Salire sull’Etna in inverno non è del tutto scontato perchè il meteo è imprevedibile e il rischio maltempo elevato. Meglio quindi avere sempre un piano B per evitare di rimanere troppo delusi in caso di mancata riuscita.
Una doverosa introduzione sulla Sicilia…
Posso dire che secondo me la Sicilia è una delle regioni più belle al mondo? Sì, dai, io credo proprio di poterlo dire.
Come sapete l’ho scoperta di recente, due anni fa per l’esattezza > Viaggio in Sicilia con bambini? Sì ma fate attenzione <
Da allora ho già avuto occasione di andarci quattro volte, potendone scoprire tanti piccoli pezzi, ognuno dei quali si è rivelato meravigliosamente unico. Un viaggio in Sicilia ti entra dentro per tanti motivi. Per la bellezza dei panorami, per la ricchezza della storia, della cultura e delle leggende che permeano ogni suo angolo, per la meraviglia che il suo cibo sa suscitare, per l’impatto con la gente che ci vive, così accogliente e diffidente al tempo stesso.
In Sicilia il tempo ha un ritmo diverso dal comune sentire, a tratti sembra volare, a tratti sembra essersi fermato a non si sa quale epoca.
La Sicilia è selvaggia, di quel selvaggio che non a tutti piace, perché significa anche abbandono a se stessa e a quello che l’uomo le combina, per leggerezza o superficialità. Non oso immaginare cosa sarebbe questa regione se ci fosse un reale piano di promozione, tutela e valorizzazione di un patrimonio così immenso…
…ma torniamo a noi!
Sono tornata in Sicilia, proprio in questo mese di dicembre, per salire sull’Etna!
Ormai è una “malattia”: penso a un vulcano, e mi viene un’irrefrenabile voglia di vederlo, di salirci, di sentirne l’odore e vederne i fumi! Tutto è nato -guarda caso in Sicilia- con Vulcano un paio d’anni fa, è proseguito col Poas e l’Arenal in Costa Rica e ha raggiunto l’apoteosi col Kilauea alle Hawaii la scorsa estate: vedere da così vicino uno dei vulcani più attivi al mondo mi ha smosso ancora di più la voglia di andare oltre!
Ecco quindi spiegato il desiderio di visitare i vulcani “nostrani”, per capire un po’ meglio la storia della nostra terra e vederli all’opera. Non potevo non visitare quindi l’Etna, il più alto d’Europa, nominato inoltre Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2013.
E’ nato proprio così il nostro ultimo viaggio in Sicilia: unendo questa mia passione (che non a caso è diventata passione di tutta la famiglia) con un ponte lungo a scuola e con una delle tante offerte Ryanair. Detto fatto: un bel Bologna – Catania in dicembre con tanto di nonni al seguito!
Sapevo bene che in dicembre non è scontata la salita al vulcano, perchè tutto dipende dal meteo, che in questo periodo non è certo dei più consigliabili. Però ci ho voluto provare. Per non rischiare di rimanere troppo delusa, sono però partita con un bel piano B, cioè con tutta una serie di altre mete da visitare in caso di maltempo.
Partiamo dalla fine, che non vi voglio lasciare in attesa troppo a lungo: siamo stati fortunatissimi e abbiamo visto tutto ciò che ci eravamo prefissati (cioè che io mi ero prefissata…i miei compagni di viaggio in questo caso sono stati proprio trascinati in tutto e per tutto 😉 ).
Come organizzare il viaggio in Sicilia per salire sull’Etna
L’aeroporto più comodo per visitare l’Etna è certamente quello di Catania, raggiungibile con voli low cost da numerosi aeroporti italiani. Ciò non toglie che si possa volare anche su Palermo, Trapani o Comiso, e farsi un bel tour dell’isola lungo il tragitto. Tutto dipende dal tempo che si ha a disposizione. Noi avevamo 4 giorni, quindi Catania era d’obbligo.
