Sara è giunta all’ultima tappa del suo meraviglioso viaggio in Thailandia: dopo Phi Phi Islands e Railay, è ora il turno di Phuket, tra spiaggia ed esplorazione nell’entroterra…
Dopo aver raccontato le nostre bellissime esperienze a Phi Phi Islands e Railay, eccomi giunta all’ultima parte del nostro viaggio in Thailandia, con i bambini di 6 e 3 anni.
Phuket è meta prediletta di migliaia di turisti di tutto il mondo. E non è difficile capirne il perché. E’ un’isola piuttosto grande, con distese di sabbia bianca, bagnate da trasparenti acque azzurre o turchesi. A fare da sfondo a questo paesaggio acquatico, il verde delle colline e dei boschetti di palme da cocco. La varietà del paesaggio è la principale ricchezza del posto, che alterna promontori rocciosi a lunghe e ampie spiagge a mezzaluna, ma anche scogliere calcaree e colline ricoperte da foreste tropicali.
A Phuket gli amanti del mare trovano il luogo ideale per le vacanze. La varietà di ciò che offre quest’isola non la si trova ovunque, questo secondo me è il motivo principale della sua popolarità: puoi trovare spiagge attrezzate con tutti i comfort delle strutture turistiche, o luoghi quasi solitari, appartati ed avventurosi. Se siete attratti dal fascinoso relax del ‘tutto servito’ avrete solo l’imbarazzo della scelta, se invece amate il fai da te più semplice ed avventuroso potrete gustare pure questo.
A voi la scelta. Il mare di Phuket è meraviglioso in tutte le sue sfumature dal blu al celeste più brillante. Avrete l’imbarazzo della scelta di spiagge, hotel e ristoranti.
Mai Khao è la spiaggia più lunga di tutta Phuket, dove le tartarughe vengono ogni anno a depositare le uova. Poi c’è la spiaggia di Nai Yang, parte integrante del Parco nazionale di Serinat, che è tutta circondata da pini. Infine le spiagge dell’estremo Sud sono ancora un luogo dove è possibile assaporare l’autentica Phuket.
Come detto, è possibile scegliere tra le più diverse tipologie di vacanze: quella che abbiamo scelto noi è la Phuket meno turistica, per quanto lo possa essere nel periodo di natale-capodanno, e quella un po’ più autentica che, con un po’ di fatica ed impegno, è possibile trovare.
Phuket con bambini: mezzi di trasporto
Arriviamo a Phuket, e più precisamente a Rassada Pier, da Railay con il traghetto diretto della compagnia Ao Nang Princess che impiega circa 2 ore. Personalmente non ho trovato altre compagnie che viaggino direttamente da Railay a Phuket, ma non escludo ce ne possano essere.
I mezzi di trasporto sull’isola sono molteplici: tuc tuc, taxi, motorini, auto. La soluzione migliore è noleggiare un mezzo di traposto proprio per avere la più totale libertà di spostamento. Le compagnie di noleggio sono le più numerose, ma dipende da dove alloggiate. All’aeroporto si trovano tutte le compagnie di noleggio internazionali, mentre nei paesi non ce ne sono moltissime. Diverso è per i motorini che si possono noleggiare in qualsiasi angolo dell’isola.
Quando noleggiate un mezzo considerate sempre bene dove sono il pick up ed il drop off. Tutte le compagnie che si trovano all’aeroporto nella maggior parte dei casi chiedono che il mezzo sia riportato in aeroporto, la cosa va bene se volate A/R su Phuket, se così non dovesse essere valutate altre alternative. Noi ad esempio abbiamo noleggiato la macchina da un’agenzia di Phuket Town che ha fatto in modo di farci trovare l’auto direttamente a Rassada Pier al nostro arrivo al porto e senza costi aggiuntivi ci ha premesso di lasciare la macchina in aeroporto il giorno della partenza. Il servizio è stato eccellente ed in questo modo ci siamo risparmiati molto tempo evitando inutili trasferimenti in taxi.
