Se la voglia di Africa si fa sentire, ecco l’articolo che fa per voi: Marzia inizia a parlarci del suo meraviglioso viaggio in Kenya con due bimbi di 6 e 13 anni. Ecco tutti i consigli da sapere per organizzarsi al meglio.
In Kenya, con un bambino di 6 anni e una ragazzina di 13. Con il forte desiderio mio e del mio compagno di dedicare più tempo possibile al safari e la consapevolezza che “i nostri due compagni di viaggio”, meriterassero comunque una considerazione tutta loro, e quindi anche un po’ di tempo per il gioco e lo svago. Il safari, lo sapevo dal Sudafrica, è splendido, una di quelle esperienze che ti cambiano la vita. Ma è anche duro, anche solo per le continue sveglie all’alba. Ritenevo necessario mediare tra le esigenze di tutti, e con il senno di poi ritengo di aver fatto bene in quanto è uscito un viaggio pressoché perfetto.
Così, da questi pensieri, ha preso forma il nostro viaggio in Kenya dello scorso agosto, diviso tra le aride savane del Maasai Mara, le bianche spiagge di Watamu e gli spazi sconfinati dello Tsavo est.
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Kenya in famiglia: come organizzare il viaggio
Di solito i miei viaggi nascono dal volo aereo, da una prenotazione nata magari per caso, sull’onda di un’offerta.
In questo caso, no. Questo viaggio è nato da una serie di telefonate con una conoscente che è poi è diventata cara amica nel corso dei lunghi mesi di preparazione di questo viaggio. Una persona che ha fatto del Kenya la sua casa e che mi ha aiutato davvero a capire che il viaggio che volevo fare da una vita era fattibile.
Così, una volta pianificata la vacanza e i giorni che avevo a disposizione in base ai soldi che potevo spendere (parleremo poi della sezione costi, perché -specie se parliamo di safari- può essere una nota dolente) sono partita alla ricerca del volo “perfetto”: se si parte in quattro con quattro tariffe da adulto, è la prima voce di spesa che bisogna cercare di contenere il più possibile!
IL VOLO INTERNAZIONALE
La scelta è ricaduta su un volo Emirates, che per tutti e quattro, dal 21 agosto al 2 settembre, ci è costato 2039,52 euro: 500 euro a testa per un volo Milano-Nairobi a/r non erano affatto male! Ho una vera predilezione per le compagnie degli Emirati arabi, in primis perché spesso sono voli notturni e io li preferisco (e infatti è stato così anche stavolta, andata e ritorno con partenza alle 22), e poi per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Aerei con tanti intrattenimenti a bordo, servizi comodi e personale gentile, cibo sopra la media (anche se sempre cibo di aereo è..), aeroporto di scalo con una marcia in più. A Dubai, ma come avviene anche ad Abu Dhabi, ci sono i passeggini a disposizione per gli scali, così per chi ancora li usa si può imbarcare il proprio direttamente in Italia e rivederlo alla destinazione finale!
All’andata poi, dove lo scalo a Dubai corrispondeva con l’orario di colazione, ci hanno offerto un meal voucher da usare in aeroporto per farla.
Per potersi recare in Kenya è obbligatorio il visto (51 dollari a testa per una vacanza standard), che può essere ottenuto direttamente in aeroporto quando si arriva. In alternativa, per velocizzare i tempi una volta là, è possibile ottenere preventivamente l’eVisa, il visto turistico elettronico. La procedura è semplice e si può fare online sul sito > evisa.go.ke
A > questo link < trovate un utilissimo tutorial che accompagna passo per passo la registrazione: bisogna quindi registrarsi sul sito ed avere a portata di mano i dati del passaporto, dei biglietti aerei, delle prenotazioni alberghiere e di tutte le tappe del viaggio, che dovranno essere inserite accuratamente (attenzione alle date del viaggio perché le pene in caso di errore arrivano fino alla prigione). Per ricevere il visto sono necessarie circa 24 ore, ma è bene considerarne almeno 48 perché se dovessero essere necessarie delle modifiche i tempi si raddoppiano. Il visto va poi stampato e portato con sé/ in formato cartaceo.
IL VOLO INTERNO
Io ho scelto di viaggiare su Nairobi perché volevo fare il Masai Mara ma se il vostro desiderio è di stare direttamente sulla costa, forse conviene che guardiate dei voli direttamente su Mombasa: da lì in due ore si arriva a Watamu e in un’ora a Diani Beach, altra meta marina del Kenya molto gettonato.