In aeroporto abbiamo ritirato l’auto precedentemente prenotata tramite il portale Rentalacars. Arrivando di sera tardi, ci siamo preoccupati che il noleggio fosse proprio dentro l’aeroporto, per questo abbiamo optato per Thrifty, e ci siamo trovati molto bene sia col servizio che con l’auto (una nuova 500 L living).
Per dormire abbiamo scelto la zona di Nicolosi, a metà strada tra l’aeroporto e la vetta del vulcano. Il paese, che è di per sé un centro di villeggiatura, si trova a circa 700 metri di altitudine, così abbiamo anche iniziato ad adattarci all’altitudine ed al clima più fresco rispetto alla costa. L’alloggio, prenotato tramite Booking, era il B&B Etna House gestito dalla gentilissima Angela: posizione strategica per raggiungere il vulcano ma anche gli altri luoghi turistici della Sicilia orientale, posizione silenziosa e tranquilla, stanze ampie e curate, ottima e abbondante colazione, convenzione con Funivia dell’Etna (voucher pranzo gratuito). Insomma, non posso che consigliarlo!
I costi complessivi per 5 persone (4 adulti e 1 bambino) per 4 notti:
- volo Ryanair 270Euro
- noleggio auto Rentalcars 125Euro
- B&B booking (2 camere) 508Euro
Salire sull’Etna in inverno: la nostra esperienza in funivia
Nell’articolo di Jessica abbiamo già riportato tutte le informazioni utili per > salire sul vulcano con Funivia dell’Etna
Essendo questo il principale motivo per cui siamo andati in Sicilia, il primissimo giorno ci siamo dedicati proprio alla salita, visto che il meteo era propizio…e infatti è stata un’escursione favolosa, con il sole alto in cielo e, nonostante il pungente freddo autunnale, poco vento!
Noi abbiamo acquistato il pacchetto completo: funivia dal Rifugio Sapienza alla stazione a 2500 metri e, da qui, pullmino 4×4 per la base dei crateri sommitali a circa 2900 metri (Torre del Filosofo). Dal punto di arrivo del pullmino, siamo poi partiti per una breve passeggiata attraverso i crateri del 2001, accompagnati dalla una delle guide Etna Sud. Durante le eruzioni, capita spesso che la lava dia origine a una serie di crateri successivi lungo le pendici del vulcano. Questo è successo per esempio durante l’eruzione del 2001 e con questa passeggiata di circa 40 minuti, si passa attorno ad uno dei crateri, si ammirano gli altri 4 più in basso (Crateri Barbagallo), si può toccare con mano il calore che fuoriesce a pochi cm sotto il terreno, semplicemente scavando con le mani in mezzo ai sassolini. La durata complessiva è di almeno 2 ore – 2 ore e 30
Il paesaggio lassù è davvero incredibile: sotto di noi c’era un letto di nuvole, sopra le quali sbucavano solo i crateri e le cime più alte. E in alto i crateri attivi, con la punta giallo-zolfo e il fumo che usciva. Questa volta non eravamo attrezzati per salire ai sommitali, ma contiamo di tornare nella bella stagione per provare anche questa emozione. Si tratta di un’escursione suggerita dai 10 anni in su e possibilmente con un po’ di allenamento alle spalle. Assolutamente da fare con guide esperte, perché il vulcano non scherza.
Ritornati alla stazione, abbiamo pranzato nel bar, acquistato un bel po’ di souvenir 😉 e poi siamo ridiscesi con la funivia. Avevamo intenzione di fare anche due passi lungo i sentieri limitrofi, ma nel frattempo erano salite fitte nuvole ed era venuto parecchio freddo, quindi abbiamo preferito evitare perché non eravamo abbastanza attrezzati.
A proposito del clima, quando siamo saliti c’erano i residui di un’intensa nevicata di qualche settimana prima, ma le strade erano sgombre e solo in cima abbiamo camminato un po’ sulla neve ghiacciata. Nei giorni successivi, però, ha nevicato parecchio, quindi immagino che per salire e camminare sarebbe stato necessario essere attrezzati bene per la neve (qui qualche consiglio > consigli per vacanze sulla neve con bambini). Questo aspetto è da tenere in considerazione fino a primavera inoltrata. Telefonare a Funivie dell’Etna prima di ogni salita è sempre consigliabile per capire la situazione e organizzarsi di conseguenza. Come già detto nel precedente articolo, inoltre, alla stazione di arrivo della funivia è possibile affittare giacche e scarponi (3Euro al pezzo).
