Altra new entry di Bimbieviaggi: mamma Alessia ci porta a spasso per la Penisola Iberica, con un divertente viaggio on the road tra Portogallo, Spagna e Gibilterra, in compagnia di Davide, 3 anni e mezzo!
Settembre 2015. Dove andare? Dopo attente riflessioni e studi su svariati luoghi del globo arriva la decisione: quest’anno si farà un giro tra Portogallo, Spagna e una puntatina a Gibilterra.
15 giorni on the road, due adulti, un nano scatenato di 3 anni e mezzo e circa 2000 km da percorrere…
Decisamente SI PUO’ FARE!
Penisola Iberica on the road con bambini:
partiamo dal Portogallo
1 giorno
Prima parte del viaggio dedicata al PORTOGALLO.
Arriviamo puntuali a LISBONA e prendiamo la macchina per andare al nostro hotel (Ibis Hotel Josè Maloha) a scaricare i bagagli. La stanza è piuttosto piccola, ma il lettino da campeggio ci sta e l’hotel è vicino alla fermata della metropolitana, che si può raggiungere a piedi.
Andiamo subito ad esplorare la città e raggiungiamo la Baixa per un primo giro esplorativo e per capire come muoverci con i mezzi pubblici.
L’ipereccitazione di Davide ogni volta che vede una città nuova è sconvolgente.
Credo abbia preso in DNA dei genitori!
2 giorno – Lisbona
Dopo colazione usciamo e ci avventuriamo in direzione Elevador de Santa Justa.
Davide si diverte un mondo a prendere l’ascensore e a prendere in giro la sottoscritta che soffre di vertigini. .La vista di Lisbona dall’alto merita.
Subito dopo facciamo un giro sul famosissimo (e strarichiesto, vista la coda) TRAM 28: è un tram che percorre le varie zone turistiche di Lisbona ed è molto apprezzato dai bambini. Il mio non sta zitto un attimo ed è in visibilio. Scendiamo al capolinea del 28 e scopriamo di essere proprio di fronte ad un bellissimo parco, dove ci sono giochi per bambini, un chiosco per mangiare e un bellissimo laghetto pieno di papere. Ovviamente metà del nostro pranzo è finito nella pancia delle papere!
Nel pomeriggio sempre con il tram 28 saliamo al Miradouro di Santa Lucia, dal quale si può ammirare la città dall’alto.
Per scendere decidiamo di concederci un mezzo alternativo che, neanche a dirlo, fa impazzire di gioia Davide: l’ape car. Devo ammettere che è molto divertente e piacevole anche per noi.
Poi ci concediamo una passeggiata in riva al Tejo per ammirare il panorama e dare da mangiare ai pesci.
In serata prendiamo la teleferica per il Barrio Alto e ceniamo in uno degli innumerevoli ristoranti del posto.
3 giorno – Belem
Dopo colazione prendiamo metro e tram 15 e scendiamo a Belem.
Visitiamo il Padrao dos Descobrimentos e la Torre di Belem.
Non si può andare a Belem senza provare i fantastici Pastis de Belem che compriamo in una pasticceria e mangiamo in un parco. Sono veramente squisiti.
Nel pomeriggio, rientrati a Lisbona, decidiamo di visitare il bellissimo castello dell’Alfama. Ceniamo in centro e ci concediamo un buon dolce alla Confiteria National. Domani si lascia la città.
Un paio di considerazioni su Lisbona:
- la città è un po’ ostica da girare con passeggino perché c’è il pavè in buona parte del centro storico e ci sono molti salite. Il passeggino però è fondamentale perché se il bambino si stanca portarlo in braccio sulle salite è impossibile;
- per il resto, girare con loro è facile. Si trova qualunque tipo di cibo a dei prezzi davvero ottimi. I mezzi pubblici sono buoni e la città ci è proprio sembrata sicura.
4 giorno – Sintra
Oggi si cambia panorama e zona: si parte in macchina con destinazione Sintra. Il centro storico è molto carino e si può girare comodamente con il trenino turistico.
Dopo pranzo, dopo vari dubbi sulla fattibilità o meno con Davide, decidiamo di visitare la Quinta Da Regaleira. Scelta azzeccatissima. Si tratta di una villa con dei giardini meravigliosi, pieni di cunicoli, passaggi e porte segrete e grotte.