Consiglio vivamente l’auto se si viaggia con bambini per una questione di sicurezza. Ho visto molti turisti “tentare la fortuna” e caricare bambini anche molto piccoli in scooter, ma attenzione perché noi non siamo abituati al traffico thai e per questo motivo ci sono moltissimi incidenti di turisti (e non) in moto…meglio non rovinarsi la vacanza per così poco. L’esperienza del motorino per un bambino piccolo può essere elettrizzante sì, ma al tempo stesso molto pericolosa e purtroppo vi garantisco che gli incidenti di turisti qui sono all’ordine del giorno.
Per guidare l’auto in Thailandia è necessaria la patente internazionale.
Phuket con bambini: alloggi
Gli alloggi a Phuket sono di tutti i tipi, di qualsiasi livello e prezzo. Un’opzione che noi valutiamo sempre e che per noi è quella vincente è l’appartamento. Anche in questo caso ci sono in rete moltissime agenzie che noleggiano appartamenti di qualsiasi livello. Con cifre modiche si possono noleggiare appartamenti con piscine private.
Noi abbiamo alloggiato nella parte sud dell’isola e più precisamente in un appartamento a Rawai, un posto incantevole circondato da palme, noto anche come villaggio degli “Zingari del mare“, dove vivono i sea gipsy, minoranza di pescatori originariamente nomadi discendenti dei Malesi. Qui il turismo non manca e non mancano neppure i villaggi, ma non hanno nulla a che vedere con i villaggi turistici di tutta la costa Ovest.
L’ambiente è ancora piuttosto autentico. La spiaggia di Rawai, così come la baia di Chalong e la maggior parte della costa Est, non ha un bel mare balneabile, tutt’altro, ma si trova a pochissimi minuti di macchina dalla bellissima spiaggia di Nai Harn.
Rawai è un ottimo posto per chi ha intenzione di esplorare le piccole isole a sud di Phuket: qui puoi contrattare una longtail a prezzi modici o trovare un’imbarcazione più grande per raggiungere la bella Koh Racha. Infine è degna di nota per gli ottimi ed economici ristoranti sul lungomare. A noi è piaciuta molto come zona, molto tranquilla nonostante il periodo natalizio.
Phuket con bambini: le spiagge
La costa Ovest dell’isola regala spiagge meravigliose, ma anche molto affollate. E’ impossibile trovare una spiaggia deserta in un qualche angolo dell’isola, ma si possono scegliere spiagge dove il turismo è relativamente limitato.
Vicinissimo a Rawai, come dicevo, si trova la spiaggia di Nai Harn, un’ampia spiaggia circondata da una fittissima vegetazione. La spiaggia è piena di ombrelloni ma al tempo stesso abbastanza tranquilla. In alcuni periodi dell’anno, come ad esempio a dicembre, il mare può essere mosso con grandi cavalloni e ciò sarà molto divertente per i bambini.
Di fianco a Nai Harn ci sono un paio di calette molto carine: verso nord si trova Ao Sane, una caletta di piccole dimensioni con acqua cristallina, calma e moltissimi pesci colorati visibili già da riva. Sulla spiaggia c’è un ottimo ristorantino tipico thai.
Più a sud invece si trova la spiaggetta di Yanui: anche qui il mare è piuttosto calmo, l’acqua non è troppo alta ed è l’ideale per i bambini.
La spiaggia di Kata Noi Beach, nella costa sud ovest dell’isola è una spiaggia bella, grande ed attrezzata. Alle spalle ci sono hotel di lusso, con tanto di campo da golf, baby club e piscina. E’ molto turistica ed in spiaggia si possono trovare tutti i comfort delle spiagge attrezzate. Per chi però, come noi, vuole usare il proprio ombrellone lo può fare, la spiaggia è accessibile a tutti.
Un’altra bella ed ampia spiaggia degna di nota è Surin Beach, a Nord di Patong.
Consiglio di evitare Patong, ma se proprio non potete fare a meno, recatevi a Paradise Beach. Per raggiungerla si attraversa il lungomare di Patong e si sale sull’altopiano che costeggia il mare. Dalle notizie consultabili in rete la spiaggia è molto bella, ma attenzione che da poco è a pagamento e non poco (500BTH a testa, bambini compresi), motivo per cui quando siamo arrivati al parcheggio siamo tornati indietro ed in quella giornata abbiamo optato per altro.