Rientrati alla base con la funivia, abbiamo assistito allo spettacolo “Eruzione in 7D” visibile presso la biglietteria, ma non ci è piaciuto.
Escursioni guidate alla scoperta dell’Etna
Per conoscere l’Etna a 360 gradi io consiglio vivamente di partecipare ad un’escursione guidata alla scoperta della “muntagna”, anche senza bisogno di salire in funivia. Le agenzie che offrono questo tipo di servizio sono numerose e la scelta non è facile. Noi, dopo una breve ricerca online, abbiamo scelto di affidarci ad Etnaexcursion.it, un’associazione composta da giovani appassionati che ha sede a Trecastagni, non lontano da Nicolosi.
Io ho scoperto che l’Etna era un vulcano, non una semplice montagna, solo quando sono andata a scuola. L’Etna è donna, e noi la chiamiamo ‘a muntagna’: è lunatica, rende fertile la terra, in inverno indossa l’abito da sposa…insomma, più donna di così non si può!
Ha esordito così Piera D’Arrigo, la bravissima guida che ci ha accompagnato in questa bella escursione alle pendici dell’Etna. Sarà stata la sua passione, sarà stata la meraviglia che abbiamo potuto ammirare, ma questa esperienza la stra-consiglio a tutti!
Circa 4 ore a bordo di una jeep con cui abbiamo potuto esplorare i dintorni dei crateri attivi, per conoscere meglio l’Etna e tutto ciò che riguarda la sua storia.
Nel nostro tour abbiamo toccato diverse tappe, durante le quali la guida ci ha illustrato, raccontato, fatto vivere in prima persona la passione per questa terra. Le principali tappe sono state le seguenti:
1_ Zafferana Etnea e la colata lavica che, nel 1992, si fermò a soli 4 metri dalla prima abitazione del paese.
Davvero impressionante vedere quanto poco mancasse alla distruzione dell’intero paese. La domanda sorge spontanea: perchè ci sono tanti paesi costruiti lungo le pendici del vulcano? La risposta è molto semplice: il terreno qui è tra i più fertili al mondo, facilita notevolmente l’agricoltura e quindi ha da sempre favorito il ripopolamento delle aree invase dalla lava.
La presenza di così tante abitazioni in posizioni spesso a rischio, ha indotto studiosi e ricercatori provenienti da tutto il mondo a sviluppare sistemi per deviare la lava dal suo corso. In questo caso specifico, fu possibile deviarla grazie all’utilizzo di dinamite che provocò fratture nel terreno in cui la lava potè incanalarsi, evitando di distruggere Zafferana.
Salendo con la jeep lungo una carrettiera, abbiamo potuto toccare con mano la lava di tipo AA che, contrariamente a quella di tipo Pahoehoe che avevamo visto sul Kilauea alle Hawaii, è molto frastagliata. Anch’essa procede molto lentamente nel suo corso, ma essendo più ricca di gas e meno calda, tende a solidificarsi in forme più acuminate e taglienti (AA deriva dal verso che gli uomini emettevano in antichità, camminandoci sopra scalzi! 😉 )
2_ Belvedere sulla Caldera della Valle del Bove: nei pressi dell’inizio del sentiero natura Monte Zoccolaro, abbiamo trascorso un po’ di tempo sul bellissimo punto panoramico che si affaccia sulla Valle del Bove, arrivando fino a Taormina e, addirittura, alle coste della Calabria.
Si tratta di un antico cratere collassato circa 9500 anni fa e in cui spesso di riservano le colate di questi anni. Un immenso fiume di lava nera è circondato dai faggetti che in autunno assumono una particolare colorazione giallo-rossa.