Un posto divertentissimo per adulti e bambini. Davide diventa irrefrenabile. Corre a scoprire gli anfratti più assurdi, trova passaggi, scala torrette, si diverte a entrare nelle porte e uscire in altre zone per fare impazzire suo padre.
Usciamo dal giardino distrutti, ceniamo a Sintra, facciamo qualche km in macchina e raggiungiamo il nostro hotel, prenotato in zona Praia Grande.
5 giorno – Cabo da Roca e Praia das Macas
Oggi decidiamo di prendercela un po’ comoda. Ci rilassiamo un po’ sulla spiaggia di Praia Grande, che è enorme, ma un po’ ventosa.
Poi visitiamo Cabo da Roca. Il posto è stupendo. Dal view point panoramico si possono vedere onde, rocce, si sente il vento che fischia, si vede il faro. Decidiamo di pranzare lì pensando di spendere un sacco. In realtà i prezzi sono molto bassi. Si possono fare anche percorsi a piedi lungo le scogliere, ma noi decidiamo di non farlo perché con un bambino sembra piuttosto pericoloso. Non ci sono parapetti e non ce la sentiamo di avventurarci con Davide, che non è esattamente un tranquillone!
Notiamo che lui è un po’ stanco quindi facciamo un pit stop in albergo per un riposino. Nel pomeriggio andiamo ancora un po’ a giocare in spiaggia e poi andiamo a cenare in un altro paesino, Praia das Macas, dove c’è un’altra bella spiaggia e dove riusciamo a vedere un bellissimo tramonto.
6 giorno – Almada r Grandola
Si riparte. La nostra destinazione è il sud del Portogallo.
Visto che dobbiamo ripassare in zona Lisbona, ci fermiamo ad Almada per vedere il famoso Cristo.
Niente a che vedere con quello che abbiamo visto a Rio de Janeiro, ma è divertente salire in cima e vedere la città dall’alto. Davide è più attratto dai numerosi aerei che si vedono atterrare all’aeroporto di Lisbona… ad ognuno i suoi interessi!
Dopo pranzo partiamo per l’Algarve.
> Algarve con bambini: consigli per una vacanza fai da te e low cost <
Farla tutta in una tappa sarebbe troppo, quindi ci fermiamo in una bella guest house in un paesino sperduto di nome Grandola. Ci sono due ristoranti in tutta la cittadina e c’è in giro pochissima gente. Riusciamo comunque a mangiare e poi andiamo subito a riposarci.
7 giorno – Sagres e Cabo de Sao Vincente
Oggi si festeggia il nostro quinto anniversario di nozze… on the road again!
La mattina se ne va a causa del lungo trasferimento verso sud. Io mi siedo dietro con Davide per chiacchierare, farlo giocare e intrattenerlo e mio marito si ritrova in versione “taxi driver”.
Per ora di pranzo arriviamo a Sagres, una località di mare frequentata principalmente da surfisti. Ci fermiamo a mangiare e stiamo un po’ in spiaggia. Si sta molto bene, ma l’acqua per noi è gelida.
Abbiamo un primo assaggio dell’oceano…bellissimo da vedere, ma per noi impraticabile come temperatura.
Nel pomeriggio visitiamo Cabo de Sao Vicente.
Bello paesaggisticamente parlando, ma più sfruttato turisticamente di Cabo da Roca. Al faro il bar ha dei prezzi molto alti per essere in Portogallo. Anche qui bisogna stare attenti perché le scogliere non sono protette e quindi Davide è rimasto molto indietro mentre io facevo le foto.
Ripartiamo e, andando in direzione Lagos, scopriamo che al punto panoramico De La Piedade ci sono delle imbarcazioni per fare il giro della costa. Decidiamo di prendere uno di questi barchini e ci divertiamo un mondo. Vediamo grotte e spiagge. La costa è frastagliata e meravigliosa: veramente una bellissima e fortunata scoperta.
Davide si diverte un mondo perché ci sono delle piccole onde che schizzano acqua. Usciamo un po’ infreddoliti, ma veramente soddisfatti.
In serata arriviamo al nostro hotel di Lagos… Dopo una lunga giornata ci meritiamo un bel po’ di riposo.
