto alloggi con stanze spaziose (così in caso di brutto tempo giocare in casa era possibile) e con una reception, o un padrone di casa vicino, per qualsiasi evenienza.
Fondamentale il parcheggio, per evitare di girare a vuoto nelle città.
ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO: per quanto riguarda la “struttura” del viaggio, mi documento sempre sulle attività da far fare ai bambini, e alterno qualcosa che sia più di gradimento suo (parchi gioco, musei per bambini, attrazioni, ristoranti…) e qualcosa più per me. Magari sempre con qualche piccola astuzia: se andiamo in un museo porto sempre pennarelli e fogli per intrattenere lei, e se andiamo al ristorante evito l’ora di punta!
E poi ci sono cose che non ti aspetti:
- Una su tutte l’occhio di riguardo sul bagaglio a mano; sarà per pietà, ma non mi è mai successo che mi chiedessero di pesare o misurare uno degli zaini quando mi presentavo al check in con uno zaino sulla schiena e uno sulla pancia!! Almeno finchè i bimbi sono piccoli, consiglio lo zaino perchè avere le mani libere aiuta tantissimo in diverse situazioni, e personalmente preferisco ridurre tutto a due bagagli a mano e risparmiare code e attese per il check in. Se poi anche le compagnie low cost aiutano è perfetto!
- Risparmi non preventivati: nei paesi del nord spessissimo i bambini non pagano i mezzi pubblici, hanno un menù ad hoc (che non prevede solo fish&chips o hamburger o pasta al pomodoro) oppure ti propongono (a Bruxelles mi è capitato sempre) di dividere un piatto viste le porzioni decisamente abbondanti. Anche sugli alloggi (e su questo la Danimarca la fa da padrona) mi è capitato di contattare direttamente la struttura e sentirmi proporre uno sconto essendo solo un adulto con un minore.
Insomma, se ci si aiuta nella fase dell’organizzazione, il viaggio poi è solo uno spettacolo e viaggiare da soli col proprio figlio aiuta a creare una complicità unica.
E voi, ne avete di esperienze da raccontare?
Intanto date un’occhiata a tutti i nostri >>> RACCONTI DI VIAGGIO PER GENITORI SINGLE
Valeria
{testi di Valeria Farina}
{foto di copertina, via Shutterstock}
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