3_ Discesa in un lava tube: questa è una delle tappe più belle dell’intero tour, da fare rigorosamente con guida (sia perché non è segnalato e quindi è impossibile trovarlo da soli, sia perché solo con la guida è possibile scendere in sicurezza e, soprattutto, capire ciò che ci circonda).
Armati di caschetto e torcia, siamo scesi quindi sotto terra e ci siamo addentrati per circa 100 metri in questo tunnel sotterraneo creato dalla lava: abbiamo provato il buio totale, visto da vicino quello che la lava è in grado di scolpire e imparato nuove cose sul mondo dei vulcani. Nei dintorni dell’Etna sono presenti numerose grotte di scorrimento lavico (sono 300 quelle censite, possono essere orizzontali o verticali, molte venivano usato in antichità come neviere) ma sono poche quelle che si possono esplorare in sicurezza.
4_Visita ai Crateri Silvestri: sono 5 crateri sorti durante l’eruzione del 1892.
Si possono raggiungere facilmente parcheggiando nei pressi del Rifugio Sapienza oppure sull’altro lato, lungo la strada per Nicolosi. Qui si vede da vicino un incredibile paesaggio lunare, si può scendere all’interno dei crateri e ammirare ancora una volta la maestosità della terra generata da un’eruzione.
INFORMAZIONI PRATICHE
L’escursione a cui abbiamo partecipato si chiama “Etna Tour” ed è facilmente accessibile a persone di ogni età: si svolge prevalentemente in jeep (da concordare con le guide l’eventuale necessità di un seggiolino per i bimbi piccoli) e ogni tappa prevede semplici passeggiate (non fattibili comunque in passeggino). Dura circa 4 ore, con partenza da Trecastagni in jeep. Costa 49Euro a testa adulti, 27.50 bambini. Richiede scarpe comode, giacca antivento e acqua (e snack).
Etnaexcursion.it organizza anche altri tipi di escursioni: trekking (anche ai crateri sommitali), tour in quad, in elicottero, ecc…..
Le escursioni si effettuano tutti i giorni dell’anno, ma possono subire variazioni in caso di maltempo o innevamento della zona.
Se la stagione lo consente, non perdetevi le Gole dell’Alcantara: noi non siamo andati, ma ho letto cose meravigliose!
Un’altra esperienza da provare è il giro sulla Ferrovia Circumetnea, la ferrovia a scartamento ridotto che va da Catania a Riposto, compiendo il periplo del vulcano e attraversando numerosi paesini alle pendici dell’Etna.
Due note per chiudere questo paragrafo.
Questa zona è ricca di sentieri, itinerari su lava, punti panoramici… Non ho idea di quanto tempo sia necessario per visitare tutto, ma una cosa è certa: o vivi in zona e la conosci bene, o ti fai accompagnare da una guida. L’unica alternativa è vivere l’esperienza con superficialità.
Se alle Hawaii i vulcani, e in particolare il Kilauea, sono rispettati e venerati, in quanto sede della Dea Pele, qui da noi le cose vanno diversamente. Non solo è possibile acquistare le più svariate tipologie di oggetti realizzati con polvere di lava, ma si può tranquillamente prendere un po’ di lava come souvenir (cosa inammissibile alle Hawaii, dove è severamente vietato prelevare anche piccoli pezzi di lava) e camminare lungo le colate (a proprio rischio e pericolo, s’intende).
Etna e dintorni: cosa fare (anche in caso di maltempo)
Come dicevo, avevo comunque strutturato un piano B fatto di musei, città e attrazioni varie, che nella realtà dei fatti abbiamo comunque messo parzialmente in pratica poiché compatibilissimo con il piano A 😉 ma fattibile anche in caso di maltempo.
MUSEI E ATTRAZIONI
Volcano House: Museo Vulcanologico di Nicolosi
Alloggiando a Nicolosi, non potevamo non dedicare un paio di orette alla visita di questo piccolo ma interessante museo dedicato all’Etna.