8 giorno – Lagos
Davide si sveglia con molta calma alle 10…La giornata di ieri è stata davvero intensa. Se lo merita!
Dopo colazione andiamo a Praia da Rocha, una spiaggia immensa di cui non si vede la fine, credo sia la spiaggia più grande che abbia mai visto. Mangiamo in spiaggia e Davide decide di concedersi il pranzo di Natale!
Dopo due ore siamo ancora seduti a tavola e lui continua ad ordinare…già, perché nel frattempo sembra abbia imparato il portoghese! Misteri dei bambini di 3 anni!
Nel pomeriggio visitiamo Praia Da Vau (bella, ma abbiamo trovato un po’ di alghe), Praia da Marinha (c’è una lunga scalinata per scendere…il problema poi è risalire!) e Praia de Galè.
La sera arriviamo nel nostro nuovo hotel ad Albufeira. Ci mettiamo molto poco a capire che la città è praticamente il “parco giochi degli inglesi”: ci sono inglesi seduti ad ogni pub (dove vendono birra a prezzi stracciatissimi), televisioni fisse sul campionato di calcio…tutto concepito per il divertimento British. Noi ci divertiamo ad osservare la “fauna” inglese all’opera e poi torniamo in hotel.
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Penisola Iberica on the road con bambini:
arriviamo in Spagna
9 giorno – Siviglia
Mattinata dedicata al relax in spiaggia. Anche la spiaggia di Albufeira è molto bella e ben attrezzata. Si conferma l’impossibilità di fare il bagno. Nemmeno Davide osa entrare oltre il polpaccio!
Dopo pranzo partiamo verso Siviglia. Oggi si sconfina in SPAGNA! Troviamo su Booking un appartamento in pieno centro a Siviglia. Abbandoniamo la macchina in un parcheggio a pagamento fuori città, visto che nel centro si gira solo a piedi o in tram.
Ceniamo a base di paella nel Barrio di Santa Cruz. La prima impressione è che i prezzi siano più alti che in Portogallo, ma anche qui Davide trova senza fatica la pasta e cose di suo gradimento.
Dopo cena facciamo un bellissimo giro di Siviglia in carozza (Davide aveva visto la carrozza coi cavalli ed è stato impossibile sottrarci): devo dire che ci siamo divertiti molto ed è stato piacevole girare la città di sera, senza un caldo opprimente.
10 giorno
Qui fa decisamente più caldo. La mattina la dedichiamo alla visita del parco Marialuisa, anche per stare più al fresco. Poi visitiamo Plaza di Spagna,bellissima.
Pranziamo nel Barrio con le tapas e poi decidiamo di salire sulla torre Giralda perché nel pomeriggio chiude. La cattedrale gotica è molto bella e la vista dalla torre ci ripaga della fatica della salita. Decidiamo che è il momento di un riposino in hotel. Il caldo si fa davvero troppo sentire.
Per cena troviamo un ristorante a base di tapas. Davide è molto schizzinoso sul cibo, ma anche qui non fa fatica a trovare da mangiare. Ce n’è davvero per tutti i gusti.
11 giorno – Linea de la Conception
Oggi decidiamo di fare una visita guidata a Placa de Toros. Davide sperava di vedere i tori e quando si è accorto che in realtà non c’erano si è un po’ innervosito. La visita è comunque piacevole e interessante.
Dopo pranzo partiamo per la Linea de la Conception. Troviamo un albergo con piscina e nel pomeriggio ci rilassiamo. Domani si sconfina ancora!
Per saperne di più su Siviglia:
Siviglia e dintorni con bambini
Andalusia con bambini: dal mare ai palazzi storici con bimba di 2 anni
Penisola Iberica on the road con bambini:
Gibilterra, Cadice e ritorno
12 giorno – Gibilterra
La Linea de la Conception è proprio un posto bruttino. Si vede chiaramente che è solo un paese concepito per gli alloggi dei frontalieri che ogni giorno vanno a lavorare a Gibilterra.
Dopo aver risolto un dramma (non trovavamo più il portafoglio, ma in realtà lo aveva nascosto “Attila flagello di Dio”) entriamo in UK.
