Laura ci ha già raccontato tutte le fasi organizzative del suo viaggio in Giappone. Ma quali sono le attività imperdibili da fare con tutta la famiglia?
Vi ho già raccontato diversi aspetti del nostro viaggio in Giappone con Simone, il suo bimbo di 3 anni:
- Come organizzare un viaggio in Giappone con bambini
- In Giappone con i bimbi: 10 cose da sapere per organizzarsi al meglio
- Alloggiare in Ryokan con bambini per gustare il vero Giappone
Oggi vi riassumo quali sono state le attività che hanno maggiormente coinvolto Simone.
Quali sono le cose da fare in Giappone con bambini?
1. Visitare il Museo Ghibli
Il Museo Ghibli è pura gioia e colore, dove anche i giapponesi perdono un po’ della loro compostezza… fortunatamente! Il biglietto deve essere prenotato con anticipo dall’Italia, massimo con quattro mesi d’anticipo. Noi abbiamo utilizzato l’agenzia JTB, la stessa del Japan Rail Pass, che ci ha spedito tutto prima della partenza. Sul voucher vengono riportati i riferimenti personali, verificati poi con i passaporti all’ingresso del museo. Per raggiungerlo è possibile optare per metropolitana + passeggiata o treno + bus navetta che si trova uscendo dalla stazione di Kichijoji Station.
All’interno ci sono tutti i personaggi (Totoro, Kiki, Ponyo, Arrietty, … ) e per ogni anime sono stati messi in mostra i disegni che hanno dato vita a tutti i protagonisti con un unico filo conduttore: la creatività. La stessa creatività, racchiusa in questi cartoni, è stata trasposta all’edificio e agli arredi che lo compongono, trasformandolo in qualcosa di magico agli occhi dei piccolini. Il momento Top è stato il gattobus di Totoro in scala 1:1, in cui i bambini a turno e in piccoli gruppi possono entrare e tuffarsi, ovviamente sempre in modo morigerato. Noi eravamo commossi, Simone all’inizio un po’ titubante poi ovviamente non voleva più andarsene.
La visita occupa sicuramente tutta la mattinata e anche qualche ora del primo pomeriggio però ne vale proprio la pena.
2. Partecipare ad un matsuri
Abbiamo partecipato solo ad un Matsuri, festa popolare, nella città di Inuyama, ma credo sia un’esperienza importante che permette di approfondire la conoscenza del paese ed immergersi nelle loro tradizioni. Al piccolino sicuramente sono piaciuti: i carri con i bambini che cantavano le canzoni popolari, le mille bancarelle di dolci e giochi da strada e il clima di festa che si respirava per tutte le vie della città.
3. Entrare in un onsen
Entrare nelle tipiche terme giapponesi, così come dormire in un ryokan, è decisamente imperdibile! Per noi è stato coinvolgente vivere i rituali degli onsen e godere di questi microspazi studiati nei minimi dettagli per il relax, per qualcun altro è stato semplicemente un bagno molto caldo in una vasca all’aperto dove far fare anche qualche tuffo alle macchinine, chiaramente solo negli onsen privati.
4. Visitare i templi
Sono luoghi dove si viene catturati dalle tradizioni e sicuramente anche i più piccoli si soffermano su alcuni riti: il suono della campana con il consecutivo battito di mani, l’incenso davanti all’altare, i messaggi della fortuna appesi, le sorgenti per l’abluzioni e i credenti con vestiti tradizionali che con i loro colori affascinano chiunque.
5. Partecipare alla festa dei Ciliegi (Hanami)
Beh, i Giapponesi per questa festa impazziscono veramente e in verità, se i primi giorni non li capivamo molto, poi ci siamo lasciati contagiare e abbiamo fatto anche noi delle lunghe passeggiate sotto questi alberi fioriti, togliendo qualche ora ai musei ma godendoci l’atmosfera. Grazie a questi piccoli fiorellini ci sono: feste, street food, pic-nic nei parchi, concerti, parate …
A Tokyo i quartieri che abbiamo trovato più suggestivi per godersi i meravigliosi sakura (ciliegi in fiore) sono stati: Ueno, dove c’è un parco enorme con un laghetto da cui si può osservare la fioritura noleggiando un pedalò a forma di cigno, rigorosamente rosa, e Meguro con il suo canale avvolto dai ciliegi.
Laura
{testi e fotografie di Laura Maestrini}
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