Il museo è situato all’interno della ex casa di Gaetano Giorgio Gemmellaro, studioso appassionato dell’Etna. La visita inizia con la visione di un bel documentario che dura circa 30 minuti (e la bellissima Lava Song per i più piccoli). Poi, accompagnati da una guida, si visitano le varie sale del museo: plastico dell’Etna, monitor collegati con l’INGV di Catania e con le webcam presenti sul vulcano, vecchi video di eruzioni, visione di reperti di vario tipo, simulazioni video di antiche eruzioni, ecc…
Insomma, un museo piccolino e non proprio baby friendly ma che, nella sua semplicità, va visitato per conoscere meglio “a Muntagna”.
L’ingresso è a offerta libera e nel museo è anche presente un ristorante che apre per cena. Tutte le informazioni sono presenti sul sito volcanohousetna (contattare il museo per sapere giorni e orari di apertura, che possono variare in base alla stagione).
Museo dell’Etna a Viagrande
Non l’abbiamo visitato ma, a giudicare dalle informazioni presenti sul sito, sembra essere un po’ più strutturato di quello di Nicolosi, con attività pensate appositamente per i bambini: sale con simulazioni, filmato 3D, eventi dedicati ai più piccoli, sala con dinosauri…. Tutte le informazioni sono su museodelletna
Casa delle Farfalle a Viagrande
A Viagrande si trova anche la Casa delle Farfalle, una grande serra tropicale con centinaia di farfalle provenienti da tutto il mondo. Attenzione perché questa attrazione non è aperta tutto l’anno (ed è sicuramente più piacevole visitarla con la bella stagione). Tutte le informazioni sono sul sito: Casa delle farfalle Monteserra
Planetario a Zafferana Etnea
Qui si trova il più grande planetario della Sicilia, con una cupola alta 10 metri dove viene proiettato e illustrato il sistema solare. Non ci sono barriere architettoniche nel planetario e si può partecipare a diversi tipi di attività. Prenotazione obbligatoria. Tutte le info sul sito: Planetario di Zafferana
Parchi avventura
Durante la bella stagione, con i bambini vale la pena visitare uno dei parchi avventura presenti in zona, di cui ci ha già parlato Jessica qui: Parchi avventura nei pressi dell’Etna
VISITA A PAESI E CITTA’ NEI DINTORNI
Questo è un aspetto della Sicilia da non sottovalutare mai: qualunque sia la parte di regione prescelta, ci sarà sempre qualcosa da fare, qualche paesino o città da visitare, qualche ristorante o pasticceria dove degustare i prodotti tipici, senza avere mai la sensazione che si tratti di tempo perso, anche se magari fuori dalla finestra sta diluviando.
Impossibile citare tutte le località da visitare nella Sicilia Orientale, quindi ci limiteremo a riassumere quelle visitate da noi:
Di seguito invece i centri che abbiamo visitato noi durante la vacanza di dicembre 2016:
NICOLOSI
Come già detto in premessa, abbiamo alloggiato a Nicolosi per la sua comodità rispetto all’Etna: trovandosi all’ingresso del Parco, è in posizione strategica per visitarne i dintorni. Noi siamo andati in dicembre e abbiamo anche visto i mercatini di Natale!
Consiglio la cena presso il Ristorante Antichi Proverbi, buono e prezzo medio-basso: pizza, pasta e piatti a base di carne, ma ricordatevi che le porzioni sono immense e vanno come minimo smezzate (impossibile mangiarle intere).
TRECASTAGNI
Anche Trecastagni è una nota località di villeggiatura. Noi abbiamo visitato la Piazza S.Alfio, con la sua bella Chiesa in roccia lavica e, soprattutto, abbiamo cenato nella Trattoria Pizzeria “La Porcheria”: imperdibile! Valutate di cenare qui anche se non siete a due passi perché è un’esperienza sopraffina. Oltre alle delizie della cucina tipica locale, realizzata con ingredienti genuini e spesso a km zero, oltre alla bontà del suino nero siciliano (da qui il nome “La Porcheria”) il titolare è una persona squisita, che sa allietare ogni piatto con la sua passione per la terra in cui vive.
Su suo consiglio: da non perdere la visita alla Chiesa della Matrice, da cui si gode un meraviglioso panorama su tutto il paese.