Abbiamo la fortuna di arrivare proprio quando sta atterrando un aereo. Chiudono la strada con il passaggio a livello e dopo poco atterra l’aereo. Davide va letteralmente in visibilio e dobbiamo portarlo via di peso perché lui vuole rimanere lì tutto il giorno ad aspettare altri aerei!
Prendiamo il pullman (piuttosto caro….si vede che siamo in UK) e andiamo in Main Street. La via è commerciale, con negozi duty free e molto British come stile.
Noi ci limitiamo ad un pranzo veloce perchè la nostra meta reale è il Top of the Rock. C’è un po’ di coda per salire sulla funivia che porta in cima alla rocca, ma scorre veloce. Scesi dalla funivia veniamo letteralmente assaliti dalle scimmie. Davide mi si fionda in braccio, io salvo per un pelo gli occhiali da sole e un ragazzo vicino a noi è meno fortunato: gli prendono lo zaino, lo aprono e gli scippano il pranzo.
Ok! Da qui in poi occhi aperti. Si viaggia in formazione. Davide scruta l’orizzonte in cerca di scimmie minacciose, io davanti e mio marito dietro a coprirci le spalle. Alla fine noi ne usciamo indenni e l’esperienza è davvero divertente…specie per Davide che, ad ogni furto a danni di qualche malcapitato, ride come un pazzo!
Scesi dalla rocca prendiamo il pullman (sempre un salasso!) e andiamo a vedere Europa Point.
Il faro e la zona sono molto belli, ma il caldo è veramente troppo quindi decidiamo di tornare, sempre in pullman, verso il confine.
Prendiamo la macchina. Ci aspettano circa 150 Km. La nostra prossima tappa è Cadice.
Come a Siviglia, lasciamo la macchina in un parcheggio a pagamento fuori città. Sembriamo due muli da soma, con valige, passeggino e zaini… tutto da trascinare sul pavè!
13 giorno – Cadice
Passiamo l’intera giornata a Playa Victoria. Anche qui la temperatura è ottima, ma il bagno non riusciamo a farlo.
Scopriamo che Cadice è un po’ più ostica perché hanno abitudini tipicamente spagnole. I ristoranti aprono molto tardi e Davide è abituato a mangiare molto presto. Dobbiamo faticare non poco per trovare posti con la cucina sempre aperta; per chi ha bambini piccoli può risultare scomodo.
14 giorno – Albufeira
Decidiamo di rientrare verso il Portogallo e tornare ad Albufeira. Siamo partiti la mattina e, appena arrivati, siamo andati subito in spiaggia. A parte il casino di inglesi, troviamo questo paese davvero comodo. Si mangia a qualunque ora e si trova davvero di tutto. E’ più stress free per noi genitori.
15 giorno – ritorno a casa
Dopo la colazione facciamo un’ultima passeggiata ad Albufeira, un bel giretto in centro e uno sul trenino.
Dopo pranzo partiamo in direzione Lisbona. 300 Km di autostrada filati piuttosto lisci. Riconsegnata la macchina, si riparte…stavolta direzione casa!
Per concludere
Il viaggio è fattibilissimo con un bambino piccolo, rispettando ovviamente i suoi tempi e prendendosi il giusto riposo.
Abbiamo fatto tappe corte e più impegnative, ma portandoci il tablet e altri giochi non abbiamo avuto problemi.
Nei supermercati si trova di tutto per i bambini. Nei ristoranti e negli hotel sono stati sempre tutti cortesi e sono venuti incontro alle nostre esigenze.
In generale non abbiamo avuto nessun tipo di problema logistico. Avevamo prenotato solo l’hotel di Lisbona, ma sul posto ci siamo resi conto che sarebbe stato complicato cercare gli hotel una volta arrivati a destinazione, quindi prenotavamo la sera prima nel posto dove pensavamo di arrivare il giorno dopo. E’ stata una scelta decisamente azzeccata, per comodità e per risparmio di tempo.
L’unico posto dove forse non tornerei è Cadice, per la poca flessibilità di orario dei ristoranti. Per il resto tutto straconsigliato!
Alessia
{testi e fotografie di Alessia Vergani}
{la foto di copertina, di Albufeira, di Capo de Sao Vicente e di Cadice sono tratte da Shutterstock}
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