Non elenco qui tutte le altre spiagge dell’isola in quanto in rete si possono trovare moltissime informazioni molto dettagliate in merito ed a mio avviso sono tutte spiagge di poco interesse, troppo affollate e dove l’edilizia fa purtroppo da padrona. La costa Est di Phuket invece non ha spiagge particolarmente belle o di interesse per la balneazione, qui il mare non ha gli stessi colori della costa Ovest.
Phuket con bambini: cosa fare a Phuket
Il bello di Phuket è che oltre alla spiaggia ed al mare ci sono le più svariate alternative. Molte sono le attività per bambini ed i luoghi di interesse.
Una gita che ritengo sia degna di nota e che non ho reperito con tanta facilità è la visita alle cascate di Bang Pae, a nord di Phuket. Il parco è bello, immerso in una meravigliosa foresta ed un vero toccasana nelle giornate particolarmente calde. La passeggiata per raggiungere le cascate è alla portata di tutti ed all’inizio della camminata si trova il centro di riabilitazione dei Gibboni, molto interessante per i bambini. Attenzione solo ad una cosa: ricordate il repellente per le zanzare
Un’altra gita interessante è la visita al tempio di Wat Chalong. Sono moltissimi i templi sparsi per l’isola ma questo ritengo sia il più piacevole da visitare, bello e tenuto benissimo. L’ingresso è libero, è dotato di ampio parcheggio ed è facilmente raggiungibile perché si trova vicino alla strada principale. All’esterno ci sono molte statue di elefanti. E’ possibile visitare l’interno del tempio ed è consueto assistere ad uno dei loro riti che consiste nell’incollare fogliettini d’oro ai piedi della statua del Buddha e donargli ghirlande di fiori. E’ inoltre facile incontrare all’esterno alcuni monaci.
Poco distante da qui si trova il Grande Buddha, imponente statua bianca che si trova in cima alla collina Nakkerd, tra Chalong e Kata ed è visibile da quasi tutti i punti del sud dell’isola. Si raggiunge il grande Buddha in macchina fino al parcheggio poi a piedi con un po’ di scalinate si arriva in cima. Da quassù si ammira un meraviglioso panorama della baia di Chalong. L’atmosfera qui è solenne, nonostante sia luogo molto turistico: ci sono moltissime persone in pellegrinaggio che accendono candele ed incensi e, nonostante i lavori di ristrutturazione, si può entrare sotto alla statua dove c’è un grande spazio di preghiera. Ci sono poi all’esterno tantissime campanelle votive, di tutte le dimensioni, che appena soffia il vento suonano e rendono l’atmosfera ancora più suggestiva.
Infine vorrei segnalare Phrompthemp Cape, un promontorio nei pressi di Nai Harn a Sud dell’isola, dal quale si può godere di una vista strepitosa della baia sud dell’isola. Qui c’è anche un tempio buddista di Cape Promthep il cui esterno è pieno di statue di elefante di qualsiasi genere o dimensione che i fedeli lasciano in omaggio.
Concludendo: ho trovato questa piccola parte della Thailandia un posto estremamente interessante e decisamente a portata di bambino. I miei bambini ricordano piacevolmente gli animali incontrati in questa vacanza ed i bagni in mezzo ai tantissimi pesci colorati. Mi chiedono se anche quest’anno possiamo scrivere nella letterina di Babbo Natale di portarci i regali in Thailandia invece che in Italia perché il Natale al caldo non è male…e come biasimarli!! 😉
Qui trovate tutte le tappe del nostro > Viaggio in Thailandia con bambini by Sara
Sara
{testi e fotografie di Sara Venieri}
{foto di copertina, tratta da Shutterstock}
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Cara Sara, ho letto con interesse i tuoi articoli, scritti davvero bene e utili per me che sono a digiuno completo di questi posti. sto provando a pianificare un itinerario simile. con meno giorni a disposizione, quale tappa scarteresti, railay o phuket (rawai)? grazie!