ACIREALE, ACITREZZA, ACICASTELLO
Lungo la costa è possibile trascorrere ore a spasso tra buone trattorie e meravigliose Chiese, oltre che affacciarsi sul mare e rivivere le leggende greche che volevano che i faraglioni fossero i massi lanciati in mare da Polifemo nel tentativo di colpire Ulisse. Sembra invece che si tratti dell’antico vulcano da cui in realtà è sorto l’Etna, tanto che sulla loro cima si trovano residui di fondali marini.
TAORMINA
Impossibile venire da queste parti senza fare una visita alla più nota località della zona: Taormina (e magari anche i Giardini Naxos, ai suoi piedi). L’occhio tende a farsi distrarre dai numerosi negozi presenti lungo la via principale, ma vale la pena alzare lo sguardo per ammirare le facciate degli antichi palazzi, gli scorci che salgono irti alla cima del monte o che si affacciano al mare.
L’apice della bellezza -tolto l’antico teatro greco- si raggiunge ovviamente nella piazza del Duomo: una bella terrazza che si affaccia sul mare, con l’Etna fumante sullo sfondo e, alle spalle, il Duomo e un paesaggio decisamente da cartolina.
Per visitare Taormina, noi abbiamo lasciato l’auto al parcheggio Lumbi, alle porte della città (circa 3 euro all’ora) e da qui abbiamo preso la navetta gratuita per il centro.
SIRACUSA
La meraviglia assoluta! Tutte le persone a cui avevo chiesto consiglio prima della partenza mi avevano suggerito di non perdermi Siracusa, per la precisione Ortigia, la sua “isoletta”, e così ho fatto. Lasciata l’auto all’imbocco dell’isola, ci siamo addentrati per i vicoletti di Ortigia e ci siamo lasciati condurre dall’istinto, fino ad arrivare a Piazza Duomo. L’ho già detto che è una meraviglia? 😉
Colori caldi -nonostante il clima autunnale- la perfezione di queste opere così maestose su una piazza che sembra uscita da un film. Vederla così, in bassa stagione, ci ha inoltre consentito di viverla quasi in solitaria, e la magia era davvero assicurata. Da lì siamo andati oltre, fino alla Fonte Aretusa (fonte di acqua dolce in riva al mare, dentro a cui crescono piante di papiro) e infine al Castello Maniace, meravigliosamente (l’avevo già scritto per caso?) affacciato sul mare, con la sua forma squadrata e le grandi torri tonde.
Non potevamo lasciare Siracusa senza prima visitare il Museo dei Pupi, i famosi burattini nati proprio qui (purtroppo nei giorni del nostro viaggio non c’erano spettacoli in programma).
Per chi ha un po’ più di tempo, consiglio anche una visita alla Necropoli di Pantalica, non lontana da Siracusa e dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco: non si tratta solo di antiche tombe scavate nella roccia, ma anche di ampi e suggestivi canyon da esplorare.
CATANIA
Infine Catania: qui siamo arrivati e qui abbiamo concluso il nostro viaggetto in Sicilia fuori stagione. Anche il cielo era triste per la nostra partenza e ha piovuto fortissimo tutto il giorno! Ma noi non ci siamo arresi e, armati di mantelline e ombrelli acquistati per l’occasione, ci siamo fatti tutto il percorso che avevamo prefissato.
Partendo dal mercato del pesce (ogni mattina tranne la domenica, molto caratteristico), abbiamo ammirato piazza Duomo, la sua bella fontana e U Liotru, l’elefantino simbolo della città. Da Piazza Duomo abbiamo imboccato la via Etnea (che parte da qui e arriva proprio fino all’Etna) e l’abbiamo percorsa fino al Giardino Bellini, che anche sotto la pioggia ha mostrato tutta la sua bellezza: un ampio giardino a scalini, con piante molto particolari, un grande orologio e un’aiuola che “segna” la data esatta. Ci hanno sconsigliato di visitare le strade limitrofe alla via Etnea in questo tratto di strada poichè tendono ad essere particolarmente degradate.