Nel mio caso, ho dovuto prendere un volo interno da Nairobi a Malindi: ho scelto Malindi perché ha un piccolo aeroporto a soli 20 minuti da Watamu e l’ho preso direttamente sul sito della Kenya Airways, spendendo 612,40 euro per tutti e quattro. In rapporto, mi è costato tanto rispetto al volo internazionale, ma questo è il Kenya…si scopre presto che anche se la vita è mediamente economica (una cena a Watamu ci costava, per esempio, tra i 5 e i 10 euro a testa) tutto ciò che è legato al turismo non lo è affatto! A questo proposito, parliamo un attimo di…
QUANTO COSTA UN VIAGGIO IN KENYA?
I safari sono la vera voce che inciderà sul vostro budget: più giorni deciderete di dedicare a esso più il vostro conto vacanza salirà. Ci sono dei modi per limitare la spesa, ma non in modo sostanziale: potete decidere ad esempio di avere un mezzo condiviso invece che vostro privato (ma noi, già in quattro, non risparmiavamo poi molto). Potete decidere di alloggiare nel lodge (ce ne sono anche di lussuosi), nel campo tendato o in tenda in un campeggio: l’ultima era la soluzione più economica, ma io confesso che per bambini mi sembrava troppo. In ogni caso, le vere voci di spesa sono quelle non negoziabili, ovvero gli accessi ai parchi del veicolo che vi porta e di voi stessi. E anche della vostra guida, per il quale dovete pagare voi.
Per darvi solo un’idea, l’accesso al Maasai Mara costa 80 USD al giorno per persona, per i non residenti.
Di pari passo al safari, tutto ciò che è legato al turismo in Kenya costa: anche le altre escursioni, come quelle marine che si possono fare a Watamu e di cui vi parlerò nei prossimi articoli hanno prezzi abbastanza europei.
Nel complesso, il Kenya è una meta splendida ma non è sicuramente una meta low cost: se tiro due somme, solo le Hawaii mi sono in proporzione costate altrettanto, ma sono dall’altra parte del mondo!
Il Sudafrica, per stare nello stesso continente, mi era costato molto meno, anche perchè là si può fare in self drive, parchi compresi, e quello riveste probabilmente la sua importanza!
A questo proposito, voglio rispondere a una domanda che io stessa mi sono fatta spesso, nei vari anni in cui ho sognato questo Kenya…
IL SAFARI IN SELF DRIVE: E’ POSSIBILE?
Secondo me, no. E ve lo dice una che, ogni volta che ha potuto, ha sempre fatto a meno di una guida. Ma non solo il safari, anche girare in Kenya in auto con l’approccio (e magari le capacità di guida) di noi europei, è difficilmente fattibile senza una guida, secondo me.
Le strade asfaltate sono pochissime, quelli nei parchi proprio per nulla e, anche quando lo sono, spesso non sono in buone condizioni. Da quello che ho visto, occorre conoscerle e sapere quello che si sta facendo. Loro stessi se non sono costretti evitano di circolare al buio, quando le strade non sono illuminate.
Allo Tsavo ho visto qualche cartello stradale (come al Kruger in Sudafrica, dove sono ovunque). Al Maasai Mara non ne ho visto mezzo: solo una savana bellissima e selvaggia, con degli sterrati che ancora adesso mi chiedo come facesse la nostra bravissima guida a distinguerne uno dall’altro!
Una volta presi i voli e capiti i costi che potevo permettermi, l’organizzazione di un viaggio in Kenya è per altro molto semplice.
Io per tutto mi sono appoggiata a Marina, sia per l’organizzazione dei safari che per l’alloggio a Watamu, dove lei ha un ristorante con annessa una casa con quattro camere che affitta. E’ una persona splendida, innamorata del Kenya e non la ringrazierò mai abbastanza per avermi dato i consigli giusti per rendere la mia vacanza indimenticabile!
Dopo la pianificazione, è il momento di preparare i bagagli! Come organizzarsi? Cosa mettere in valigia? Vediamolo insieme!
Kenya in agosto: costa mettere in valigia
VALUTA
In kenya circolano grossomodo tre valute: i dollari americani, gli euro, gli scellini kenioti.
I primi due vi serviranno per comprare i servizi turistici, che sono quotati spesso nella prima valuta, e accettano entrambe per i pagamenti.
Io avevo a casa 300 USD avanzati da un viaggio negli USA, me li sono portati e li ho spesi per pagare: il visto di ingresso all’aeroporto, le consumazioni extra nei camp durante i safari e poco altro.
Gli euro sono accettati anch’essi praticamente ovunque, scoprirete che anche durante i safari potrete comprare tutto, anche i souvenirs, pure con quelli. Consiglio comunque di cambiare (piccole cifre per volta) un po’ in scellini kenioti: per comprare il piccolo souvenir, pagare il tuk tuk che vi porterà in spiaggia a Watamu ecc…
Io consiglio di partire con un po’ di contante dall’Italia, perché a Watamu capita che a volte i bancomat facciano le bizze (chiusi, magari perché rimangono senza contante!). Per il cambio rivolgetevi alla vostra guida, albergatore ecc…vi indirizzerà senz’altro.