Lungo il tragitto, abbiamo ammirato i vari palazzi storici (guida Routard alla mano), la salita di via Antonio di Sangiuliano, dove viene condotta Sant’Agata (patrona della città) durante la celebrazione del 5 febbraio, la bella Piazza Stesicoro (con i resti dell’anfiteatro e la statua di Bellini) e l’incredibile Castello Ursino che adesso si trova in città, ma prima dell’eruzione del 1693 si trovava proprio sul mare!
Vista la pioggia, non abbiamo potuto esimerci dal trascorrere un (bel) po’ di tempo nelle pasticcerie della città (in particolare Savia, una delle più note) dove ci siamo rimpinzati di ottime arancine di riso, cannoli tipici e ogni tipo di delizia gastronomica (granita compresa, nonostante il clima) che qui fa parte a tutti gli effetti di un itinerario in città.
Insomma, ancora una volta la Sicilia ci ha mostrato alcune delle sue ricchezze, che la rendono davvero una terra unica al mondo e che merita certamente di essere esplorata in lungo e in largo.
Noi abbiamo la fortuna di avercela dietro casa e approfitteremo certamente di tante altre occasioni per goderci tanta bellezza!
Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni}
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Carinissimo il tuo blog, sicuramente seguiremo alcuni consigli per il viaggio in Sicilia. L’ unico piccolo errore che ho riscontrato è che l’ Etna non è il vulcano più alto d’ Europa… è il Teide a Tenerife (se non ci siete ancora stati vi consiglio di aggiungerlo ai vostri programmi… semplicemente mozzafiato).
Saluti.
Ciao Giorgia, grazie mille!
Per quanto riguarda l’altezza dell’Etna, immagino che gli studiosi lo definiscano il più alto d’Europa facendo riferimento alla placca Euroasiatica, mentre il Teide appartiene a quella Africana, ma per sicurezza sarebbe meglio chiedere a loro! 😉
Ciao Milly
ti chiedo un consiglio. Sarò con la mia famiglia (marito e bimbi di 8 e 6 anni) in Sicilia ad aprile per un weekend intorno a Catania e sicuramente con visita all’Etna. Dal tuo racconto leggo che avete fatto 2 escursioni una con funivia e pulmino e altra con jeep, io vorrei dedicare mezza giornata al vulcano, tra le 2 cosa ci consigli?
Grazie
Sarah
Ciao Sarh, se hai solo mezza giornata fai assolutamente funivia e jeep per la salita verso i sommitali: salire sull’Etna è davvero entusiasmante! Se per caso trovi un’altra mezza giornata o se dovesse essere brutto tempo e non puoi fare la salita, vai di escursione in jeep: io l’ho comunque adorata, soprattutto perchè sono una grande appassionata di vulcani <3
Fammi poi sapere che sono curiosa!
grazie
c’è necessità di prenotare? Ti farò sicuramente sapere
No, non prendono prenotazioni. Chiama il giorno prima o la mattina stessa per sincerarti delle condizioni atmosferiche (se c’è troppo vento valuta bene) e poi ti rechi semplicemente alla biglietteria. Il costo non è basso (65 adulto e 41 bambino) però non ci sono alternative per salire 🙂
Comunque guarda qui tutti i dettagli:
http://www.bimbieviaggi.it/2016/12/14/salire-su-etna-con-bambini-in-estate/#SALITA_SUL_VULCANO_CON_FUNIVIA_DELL8217ETNA
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Salve Milly.
Non so se puoi aiutarmi. Quando avete guidato sull’Etna, a quale temperatura era? Vi chiedo perche guidero’ una macchina d’affitto tra due settimane (guidero e parcheggero’) fino al Rifugio Sapienza e non so se a temperature basse (magari sotto zero) dovrei preparare qualcosa per evitare congelamento dell sistema. Mi puo dare indicazioni per favore?
Grazie mille!
No tranquillo, nessuno problema di congelamento quando siamo andati noi. Comunque quando ritiri l’auto chiedi consiglio anche a loro, sulla base delle effetive condizioni meteo.
Grazie mille
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