VALIGIA
Cosa mettere in valigia?? Se potete, tanti vestiti dimessi, soprattutto per i bambini! Vi verrà voglia di lasciare tutto là, quando partite…
Se viaggiate come me, ad agosto, sappiate che è il loro inverno, quindi il clima può essere molto altalenante. Per Watamu, ma ovunque, se c’è il sole, pantaloncini corti e canotte.
Per i safari, pantaloni lunghi, pile e una giacca leggera per la sera.
Indispensabile un k-way, perché gli scrosci di pioggia sono frequenti!
E una TORCIA BELLA POTENTE. Serve ovunque, perché in Kenya la corrente può mancare all’improvviso e per diverse ore. Perché nei camp delle riserve l’elettricità viene fornita con il generatore, e c’è solo alcune ore..in piena notte, per esempio, la tolgono.
Portatevi anche tutte le pile di cui possono necessitare le vostre fotocamere, i vostri flash ecc…non è così facile trovarle e sono in generale carissime.
Riguardo agli aspetti medici, trovo che, soprattutto per l’Africa e viaggiando con i bimbi, nessuno dovrebbe decidere leggendo un blog: discorsi come le vaccinazioni, o la profilassi antimalarica, sono molto personali e vanno decisi con il personale medico competente. Ma di nuovo, sono molto personali e variano da caso a caso e, anche, dal periodo in cui si viaggia. Noi, in inverno, abbiamo optato per non fare la profilassi antimalarica ma abbiamo preso tante precauzioni per non farci pungere dalle zanzare anche se, essendo appunto inverno, non ne ho vista neanche una.
Non dovete in ogni caso scordarvi di preparare la borsa base con i medicinali da viaggio: per quella, ricordatevi l’ottimo articolo di Milena qui: farmaci da viaggio perbambini
Ho finito con la valigia? Ah no, dovete portare con voi tanta pazienza perché…è il kenya perciò…
HAKUNA MATATA
Io ho amato questo paese, alla follia. Ma se siete di quelli che…
…vanno di fretta anche in vacanza…
…pretendono velocità di servizio e di risorse…
Potreste farvi venire il sangue amaro dopo due giorni!
Siete in Africa, perciò può capitarvi che: il vostro B&B rimanga al buio tutta sera perché salta un generatore, la vostra jeep buchi una gomma sulle strade sterrate di questo angolo di mondo, il cibo al ristorante non sia servito con i ritmi di un ristorante italiano anche se è vuoto, gli orari siano rispettati in modo moltooo elastico…Hakuna Matata e portate pazienza!
Non serve innervosirsi, aiuta solo a rovinarsi le vacanze.
SICUREZZA IN KENYA
La mia esperienza si limita a pochi giorni di vacanza, ovviamente, ma io non mi sono mai sentita in pericolo. Né ho avvertito la minima sensazione di paura. Non ho visto neanche, come mi è capitato in Sudafrica, case blindate e sbarre a porte e finestre ovunque…sono però stata alla larga da grandi città, e mi sono limitata a posti prettamente turistici. Bisogna essere onesti, e dire che le mie sensazioni sono limitate a quello. Watamu è una bella cittadina, con una forte impronta italiana: tantissimi di noi hanno investito qua comprando case, o attività turistiche. Si respira un’aria bonaria da paese marino, di pace e socialità, e noi abbiamo girato tranquillamente a piedi senza nessuna sensazione di pericolo.
Allora, vi ho convinto a mettere il Kenya almeno in wish list? Se è così, siamo pronti a partire, almeno con la fantasia, per il parco del Maasai Mara.
Ma come approcciarsi a quella terra splendida che è il Kenya? E com’è andata al Maasai Mara, a Watamu o allo Tsavo est? Continuate a leggerci e lo scoprirete.
Prima tappa del viaggio > Nairobi con bambini
…a cui seguiranno il Maasai Mara, Watamu e lo Tsavo Est!
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Marzia
{testi e fotografie di Marzia Bordiga}
{la foto di copertina, è tratta da Shutterstock}
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Ciao Marzia, mi hai fatto venir voglia di andare in Kenia!! 🙂 Mi potresti dare i riferimenti di Marina a cui ti sei appoggiata per l’alloggio e l’organizzazione del Safari per favore?
Grazie mille 🙂
ciao
Simona
Ciao Simona, ecco qui il contatto facebook di Marina: https://www.facebook.com/marina.mauro1?fref=ts
Ciao
milly
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